Maturità con le mascherine, consigliate per le votazioni del 12 Giugno

Presidenti di seggio elettorale e scrutatori, a ottobre parte la raccolta  delle domande – Comune di Poviglio
Votazione Referendum – Archivi SUD LIBERTA’

Non obbligatorie ma fortemente raccomandate. Per referendum e amministrative del 12 giugno,  indossare le mascherine per andare a votare. Discorso diverso invece per la maturità 2022, dove sarà ancora necessario indossare le mascherine.

Referendum e amministrative 12 giugno

Per gli elettori al voto nella prossima tornata amministrativa e referendaria le mascherine al seggio saranno fortemente raccomandate. Poi la nota del Viminale ai prefetti. Il capo del dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno Claudio Sgaraglia ha diramato una nuova circolare con cui informa i prefetti dell’avvenuta sottoscrizione da parte dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Interno, Luciana Lamorgese, dell’addendum al Protocollo sanitario e di sicurezza dell’11 maggio 2022 per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2022.

L’addendum, in considerazione del mutato quadro epidemiologico rispetto alla data di adozione del protocollo stesso, prevede l’uso fortemente raccomandato della mascherina chirurgica per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto.

Ricorso della Lega: annullato l’obbligo delle mascherine al chiuso anche per il voto di domenica 12 giugno. Grande soddisfazione nel partito di Matteo Salvini. Così fonti della Lega.

Esame maturità

Discorso diverso invece per l’esame di Stato: gli studenti dovranno infatti indossare le mascherine. Il Tar del Lazio, con una sentenza depositata ieri, ha infatti respinto il ricorso proposto dal Codacons, che ha impugnato l’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile scorso e ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del decreto legge n. 24 del 2022, convertito in legge, che stabilisce che l’utilizzo delle mascherine, tra gli altri, continua a essere obbligatorio, per gli studenti, fino al 31 agosto prossimo.

La sentenza ha chiarito che l’ordinanza del ministero della salute del 28 aprile 2022, in realtà non prevedeva l’obbligo di mascherine per gli studenti, poi introdotto dalla disposizione legislativa. I giudici amministrativi hanno sottolineato che una eventuale anticipazione della cessazione di tale obbligo necessita di “un apposito decreto-legge, attesa l’inidoneità di un’ordinanza ministeriale a disporre in senso difforme a quanto previsto in apposita disposizione di rango legislativo, in mancanza di una norma che lo consenta espressamente”, valutazione rimessa “all’esclusiva responsabilità della scelta di politica legislativa nella specifica materia”.

 

 

Cala il sipario sul Quirinale. Mattarella il 13° Presidente della Repubblica

 

Roma

Cala il sipario sul Quirinale. Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica con 759 voti. Così ha deciso  ha deciso il Parlamento con l’ottava votazione, stabilendo così il bis del Capo dello Stato uscente. Anche sette anni fa Mattarella, oggi 81 anni, fu eletto di sabato: era il 31 gennaio del 2015, allora ottenne 665 voti. Il risultato odierno-anche se lui pochi giorni orsono parlò di addio- fa di lui il secondo presidente più votato di sempre. Si colloca infatti al secondo posto dopo Sandro Pertini al quale andarono 823 preferenze.

La rielezione di Mattarella è statA possibile   dopo una settimana di candidature del centrodestra bocciate (dalla direttrice del DiS  Elisabetta Belloni e quella della presidente del Senato Casellati e, prima ancora, del leader di Forza Italia e dell’intero centro destra Silvio Berlusconi). L’ha spuntata il segretario del Pd Enrico Letta e di gran parte dei parlamentari 5 Stelle (nonostante le iniziali perplessità di Giuseppe Conte) alla proposta di un bis di Mattarella.

Il nemico del Presidente Mattarella, alle soglie degli 82 anni, adesso è uno solo: il tempo….

Mattarella aveva già pensato alla locazione di una casa, a Roma, dove si sarebbe trasferito in settimana dopo la cerimonia di fine mandato, ora  dovrà traslocare nuovamente al Quirinale. Nelle votazioni precedenti all’ottava che ha sancito la sua proclamazione, Mattarella aveva già ottenuto nei giorni scorsi voti dai Grandi elettori.

Nella prima votazione del 24 gennaio scorso il Capo dello Stato uscente aveva ricevuto 16 voti, nella seconda 39, nella terza 125 e nella quarta 166. Alla quinta votazione per Mattarella hanno votato in 46 e alla sesta in 336. Fino ad arrivare alla settima (387 voti) e all’ottava che lo ha visto eleggere.   La popolazione vede Sergio Mattarella – così come il Vaticano con Papa Francesco- il Presidente più amato della storia insieme a Sandro Pertini.     Il nemico del Presidente Mattarella, alle soglie degli 82 anni,  adesso è uno solo: il tempo e la solidità fisica…

 

Quirinale: stasera Mattarella accetterà l’incarico , ad alcune condizioni legate all’età

 

 

Quirinale: ottava votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica. Pier Ferdinando Casini, senatore, si tira indietro perchè il suo nome non è accettato dalla maggioranza e comunica al Parlamento di “non mettere il suo nome in qualsiasi discussione e di non votarlo, dando il consenso a Mattarella..”

Lo spoglio dovrebbe iniziare poco dopo le 20. Lo scrutinio porterà alla nuova elezione del presidente Sergio Mattarella se quest’ultimo accetterà l’incarico o, come probabile, lo accetterà a condizioni.   Intanto i vertici mediatori-si apprende – sono proprio andati da Mattarella per capire se è proprio venuto il momento per lui  di fare il nonno o rinviarlo

Nella settima votazione, andata in scena stamattina, il Capo dello Stato ha ottenuto 387. 64 sono andati al Carlo Nordio, indicato da Fratelli d’Italia, 40 a Nino Di Matteo. Presenti 976, votanti 596, astenuti 380. Le schede bianche sono state 60, le nulle 4, i voti dispersi 9. Hanno ottenuto preferenze anche Pier Ferdinando Casini, 10; Elisabetta Belloni, 9; Luigi Manconi, 6, Marta Cartabia, 4, Mario Draghi 2. Prossimo scrutinio, l’ottavo, alle 16.30.

video    diretta satellitare-

Quirinale, escono alcuni nomi possibili e graditi ai parlamentari

 

Marcello Pera: "Pontificato scandaloso, disorienta e non dà frutti" -  ilGiornale.it
Marcello Pera, si fa il suo nome con insistenza tra i parlamentari

 

 

Anche pomeriggio sono quattro i senatori a vita che hanno partecipato allo scrutinio per l’elezione del Capo dello Stato: Elena Cattaneo, Mario Monti, Renzo Piano e Liliana Segre. Assenti Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia.

 Rispetto a lunedì mattina, quando erano stati comunicati 17 casi, ieri sera il numero dei contagiati era salito a 22 ma oggi le richieste trasmesse agli uffici della Camera sono 16. E come ieri, il primo a presentarsi all’ingresso del parcheggio della Camera in via della Missione, dove sono state montate le strutture del drive in, è stato il senatore sardo di Fi Ugo Cappellacci il quale, non avendo un auto propria a Roma, è stato costretto -si apprende – a affittare un’ambulanza per poter raggiungere Montecitorio e votare

Anche pomeriggio la parola d’ordine è votare scheda bianca. Così come Pd, M5S e Leu, in attesa dell’incontro dei leader Letta, Conte, Speranza nel pomeriggio.

Lanciati intanto i nomi  di Elisabetta Alberti Casellati, Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio. 

Nebbia all’orizzonte per un esecutivo che sembra nascere senza trasparenza e comunicazione

Risultato immagini per foto di raffaele lanza

L’Editoriale di R. Lanza

 

L’intervento social di Casaleggio criticato per  “Ingerenza inaccettabile”

Risultato immagini per immagini sulla trasparenza

 

DI    RAFFAELE LANZA

Il nascente governo sta generando  rabbia e critiche vibrate all’interno del Movimento che in questo momento rappresenta due anime: l’una opportunista per dimostrare a Draghi l’obbedienza ai vertici del Movimento che hanno “concordato” e poi diffuso l’alleanza con il malvisto premier fino a spingere il Movimento sull’orlo della scissione. L’altra quella genuina, autentica, che parte da Alessandro Di Battista, quale figura simbolica e sincera più amata dal mondo del Web, insieme a Giuseppe Conte, che vorrebbe votare secondo coscienza.  E poichè all’orizzonte si intravede molta nebbia, tanti parlamentari temono di votare la fiducia a Mario Draghi per non essere additati successivamente  “esempi di cattiva politica”  e in contrasto con la vera identità del Movimento.   
L’assenza di Conte nel Consiglio fa poi il resto. Avete visto il post di addio sul massimo social dell’avvocato? In virtù della sua esperienza Conte opera una distinzione tra buona Politica e cattiva politica.  I governanti pentastellati dovranno agire da soli adesso.   Manca il faro principale .Ad agitare ancor più gli animi è il post pubblicato in serata da Davide Casaleggio, in cui non solo non si ‘silenzia’ la possibilità di ripetere il voto sul sostegno all’esecutivo Draghi, ma si apre anche  alla possibilità, per i parlamentari fermamente contrari, di astenersi in Parlamento. Probabilmente un “suggerimento” vista la fibrillazione interna del Movimento. Oggi  le chat dei parlamentari sembrano suonare tamburi di guerra.
 
Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, persone in piedi e vestito elegante
Giuseppe Conte  esce di scena tra gli applausi di Palazzo Chigi, dell’intero mondo del Web  , riconoscimenti dagli Stati -“E’ davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita del Paese..”
 
Riportiamo il  commiato che ha registrato 1,1 milioni di like sul massimo social, record per la pagina di un personaggio politico .
“Ho lavorato nel “Palazzo”, occupando la “poltrona” più importante. Ma tra i corridoi e gli uffici di Palazzo Chigi, anche alla fine delle giornate più dure e dopo le scelte più gravose, ho sempre avvertito l’orgoglio, l’onore e la responsabilità di rappresentare l’Italia.
Sono grato a Voi cittadini per il sostegno e l’affetto, che ho avvertito forti e sinceri in questi due anni e mezzo. Ma vi sono grato anche per le critiche ricevute: mi hanno aiutato a migliorare, rendendo più ponderate le mie valutazioni e più efficaci le mie azioni.
La forza e il coraggio dimostrati dalla intera comunità nazionale soprattutto durante quest’ultimo anno di pandemia sono stati davvero incredibili: ci hanno dimostrato che ogni ostacolo, anche il più alto e insidioso, può essere superato, scacciando via le paure e i calcoli di convenienza, fidando nel coraggio dell’azione, nella determinazione dell’impegno, nell’etica della responsabilità. Io stesso ho cercato di far tesoro di questa esperienza, pur con i miei limiti, ma – vi assicuro – con tutto il mio impegno e la mia massima dedizione.
Da oggi non sono più Presidente del Consiglio. Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino.
È davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la – P – maiuscola, che ha l’esclusivo obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, dalla (cattiva) politica, intesa come mera gestione degli affari correnti volta ad assicurare la sopravvivenza di chi ne fa mestiere di vita.
Insieme a tanti preziosi compagni di viaggio abbiamo contribuito a delineare un percorso a misura d’uomo, volto a rafforzare l’equità, la solidarietà, la piena sostenibilità ambientale. Il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere.
Con l’Italia, per l’Italia. Grazie.    Giuseppe Conte –    (Post di Facebook)

 

“TUTTI D’ACCORDO NELL’ESSERE IN DISACCORDO “CON IL GOVERNO ARLECCHINO

OGGI ALLE 10, VOTAZIONE SULLA PIATTAFORMA ROUSSEAU

 

Risultato immagini per immagine dell'associazione rousseau

 

DI RAFFAELE LANZA

 

Iscritti M5S chiamati oggi alla scelta sull’appoggio al governo Draghi. A partire dalle 10, e fino alle 18, si terranno infatti le votazioni sulla piattaforma Rousseau per decidere se i Cinquestelle in Parlamento dovranno sostenere o meno l’esecutivo nascente dopo la crisi del governo Conte bis.  Finora sul web è un susseguirsi di elogi, cuoricini a valanga sull’operato dell’ex presidente Conte.    La domanda si rivela ora fortemente contradditoria con lo spirito del web che ,senza mezzi termini, ha classificato  Mario Draghi, uomo del recinto di Berlusconi che lo ha proposto all’epoca come governatore della Banca d’Italia.

Il quesito narcotizzante: “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”, la domanda  rimessa alla base M5S che inciderà inevitabilmente sulla sorte del Movimento pentastellato.

Siamo convinti-l’esperienza insegna – che il mondo del Web, iscritto alla piattaforma, esploderà in un rotondo “NO”quale dimostrazione di non essere per niente legato alla “direttiva” di Beppe Grillo o di Di Maio, esso è libero e voterà secondo coscienza e giustizia, preventivando cioè la corruzione e/0 i favoritismi che presto usciranno fuori dal governo Arlecchino.

                                        –IL   GOVERNO ARLECCHINO-

Vito Crimi,il capo politico, del Movimento aveva annunciato la decisione di votare oggi, 10 febbraio, legandola alla “ottima notizia” dell’arrivo di un nuovo ministero, quello della Transizione ecologica, ottenuta dal  garante del Movimento Beppe Grillo. Ma il successo del colloquio di Grillo con Mario Draghi basterà a narcotizzare gli iscritti alla piattaforma Rousseau?

Sui social Barbara Lezzi, sembra la copia di Alessandro Di Battista: “Ora facciamo tutti finta di essere contenti. Fingiamo di essere felici e soddisfatti”. Ma non solo. Nella tarda serata di ieri si è poi aggiunto il post a firma di 13 parlamentari 5S ‘malpancisti’ che puntano i riflettori sul quesito della  votazione “tendenziosa”  definito “manipolatorio”. Oggi, dunque, gli iscritti alla  piattaforma Rosseau diventano protagonisti assoluti Nel caso di sfiducia al governo Draghi, Grillo, anche lui dovrà prenderne atto. Mario Draghi?    Non si sa come la prenderà,visto che parla poco, in dispregio della trasparenza assoluta simboleggiata finora dall’ex premier Conte, nè se osserverà la regola tanto cara ai governi dei decenni precedenti, del dare ed avere. Cioè: se ritirerà il “regalo” fatto ieri a Grillo del Ministero della Transizione ecologica o lo lascerà solo perchè in linea con la politica dell’UE

Conte la spunta con 156 voti favorevoli tra i veleni che serpeggiano tra i corridoi del Senato

VIDEO – CONTE AL SENATO REPLICA ALLE CRITICHE

 

di    R.Lanza

Brividi sulla conta al Senato. La fibrillazione nasce dal ritardo dei voti di Italia viva- Renzi leader e Teresa Bellanova- La conclusione della votazione è questa: 156 senatori favorevoli, 16 astenuti,  come proclamato con ritardo dalla Presidente Casellati del Senato: l’Italia apre una nuova pagina di storia. Vedremo le conseguenze, soprattutto il lavoro al SUD dove i giovani sono mortificati a stare in casa con i genitori.   Conte dovrà costruire una maggioranza più ampia e qualificata nel corso della sua navigazione se non vorrà incontrare facili intoppi ed inghippi.

Vedremo se la Sicilia, la Campania, diventeranno nel prossimo futuro terre ideali per le imprese piccole e grandi che danno occupazione. Vedremo gli incentivi, i contributi nel Meridione per risollevare le sorti di una terra abbandonata e depredata da mezzo secolo da politici mafiosi e senza dignità, maestri nel rubare i soldi pubblici dei finanziamenti ai partiti ed altro.

Ricordiamo alcuni tratti della giornata al Senato:

Conte rivolgendosi a Renzi e Bellanova:  Italia Viva ha scelto “la strada, non leale” dello scontro e degli “attacchi mediatici”.

Ma “sui temi concreti si sono trovate soluzioni”,  la prima bozza del Recovery plan non sia stata”elaborata in un’oscura cantina di Palazzo Chigi, ma è stata elaborata anche con le ministre di Iv. La bozza che avete voluto distruggere, anche mediaticamente, è frutto di un confronto anche con i ministri”.

Confrontiamoci, vi era stato detto –  – dovevamo operare e occorreva un momento collegiale, i bilaterali non avevano risolto i problemi. L’effetto finale” delle rimostranze di Iv “è stato di bloccarlo per 40 giorni”, mentre “avremmo potuto trovarci attorno a un tavolo e in una ventina giorni risolvere, dare molto prima la versione aggiornata”. La bozza è stata “migliorata grazie a voi ma anche grazie alle altre forze di maggioranze, si discute tutti insieme e nessuno può avere pretese di verità o pretese di offrire le soluzioni migliori”.

“Il Mes può essere approvato in Parlamento, e le forze di maggioranza non sono d’accordo. Ma per stanziare risorse aggiuntive, e ne abbiamo stanziante tantissime, dovremmo aumentare il deficit e il debito pubblico. Questo prescinde dalla possibilità di usare il Mes o no. E, se mi permettete, è contraddittorio contribuire a migliorare il recovery e poi decidere di non accettare il Recovery plan perché non c’è il Mes“, …

Anche sulla cabina di regia –  -, avete detto che ‘non era accettabile’, che era ‘indecente’, ma quando mai si è detto che non si poteva discutere? Ma quando mai si è imposto qualcosa a voi?”.

“Quando si sceglie la via del dialogo e del confronto voi avete trovato sempre il sottoscritto a difendervi”, quando d’accordo sulle istanze mosse “le ho spesso difese, non avete mai trovato porte chiuse. A un certo punto, diciamolo, avete preso una strada diversa, non leale, di non collaborazione”, costruita su “attacchi mediatici, sul parlare fuori e non dentro. La rispettiamo, ma permetteteci di dire che non è la scelta migliore per il paese” e che non consente “di investire in futuro come sostenete di voler fare”.

Non mi vergogno di dire che siamo seduti su queste poltrone, non è importante dire non sono interessato a sedere su questa poltrona ma che lo faccio con disciplina e onore”, ha aggiunto il premier, che ha continuato: “Mi è stata rimproverata l’espressione ho i ministri migliori del mondo. Ma io sono il capitano, ho il dovere di difendere i ministri dagli attacchi strumentali”. “Consideriamo che non ci sono termini di paragone, nessun altro ministro ha attraversato una fase così grave e recessiva nella storia Repubblicana. Poi le opinioni sono aperte, ma tenete conto che l’impegno è stato notevole, non c’è stato risparmio di un briciolo di energie fisiche e intellettive“….

“Certo c’è un problema di numeri della maggioranza e se questi numeri non ci sono questo governo va a casa, non va avanti”,

Ho sentito qualche diffidenza sul progetto politico che ho presentato insieme alla forze di maggioranza rimaste a collaborare in modo leale”, ha poi replicato al senatore Quagliariello che ha parlato di ‘annessione’. “Il mio invito ai volonterosi, a singoli parlamentari ma anche rappresentanti di nobili tradizioni che si collocano in un perimetro progettuale ben chiaro” non avviene con “nessuna logica di annessione” ma è “un invito franco, fatto in modo trasparente e aperto, davanti al Paese”, la “gravità della situazione è tale che non possiamo permetterci di condurre partite in modo opaco”.

Cimitero di Aci San’Antonio, approvato tra vibrate polemiche il project financing per l’ampliamento

 

Il Sindaco Caruso: “Bene l’approvazione, ma grave la mancanza di collaborazione”      ” I  revisori dei conti non hanno rispettato la tempistica..comportamento da stigmatizzare”

Un voto favorevole, quello del Consiglio Comunale, a larga maggioranza (ma con quattro consiglieri che si sono opposti), e uno contrario, quello del Collegio dei Revisori dei Conti: argomento era l’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche di un’opera di Project Financing proposta da una società di Siracusa e promossa dai caposettore dell’Ente, opera che andrebbe ad ampliare il Cimitero Comunale con la realizzazione di 1396 nuovi loculi, 37 ipogei a due posti e 21 cappelle gentilizie contenenti ciascuna 12 loculi, il tutto senza intaccare le casse comunali e per un costo di oltre tre milioni di euro interamente sostenuto dalla società che, in cambio, otterrebbe una concessione della durata di 19 anni.
Al di là dei numeri, però, la seduta del civico concesso che ha trattato questo punto all’Ordine del Giorno è stata particolarmente animata per via di quanto emerso in relazione al Collegio dei Revisori dei Conti: il loro parere, infatti,-comunica il Comune –  è arrivato dopo 16 giorni di trattazione a mezzo PEC nel tardo pomeriggio di sabato, e il documento è stato protocollato solo nella tarda mattinata di ieri, lunedì 30 novembre, parere del quale i consiglieri hanno appreso il contenuto solo nel corso del Consiglio Comunale.

Un parere arrivato con oltre una settimana di ritardo e che ha evidenziato una carenza di documentazione presentata dall’Ufficio Lavori Pubblici a cui, tuttavia, non è stata richiesta alcuna integrazione prima dell’emanazione del parere stesso.
Nel corso della seduta i Consiglieri hanno chiesto delucidazioni in merito e il caposettore, ing. Eugenio Ciancio –informa il Comune di Aci Sant’Antonio – ha dato tutti i chiarimenti su un’opera della quale in ogni caso non doveva essere discusso il progetto, ma la sola possibilità di inserimento all’interno del Piano Triennale delle opere pubbliche: alla luce di ciò il voto favorevole di dodici consiglieri e il voto contrario da parte dei consiglieri Giuseppe Finocchiaro, Antonio Di Stefano, Fidalelfo Maccarone e Salvatore Privitera.
L’iter è stato brillantemente curato dal caposettore ai Lavori Pubblici, a cui va il mio ringraziamento, che ha esposto il progetto con cura e dovizia durante il Consiglio prendendo a riferimento le relative norme di legge – ha voluto sottolineare il Sindaco, Santo Caruso – e in relazione a questo voglio elogiare il senso di responsabilità dei dodici consiglieri che hanno votato favorevolmente la possibilità di inserire nel Piano questo progetto, rendendo chiaro il loro attaccamento al paese
soprattutto in questo evidente momento di difficoltà. È risaputo che il Cimitero è saturo, abbiamo una carenza di loculi, e il mancato inserimento di quest’opera avrebbe significato rallentare per circa un anno questi lavori che significano una svolta, e va da sé che in questo periodo così difficile in qualsiasi parte del mondo questo rallentamento avrebbe pesato doppio.Voglio stigmatizzare, in questo senso, il comportamento dei Revisori, che hanno appalesato una totale mancanza di collaborazione, alla luce anche di un mancato rispetto della tempistica fondamentale, entrando poi nel merito di argomenti che non erano affatto attinenti alla proposta di delibera, dando un parere negativo che è apparso non fondato dato che non sono riusciti a giustificarlo con chiarezza durante la seduta.
“Ad Aci Sant’Antonio non possiamo correre il rischio di rimandare questo progetto, progetto che peraltro in questo forma abbiamo già sperimentato nel nostro Comune: non spenderemmo un centesimo di soldi pubblici e risolveremmo un problema di grande importanza.
Per fortuna l’iter grazie al voto di ieri del Consiglio andrà avanti e verranno portate avanti tutte le procedure previste dalla legge nella massima trasparenza, per dare corso ad un’opera sicuramente funzionale.
“Auspico, infine, che l’atteggiamento manifestato ieri sia stato solo occasionale: l’interesse esclusivo di tutti noi dev’essere volto al bene della comunità, e ognuno deve rispettare il proprio ruolo secondo quanto previsto dalla legge”.

 

POVERA ITALIA: SENATORI SCIAGURATI HANNO “RIPRISTINATO”-NELLE TENEBRE- I PRIVILEGI DEI VITALIZI ALLA CASTA

Senato annulla delibera su taglio vitalizi agli ex parlamentari ...

LA COMMISSIONE SENATO ERA CHIAMATA AD ESAMINARE I RICORSI DI ALCUNI SENATORI

 

Un salvagente imprevisto per la casta: addio al taglio dei vitalizi per gli ex parlamentari.   Nelle tenebre la Commissione contenziosa del Senato ha annullato la delibera del Consiglio di presidenza  del 16 ottobre 2018, che sanciva appunto l’abolizione del privilegio,ha ripristinato i vitalizi agli ex senatori. Nell’organismo, chiamato ad esaminare i ricorsi presentati dai senatori, tre sono stati i voti a favore e due i contrari.Per il “no” i due senatori della Lega, Simone Pillon Alessandra Riccardi (ex M5s da poco passata alla Lega con Matteo Salvini). Tutti gli altri, invece, hanno votato per riassegnare un privilegio odiato da quasi tutta Italia salvo-ovviamente- ai diretti interessati e loro amici

Riportiamo alcuni giudizi raccolti  sui media e i social. e su fonti parlamentari.  Vito Crimi: “La Commissione Contenziosa del Senato ha annullato la delibera sul taglio dei vitalizi. Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto. Uno schiaffo al Paese che soffre. La casta si tiene il malloppo ma noi non molliamo. Chi dobbiamo ringraziare per questa operazione?”

“Che schifo”, afferma il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, che commenta così su Facebook : “Tutti contro il Movimento 5 stelle! Sono schifato ed amareggiato! Noi non molliamo, ma questa gente deve vergognarsi!”. Protesta  la vicepresidente del Senato, Paola Taverna: “Mentre c’è un Paese che lotta per rialzarzi, questi si riassegnano uno schifoso privilegio e lo fanno di notte, come i ladri. Già, proprio come i ladri”.

Niente da fare, per certi partiti politici i vitalizi sono come la cocaina: una droga! Sono dipendenti dal privilegio ai danni della gente. Pensate se non ci fosse il M5S, forse avrebbero sottratto i soldi destinati all’emergenza covid19 per reintrodurli e aumentarli? Roba da matti!”, scrive su Twitter Carlo Sibilia. E ancora la senatrice Barbara Lezzi, che  scrive: “Questo è frutto del ‘coraggio’ di guardare solo a se stessi. In un tempo tra i più bui che il nostro Paese si trova ad attraversare, ci sono ‘Onorevoli’ che pensano solo al loro tornaconto. Mi resta lo schifo per questi Dracula ma troveremo altre strade. Non si possono dare migliaia di euro per qualche giorno in Parlamento. È incivile”.

Spontanea la domanda sull’attività di questa Commissione al Senato. Anzitutto come viene nominata?  Si provvede  all’inizio di ogni legislatura con decreto del Presidente del Senato ed è composta di tre senatori, nonché: -di un Consigliere parlamentare ed un dipendente scelto dal Presidente del Senato su una terna eletta da tutti i dipendenti di ruolo; – , di due membri, per altro ambito di giudizio, nominati anch’essi dal Presidente del Senato, scelti tra magistrati a riposo delle supreme magistrature ordinaria e amministrative, professori ordinari di universita’ in materie giuridiche, anche a riposo, e avvocati dopo venti anni d’esercizio.

I tre senatori sono nominati dal Presidente del Senato tra i senatori in carica esperti in materie giuridiche, amministrative e del lavoro, che abbiano uno dei seguenti requisiti: – magistrato, anche a riposo, delle magistrature ordinaria e amministrative; – professore ordinario o associato d’universita’ in materie giuridiche, anche a riposo; – avvocato dello Stato, anche a riposo; – avvocato del libero foro.

 I componenti durano in carica tutta la legislatura; essi non sono immediatamente confermabili salvo i componenti supplenti che non siano stati mai chiamati a prendere parte – nella legislatura cessata – alle riunioni del Consiglio. 

Nel documento approvato  la commissione “ha accolto “.. parzialmente i ricorsi esaminati e per l’effetto annullato le disposizioni della deliberazione nella parte in cui prevedono una totale rimozione dei provvedimenti di liquidazione a suo tempo legittimamente adottati e impongono una nuova liquidazione che introduce criteri totalmente diversi”. E ancora, la delibera viene annullata anche nella parte in cui si “”prevedono il ricalcolo dell’ammontare degli importi mediante la moltiplicazione del montante contributivo individuale per il coefficiente relativo all’età anagrafica del senatore alla data della decorrenza dell’assegno vitalizio o del trattamento previdenziale pro rata, anziché alla data dell’entrata in vigore” del taglio dei vitalizi. Inoltre, viene annullata la parte della delibera in cui “si prevedono dei coefficienti di trasformazione che determinano sensibili riduzioni, con incidenza sulla qualità della vita, degli importi di minore entità, senza alcun effetto su quelli di importo massimo”.      

Altri spunti. Cancellata la parte in cui “si prevedono criteri di correzione di temperamento dei risultati del citato ricalcolo e, comunque, non idonei a eliminare le conseguenze più gravi derivanti dall’applicazione del metodo adottato, come ha già ritenuto con sentenza del 22 aprile del 2020 il Consiglio giurisdizionale della Camera che ha annullato il comma 7 della deliberazione del Consiglio di presidenza della Camera”.

E ancora, nella parte in cui “applicando gli stessi criteri anche ai trattamenti di reversibilità, non tengono conto del fatto che tali trattamenti sono già stati decurtati rispetto agli assegni diretti del 40% e che l’ulteriore riduzione prevista incide gravemente sulla qualità della vita”. Il documento rinvia al “dispositivo definitivo e completo che verrà pubblicato in sede di deposito della decisione”.

Taglio dei vitalizi annullato, in buona sostanza, perché ritenuto  come “ingiustificato   “dopo tanti e tanti anni di consolidamento giuridico di una vera e propria ingiustizia tecnica-giuridica in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato osservato dalla delibera.

Sui vitalizi una scelta insostenibile e sbagliata. La cassa integrazione è in ritardo e si rimettono i vitalizi. Non è questa  la nostra Italia”,ha commentato  il leader Pd, Nicola Zingaretti.

Il rispetto della giurisprudenza europea per la sanatoria della lunga lista degli errori del passato ha fatto saltare una gigantesca e simbolica operazione di pulizia, onestà e correttezza.    Non si perda di vista che la questione non è ancora seppellita e chiusa perchè i senatori favorevoli dovranno assumersi la responsabilità politica-morale di aver fatto naufragare le proposte del Movimento cinque stelle -condivise dall’intera popolazione senza distinzione di colore politico- per una giustizia migliore in Italia.      Certamente adesso la crisi diventa difficilmente arginabile.  A distanza comunque ravvicinata, sapremo..