Sabato alle 19 la votazione in Corea del sud per l’accusa contro il Presidente Yoon Suk Yeol di “insurrezione” per l’istituita legge marziale

 

 

Manifestazione contro Yoon - Afp

 

La polizia sudcoreana sta indagando sul presidente Yoon Suk Yeol per presunta “insurrezione” in seguito alla sua dichiarazione di legge marziale. Lo ha reso noto un alto ufficiale di polizia, secondo cui un’indagine è stata avviata dopo che l’opposizione ha presentato una denuncia contro Yoon e altre figure chiave coinvolte negli eventi di martedì sera.  Cadrebbe in questo caso eccezionale l’immunità prevista per i Presidenti.

L’insurrezione è un crimine che trascende l’immunità presidenziale e può comportare la pena di morte. Si apprende anche che  Woo Jong-soo, capo del quartier generale investigativo nazionale dell’Agenzia nazionale di polizia, ha dichiarato ai legislatori che “il caso è stato assegnato”.

La votazione per decidere se mettere sotto accusa il presidente Yoon avrà luogo sabato alle 19 ora locale, secondo quanto riportato dai media sudcoreani, che citano parlamentari dell’opposizione.

Sebbene l’opposizione abbia la maggioranza di 192 seggi in parlamento, affinché la mozione venga approvata è necessario che almeno otto dei 108 legislatori del partito al governo la appoggino. Secondo Yonhap, il People Power Party, il partito al potere di Yoon, ha accettato di opporsi al suo impeachment.

Intanto il presidente Yoon ha accettato le dimissioni del ministro della Difesa Kim Yong-hyun.       E’ stato nominato Choi Byung-hyuk, un generale dell’esercito in pensione che presta servizio come ambasciatore in Arabia Saudita.

 

 

 

Maturità con le mascherine, consigliate per le votazioni del 12 Giugno

Presidenti di seggio elettorale e scrutatori, a ottobre parte la raccolta  delle domande – Comune di Poviglio
Votazione Referendum – Archivi SUD LIBERTA’

Non obbligatorie ma fortemente raccomandate. Per referendum e amministrative del 12 giugno,  indossare le mascherine per andare a votare. Discorso diverso invece per la maturità 2022, dove sarà ancora necessario indossare le mascherine.

Referendum e amministrative 12 giugno

Per gli elettori al voto nella prossima tornata amministrativa e referendaria le mascherine al seggio saranno fortemente raccomandate. Poi la nota del Viminale ai prefetti. Il capo del dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno Claudio Sgaraglia ha diramato una nuova circolare con cui informa i prefetti dell’avvenuta sottoscrizione da parte dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Interno, Luciana Lamorgese, dell’addendum al Protocollo sanitario e di sicurezza dell’11 maggio 2022 per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2022.

L’addendum, in considerazione del mutato quadro epidemiologico rispetto alla data di adozione del protocollo stesso, prevede l’uso fortemente raccomandato della mascherina chirurgica per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto.

Ricorso della Lega: annullato l’obbligo delle mascherine al chiuso anche per il voto di domenica 12 giugno. Grande soddisfazione nel partito di Matteo Salvini. Così fonti della Lega.

Esame maturità

Discorso diverso invece per l’esame di Stato: gli studenti dovranno infatti indossare le mascherine. Il Tar del Lazio, con una sentenza depositata ieri, ha infatti respinto il ricorso proposto dal Codacons, che ha impugnato l’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile scorso e ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del decreto legge n. 24 del 2022, convertito in legge, che stabilisce che l’utilizzo delle mascherine, tra gli altri, continua a essere obbligatorio, per gli studenti, fino al 31 agosto prossimo.

La sentenza ha chiarito che l’ordinanza del ministero della salute del 28 aprile 2022, in realtà non prevedeva l’obbligo di mascherine per gli studenti, poi introdotto dalla disposizione legislativa. I giudici amministrativi hanno sottolineato che una eventuale anticipazione della cessazione di tale obbligo necessita di “un apposito decreto-legge, attesa l’inidoneità di un’ordinanza ministeriale a disporre in senso difforme a quanto previsto in apposita disposizione di rango legislativo, in mancanza di una norma che lo consenta espressamente”, valutazione rimessa “all’esclusiva responsabilità della scelta di politica legislativa nella specifica materia”.

 

 

Cala il sipario sul Quirinale. Mattarella il 13° Presidente della Repubblica

 

Roma

Cala il sipario sul Quirinale. Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica con 759 voti. Così ha deciso  ha deciso il Parlamento con l’ottava votazione, stabilendo così il bis del Capo dello Stato uscente. Anche sette anni fa Mattarella, oggi 81 anni, fu eletto di sabato: era il 31 gennaio del 2015, allora ottenne 665 voti. Il risultato odierno-anche se lui pochi giorni orsono parlò di addio- fa di lui il secondo presidente più votato di sempre. Si colloca infatti al secondo posto dopo Sandro Pertini al quale andarono 823 preferenze.

La rielezione di Mattarella è statA possibile   dopo una settimana di candidature del centrodestra bocciate (dalla direttrice del DiS  Elisabetta Belloni e quella della presidente del Senato Casellati e, prima ancora, del leader di Forza Italia e dell’intero centro destra Silvio Berlusconi). L’ha spuntata il segretario del Pd Enrico Letta e di gran parte dei parlamentari 5 Stelle (nonostante le iniziali perplessità di Giuseppe Conte) alla proposta di un bis di Mattarella.

Il nemico del Presidente Mattarella, alle soglie degli 82 anni, adesso è uno solo: il tempo….

Mattarella aveva già pensato alla locazione di una casa, a Roma, dove si sarebbe trasferito in settimana dopo la cerimonia di fine mandato, ora  dovrà traslocare nuovamente al Quirinale. Nelle votazioni precedenti all’ottava che ha sancito la sua proclamazione, Mattarella aveva già ottenuto nei giorni scorsi voti dai Grandi elettori.

Nella prima votazione del 24 gennaio scorso il Capo dello Stato uscente aveva ricevuto 16 voti, nella seconda 39, nella terza 125 e nella quarta 166. Alla quinta votazione per Mattarella hanno votato in 46 e alla sesta in 336. Fino ad arrivare alla settima (387 voti) e all’ottava che lo ha visto eleggere.   La popolazione vede Sergio Mattarella – così come il Vaticano con Papa Francesco- il Presidente più amato della storia insieme a Sandro Pertini.     Il nemico del Presidente Mattarella, alle soglie degli 82 anni,  adesso è uno solo: il tempo e la solidità fisica…

 

Quirinale: stasera Mattarella accetterà l’incarico , ad alcune condizioni legate all’età

 

 

Quirinale: ottava votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica. Pier Ferdinando Casini, senatore, si tira indietro perchè il suo nome non è accettato dalla maggioranza e comunica al Parlamento di “non mettere il suo nome in qualsiasi discussione e di non votarlo, dando il consenso a Mattarella..”

Lo spoglio dovrebbe iniziare poco dopo le 20. Lo scrutinio porterà alla nuova elezione del presidente Sergio Mattarella se quest’ultimo accetterà l’incarico o, come probabile, lo accetterà a condizioni.   Intanto i vertici mediatori-si apprende – sono proprio andati da Mattarella per capire se è proprio venuto il momento per lui  di fare il nonno o rinviarlo

Nella settima votazione, andata in scena stamattina, il Capo dello Stato ha ottenuto 387. 64 sono andati al Carlo Nordio, indicato da Fratelli d’Italia, 40 a Nino Di Matteo. Presenti 976, votanti 596, astenuti 380. Le schede bianche sono state 60, le nulle 4, i voti dispersi 9. Hanno ottenuto preferenze anche Pier Ferdinando Casini, 10; Elisabetta Belloni, 9; Luigi Manconi, 6, Marta Cartabia, 4, Mario Draghi 2. Prossimo scrutinio, l’ottavo, alle 16.30.

video    diretta satellitare-

Quirinale, escono alcuni nomi possibili e graditi ai parlamentari

 

Marcello Pera: "Pontificato scandaloso, disorienta e non dà frutti" -  ilGiornale.it
Marcello Pera, si fa il suo nome con insistenza tra i parlamentari

 

 

Anche pomeriggio sono quattro i senatori a vita che hanno partecipato allo scrutinio per l’elezione del Capo dello Stato: Elena Cattaneo, Mario Monti, Renzo Piano e Liliana Segre. Assenti Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia.

 Rispetto a lunedì mattina, quando erano stati comunicati 17 casi, ieri sera il numero dei contagiati era salito a 22 ma oggi le richieste trasmesse agli uffici della Camera sono 16. E come ieri, il primo a presentarsi all’ingresso del parcheggio della Camera in via della Missione, dove sono state montate le strutture del drive in, è stato il senatore sardo di Fi Ugo Cappellacci il quale, non avendo un auto propria a Roma, è stato costretto -si apprende – a affittare un’ambulanza per poter raggiungere Montecitorio e votare

Anche pomeriggio la parola d’ordine è votare scheda bianca. Così come Pd, M5S e Leu, in attesa dell’incontro dei leader Letta, Conte, Speranza nel pomeriggio.

Lanciati intanto i nomi  di Elisabetta Alberti Casellati, Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio. 

Nebbia all’orizzonte per un esecutivo che sembra nascere senza trasparenza e comunicazione

Risultato immagini per foto di raffaele lanza

L’Editoriale di R. Lanza

 

L’intervento social di Casaleggio criticato per  “Ingerenza inaccettabile”

Risultato immagini per immagini sulla trasparenza

 

DI    RAFFAELE LANZA

Il nascente governo sta generando  rabbia e critiche vibrate all’interno del Movimento che in questo momento rappresenta due anime: l’una opportunista per dimostrare a Draghi l’obbedienza ai vertici del Movimento che hanno “concordato” e poi diffuso l’alleanza con il malvisto premier fino a spingere il Movimento sull’orlo della scissione. L’altra quella genuina, autentica, che parte da Alessandro Di Battista, quale figura simbolica e sincera più amata dal mondo del Web, insieme a Giuseppe Conte, che vorrebbe votare secondo coscienza.  E poichè all’orizzonte si intravede molta nebbia, tanti parlamentari temono di votare la fiducia a Mario Draghi per non essere additati successivamente  “esempi di cattiva politica”  e in contrasto con la vera identità del Movimento.   
L’assenza di Conte nel Consiglio fa poi il resto. Avete visto il post di addio sul massimo social dell’avvocato? In virtù della sua esperienza Conte opera una distinzione tra buona Politica e cattiva politica.  I governanti pentastellati dovranno agire da soli adesso.   Manca il faro principale .Ad agitare ancor più gli animi è il post pubblicato in serata da Davide Casaleggio, in cui non solo non si ‘silenzia’ la possibilità di ripetere il voto sul sostegno all’esecutivo Draghi, ma si apre anche  alla possibilità, per i parlamentari fermamente contrari, di astenersi in Parlamento. Probabilmente un “suggerimento” vista la fibrillazione interna del Movimento. Oggi  le chat dei parlamentari sembrano suonare tamburi di guerra.
 
Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, persone in piedi e vestito elegante
Giuseppe Conte  esce di scena tra gli applausi di Palazzo Chigi, dell’intero mondo del Web  , riconoscimenti dagli Stati -“E’ davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita del Paese..”
 
Riportiamo il  commiato che ha registrato 1,1 milioni di like sul massimo social, record per la pagina di un personaggio politico .
“Ho lavorato nel “Palazzo”, occupando la “poltrona” più importante. Ma tra i corridoi e gli uffici di Palazzo Chigi, anche alla fine delle giornate più dure e dopo le scelte più gravose, ho sempre avvertito l’orgoglio, l’onore e la responsabilità di rappresentare l’Italia.
Sono grato a Voi cittadini per il sostegno e l’affetto, che ho avvertito forti e sinceri in questi due anni e mezzo. Ma vi sono grato anche per le critiche ricevute: mi hanno aiutato a migliorare, rendendo più ponderate le mie valutazioni e più efficaci le mie azioni.
La forza e il coraggio dimostrati dalla intera comunità nazionale soprattutto durante quest’ultimo anno di pandemia sono stati davvero incredibili: ci hanno dimostrato che ogni ostacolo, anche il più alto e insidioso, può essere superato, scacciando via le paure e i calcoli di convenienza, fidando nel coraggio dell’azione, nella determinazione dell’impegno, nell’etica della responsabilità. Io stesso ho cercato di far tesoro di questa esperienza, pur con i miei limiti, ma – vi assicuro – con tutto il mio impegno e la mia massima dedizione.
Da oggi non sono più Presidente del Consiglio. Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino.
È davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la – P – maiuscola, che ha l’esclusivo obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, dalla (cattiva) politica, intesa come mera gestione degli affari correnti volta ad assicurare la sopravvivenza di chi ne fa mestiere di vita.
Insieme a tanti preziosi compagni di viaggio abbiamo contribuito a delineare un percorso a misura d’uomo, volto a rafforzare l’equità, la solidarietà, la piena sostenibilità ambientale. Il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere.
Con l’Italia, per l’Italia. Grazie.    Giuseppe Conte –    (Post di Facebook)

 

“TUTTI D’ACCORDO NELL’ESSERE IN DISACCORDO “CON IL GOVERNO ARLECCHINO

OGGI ALLE 10, VOTAZIONE SULLA PIATTAFORMA ROUSSEAU

 

Risultato immagini per immagine dell'associazione rousseau

 

DI RAFFAELE LANZA

 

Iscritti M5S chiamati oggi alla scelta sull’appoggio al governo Draghi. A partire dalle 10, e fino alle 18, si terranno infatti le votazioni sulla piattaforma Rousseau per decidere se i Cinquestelle in Parlamento dovranno sostenere o meno l’esecutivo nascente dopo la crisi del governo Conte bis.  Finora sul web è un susseguirsi di elogi, cuoricini a valanga sull’operato dell’ex presidente Conte.    La domanda si rivela ora fortemente contradditoria con lo spirito del web che ,senza mezzi termini, ha classificato  Mario Draghi, uomo del recinto di Berlusconi che lo ha proposto all’epoca come governatore della Banca d’Italia.

Il quesito narcotizzante: “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”, la domanda  rimessa alla base M5S che inciderà inevitabilmente sulla sorte del Movimento pentastellato.

Siamo convinti-l’esperienza insegna – che il mondo del Web, iscritto alla piattaforma, esploderà in un rotondo “NO”quale dimostrazione di non essere per niente legato alla “direttiva” di Beppe Grillo o di Di Maio, esso è libero e voterà secondo coscienza e giustizia, preventivando cioè la corruzione e/0 i favoritismi che presto usciranno fuori dal governo Arlecchino.

                                        –IL   GOVERNO ARLECCHINO-

Vito Crimi,il capo politico, del Movimento aveva annunciato la decisione di votare oggi, 10 febbraio, legandola alla “ottima notizia” dell’arrivo di un nuovo ministero, quello della Transizione ecologica, ottenuta dal  garante del Movimento Beppe Grillo. Ma il successo del colloquio di Grillo con Mario Draghi basterà a narcotizzare gli iscritti alla piattaforma Rousseau?

Sui social Barbara Lezzi, sembra la copia di Alessandro Di Battista: “Ora facciamo tutti finta di essere contenti. Fingiamo di essere felici e soddisfatti”. Ma non solo. Nella tarda serata di ieri si è poi aggiunto il post a firma di 13 parlamentari 5S ‘malpancisti’ che puntano i riflettori sul quesito della  votazione “tendenziosa”  definito “manipolatorio”. Oggi, dunque, gli iscritti alla  piattaforma Rosseau diventano protagonisti assoluti Nel caso di sfiducia al governo Draghi, Grillo, anche lui dovrà prenderne atto. Mario Draghi?    Non si sa come la prenderà,visto che parla poco, in dispregio della trasparenza assoluta simboleggiata finora dall’ex premier Conte, nè se osserverà la regola tanto cara ai governi dei decenni precedenti, del dare ed avere. Cioè: se ritirerà il “regalo” fatto ieri a Grillo del Ministero della Transizione ecologica o lo lascerà solo perchè in linea con la politica dell’UE

Conte la spunta con 156 voti favorevoli tra i veleni che serpeggiano tra i corridoi del Senato

VIDEO – CONTE AL SENATO REPLICA ALLE CRITICHE

 

di    R.Lanza

Brividi sulla conta al Senato. La fibrillazione nasce dal ritardo dei voti di Italia viva- Renzi leader e Teresa Bellanova- La conclusione della votazione è questa: 156 senatori favorevoli, 16 astenuti,  come proclamato con ritardo dalla Presidente Casellati del Senato: l’Italia apre una nuova pagina di storia. Vedremo le conseguenze, soprattutto il lavoro al SUD dove i giovani sono mortificati a stare in casa con i genitori.   Conte dovrà costruire una maggioranza più ampia e qualificata nel corso della sua navigazione se non vorrà incontrare facili intoppi ed inghippi.

Vedremo se la Sicilia, la Campania, diventeranno nel prossimo futuro terre ideali per le imprese piccole e grandi che danno occupazione. Vedremo gli incentivi, i contributi nel Meridione per risollevare le sorti di una terra abbandonata e depredata da mezzo secolo da politici mafiosi e senza dignità, maestri nel rubare i soldi pubblici dei finanziamenti ai partiti ed altro.

Ricordiamo alcuni tratti della giornata al Senato:

Conte rivolgendosi a Renzi e Bellanova:  Italia Viva ha scelto “la strada, non leale” dello scontro e degli “attacchi mediatici”.

Ma “sui temi concreti si sono trovate soluzioni”,  la prima bozza del Recovery plan non sia stata”elaborata in un’oscura cantina di Palazzo Chigi, ma è stata elaborata anche con le ministre di Iv. La bozza che avete voluto distruggere, anche mediaticamente, è frutto di un confronto anche con i ministri”.

Confrontiamoci, vi era stato detto –  – dovevamo operare e occorreva un momento collegiale, i bilaterali non avevano risolto i problemi. L’effetto finale” delle rimostranze di Iv “è stato di bloccarlo per 40 giorni”, mentre “avremmo potuto trovarci attorno a un tavolo e in una ventina giorni risolvere, dare molto prima la versione aggiornata”. La bozza è stata “migliorata grazie a voi ma anche grazie alle altre forze di maggioranze, si discute tutti insieme e nessuno può avere pretese di verità o pretese di offrire le soluzioni migliori”.

“Il Mes può essere approvato in Parlamento, e le forze di maggioranza non sono d’accordo. Ma per stanziare risorse aggiuntive, e ne abbiamo stanziante tantissime, dovremmo aumentare il deficit e il debito pubblico. Questo prescinde dalla possibilità di usare il Mes o no. E, se mi permettete, è contraddittorio contribuire a migliorare il recovery e poi decidere di non accettare il Recovery plan perché non c’è il Mes“, …

Anche sulla cabina di regia –  -, avete detto che ‘non era accettabile’, che era ‘indecente’, ma quando mai si è detto che non si poteva discutere? Ma quando mai si è imposto qualcosa a voi?”.

“Quando si sceglie la via del dialogo e del confronto voi avete trovato sempre il sottoscritto a difendervi”, quando d’accordo sulle istanze mosse “le ho spesso difese, non avete mai trovato porte chiuse. A un certo punto, diciamolo, avete preso una strada diversa, non leale, di non collaborazione”, costruita su “attacchi mediatici, sul parlare fuori e non dentro. La rispettiamo, ma permetteteci di dire che non è la scelta migliore per il paese” e che non consente “di investire in futuro come sostenete di voler fare”.

Non mi vergogno di dire che siamo seduti su queste poltrone, non è importante dire non sono interessato a sedere su questa poltrona ma che lo faccio con disciplina e onore”, ha aggiunto il premier, che ha continuato: “Mi è stata rimproverata l’espressione ho i ministri migliori del mondo. Ma io sono il capitano, ho il dovere di difendere i ministri dagli attacchi strumentali”. “Consideriamo che non ci sono termini di paragone, nessun altro ministro ha attraversato una fase così grave e recessiva nella storia Repubblicana. Poi le opinioni sono aperte, ma tenete conto che l’impegno è stato notevole, non c’è stato risparmio di un briciolo di energie fisiche e intellettive“….

“Certo c’è un problema di numeri della maggioranza e se questi numeri non ci sono questo governo va a casa, non va avanti”,

Ho sentito qualche diffidenza sul progetto politico che ho presentato insieme alla forze di maggioranza rimaste a collaborare in modo leale”, ha poi replicato al senatore Quagliariello che ha parlato di ‘annessione’. “Il mio invito ai volonterosi, a singoli parlamentari ma anche rappresentanti di nobili tradizioni che si collocano in un perimetro progettuale ben chiaro” non avviene con “nessuna logica di annessione” ma è “un invito franco, fatto in modo trasparente e aperto, davanti al Paese”, la “gravità della situazione è tale che non possiamo permetterci di condurre partite in modo opaco”.

Cimitero di Aci San’Antonio, approvato tra vibrate polemiche il project financing per l’ampliamento

 

Il Sindaco Caruso: “Bene l’approvazione, ma grave la mancanza di collaborazione”      ” I  revisori dei conti non hanno rispettato la tempistica..comportamento da stigmatizzare”

Un voto favorevole, quello del Consiglio Comunale, a larga maggioranza (ma con quattro consiglieri che si sono opposti), e uno contrario, quello del Collegio dei Revisori dei Conti: argomento era l’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche di un’opera di Project Financing proposta da una società di Siracusa e promossa dai caposettore dell’Ente, opera che andrebbe ad ampliare il Cimitero Comunale con la realizzazione di 1396 nuovi loculi, 37 ipogei a due posti e 21 cappelle gentilizie contenenti ciascuna 12 loculi, il tutto senza intaccare le casse comunali e per un costo di oltre tre milioni di euro interamente sostenuto dalla società che, in cambio, otterrebbe una concessione della durata di 19 anni.
Al di là dei numeri, però, la seduta del civico concesso che ha trattato questo punto all’Ordine del Giorno è stata particolarmente animata per via di quanto emerso in relazione al Collegio dei Revisori dei Conti: il loro parere, infatti,-comunica il Comune –  è arrivato dopo 16 giorni di trattazione a mezzo PEC nel tardo pomeriggio di sabato, e il documento è stato protocollato solo nella tarda mattinata di ieri, lunedì 30 novembre, parere del quale i consiglieri hanno appreso il contenuto solo nel corso del Consiglio Comunale.

Un parere arrivato con oltre una settimana di ritardo e che ha evidenziato una carenza di documentazione presentata dall’Ufficio Lavori Pubblici a cui, tuttavia, non è stata richiesta alcuna integrazione prima dell’emanazione del parere stesso.
Nel corso della seduta i Consiglieri hanno chiesto delucidazioni in merito e il caposettore, ing. Eugenio Ciancio –informa il Comune di Aci Sant’Antonio – ha dato tutti i chiarimenti su un’opera della quale in ogni caso non doveva essere discusso il progetto, ma la sola possibilità di inserimento all’interno del Piano Triennale delle opere pubbliche: alla luce di ciò il voto favorevole di dodici consiglieri e il voto contrario da parte dei consiglieri Giuseppe Finocchiaro, Antonio Di Stefano, Fidalelfo Maccarone e Salvatore Privitera.
L’iter è stato brillantemente curato dal caposettore ai Lavori Pubblici, a cui va il mio ringraziamento, che ha esposto il progetto con cura e dovizia durante il Consiglio prendendo a riferimento le relative norme di legge – ha voluto sottolineare il Sindaco, Santo Caruso – e in relazione a questo voglio elogiare il senso di responsabilità dei dodici consiglieri che hanno votato favorevolmente la possibilità di inserire nel Piano questo progetto, rendendo chiaro il loro attaccamento al paese
soprattutto in questo evidente momento di difficoltà. È risaputo che il Cimitero è saturo, abbiamo una carenza di loculi, e il mancato inserimento di quest’opera avrebbe significato rallentare per circa un anno questi lavori che significano una svolta, e va da sé che in questo periodo così difficile in qualsiasi parte del mondo questo rallentamento avrebbe pesato doppio.Voglio stigmatizzare, in questo senso, il comportamento dei Revisori, che hanno appalesato una totale mancanza di collaborazione, alla luce anche di un mancato rispetto della tempistica fondamentale, entrando poi nel merito di argomenti che non erano affatto attinenti alla proposta di delibera, dando un parere negativo che è apparso non fondato dato che non sono riusciti a giustificarlo con chiarezza durante la seduta.
“Ad Aci Sant’Antonio non possiamo correre il rischio di rimandare questo progetto, progetto che peraltro in questo forma abbiamo già sperimentato nel nostro Comune: non spenderemmo un centesimo di soldi pubblici e risolveremmo un problema di grande importanza.
Per fortuna l’iter grazie al voto di ieri del Consiglio andrà avanti e verranno portate avanti tutte le procedure previste dalla legge nella massima trasparenza, per dare corso ad un’opera sicuramente funzionale.
“Auspico, infine, che l’atteggiamento manifestato ieri sia stato solo occasionale: l’interesse esclusivo di tutti noi dev’essere volto al bene della comunità, e ognuno deve rispettare il proprio ruolo secondo quanto previsto dalla legge”.