Notizia del dipartimento di Stati americano .Gli Usa lanciano un attacco missilistico in Siria, il primo degli Stati Uniti di Trump contro il governo di Damasco, e colpiscono con 60 missili Tomahawk la base aerea di Shayrat.
Nella Missilistica moderna questi razzi dotati di strumentazioni accessorie sono ad alta precisione perchè con nessi con il sistema radar.Vediamo un pò.
Utilizzato in Europa occidentale come arma nucleare dopo un accordo dei paesi della Nato del 1979, il missile Tomahawk è stato utilizzato per la prima volta dagli Stati Uniti nel 1991 durante l’operazione Desert Storm in Iraq. Inizialmente concepito come un missile a medio-lungo raggio, in grado da essere lanciato anche a bassa quota da una piattaforma di superficie, oggi viene utilizzato principalmente su piattaforme in mare. Grazie alla precisione del sistema Tercom, è in grado di sfrecciare rapidamente a 800 km orari, ed è dotato di un sistema guida che lo mantiene sul bersaglio con l’ausilio di un radar-altimetro.
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Estremamente preciso, segue una traiettoria computerizzata, raggiungendo in poco tempo il suo primo punto di navigazione, normalmente una collina, un edificio o qualche altra struttura fissa. A differenza dei missili balistici, una volta in volo i Tomahawk possono modificare rapidamente la traiettoria, essendo dotati di un’apertura alare considerevole. Dopo il lancio effettuato mediante un razzo, o un motore ausiliario a razzo, sui lati del Tomahawk si aprono delle alette.
La rotta viene costantemente confermata dal sistema elettro-ottico Digital Scene Matching, una piccola telecamera che confronta le immagini riprese con quelle immagazzinate nella memoria del Tercom. Se viene notata qualche discrepanza fra i dati in memoria e le riprese della telecamera, il Tercom determina velocemente se il resto dell’immagine è corretta.
Nel giro di pochi secondi il razzo si spegne ed entra in funzione la turboventola del missile. Da qui il Tercom di bordo lo dirige da un punto all’altro, spesso con strettissime virate, brusche impennate e vertiginose picchiate. In questo caso il missile prosegue, altrimenti invia un messaggio alla base che può decidere se far proseguire il missile o farlo autodistruggere. Ogni missile, infine, può attaccare bersagli multipli. Curiosa, quanto emblematica, l’origine del nome. Il tomahawk era l’ascia da battaglia usata dai Nativi americani e dai coloni europei, ed era adatta, occasionalmente, ad essere lanciata.
(Agenzia)