Agronomi e Forestali, Architetti, Avvocati, Commercialisti, Consiglio Notarile, Geometri, Ingegneri e Periti Industriali insieme per un contributo fattivo a chi lavora in prima linea
CATANIA –
Una cordata di solidarietà per dare un contributo fattivo al nostro territorio. Un sostegno reale per tutti coloro che sono in prima linea – personale medico, infermieristico e volontari – e che lavorano senza sosta per proteggere e salvare vite umane. Così i professionisti del capoluogo etneo hanno deciso di acquistare e donare due ventilatori polmonari (completi e accessoriati con tubazioni e maschere), che verranno consegnati lunedì 23 marzo presso l’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale “San Marco” di Catania, diretta dal dottore Salvatore Nicosia. Grazie alla loro versatilità d’uso, i dispositivi medici potranno essere utilizzati per i trasporti protetti, e impiegati nelle aree di semintensiva e terapia intensiva.
Un’iniziativa di molteplici Ordini e categorie professionali, che hanno deciso insieme di lanciare un messaggio di coraggio e di speranza alla comunità del capoluogo etneo: Agronomi e Forestali ; Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ; Avvocati (presidente Rosario Pizzino); Commercialisti ed Esperti Contabili (presidente Giorgio Sangiorgio); Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Catania e Caltagirone (presidente Andrea Grasso); Geometri (presidente Agatino Spoto); Ingegneri (presidente Giuseppe Platania); Periti Industriali (presidente Nicolò Marcello Vitale).
«In un momento così difficile per tutta l’umanità̀ – commentano i rappresentanti dei professionisti che hanno aderito all’iniziativa – avere la percezione di aver contribuito fattivamente ci riempie di orgoglio. Con questo piccolo gesto anche noi abbiamo partecipato per migliorare e ottimizzare, in tempi rapidi, l’attuale dotazione strutturale e impiantistica dei reparti ospedalieri della nostra città al momento maggiormente esposti. Un modo per dire un sentito “grazie” a chi sta fronteggiando con grande coraggio l’emergenza Covid-19 in corsia. Tra la gente, per la gente».