Nel corso della videoconferenza con Bruxelles il premier italiano Mario Draghi esprime le sue critiche : “I cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati da alcune case farmaceutiche, penso soprattutto ad AstraZeneca”. Intervenire per gli impegni non onorati da alcune case farmaceutiche.
Draghi ha poi enfatizzato l’importanza di creare un titolo comune europeo: “Lo so che la strada è lunga, ma dobbiamo cominciare a incamminarci. È un obiettivo di lungo periodo, ma è importante avere un impegno politico”,
Il premier ha poi pienamente condiviso la proposta della Commissione europea di introdurre un certificato verde digitale, invitando anche ad approfondire alcuni possibili ostacoli all’esecuzione del progetto. “Gli Stati Membri avranno bisogno di tutto l’aiuto che la Commissione può dare”, ha ricordato Draghi, “perché avere piattaforme nazionali e renderle interoperabili non è un risultato banale”. Draghi ha anche invitato i leader a riflettere su come affrontare i possibili rischi di discriminazione tra persone causati dall’introduzione del certificato.
L’Eurosummit tra i capi di Stato e di governo dell’Ue ha visto la partecipazione della presidente della Bce Christine Lagarde e del presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe, che formalmente era in agenda per domattina.
Gelida la risposta della Gran BretagnaIl Regno Unito ha ricordato che con AstraZeneca ha stipulato un contratto “di esclusiva” per la fornitura del vaccino contro il coronavirus, mentre l’Unione europea ne ha stipulato uno che si basa sui “migliori sforzi” da parte della casa farmaceutica. Per questo, gli accordi stipulati dal governo britannico prevarrebbero su quelli europei. Lo ha detto in un’intervista al Financial Times il ministro britannico della Salute, Matt Hancock, spiegando che Londra e Bruxelles stanno cercando di risolvere la disputa riguardo alle consegne delle dosi del vaccino anglo-svedese.
Tuttavia, ha aggiunto Hancock, l’Unione europea non dovrebbe sospendere le esportazioni verso la Gran Bretagna del vaccino prodotto nello stabilimento olandese, proprio per la natura degli accordi contrattuali stipulati con la casa farmaceutica. “Ritengo che le nazioni che si basano sul libero commercio seguano il diritto contrattuale”, ha detto il ministro britannico. “Loro hanno un contratto di ‘migliori sforzi’ e noi abbiamo un accordo di esclusiva”, ha affermato Hancock, aggiungendo che “il nostro contratto prevale sui loro. Si chiama diritto contrattuale. E’ molto semplice”, ha sottolineato il responsabile della Sanità britannica.
Dosi AstraZeneca ad Anagni, “Catalent ha assunto a valanga”
Nell’azienda di Anagni, sorvegliato da ieri dalle forze dell’ordine, sono state trovate 29 milioni di dosi di Astrazeneca pronte per essere infialate e spedite: Inghilterra, Belgio o paesi in via di sviluppo le destinazioni.
Un camion con targa NL(Olanda) ha lasciato in mattinata lo stabilimento. Poco prima del camion con targa olandese, un altro tir, italiano, specializzato in “trasporto farmaci nazionali e internazionali a temperatura controllata”, è uscito dai cancelli dell’azienda frusinate.
C’è rabbia e dubbi tra i cittadini del frusinate per un mistero che ancora non ha una spiegazione certa. “Non può essere”, “io sto ancora aspettando che mi chiamino per fare il vaccino”, “mi auguro davvero che queste dosi non escano tutte dall’Italia”, “chi ci sta dietro?”, “105mila morti in totale e ancora non si fa un gioco comune”.