Appello del Santo Padre per la tragedia in Siria: “Taccia il frastuono delle armi e si ascolti il pianto dei piccoli ed indifesi”

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Il Santo Padre lancia un appello in favore della Siria, oltre 900 mila persone in tre mesi costrette a lasciare le loro case, nella provincia di Idlib, in seguito alla battaglia tra forze governative siriane sostenute dalla Russia contro gruppi di ribelli appoggiati dalla Turchia.

Essere vicini a questo popolo perchè il pianto dei piccoli – afferma Papa Francdesco-sia finalmente ascoltato dalla comunità internazionale e dalle parti coinvolte nel conflitto.

Cari fratelli e sorelle, mentre siamo riuniti qui a pregare e a riflettere sulla pace e sulle sorti dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo, sull’altra sponda di questo mare, in particolare nel nord-ovest della Siria, si consuma un’immane tragedia. Dai nostri cuori di pastori si eleva un forte appello agli attori coinvolti e alla comunità internazionale, perché taccia il frastuono delle armi e si ascolti il pianto dei piccoli e degli indifesi; perché si mettano da parte i calcoli e gli interessi per salvaguardare le vite dei civili e dei tanti bambini innocenti che ne pagano le conseguenze.

Preghiamo il Signore affinché muova i cuori e tutti possano superare la logica dello scontro, dell’odio e della vendetta per riscoprirsi fratelli, figli di un solo Padre, che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi . Invochiamo lo Spirito Santo perché ognuno di noi, a partire dai gesti di amore quotidiani, contribuisca a costruire relazioni nuove, ispirate alla comprensione, all’accoglienza, alla pazienza, ponendo così le condizioni per sperimentare la gioia del Vangelo e diffonderla in ogni ambiente di vita. La Vergine Maria, la “Stella del mare” [Santa Madre di Dio] alla quale guardiamo come esempio più alto di fedeltà a Gesù e alla sua parola, ci aiuti a camminare su questa strada.

Prima di recitare la preghiera mariana dell’Angelus, Francesco ha ringraziato “di cuore tutti i vescovi e quanti hanno partecipato” all’incontro sul Mediterraneo come frontiera di pace. “Come pure coloro, e sono tanti, che in diversi modi – ha aggiunto il Santo Padre – hanno lavorato per la sua buona riuscita”. “Grazie a tutti! Avete contribuito – ha concluso il Papa – a far crescere la cultura dell’incontro e del dialogo in questa regione così importante per la pace nel mondo”.

Tragedia a Lampedusa: turista uccisa da auto pirata

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Lampedusa centro -Foto Arc hivio Sud Libertà

Tragedia a Lampedusa .Una donna di Pinerolo (Torino) di 49 anni è stata investita da una auto pirata alle ore 23 circa ed è deceduta 

La vittima  di Torino  alloggiava in un residence , decise di  fare la prima passeggiata in centro: mentre la donna camminava è stata investita da un  fuoristrada Suzuki Santana  sbattuta su un palo.

L’automobilista dopo poche decine di metri ha fermato l’auto ed anzichè tentare di prestare soccorso  è fuggito insieme ad altre tre persone che trasportava

La vittima è stata portata con una ambulanza nel Pronto soccorso dove è stata constatata la morte. Il marito sotto choc è rimasto un pò di tempo all’Ospedale senonchè i Carabinieri lo hanno accompagnato in caserma per le formalità di rito e per acquisire informazioni sulla dinamica dell’incidente mortale

 

Addio al leggendario campione Felice Gimondi: un atleta e un signore nello Sport e nella vita

 

Addio al grande,leggendario campione di ciclismo Felice Gimondi,77 anni.  Un arresto cardiaco l’ha stroncato nelle acque siciliane.A Giardini Naxos, vicino Taormina, dove era in vacanza per Ferragosto.    E’ stato soccorso ma non c’era più niente da fare…..Un pezzo di storia italiana, di sport ad elevati livelli, era andato via via per sempre.

E' morto Felice Gimondi

“Addio Felice, grande campione e signore nello sport e nella vita”. La Federazione Ciclistica Italiana rende omaggio a Gimondi : “l‘improvvisa scomparsa di Gimondi scuote e commuove il mondo del ciclismo”. Il presidente federale Renato Di Rocco annuncia: “Tutte le nazionali azzurre impegnate in Italia e all’estero porteranno il lutto e sarà osservato un minuto di silenzio in tutte le gare in calendario“.

 

Il suo ultimo Giro d’Italia lo corse nel 1978, l’ultimo vinto fu quello del 1976 ma in carriera i suoi successi hanno superato il centinaio: 118 per la precisione le vittorie da professionista nonostante l’ingeneroso soprannome di ‘eterno secondo’, affibbiatogli negli anni dello strapotere del ‘cannibale’, Eddy Merckx. Gimondi, bergamasco roccioso di Sedrina, all’imbocco della Val Brembana, classe 1942, ha amato la strada e praticato la pista per chiudere come dirigente sportivo una carriera aperta nel 1959 da allievo: prima vittoria l’1 maggio 1960 alla Bergamo-Celana, passando dilettante nel 1962 e arrivando a rappresentare l’Italia ai Giochi olimpici di Tokyo, 33esimo nella prova su strada vinta dal connazionale Mario Zanin.

Professionista dal 1965 al 1979, Gimondi può vantare, con pochi altri colleghi, la vittoria di tutte le tre grandi gare ciclistiche: il Giro d’Italia, nel 1967, 1969 e 1976, il Tour de France nel 1965 e la Vuelta a España nel 1968. Incassò inoltre il campionato del mondo su strada del 1973, una Parigi-Roubaix, una Milano-Sanremo e due Giri di Lombardia.

Il confronto diretto con Merckx ha contraddistinto gran parte della carriera di Gimondi e nel loro eterno duello il bergamasco ha battuto il belga in termini di maggiore longevità sportiva: prima vittoria ai massimi livelli al Tour del 1965 e ultima al Giro del 1976.

Due le squadre che hanno consentito a Gimondi di crescere e affermarsi e che lui ha ricambiato contribuendo a farle grandi: del 1965 al 1972 corse per i colori della Salvarani e dal 1973 al 1979 per quelli della Bianchi. Dopo il ritiro prese la direzione sportiva della Gewiss-Bianchi nel 1988 e nel 2000 la presidenza della Mercatone Uno-Albacom, la squadra di Marco Pantani. Dal 1996 in suo onore si tiene, in provincia di Bergamo, la Granfondo internazionale Felice Gimondi, patrocinata dalla Bianchi.

La perdita di Gimondi significa anche  per tutti quelli che appartengono alla sua generazione perdere anche un pò della propria giovinezza…

Napoli, : bimbo di 4 anni cade nella piscina e muore davanti agli sposi

           Foto d’Agenzia
Pozzuoli.      Un bimbo  di appena 4 anni è morto annegato ieri sera nella piscina del lido “Kora” di Lucrino durante un matrimonio. Il piccolo Davide M., secondo di quattro figli di una coppia di Maddaloni,  è finito nella piscina dove altri bambini stavano facendo il bagno. 
Il corpo esanime del piccolo è stato scoperto da  un’animatrice che si è tuffata in acqua. Inutili sono stati i tentativi di rianimazione e la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dove è stato constatato il decesso. La salma è stata trasferita presso il secondo Policlinico di Napoli..         Intanto la Procura ha disposto l’esecuzione di una autopsia per accertare le cause della morte.

Come in questi casi avviene ritualmente la piscina è stata sequestrata, per le indagini in corso, dall’Autorità giudiziaria compresa  l’area circostante dove era in corso la cerimonia nuziale.

 

Le tigri del Circo azzannano – e non lasciano scampo- l’esperto domatore del Circo Orfei

Ettore Weber durante uno spettacolo in un fermo immagine di un video di YouTube (Ansa)

Cosa sia passato per la testa alle tigri del circo resta un mistero della natura.Aggredito e azzannato da una sola tigre, in un secondo momento se ne sono aggiunte altre tre.  Ettore Weber, addestratore esperto e domatore di 61 anni del circo Marina Orfei Circus, a Triggiano, in provincia di Bari non è sopravvissuto alle gravissime ferite riportate.    Ferite profonde che non perdonano nessuno .. Anche per il domatore non c’è stato nulla da fare. Forse un movimento inaspettato, ha mandato in tilt le tigri .

La tragedia è avvenuta durante un addestramento e non durante uno spettacolo. Il circo era stato montato a metà giugno in un’area a ridosso del centro commerciale Bariblu. Erano previsti spettacoli fino al 14 luglio.Lo spettacolo si chiamava “Animal Park”.Si apprende che immediato è stato l’intervento in suo soccorso da parte di altri addetti del circo ma le ferite e lacerazioni provocategli dalle tigri non lasciano scampo, rendendo vano anche l’intervento del 118.

Nell’ambiente Weber era un domatore molto esperto …Le tigri quindi possono, per una qualsiasi causa sconosciuta, rivoltarsi anche contro il proprietario e/o domatore,.   L’allarme è esteso ai circhi di tutto il mondo.

PATERNO’: TRAGEDIA,CONSULENTE FINANZIARIO UCCIDE L’INTERA FAMIGLIA E SI TOGLIE LA VITA

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Una coppia e i loro figli di 4 e 6 anni  è stata trovata senza vita dai carabinieri a Paternò. Forse, si tratterebbe di un omicidio-suicidio: un consulente finanziario di 35 anni avrebbe assassinato la moglie e i figli e poi si sarebbe suicidato. L’allarme è stato dato da parenti che non avevano notizie dalla famiglia. Sul posto sono presenti militari dell’Arma del comando provinciale di Catania e della compagnia di Paternò.

Uccide la moglie, i due figli e si spara:a Paternò una tragedia «inspiegabile»ù

(F.Ag.)

Nell’appartamento i militari hanno fatto un sopralluogo e rinvenuta una pistola che l’uomo, Gianfranco Fallica di 35 anni,  deteneva regolarmente , l’arma usata per uccidere la moglie e i loro due figli maschi.Una pistola calibro 22 detenuta in casa lecitamente.

  Secondo gli investigatori  l’ipotesi più accreditata al momento, in attesa di approfondire l’indagine , è dell’omicidio suicidio secondo la quale l’uomo, un consulente finanziario avrebbe ucciso la moglie Vincenza Cinzia Palumbo, di 34 anni, dopo i suoi due figli, Daniele e Gabriele di 6 e 4 anni     Dopo l’uomo si è tolta la vita.

 La tragedia è avvenuta nella camera da letto della casa della famiglia, al piano superiore dell’immobile a due piani. Fallica lavorava in un’agenzia che aveva aperto recentemente  a Paternò. La moglie era casalinga, ma aiutava spesso i genitori proprietari di un ristorante, Villa delle Muse.

 La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta.Sono in corso indagini al fine di capire infatti quale sia stata la causa scatenante della tragedia.

Un vero cataclisma ha devastato Napoli- La tragedia di Davide Natale colpito a morte da un pino

NAPOLI

Napoli non s’è ancora ripresa dalla tempesta e dalle folate di lunedì che l’hanno devastata. Voragini lungo le strade, cartelloni pubblicitari e segnali stradali abbattuti,macchine in sosta rovinate ,tronchi spezzati e rami divelti sono ancora ovunque,un vero cataclisma ha devastato quartieri di Napoli 
 

I primi a mettersi al lavoro sono stati i dirigenti dell’Istituto Motori del Cnr: dall’area verde che circonda la struttura s’è abbattuto il pino che ha colpito a morte il povero Davide Natale. Da quel momento gli uffici della struttura sono un viavai di inquirenti e avvocati.

L’istituto sta offrendo alla magistratura tutti gli elementi necessari per capire al dettaglio il triste evento e tutta la  collaborazione possibile ma i vertici hanno anche deciso di cancellare la possibilità di altre tragedie. Ieri sono stati abbattuti altri due alberi che si trovavano in quell’area verde: erano stati considerati a forte rischio. Nessuno ha sollevato dubbi,è partita con immediatezza la procedura per l’abbattimento al fine di evitare altre tragedia come quelle con Davide Natale

Reggio Calabria: sfuggono al controllo della madre, travolti due bambini dal treno

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Tragedia a Reggio Calabria, Brancaleone.   Due bambini, un maschio di 12 anni e una femmina di 6, sono stati travolti da un treno mentre stavano attraversando i binari….La madre che si accingeva a salvarli è ricoverata in gravi condizioni a Reggio Calabria

Erano tutti a Reggio Calabria in vacanza, partiti da Milano dove vivevano.. Secondo le prime informazioni, la donna, insieme ai due figli e all’attuale compagno, avevano parcheggiato la macchina vicino ai binari per andare al mare, quando la piccola improvvisamente, eludendo il controllo e l’attenzione della mamma,ha attraversato i binari per arrivare prima in spiaggia. A questo punto il dramma. Il fratello avrebbe avvertito il pericolo del treno in arrivo e si lancia per sottrarre la sorellina all’impatto …La donna si sarebbe lanciata anch’essa nel tentativo di salvare la vita dei figli.  Separata dal marito e padre dei bambini, la madre, 49 anni, in atto è ricoverata in gravi condizioni agli Ospedali riuniti di Reggio Calabria. Le sono rimasti affianco  il compagno testimone della tragedia e l’altra figlia di soli 16 anni.Sono in corso ulteriori indagini

della Polizia ferroviaria.

 

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Alla ricerca delle cause dietro la tragedia familiare di Cosenza

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Reggio Calabria, Cosenza. Scena da brivido.  Quattro persone sono state trovate senza vita in un appartamento a Rende. Un’intera famiglia: padre, madre e due figli maggiorenni. I quattro sarebbero stati uccisi tutti a colpi di pistola: le ipotesi in campo sono l’omicidio-suicidio o la rapina. Ancora è tutto da accertare.

La tragedia è avvenuta in una palazzina alla periferia della cittadina, dove ora sono presenti i carabinieri e la Scientifica, oltre al magistrato. Ad avvisare le forze dell’ordine sarebbero state persone della zona, che avrebbero udito gli spari.

 Gli inquirenti hanno definito quel che hanno visto “una scena spaventosa” che farebbe rabbrividire qualsiasi persona umana di sensibilità. Interpellati anche  il medico legale e la balistica ”per capire se siano state usate una o più armi da fuoco”.

– Per entrare in casa è stato necessario sfondare la porta, cosa che ha fatto ipotizzare l’omicidio-suicidio. I corpi delle quattro vittime non sono stati ancora spostati. Due si trovano proprio a ridosso della porta di ingresso, il cadavere del marito posizionato sopra quello della moglie.

Nelle prossime ore si scopriranno certamente altri elementi per comprendere cosa ha scatenato questo finimondo familiare.

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