Nel momento di lasciare il territorio italiano, il Papa ha fatto pervenire al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, il consueto telegramma di sorvolo con l’auspicio di prosperità e serenità esteso a tutta la popolazione. In un messaggio inviato al Pontefice, il capo di Stato italiano sottolinea dal canto suo che il viaggio apostolico in Iraq “rappresenta per le martoriate comunità cristiane di quel Paese e dell’intera regione, una concreta testimonianza di vicinanza e di paterna sollecitudine”.
Al suo arrivo, all’aeroporto internazionale di Baghdad, il Pontefice viene accolto dal primo ministro Mustafa al-Kadhimi. L’ultimo incontro tra un premier iracheno e un Pontefice- ricorderemo- risale al 25 luglio 2008, quando Benedetto XVI aveva ricevuto a Castel Gandolfo l’allora premier Nouri al Maliki, che in quella occasione aveva anche invitato il Papa in Iraq.
Poi Papa Francesco si è trasferito al Palazzo Presidenziale per la cerimonia ufficiale di benvenuto. Adesso, al momento in cui scriviamo, Papa Francesco incontrerà il presidente della Repubblica dell’Iraq, Barham Ahmed Salih Qassim.
Successivamente, nel pomeriggio,Bergoglio incontrerà i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, i seminaristi e i catechisti.
Il Pontefice proseguirà domani con la partenza per Najaf e la visita di cortesia, in questa città, al Grand Ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani. Un incontro previsto nella residenza del religioso sciita che si trova all’interno del Santuario dell’Imam ‘Ali, considerato dagli sciiti terzo luogo santo dell’islam. La tappa successiva è Nassiriya, sulle rive dell’Eufrate, per un incontro interreligioso presso la Piana di Ur. Nel pomeriggio, dopo il rientro a Baghdad, l’ultimo evento della giornata è celebrazione della Messa nella cattedrale caldea di San Giuseppe.
Nella giornata di domenica 7 prevista la partenza per Erbil dove il Papa incontrerà il presidente e il primo ministro della regione autonoma del Kurdistan iracheno. Il programma della giornata di domenica prosegue con la partenza in elicottero per Mosul e la preghiera di suffragio per le vittime della guerra in questa martoriata città sconvolta, negli anni scorsi, dall’occupazione dei miliziani del sedicente Stato islamico.
Il successivo trasferimento a Qaraqosh per la visita alla comunità locale, nella Chiesa dell’“Immacolata Concezione”, precede un altro evento in programma ad Erbil: la Santa Messa nello stadio “Franso Hariri”. La giornata del 7 marzo si conclude con il rientro a Baghdad. Lunedì 8 marzo, infine, la cerimonia di congedo e la partenza per Roma.