Sicurezza sul lavoro. Il tema, tanto dibattuto e ricordato recentemente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ritorna attuale. Un grave incidente sul lavoro si è verificato sull’autostrada A19 Palermo-Catania, all’altezza di Enna, dove due operai sono precipitati da un ponteggio, da un’altezza di oltre 5 metri sotto il viadotto Mulini. La centrale operativa del 118 di Caltanissetta ha inviato l’elisoccorso. All’arrivo del mezzo uno dei due operai era già morto, mentre l’altro è stato trasportato all’ospedale di Enna per un grave trauma addominale.
Il Tribunale con il magistrato di turno dr. Orazio Longo ha disposto il sequestro del cantiere e l’invio del medico legale per l’esame esterno del cadavere. La vittima è Vincenzo Martorana di Villabate (Palermo), mentre il ferito, trasportato in elisoccorso all’ospedale Umberto I di Enna per un grave trauma addominale è un 63enne di Caccamo (Palermo).
Indagini dei Carabinieri per ricostruire l’accaduto: secondo una prima ricostruzione il ponteggio che viene usato per risalire i piloni del cavalcavia, si sarebbe staccato facendo precipitare nel vuoto i due operai sotto il viadotto Mulini, in direzione Catania. Quando il medico rianimatore del 118 e gli altri soccorritori della centrale operativa di Caltanissetta sono arrivati, i due operai si trovavano ai piedi del cavalcavia.
«Siamo addolorati dinanzi a quella che sembra configurarsi come una nuova tragedia sul lavoro in Sicilia. Esprimo a nome di tutto il governo regionale un commosso cordoglio ai familiari di Vincenzo Martorana, l’operaio deceduto oggi in un cantiere dell’autostrada A19, fra Enna e Caltanissetta – ha detto l’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Siciliana, Marco Falcone -. Siamo, inoltre, in grande apprensione per le condizioni di salute del suo collega 63enne, anch’egli coinvolto nella caduta da un ponteggio al viadotto Mulini. Al lavoratore ferito auguriamo di superare presto le conseguenze dell’incidente».
«Le morti sul lavoro – ha aggiunto – rappresentano un terribile monito a cui tutti dobbiamo dar seguito, dalla Regione alle grandi aziende pubbliche come Anas, impegnandoci al massimo per aumentare la sicurezza nei cantieri».