Operazione Timbro “Liberi tutti”- Uffici pubblici in Sicilia. arresti e 28 misure cautelari per assenteismo

Operazione Timbro libera tutti - Eseguite 28 misure cautelari personali per assenteismo di pubblici dipendenti

 

OLTRE MILLE CASI DI INFEDELTA’ NELL’ATTESTAZIONE DEGLI ORARI: CHI FACEVA LA SPESA, CHI PRATICHE SPORTIVE

Che vergogna. Dipendenti pubblici siciliani non erano presenti al loro posto di lavoro. Su delega della Procura della Repubblica di Palermo, i Finanzieri del locale Comando Provinciale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo nei confronti di 28 soggetti, di cui:

  • 8 destinatari degli arresti domiciliari: FALZONE Dario (cl. 52), CUSIMANO Antonio (cl. 61), CORONA Gaspare (cl. 53), PARISI Mario (cl. 60), MAGNIS Francesco Paolo (cl. 60), BARONE Salvatore (cl. 74), NOCILLA Giancarlo (cl. 73), LO PRESTI Tommaso (cl. 71);
  • 14 sottoposti all’obbligo di dimora e di presentazione alla p.g.: S.F. (cl. 70), M.G. (cl. 68), C.S. (cl. 55), P.M. (cl. 66); G.R. (cl. 78), C.F. (cl. 79), C.S. (cl. 75), R.S. (cl. 60), C.I. (cl. 61), T.F.P. (cl. 73), V.M. (cl. 65), N.M. (cl. 68), N.D. (cl.83), D.V.(cl. 64);
  • 6 sottoposti all’obbligo di presentazione alla p.g.: M.A. (cl. 63), D.C.M.A. (cl. 77), P.F. (cl. 61), M.M. (cl. 65), M.F. (cl. 59), F.F. (cl.58),

 

Palermo, assenteismo all'ufficio cimiteri del Comune: sospesi 38 dipendenti  - Giornale di Sicilia

Immagine Archivi Sud Libertà

 

a vario titolo indagati per i reati di truffa a danno di un Ente pubblico e falsa attestazione della presenza in servizio. I destinatari del provvedimento cautelare sono tutti dipendenti del Comune di Palermo (11), del Co.I.M.E. (3) e della Re.Se.T. (14), in servizio presso i Cantieri Culturali della Zisa. Tra di loro anche un soggetto indagato per mafia.

Le indagini condotte dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo – Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi, attraverso videoriprese, appostamenti, pedinamenti ed esami documentali, hanno fatto emergere numerosi e reiterati episodi di assenteismo perpetrati dai dipendenti infedeli che, dopo aver attestato la propria presenza in servizio, si allontanavano arbitrariamente dal luogo di lavoro per dedicarsi ad attività di natura privata e personale, quali acquisti o pratiche sportive.

Molto frequenti erano poi i casi di timbrature multiple da parte di un singolo soggetto per conto di diversi colleghi in realtà non presenti in servizio. In altri casi, invece, veniva fatto illegittimamente ricorso allo strumento straordinario della “rilevazione manuale”, che consente in caso di “dimenticanza” del proprio badge personale, di attestare la propria presenza al lavoro tramite comunicazione scritta. Con tale artifizio gli indagati pensavano di aggirare la rilevazione automatica, che tuttavia i finanzieri hanno puntualmente ricostruito.

La telecamera nascosta proprio a ridosso dell’apparecchio per la rilevazione elettronica delle presenze ha consentito, in un lasso temporale di poco più di tre mesi, di registrare oltre mille casi di infedeltà nell’attestazione degli orari, che hanno determinato la falsa rendicontazione di circa 2.500 ore di servizio in realtà non prestate a favore del Comune di Palermo. L’odierna operazione testimonia il quotidiano impegno della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza di Palermo a tutela della legalità, con l’obiettivo di contrastare perniciosi fenomeni illeciti a danno della Pubblica Amministrazione che rappresenta e deve tutelare gli interessi della collettività.

 

Assenteismo al Comune di Palermo, attestazioni false, timbrature “multiple”,oltre 55 impiegati,per truffa e falso, 18 raggiunti da misura cautelare

Assenteismo, l'Isola è maglia nera: undici licenziamenti in un solo anno -  Sardiniapost.it

PALERMO
Fenomeno assenteismo ai raggi x in Sicilia .Su delega della Procura della Repubblica di Palermo, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Capoluogo e l’Unità Operativa di Polizia Giudiziaria del locale Comando di Polizia Municipale hanno eseguito, nella mattinata odierna, un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., emessa dal Gip del Tribunale di Palermo, a carico di 18 dipendenti comunali che dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di falsa attestazione di presenza in servizio e truffa ai danni dell’Amministrazione Comunale. 

L’attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, si è sviluppata dopo alcune segnalazioni anonime a seguito delle quali venivano avviati due differenti filoni d’indagine condotti dalle due Forze di Polizia, che facevano emergere un pervasivo fenomeno di assenteismo dal lavoro di molti dipendenti dell’ufficio comunale competente per gli impianti cimiteriali, i quali attestavano falsamente gli orari di svolgimento delle proprie mansioni, traendo in inganno l’amministrazione di appartenenza, in violazione dei doveri di fedeltà e diligenza dei pubblici dipendenti.

Si apprende che ,in particolare, l’attività d’indagine svolta dal Carabinieri si è concentrata sulle assenze dei dipendenti, sia comunali che delle società partecipate che prestano servizio all’interno degli uffici dei Servizi Cimiteriali del Comune di Palermo, siti in via Lincoln. All’esito di tale articolata attività d’indagine, caratterizzata dall’esecuzione di numerosi servizi di osservazione e da mirati riscontri documentali, i Carabinieri constatavano come un elevato numero di impiegati comunali effettuavano, sia timbrature  anche multiple per conto di altri colleghi al fine di attestarne falsamente le loro presenze in servizio, sia allontanamenti autonomi non giustificati. Nel corso di 5 mesi d’indagine, i Carabinieri hanno documentato quasi 2.000 “timbrature sospette”, di cui 240 sviluppate e contestate, e ciò a testimonianza del fatto che si trattasse di un fenomeno diffuso e generalizzato tra gran parte dei dipendenti dell’ufficio comunale. 

Nel complesso, l’indagine ha consentito di ricostruire condotte penalmente rilevanti su 55 impiegati, ovvero più di un terzo dei circa 150 dipendenti che prestano servizio presso l’ufficio dei Servizi Cimiteriali del comune di Palermo. 
Tra questi, il G.I.P del Tribunale ha ritenuto di applicare la misura cautelare nei confronti di coloro i quali, avendo perpetrato un numero cospicuo di episodi delittuosi o avendo una particolare personalità desunta da pregressi precedenti penali, sussista un rischio concreto ed attuale di reiterazione del reato.