Il presidente americano D.Trump ha mantenuto la parola. Un cacciatorpediniere Usa con missili guidati — sta navigando verso la costa della Siria, per dare una risposta forte contro il regime di Bashar al Assad per l’attacco con armi chimiche di Douma.
In un incontro nella notte italiana con i leader militari americani, il presidente ha ribadito: “Prenderemo una decisione stasera o comunque a breve. Non possiamo permettere che questo accada nel mondo, soprattutto quando siamo in grado, grazie alla potenza degli Stati Uniti, di fermare tutto questo”. “Siamo la più grande forza combattente nel mondo – ha rivendicato ancora Trump, rivolto ai militari – Questi uomini e queste donne sono persone incredibili, dal talento incredibile. E stiamo prendendo decisioni a proposito di cosa fare con l’attacco orribile avvenuto nei pressi di Damasco. E risponderemo, risponderemo con la forza. Non dico quando, perché non mi piace parlare dei tempi”.
E intanto è arrivata una seconda telefonata in due giorni con Emmanuel Macron. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti e il presidente francese hanno avuto ieri un colloquio telefonico – dopo quello di domenica – “per continuare il loro coordinamento nella risposta all’atroce uso di armi chimiche da parte della Siria”. “Il presidente si sta consultando in maniera stretta con alleati e partner per definire la risposta adeguata. . “In questo momento, gli Stati Uniti non stanno conducendo raid aerei in Siria”, e “la manifestazione della volontà di rimuovere le nostre truppe” dalla Siria “non riduce assolutamente l’ abilità americana ” di agire nei confronti dei responsabili dell’attacco. ”