di R.Lanza
Conte rappresenta il futuro dei pentastellati. Disco verde anche del comitato di garanzia -formato da Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, anche se tra i dissidenti e l’attuale Capo politico Crimi sussistono attriti e fibrillazioni per la fretta e la superficialità in cui è stato applicato alla lettera lo Statuto nella parte dell'”espulsione”
” Conte dovrà riflettere se fare un nuovo programma o intervenire, in maniera significativa, sullo statuto preesistente”. Altro elemento,fondamentale anch’esso, è avere il consenso generale anche tra i dissidenti o chi è fuoriuscito od espulso. Conte , notoriamente amato dal popolo italiano, rappresenterebbe l’elemento giusto, riuscirebbe – è coro unanime – a mediare e aver la capacità di far rientrare i contestatori. Un mediatore d’eccezione, un federatore ben visto anche dai vertici del Pd, insomma un fuoriclasse che farà la differenza rispetto agli altri partiti.
Al vertice sul terrazzo all’hotel Forum con vista sui fori imperiali -presenti anche il presidente della Camera Roberto Fico, i ministri Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli ma anche Andrea Ciannavei, legale di fiducia del Movimento 5 Stelle e uomo di fidato di Davide Casaleggio- si è discusso dei futuri assetti. Conte si assumerà anche la responsabilità civile del Movimento, visto che il Movimento conserva nel proprio Dna le denunce contro la corruzione e l’immobilismo pubblico , sarebbe l’unico capace di respingere le onde negative che sembrano avvolgere il M5S.
Alcuni big del Movimento vorrebbero affiancare a Conte uno o due vice, per una dilatazione del potere anzichè’ nella mani di un’unica persona. Ma resta valida l’ipotesi di non ignorare il voto della base, che ha indicato la strada di una ‘governance’ a 5: uno dei possibili compromessi, potrebbe essere quello di trasformare il comitato direttivo in una sorta di ‘segreteria politica’, da affiancare a Conte.
“Una sfida cruciale per il Movimento,- sono alcuni commenti sui Social – una ristrutturazione integrale per trasformarlo in una forza politica sempre più aperta alla società civile, capace di diventare punto centrale di riferimento nell’attuale quadro politico e di avere un ruolo determinante da qui al 2050”.
Il coro unanime anche se Grillo e Conte si spiegheranno successivamente alla cronaca<:“Il Movimento sarà la forza trainante della transizione ecologica e digitale, poggiando però su pilastri insostituibili, quei valori originari che lo hanno sempre contraddistinto: la tutela dell’ambiente, l’importanza dell’etica pubblica e della lotta alla corruzione, il contrasto delle diseguaglianze di genere, intergenerazionali, territoriali, la lotta contro le rendite di posizione e i privilegi, la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita democratica attraverso il rafforzamento degli istituti di democrazia diretta”,
Altri commenti autorevoli sui Social : “Giuseppe Conte sarà motore di grande cambiamento per il M5S come lo è stato per il Paese in questi anni. Con la sua disponibilità dimostra grande generosità e visione politica e accompagnerà una sfida centrale nello scenario politico dei prossimi anni. In alto i cuori!”.