GIU’ IL CAPPELLO DI FRONTE A CONTE, L’UOMO CHE LAVORA PER IL SUD “NON DIMENTICHIAMOCI DEI GENITORI, E DEI NONNI”

 

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Ho conosciuto una signora che da tempo non riceve una visita dalle proprie figlie, che pure vivono a Roma. Ho fatto con lei una foto e l’ho inviata alle figlie, scrivendo loro che se il Presidente del Consiglio ha trovato il tempo per far visita alla loro mamma, anche loro potrebbero fare altrettanto“.

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Dopo il volo degli avvoltoi che ha spaccato l’apparente unità del Pd, i capigruppo di Palazzo Madama hanno deciso a maggioranza che l’Aula si riunirà oggi alle 18 per votare il calendario, mentre il 20 agosto l’assemblea tornerà a riunirsi per ascoltare le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla crisi di governo

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Sembra   definita la posizione di M5S, Pd, Misto e Autonomie da una parte e Forza Italia, Lega e FdI dall’altra. . Conte  riferirebbe martedì prossimo prima al Senato (dove ha avuto la fiducia per la prima volta) e poi alla Camera. Intanto il premier, distaccato dalle liti e polemiche politiche, dà prova della sua grandezza d’animo nel sociale, con gli anziani specie in questo periodo che si soffre maggiormente la solitudine    Nel rispetto dei principi ricordati da Papa Francesco, la Vita è un cammino verso l’eternità, Conte ,che lavora-coro unanime, quasi venti ore al giorno, non trascura l’attività spirituale e dà un eccellente esempio di comportamento umano e sensibile. Giù il cappello di fronte a quest’ Uomo. Pubblichiamo volentieri il post del Social:

Le persone anziane sono generalmente quelle che soffrono di più. In una società sempre più frenetica e distratta, gli anziani, soprattutto in agosto, soffrono la solitudine e l’allontanamento dagli affetti più cari.

Ieri pomeriggio ho visitato una struttura, a Roma, che offre loro cura e assistenza. Abbiamo trascorso insieme qualche ora regalandoci allegria.

Sono giorni molto delicati per il nostro Paese, ma non possiamo dimenticarci delle persone più fragili, che poi sono i nostri genitori, i nostri nonni.

In particolare ho conosciuto una signora che da tempo non riceve una visita dalle proprie figlie, che pure vivono a Roma. Ho fatto con lei una foto e l’ho inviata alle figlie, scrivendo loro che se il Presidente del Consiglio ha trovato il tempo per far visita alla loro mamma, anche loro potrebbero fare altrettanto.

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foto Comunicazione stampa

Papa Francesco ai giovani:….”alle glorie passate di Roma si possa aggiungere il vostro genio con i vostri progetti…”

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Il Pontefice visita il Campidoglio..Era una promessa.  Accolto dal sindaca Virginia Raggi. con la quale  Bergoglio si è affacciato- con la sua consueta umiltà-  dal balcone  del suo studioi, salutando i presenti.  che, sotto la pioggia, hanno aspettato il saluto dal palazzo Senatorio.

“La Città Eterna è come un enorme scrigno di tesori spirituali, storici, artistici e istituzionali e nel medesimo tempo è il luogo abitato da circa tre milioni di persone che qui lavorano, studiano, pregano, si incontrano e portano avanti la loro storia personale e familiare e che sono nel loro insieme l’onore e la fatica di ogni amministratore, di chiunque si impegni per il bene comune della città”. Essa è infatti “un organismo delicato, che necessita di cura umile e assidua e di coraggio creativo per mantenersi ordinato e vivibile, perché tanto splendore non si degradi, ma al cumulo delle glorie passate si possa aggiungere il contributo delle nuove generazioni, il loro specifico genio, le loro iniziative, i loro buoni progetti”.

Dopo aver affermato che “da tempo desideravo venire in Campidoglio, per incontrarvi e portarvi di persona il mio ringraziamento per la collaborazione prestata dalle autorità cittadine a quelle della Santa Sede in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia, così come per la celebrazione di altri eventi ecclesiali”, Bergoglio ha sottolineato come “Roma, lungo i suoi quasi 2.800 anni di storia, ha saputo accogliere e integrare diverse popolazioni e persone provenienti da ogni parte del mondo, appartenenti alle più varie categorie sociali ed economiche, senza annullarne le legittime differenze, senza umiliare o schiacciare le rispettive peculiari caratteristiche e identità”. E ha aggiunto: “Piuttosto ha prestato a ciascuna di esse quel terreno fertile, quell’humus adatto a far emergere il meglio di ognuna e a dar forma nel reciproco dialogo a nuove identità. Questa città ha accolto studenti e pellegrini, turisti, profughi e migranti provenienti da ogni regione d’Italia e da tanti Paesi del mondo. È diventata polo d’attrazione e cerniera tra il nord continentale e il mondo mediterraneo”. “Tutti si sentano pienamente coinvolti per raggiungere l’obiettivo di confermare con la chiarezza delle idee e la forza della testimonianza quotidiana le migliori tradizioni di Roma e la sua missione e perché questo favorisca una rinascita morale e spirituale della città”, è l’auspicio finale di Papa Francesco che ha definito – con una aggiunta a braccio nel suo discorso – “Roma città dei ponti, mai dei muri”.