Lavori Pubblici Catania, parcheggio scambiatore Sanzio e parco in via di completamento e con videosorveglianza

 

 

Catania,

Il progetto dell’area di sosta scambiatore “Sanzio” si appresta a diventare realtà con 315 stalli per auto e 12 per bus, con annessi un moderno parco con ampie zone a verde, area giochi con attrezzi per il fitness e la riqualificazione di piazza Michelangelo. Nel corso di un sopralluogo nel cantiere il sindaco Enrico Trantino e l’assessore ai lavori pubblici Sergio Parisi, insieme ai tecnici, hanno verificato che gli interventi procedono speditamente e hanno raggiunto uno stato di avanzamento dell’ 80%.

In dettaglio i lavori che riguardano il parcheggio a raso con 315 stalli, sono quasi ultimati a eccezione dell’impianto di illuminazione solare ancora da completare e le ultime piantumazioni da realizzare nella spina verde di separazione tra le due aree di sosta. In fase di conclusione anche la realizzazione del terminal degli autobus, dove a breve verrà realizzata la pavimentazione e installato il modulo prefabbricato che sarà adibito a uffici dell’Amts, azienda di trasporto urbano e sosta che gestirà il posteggio. Il parcheggio inoltre verrà fornito di un sistema di automazioni che consentirà di avere un accesso controllato, conteggio dei posti liberi sempre aggiornato e sistemi di pagamento automatizzati.

Per quanto riguarda i lavori che interessano il parco, a specchio con il parco Falcone, anche questi sono in fase di ultimazione. Il parco è stato realizzato attraverso la piantumazione di oltre 150 alberi, 2 ulivi secolari, 5.000 cespugli, manti erbosi, superfici rivestite di materiale lapideo e diversi apparecchi illuminanti (segnapasso, luci puntate sugli alberi e illuminazione lungo i vialetti) che consentono un’illuminazione funzionale e artistica. Il parco sarà inoltre dotato di 30 cestini (anche per la raccolta differenziata), 5 fontane e ben 58 panchine. In fase di realizzazione l’area di sgambamento dei cani prevista nella zona est del parco.

A breve verrà arredata l’area dedicata all’attività sportiva, dotata di una struttura modulare in acciaio con 12 postazioni di allenamento a corpo libero sospeso e altrettanto attrezzature per l’allenamento funzionale e posturale.

Tutte le aree verranno dotate di un sistema di videosorveglianza con controllo da remoto per migliorare la sicurezza.

Infine, sono già inoltrati anche i lavori di restyling di Piazza Michelangelo, che comprenderanno il rifacimento delle pavimentazioni, l’allargamento delle aiuole con conservazione degli apparati radicali delle specie arboree esistenti, il rifacimento dell’impianto di illuminazione con l’installazione di nuovi corpi illuminanti e la collocazione di 22 nuove panchine nella piazza. Completerà l’intervento il riassetto viario e la rimodulazione degli stalli di sosta in piazza Michelangelo.

Gli interventi nell’area del piazzale Sanzio, costati circa 4 milioni di euro, sono stati finanziati coi fondi regionali del “Piano parcheggi” per le tre città metropolitane dell’isola, a completamento un complesso iter, avviato negli anni scorsi dalla giunta Pogliese e in particolare con l’impegno dell’allora assessore Pippo Arcidiacono, con la redazione del piano di sosta nelle aree esterne al centro urbano, un progetto che nel corso degli ultimi mesi è stato in più parti rimodulato, coniugando efficienza con vivibilità nell’utilizzo degli spazi pubblici.

Il nuovo parcheggio pubblico di piazzale Sanzio, di cui larga parte è un parco urbano con zona bambini –hanno detto il sindaco Trantino e l’assessore Parisi- è utilissimo per drenare l’ingresso delle auto nel centro città e  determinare un incisivo impatto sulla mobilità L’area di piazzale Sanzio, infatti, intercetta il traffico veicolare privato e offre ai cittadini la possibilità di lasciare il proprio mezzo a favore di quello pubblico, Bus o Metro ma anche monopattini e biciclette. Già si intravede la bellezza del parco che si sta realizzando con un colpo d’occhio unico con il parco Falcone, un’area che stiamo provvedendo ad arredare con attrezzi sportivi attuando al contempo la rigenerazione di piazza Michelangelo”.

La morte dell’architetto Onorato, dall’analisi delle immagini di videosorveglianza emerge la tesi del suicidio Improbabile infatti che il Killer possa essere un acrobata

La polizia sul luogo del ritrovamento dell'imprenditore Angelo Onorato, trovato morto nella sua auto con una fascetta di plastica che gli stringeva il collo

 

Analisi delle immagini di videosorveglianza .  Supposizioni  e,forse certezze a questo punto, degli investigatori.  Il suv di Angelo Onorato, l’architetto marito dell’europarlamentare Francesca Donato trovato morto in auto, era parcheggiato in un punto cieco-si apprende –  tra due telecamere di sorveglianza.
Dalle registrazioni delle immagini appare chiaro -informano gli investigatori -e che nessun veicolo si è fermato nei pressi del Range Rover del professionista perché tutte le macchine «filmate» sono passate in un tempo incompatibile con una sosta.   Così come è vero che non risulta alcuna registrazione di passante -Killer- a piedi.

 

Angelo Onorato e Francesca Donato

 

Dunque?  Le circostanze avvalorerebbero la tesi del suicidio.. Emerge dai primi accertamenti medico-legali sul corpo depositato nell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo Così come è possibile dall’altro lato che l’avv (tributarista) sia stato ucciso perchè aveva dei nemici con interesse a toglierlo di mezzo. E forse il piano di uccisione prevedeva l’idea di un killer atletico per eludere la videosorveglianza

Mio marito Angelo non si è suicidato, ripete  l’eurodeputata Francesca Donato. Sono state lei e la figlia Carolina a trovare ieri nel primo pomeriggio l’imprenditore, era al lato guida della sua vettura col capo riverso sul volante e una fascetta in plastica attorno al collo. Donato aveva detto subito che il marito era stato ucciso, ieri per l’intera giornata ha continuato a sostenerlo e a non credere al suicidio, una delle ipotesi al vaglio degli investigatori della squadra mobile che stanno indagando su delega della Procura di Palermo.

Appare poco credibile che il  killer sia un acrobata e  si sia allontanato arrampicandosi sul muro, alto almeno due metri, che delimita l’autostrada per evitare di essere ripreso.

 

Mondello, interviene un giovane contro due ragazzi “disturbatori” che chiamano il branco: accoltellato- La Polizia acquisisce le immagini delle telecamere

 

Avvio del procedimento per l'assunzione di 1851 allievi ...

Archivi -Sud Libertà

 

di    Erminia Lanza

 

Un giovane trentenne ha richiamato due ragazzi che disturbavano i passanti nella borgata di Mondello. I due giovanissimi hanno finto di andare via ma sono tornati con i rinforzi e lo hanno picchiato e ferito con un coltello. E’ successo in via Torre di  Mondello la strada che costeggia il porticciolo della borgata, dove sono intervenuti gli agenti delle volanti di Polizia e  il 118 che ha soccorso la vittima, un trentenne, che ha riportato ferite su tutto il corpo.

Secondo il racconto del giovane intervenuto contro i ragazzi  che disturbavano i passanti sul lungomare, i ragazzi “maleducati” si sarebbero allontanati   momentaneamente per chiamare i compagni e vendicarsi di quel richiamo.

Il trentenne ha rifiutato inizialmente il trasferimento in ospedale ma non è escluso che ci sia andato in un secondo momento per farsi suturare il taglio.

La Polizia sta facendo  le indagini acquisendo  le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza che forse hanno inquadrato l’intera scena criminosa…

 

“Non aprite la porta di casa”: fenomeno sempre più allarmante di derubare di soldi e oro, con trucchi vari, le persone anziane

 

 

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Una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli è stata notificata dai Carabinieri della Compagnia di Palestrina (RM)nei confronti di un uomo di origine partenopea di anni 42, resosi responsabile di furto aggravato ai danni di una anziana donna. Il fatto era accaduto a Genazzano (RM) nello scorso mese di maggio, quando l’uomo, spacciandosi per un lontano parente esperto in arte orafa, aveva convinto la vittima a riporre tutti i monili d’oro in suo possesso, all’interno di una salviettina con del liquido al fine di pulirli.

Non appena la donna si allontanava per prendere un bicchiere d’acqua richiesto dal presunto parente, questo afferrava la salviettina con all’interno gli oggetti d’oro e si allontanava facendo perdere le proprie tracce. Le indagini condotte dai Carabinieri, permettevano, tramite visione dei sistemi di videosorveglianza, di individuare dapprima l’autovettura a lui riconducibile e successivamente l’autore del reato che veniva successivamente riconosciuto dalla vittima. L’uomo veniva quindi condotto agli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G… 

Uomo senza cuore (identificato) abbandona il cane come fosse sacchetto di immondizia. Ripreso dalle telecamere , sequestrata auto, già verbalizzato si avvia processo penale al criminale

Video You Tube Riproduzione-   Rip. Sud Libertà

 

Messina,

L’indifferenza umana nell’abbandonare un cane e la certezza dell’impunità.   Le telecamere di sorveglianza installate dal Comune e dalla sezione della Polizia locale a Portella -ex deposito armi- non lasciano scampo a quell’uomo che ha provato tanta insensibilità.  Sono notizie passate dall’Agenzia che non vorremmo mai pubblicare perchè queste azioni spezzano il cuore.  A chiunque. Auspichiamo una punizione esemplare a questa persona responsabile del gesto criminale.

Il Reparto Ambientale coordinato dagli ispettori Cosimo Peditto e Giacomo Visalli sotto la guida del commissario Giovanni Giardina comandante vicario del Corpo di Polizia Municipale di Messina hanno denunciato l’uomo alla Magistratura.

Nel video è visibile l’uomoche giunto sul posto a bordo della sua auto, getta con disinvoltura un  sacchetto di spazzatura gettandolo tra la vegetazione e poi, apre il l cofano della vettura dove sta  un cane di media taglia, di colore bianco con delle chiazzE scure sui fianchi, il cane  scende dall’auto….

. Il soggetto non si è nemmeno preoccupato di lasciare cibo e acqua, ha chiuso il cofano ed accertatosi che il cane non si fosse riavvicinato all’auto è partito allontanandosi definitivamente. Dalle immagini della telecamera, installata dall’amministrazione comunale su disposizione dell’assessore all’Ambiente Dafne Musolino e finanziate con i fondi Pon Metro, gli agenti hanno accertato che il cane è rimasto qualche ora aggirandosi nei paraggi per poi far perdere le tracce.

Giunte sul posto le pattuglie non hanno rintracciato il cane e le ricerche si sono protratte nei giorni seguenti a lunedì scorso, giorno dell’abbandono. Neanche con la collaborazione attiva delle associazioni animaliste si è arrivati ad un esito positivo nelle ricerche.

L’autore del criminale gesto   è stato  identificato subito, pomeriggio, ed è stato verbalizzato per l’abbandono dei rifiuti e deferito all’Autorità Giudiziaria per abbandono e maltrattamento di animali, inoltre l’autovettura utilizzata è stata sottoposta a sequestro giudiziario.

Il comandante Vicario Giardina invita tutti i cittadini a segnalare, alla centrale operativa della Polizia Municipale qualsiasi avvistamento nella zona di un cane che possa corrispondere alla descrizione o alle foto diffuse mediante media.

 

Marsala, tamponava a velocità auto,un incubo per la città. Arrestato dai Carabinieri

Risultato immagini per immagine dei carabinieri

MARSALA
I Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico del Tribunale di Marsala su richiesta della locale Procura, nei confronti di F. C., 36enne di Castelvetrano.
L’arrestato era già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora emessa dal G.I.P. di Marsala ed eseguita dai militari della Stazione di Campobello di Mazara il mese scorso, relativa al reato di resistenza a un pubblico ufficiale. 
Il provvedimento scaturisce da specifiche attività investigative – condotte dai Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara che hanno consentito di individuare l’autore di una serie di reati e violazioni nonostante la misura cui era già sottoposto. 
I primi episodi risalgono ai giorni successivi al 5 gennaio 2021 quando il C., al quale la patente era stata revocata lo scorso anno, veniva arrestato poiché sorpreso a guidare un’auto in possesso di 40 grammi di cocaina. 
Era la sera del 12 gennaio quando il C. veniva nuovamente arrestato poiché, al volante di una Nissan Patrol, dopo aver tamponato violentemente un’auto in sosta e percorrendo a intensa velocità la via Vittorio Emanuele III, non si fermava all’ALT di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara. Il tentativo incontrollato di fuga però terminava poco dopo, quando, tra la via Roma e la via Garibaldi, investiva e causava il ribaltamento di un’autovettura Audi A4 in movimento e il danneggiamento di altre tre auto ivi parcheggiate. Fortunatamente il conducente dell’Audi distrutta non riportava lesioni gravi.
Circa una settimana dopo, la sera del 19 gennaio, nella frazione di Tre Fontane i Carabinieri intervenivano per assicurare le dovute cure a un’intera famiglia che a bordo di una Fiat Punto veniva travolta da un pirata della strada. Anche stavolta l’autore veniva identificato nel C. che a bordo di una VW Golf, percorrendo ad intensa velocità la via Margellina, in violazione della segnaletica stradale indicante lo STOP causava il grave incidente e si dava alla fuga a piedi. Le attività dei Carabinieri risultavano pertanto efficaci anche grazie all’immediata acquisizione e analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di video sorveglianza dalle quali si ricostruiva la dinamica e si riconosceva il C. allontanarsi dal luogo del misfatto frettolosamente con l’ausilio delle stampelle

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L’ultimo episodio in ordine di tempo risale a domenica 24 gennaio quando tra le 14:00 e 15:00 i militari sono intervenuti in via Vaccarello dove poco prima era stato segnalato l’incendio di un capannone e un’incidente stradale che aveva coinvolto un’Alfa Romeo GT e una Fiat Panda. Nelle ore successive le attività d’indagine poste in essere dai militari della Stazione di Campobello di Mazara ricostruivano la dinamica degli eventi con non poca difficoltà.
Infatti, l’acquisizione di diversi sistemi di video sorveglianza installati nei pressi dei luoghi dell’evento e l’escussione di sommarie escussioni da parte di testimoni oculari consentiva ancora una volta di verificare e individuare quali autori il CALAMIA che, in concorso con un complice, dopo un diverbio nato con il proprietario del capannone si rendeva responsabile del danneggiamento seguito da incendio dello stesso.
 
Il complice, a seguito dalle attività poste in essere dai militari dell’Arma, veniva identificato in MISTRETTA Giovanni cl. 78, soggetto già destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Castelvetrano, dove veniva rintracciato e arrestato dai Carabinieri del posto.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato, è stato quindi condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ripristinando così la giusta cornice di sicurezza e legalità alla comunità mazarese.

ATTI DI INCIVILTA’ RIFIUTI: CATANIA VIDEOSORVEGLIATA. PROGETTO ESTESO A NUMEROSI QUARTIERI

 

Sistema di videosorveglianza comunale per contrastare l'abbandono dei  rifiuti - Insieme Ragusa

 

CATANIA

E’ in corso di realizzazione il progetto relativo alla videosorveglianza cittadina  al fine di contrastare gli atti di inciviltà che quotidianamente alimentano le oltre 150 discariche abusive in città, con costi di diversi milioni di euro per lo smaltimento in discarica e in spregio a ogni norma di tutela ambientale e regola della convivenza civile.

Dopo i primi risultati raggiunti grazie alle prime quattro telecamere sperimentali installate dal Comune tra le vie Fondo Romeo, Calliope e Saturno (che dopo anni di degrado non sono più discariche a cielo), è stata avviata la collocazione di ulteriori dieci strumenti di videosorveglianza. Una nuova azione che rientra nell’ambito del piano di riordino delle azioni di miglioramento del contesto ambientale, in sintonia alle aziende che curano la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, Dusty ed Energetica Ambiente. La sofisticata strumentazione video è realizzata in modo da sorprendere anzitutto i “professionisti” dello smaltimento di ingombranti e rifiuti speciali. I primi siti a essere presidiati saranno via Borgese, via Stella Polare, via Santo Cantone, viale Adriatico, largo Favara, viale Grimaldi 8, viale Bummacaro 3, viale Moncada 17, viale San Teodoro 17, stradale Cravona di fronte il rifornimento di carburanti e si procederà con un meccanismo di rotazione per toccare tanti punti della città

Con questo progetto di video sorveglianza che per Catania è una novità assoluta –hanno detto il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore Fabio Cantarella-  contrastiamo una delle principali piaghe della nostra città che è l’abbandono di rifiuti indifferenziati, soprattutto da parte di soggetti provenienti da comuni limitrofi.  Basti pensare che per esempio in via Borgese, in un solo giorno, sono stati elevati dalla polizia ambientale 21 verbali, di cui 16 a residenti nel contiguo comune di Misterbianco. Un fattore condizionante sul costo della Tari, confermata anche dai dati raccolti dalla Srr, secondo cui un catanese produrrebbe, in un anno, il doppio dei rifiuti rispetto a un cittadino residente in un comune confinante. Dati stravolti per l’appunto, dall’abbandono sul territorio di rifiuti prodotti in altri comuni, stimati in oltre un milione di chilogrammi a settimana. Con la videosorveglianza copriremo quanti più luoghi abituali di discarica, un risultato ottenuto anche grazie alla sollecitazione del gruppo consiliare di Forza Italia e condivisa dal consiglio comunale”.

L’intero sistema di videosorveglianza è stato messo in rete grazie a un complesso software applicato direttamente alla centrale operativa della Polizia municipale che consentirà di individuare in modo celere i comportamenti illeciti identificando i responsabili. A questi primi strumenti digitali ,a breve, si aggiungeranno quelli acquistati dal Comune coi fondi regionali, grazie alla consultazione progettuale di democrazia partecipata votata dai cittadini

Sanzionato per violazione delle norme antiCovid, giovane lancia bottiglie incendiarie contro la stazione dei militari

 

Costa molto caro ad un  giovane di 21 anni , sanzionato dai Carabinieri per violazione norme antivirus, pensare di vendicarsi con la fabbricazione di ordigni incendiari.       Il giovane incensurato è stato fermato a Campofiorito con l’accusa di avere lanciato tre bottiglie incendiarie contro la locale stazione dei carabinieri. E’ successo ieri notte. I militari lo hanno incastrato al termine di accurate indagini, scoprendo che era stato verbalizzato a Brancaccio per inosservanza delle norme in vigore contro la pandemia

. Il 21enne (D.C. le sue iniziali) residente a Campofiorito, è stato tratto in arresto  perché ritenuto “responsabile della fabbricazione e del lancio delle bottiglie”. 

“Il riconoscimento del giovane – comunicano i Carabinieri – è avvenuto attraverso la visione dei filmati, dopo la quale è scattata una perquisizione in casa. Sono stati acquisiti ulteriori elementi utili a configiruare a suo carico reati di fabbricazione e porti di armi da guerra e danneggiamento aggravato seguito da incendio”.

Il ragazzo, sottoposto “a fermo di indiziato delitto della polizia giudiziaria”, è stato portato in carcere a Termini Imerese in attesa dell’udienza di convalida del Gip. Sono in corso indagini per accertare l’eventuale coinvolgimento del giovane in altri episodi simili avvenuti a Campofiorito negli ultimi giorni. Il 21enne – si tratta di un disoccupato che risulta incensurato – lo scorso novembre era stato fermato dai carabinieri a Brancaccio ed era stato multato per la violazione delle norme anti Covid.

 

Catania, tentato omicidio:arrestatoun 46enne identificato dalle telecamere

 

I Carabinieri hanno risolto il caso per la  video sorveglianza attiva nella zona

Tentato omicidio. Un catanese, Fabio Laganà, 46 anni, è finito nei guai per il reato di tentato omicidio contro un suo rivale.I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia  di Piazza Dante su delega della Procura di Catania, hanno eseguito il fermo di persona che ha commesso un grave reato di reato e stanno approfondendo l’indagine supportata dalla videosorveglianza attiva sul posto..

L’uomo è accusato di avere investito, nel pomeriggio del 2 novembre scorso, con una Ford Focus, il 54enne Pietro Costanzo  contro il muro, nonché procurandogli lesioni varie con  calci e pugni, ponendo in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte, evento poi, per fortuna, non verificatosi, per cause indipendenti dalla sua volontà; con l’aggravante di aver commesso il fatto per futili motivi consistiti in una lite legata alla vita privata. Quali siano questi motivi è in corso di accertamento completo dell’indagine

La denuncia alla Procura è stata presentata-si apprende-  dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante corredata da testimonianze acquisite sul luogo, individuato nei pressi di piazza Viceré, all’angolo tra le vie Leucatia e San Gregorio.     I militari hanno pure acquisito la registrazione della video sorveglianza attiva nella zona teatro del fatto delittuoso. Immagini che hanno consentito di individuare l’autovettura utilizzata dal fermato, una Ford Focus, accertata di proprietà della madre di Laganà.

Dalle immagini si è potuta scoprire l’identità dell’aggressore compatibile con quella di Fabio Laganà che, subito dopo il raid punitivo, si era reso irreperibile.  L’uomo si è poi  presentato spontaneamente in caserma dai Carabinieri dove, interrogato dal magistrato titolare dell’indagine ha ammesso, dinanzi il proprio legale di fiducia, di essere l’autore del reato. Laganà è stato subito trasferito al carcere di Piazza Lanza a Catania. 

Napoli: ucciso dai “Falchi” un rapinatore, arrestato l’altro..Avevano una pistola “replica”

 

Arrestato 38enne responsabile di rapina a mano armata | Riviera Web

Immagine d’Archivio Sud Libertà

NAPOLI

Tensione a Napoli.Un rapinatore è morto e un altro è stato arrestato dalla Polizia..

La Polizia è intervenuta ieri notte per sventare un tentativo di rapina con una pistola, poi risultata una replica, in via Duomo, nei pressi della zona portuale, ai danni di tre automobilisti. Ci ha rimesso la vita uno dei due rapinatori, un 17enne, morto sul posto, mentre l’altro – il 18enne  incensurato – è stato arrestato per rapina e denunciato per ricettazione. Il giovane è stato trasferito nel carcere di Poggioreale. Secondo quanto si è appreso i due avevano una pistola replica.

Gli inquirenti informano che  i due giovani a bordo di uno scooter hanno bloccato un’auto e stavano rapinando le tre persone a bordo. Sul posto è quindi intervento un equipaggio dei ” Falchi “della polizia. Poi il conflitto a fuoco e la morte del 17enne. L’arma utilizzata per la rapina è stata sequestrata e lo scooter utilizzato per la rapina è risultato rubato.

Il 18enne arresto è il figlio di Gennaro De Tommaso, detto “La Carogna” degli Ultras del Napoli noto per i fatti avvenuti nello stadio Olimpico di Roma in occasione della finale di Coppa Italia il 3 maggio 2014, dopo il ferimento di Ciro Esposito da parte dell’ultras romanista Daniele De Santis. Gennaro De Tommaso, ritenuto vicino al clan camorristico Misso, è stato in seguito condannato per traffico di droga e ha scelto di collaborare con la giustizia.

La Polizia ha acquisito un filmato di un impianto di videosorveglianza collocato da un centro revisioni auto e  conferma la circostanza secondo la quale l 17enne con precedenti di polizia e il 18enne , hanno affiancato un’auto ferma all’angolo con a bordo tre giovani con l’intenzione di rapinarli.

 

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