Napoli, a chi appartiene la gestione delle biblioteche comunali?

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In Commissione Personale lo stato delle biblioteche comunali

Napoli,

La Commissione con delega al Personale, guidata da Pasquale Esposito, ha incontrato i rappresentanti degli uffici della Cultura e del Personale per affrontare il problema della carenza di personale nelle biblioteche comunali.

Esposito ha sottolineato che molte biblioteche, soprattutto nelle periferie, devono chiudere nel pomeriggio per mancanza di personale, compromettendo così la loro importante funzione sociale.

Giuseppina Silvi, responsabile del Personale, ha comunicato che sono stati reclutati 58 funzionari e 11 istruttori culturali. Tuttavia, la loro assegnazione è gestita dai direttori delle municipalità e dai responsabili d’area. Per garantire l’apertura pomeridiana, ha precisato Silvi, è necessario prevedere turni di dieci ore, in modo da organizzare una turnazione adeguata del personale.

L’Ufficio Cultura ha ribadito che la gestione del personale delle biblioteche non è di sua competenza, ma è affidata alle singole municipalità.

Rosario Andreozzi, consigliere di Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città, ha criticato la condizione di molte biblioteche comunali, descrivendole come presidi abbandonati, penalizzati anche dalla mancanza di personale. Ha espresso perplessità riguardo alla mancanza di coordinamento a livello centrale, che impedisce una pianificazione adeguata anche degli eventi culturali.

Gennaro Demetrio Paipais (Manfredi Sindaco) ha dichiarato il suo impegno, insieme al capogruppo Fulvio Fucito, per la riapertura della biblioteca Benedetto Croce del Vomero, attualmente chiusa per problemi strutturali. Napoli, ha concluso Paipais, si doterà a Palazzo Fuga di una delle biblioteche più grandi d’Europa, ma è essenziale provvedere alla contestuale rigenerazione di tutte le biblioteche della città.

In conclusione, Esposito ha evidenziato la necessità di chiarire le competenze non solo per quanto riguarda il personale, ma anche per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle biblioteche. Ha annunciato che coinvolgerà il Sindaco, titolare della delega alla Cultura, e i direttori delle municipalità in una prossima riunione della Commissione.

Napoli, arrivano al Museo Mann i misteriosi Sichuan ,le maschere più strane dell’Archeologia di tutti i tempi

 

     Napoli,  ecco i preziosi tesori dell’antica Cina (dal 14       dicembre all’11 marzo 2019


 Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita, per la prima volta in Europa, nella mostra «Mortali Immortali, i tesori del Sichuan nell’antica Cina» dal 14 dicembre all’11 marzo 2019, ben 130 testimonianze della cultura Shu. Nel’immenso salone della Meridiana opere in bronzo, oro, giada e terracotta, dal secondo millennio  a.C. fino all’epoca Han (II secolo d.C.)  raccontano il percorso di un popolo destinato a sparire e l’enigma delle maschere di bronzo più sofisticate dell’archeologia di tutti i tempi.

«Questa importante esposizione, che chiude idealmente l’anno del turismo Europa-Cina e rientra tra le attività promosse nell’ambito del Forum Culturale Italia-Cina del Mibac – spiega il direttore del Mann Paolo Giulierini, che domani inaugurerà la mostra insieme a una delegazione cinese – conferma il sempre più solido  legame tra il nostro Museo e il paese del Dragone per la promozione del patrimonio culturale italiano ma anche di quello cinese in Italia. Ricordiamo che le mostre del Mann su Pompei, nei maggiori musei cinesi fino al luglio 2019, contano già oltre due milioni di visitatori».

 La mostra realizzata sotto la guida dell’Ufficio provinciale della Cultura del Sichuan, raccoglie pezzi dai principali musei databili dal 1600 a.C. (Dinastia Shang) al 220 d.C. (Dinastia Han).

L’allestimento, con suggestivi effetti riflesso, è curato dagli architetti Gaetano Di Gesu e Susanna Ferrini di «n!studio Asia». Ricostruzioni digitali, foto, video dello scavo aiutano il pubblico a comprendere il contesto di rinvenimento dei reperti e lo sviluppo di questa antica civiltà cinese così lontana dalla cultura della Cina ‘classica’.

(Ag)