Terra sempre più amara quella del Giappone che ha subìto il terremoto di magnitudo 7.6

 

 

  Il bilancio provvisorio delle vittime del terremoto che ha scosso ieri il Giappone tende a salire.    La prefettura di Ishikawa, la zona più vicina all’epicentro delle scosse, va oltre la comunicazione dei 70 morti: uno sciame sismico non ancora completo. Secondo i servizi di emergenza, almeno altre 50 persone hanno riportato ferite di varia entità.

Nella prefettura di Ishikawa, più di 200 case sono state inghiottite dalle fiamme provocate dal sisma, oltre 100 edifici residenziali sono crollati e alcune persone sono ancora sotto le macerie. Sul posto stanno lavorando soccorritori e vigili del fuoco, mentre unità delle Forze di autodifesa giapponesi sono state inviate nell’area per collaborare ai soccorsi.

Il premier giapponese Fumio Kishida ha parlato di “numerosi morti”, “danni ingenti” e di corsa contro il tempo per salvare il numero più alto di persone possibili. Il premier ha poi reso noto di aver “già inviato un certo numero di truppe delle forze di autodifesa”, l’esercito, “nelle aree colpite, per fornire assistenza”. Annullato il discorso di inizio anno dell’imperatore.

Il forte terremoto – di magnitudo 7.6 – ha colpito il Giappone centrale, innescando uno tsunami con onde alte più di un metro e costringendo migliaia di persone a lasciare le proprie case.

Le autorità giapponesi hanno affermato che sono stati oltre 50 i terremoti di magnitudo superiore a 3.2 che hanno scosso la regione durante le vacanze di Capodanno, quando le famiglie si riuniscono e visitano i santuari.

I canali televisivi hanno interrotto i normali servizi con programmi speciali, per trasmettere un messaggio del primo ministro Fumio Kishida, che ha esortato le persone nelle aree vulnerabili a “evacuare il prima possibile” verso zone piu’ elevate. “Ci rendiamo conto che la vostra casa, le vostre cose sono tutte preziose per voi, ma le vostre vite sono importanti sopra ogni altra cosa!

Il Giappone ha emesso l'allerta tsunami dopo che una serie di forti terremoti hanno scosso le aree occidentali.
Japan Meteorological Agency
Il Giappone ha emesso l’allerta tsunami dopo che una serie di forti terremoti hanno scosso le aree occidentali.

Si è riportata alla memoria l’incubo del marzo di 13 anni fa e quello del devastante maremoto che il 26 dicembre del 2004 travolse l’Oceano Indiano. Allarme che era stato lanciato anche per le coste dell’isola russa di Sakhalin, nell’Oceano Pacifico settentrionale, e le città di Vladivostok e Nakhodka, ma anche per i litorali della Corea del Sud. Le onde in seguito sono arrivate ma non hanno superato 1,2 metri: hanno colpito il porto di Wajima e una serie di tsunami più piccoli sono stati segnalati altrove, anche nell’isola settentrionale di Hokkaido.

Il governo ha detto che sta ancora valutando l’entità dei danni causati dal sisma, che ha scosso anche gli appartamenti nella capitale Tokyo a circa 300 chilometri di distanza. Secondo l’Agenzia nazionale per la gestione degli incendi e dei disastri, a decine di migliaia di persone è stato ordinato di evacuare.

Il portavoce del governo, Yoshimasa Hayashi, ha detto che ci sono notizie secondo cui otto persone si trovano tra le macerie degli edifici crollati, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Dettagli più precisi sono in corso di stampa

Devastazione ad Haiti, nei Caraibi, il terremoto che sta provocando migliaia e migliaia di vittime

 

L’epicentro è stato localizzato a una profondità di 10 chilometri, a 8 chilometri a nord di Petit Trou de Nippes

Una scossa di terremoto molto forte-di magnitudo 7.2 è stata registrata a Haiti, a 12 chilometri a nord-est di Saint-Louis du Sud. Il sisma ha provocato almeno migliaia e migliaia di vittime, il bilancio dei morti cambia di minuto in minuto, per la ricerca e il ritrovamento dei cadaveri sotto le macerie, ma secondo l’Usgs la situazione è da “allerta rossa” e potrebbe comportare la morte di migliaia di persone. L’epicentro è stato localizzato a una profondità di 10 chilometri, a 8 chilometri a nord di Petit Trou de Nippes. Registrata anche una seconda scossa di magnitudo 5.2.

Moltissime case sono crollate assieme a chiese e altri edifici storici. Il terremoto è avvenuto alle 8:30 ora locale (le 13:30 italiane): la lunga scossa è stata avvertita in tutto il Paese. Il sisma ha provocato il crollo di diversi edifici.

Il direttore della protezione civile del Paese, Jerry Chandler, ha riferito che delle 29 vittime finora confermate, 17 sono state registrate nel dipartimento di Grand-Anse, 9 nella città di Cayes e 3 nel dipartimento di Nippes, dove si trova l’epicentro del terremoto, nel sud-ovest dell’isola.

 In aiuto ad Haiti, il presidente Usa, Joe Biden, “ha autorizzato una immediata risposta Usa e ha nominato l’amministratrice dell’agenzia Usaid Samantha Power come alto dirigente americano per coordinare questo sforzo”.

Ricorderemo il terremoto del 2010  Il 12 gennaio 2010 un terremoto di magnitudo 7 aveva devastato la capitale haitiana e diverse città. Più di 200mila persone erano morte, oltre 300mila altre erano rimaste ferite e 1,5 milioni di persone rimaste senza casa.

Il Bambino Gesù “tra le macerie”

 

Un momento della visita di Papa Francesco a Camerino il 16 giugno scorso - Foto © L'Osservatore Romano

Un momento della visita di Papa Francesco a Camerino il 16 giugno scorso – Foto © L’Osservatore Romano

di Milena Castigli

Ad Ascoli Piceno è stata realizzata una Natività particolare, un “presepe terremotato“. E’ possibile visitarlo nella Curia vescovile, da una piccola finestra che dal muro di cinta si apre sul giardino, ed è stato voluto da monsignore Giovanni D’Ercole, Vescovo di Ascoli Piceno, nelle Marche, una delle province maggiormente colpite dal terremoto del 2016 insieme a quelle di Rieti, Perugia e Macerata. Questa particolare Natività rappresenta Maria e Giuseppe che aspettano l’arrivo di Gesù Bambino tra macerie, calcinacci, pezzi di tegole, massi e una campana, in terra, precipitata da chissà quale campanile. Lo stesso Giuseppe è ferito, visto che la statuina ha un braccio spezzato e porta il gesso. Il presepe è delimitato da nastri biancorossi, come quelli usati per vietare l’accesso nelle zone rosse dei comuni terremotati. Una Natività dall’alto significato simbolico: non solo un messaggio alle Istituzioni per una ricostruzione più celere, a tre anni e mezzo dal sisma del Centro Italia, ma anche un appello a tutti gli uomini di buona volontà affinché, insieme, rispondano ai bisogni del “bambinello” che, al freddo e tra i calcinacci, rappresenta l’umanità dolente. Aiutare chi ne ha bisogno: è il senso profondo della Giornata internazionale della solidarietà umana che l’Onu celebra ogni 20 dicembre per sottolineare come la solidarietà sia uno dei valori fondamentali e universali alla base della pace, della giustizia e dei rapporti tra i popoli. (Estr.”In Terris”)

AGGIORNAMENTO 2 -Terremoto : “Mamma, la nostra casa sta per crollare….dove andiamo adesso….mamma..?” I Sacrifici e l’abnegazione dei soccorritori e delle Autorità

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Mamma, la casa è rovinata, sta per crollare, vi sono crepe…la nostra casa, dove andiamo adesso ?”  Forse sono queste le parole più toccanti che vibrano nel nostro cuore e che ripetutamente ascoltiamo dai v ideo registrati.   Sappiamo che in atto, al momento preciso in cui scriviamo, vi sono 28 feriti, di cui uno grave, per diverse fratture riportate, e circa 600 sfollati che tra breve, riferiscono gli addetti ai lavori della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco potrebbero arrivare a 900. 

Due feriti sono stati soccorsi dal 118. Si tratta di un 80enne estratto dalla macerie, sempre a Fleri(Frazione di Zafferana), e di una persona a Pisano. Sono entrambi in ospedale con codice verde. Altre antiche costruzioni sono crollate sempre a Fleri, (qui è crollata anche l’antica Chiesa e la Soprintendenza etnea dovrà inviare i propri tecnici a verificarne l’eventuale staticità e transennatura) , Santa Venerina e Zafferana.     Si  convive con le scosse tant’è  che anche stanotte sono state registrate diverse scosse ma tutte di bassa intensità a Catania, dopo la famosa scossa delle ore 3.19 di martedì mentre per oltre 600 persone nel catanese si è trattato della prima notte passata da sfollati. Altre centinaia di persone hanno preferito dormire in auto, nei pressi della propria abitazione dove si hanno i ricordi di una vita per paura di altre scosse. La notte è stata relativamente tranquilla. Continua, intanto, l’eruzione dell’Etna con la presenza di attività stromboliana dai crateri sommitali.

                        SUD   LIBERTA’   CONSIGLIA

Chi avesse riportato nella propria abitazione danni poco evidenti quali lineature, piccole crepe, caduta dal soffitto di mattoni o terriccio, pareti rovinate,SUD LIBERTA’  CONSIGLIA  per lo stato di Calamità  richiesto dal Presidente della Regione  di formulare un corredo fotografico pertinente insieme ad osservazioni tecniche spedendo per Racc.ta con ricevuta di ritorno all’Ufficio tecnico comunale di pertinenza e, per conoscenza al Sindaco e al  Dipartimento della Protezione civile Regionale .  Converrà aggiungere una Autodichiarazione del proprietario ai sensi della responsabilità civile e penale ed un preventivo redatto da Tecnico per ripristinare le parti lese della casa (che dovrà essere regolare urbanisticamente) al fine di ottenere successivamente un Contributo di “risarcimento/solidarietà”.

VIDEO DEL TERREMOTO NELLA PROVINCIA DI CATANIA, CROLLI E DISPERAZIONE

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La direzione dell’Osservatorio vulcanologico etneo spiega che è in corso una inusuale e  «forte attività stromboliana»  dalla bocca nuova e dalla parte orientale del nuovo cratere di Sud-est. «……..– le reti di videosorveglianza mostrano l’apertura di una nuova fessura eruttiva localizzata a est dell’area craterica sommitale, a un’altitudine presunta di circa tremila metri sul mare, che genera attività stromboliana».

«Contestualmente – prosegue il comunicato – la fessura eruttiva apertasi in precedenza sul fianco meridionale del nuovo cratere di Sud-est continua la sua intensa attività stromboliana, generando anche una colata lavica che si propaga lungo la parete occidentale della Valle del bove. I fenomeni eruttivi sono accompagnati da un incremento significativo del tremore vulcanico». Una nuvola di cenere, nel frattempo, si allunga in cielo: la pioggia di polvere vulcanica è già cominciata a Piano Provenzana e d è già arrivata (come preventivato n.d.r.) ai Comuni dell’area ionica. Non ci sono, allo stato attuale, notizie sull’operatività dell’aeroporto Fontanarossa. 

Di notevole aiuto il supporto dei Social, Facebook, per la disponibilità umana e materiale oltre che informativa messa attentamente a disposizione….Nei locali di S.Giovanni La Punta- S.Agata Li Battiati  presso la Protezione civile il Presidente della Regione On. Nello Musumeci fa il punto della situazione e allerta i propri Uffici regionali   Nel corso della riunione Musumeci rivolgendosi sai sindaci dei Comuni più colpiti dal terremoto nella provincia-si dice infastidito del fatto che alcuni si siano sorpresi delle attività sismiche visto che la Sicilia è notoriamente la regione più esposta d’Italia e nel contempo quella meno attrezzata dal punto di vista infrastrutturale. L’80 per cento delle scuole non è a norma così come molti edifici strategici…”

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Presenti alla riunione oltre ai sindaci anche gli assessori alla Sanità  Ruggero Razza, alle Infrastrutture Marco Falcone, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il dirigente generale del Dipartimento tecnico regionale Salvatore Lizzio. “Siamo abituati – ha proseguito Musumeci – a convivere con le scosse e anche con i danni agli edifici. Il governatore vuol esaminare pure  la circostanza di attivare una convenzione con la FederAlberghi per l’ospitalità immediata degli sfollati.  Stiamo cercando di capire come si evolverà l’attività effusiva e sismica, oltre a interrogarci se i Comuni hanno il Piano di protezione civile. Insomma, se tutto è predisposto perché si possa affrontare e gestire al meglio una condizione di emergenza. Gli sfollati? Speriamo possano tornare presto nelle loro case perché non si può vivere in un Palasport o in un albergo se non per alcuni giorni. Noi dobbiamo invece vigilare sulle infrastrutture, su quelle particolarmente sensibili come gli ospedali e le scuole. Sono questi i veri temi che devono fare riflettere tutti”.

La violenza della scossa vulcanica alle ore 3.19 crea il terrore – e tanti danni – a Catania e provincia.

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Terrore per una  scossa di terremoto di magnitudo 4.8  avvertita alle 3,19 nell’area a nord della città.

Si registrano crolli e una decina di feriti La verifica oggi da parte degli esperti.. Un Comunicato  dell’Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia) spiega che  la scossa ha avuto epicentro a 2 chilometri a nord di Viagrande, sul versante dell’Etna, e ipocentro a un chilometro di profondità. Il terremoto è stato il più forte, assieme a un altro di magnitudo 3.3 (4 chilometri a nord di Aci Sant’Antonio all’1,09), di uno sciame sismico che dalla mezzanotte è stato registrato sui versanti del vulcano.

Immagine correlata

 

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Vito Crimi, afferma in un intervento/comunicato ”Stanotte la terra ha tremato vicino a Catania, probabilmente legata alle attività vulcaniche dell’Etna. La macchina della protezione civile e dei soccorsi è già operativa da stanotte e il capo, ing. Angelo Borrelli che mi sta aggiornando costantemente, è già in viaggio per raggiungere Catania. Dalle prime notizie fortunatamente non risultano deceduti, una decina di feriti, e alcune case crollate. Sarà garantita – assicura – la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa, per tutti gli altri saranno allestiti luoghi sicuri di ritrovo. L’Etna – conclude – rimane sempre un vulcano pericoloso e questo nostro paese purtroppo è molto fragile”.

I segnali registrati hanno provocato la danza dei lampadari, il rumore assordante come un boato,spostamento di sedie e divani e cose mobili…visione oscillante delle cose

Il prefetto di Catania Claudio Sammartino ha fatto aprire scuole e palestre comunali per creare spazi ampi idonei ad  accogliere le persone che  non vogliono rientrare nella propria casa, perché inagibile. L’assistenza è stata delegata alla Croce rossa. Allertati elicotteri della Marina militare, della Guardia costiera, di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Vigili del fuoco. Il prefetto di Catania ha disposto per il sistema di sorveglianza e di messa in sicurezza un massiccio dispositivo di intervento con tutti gli uomini a disposizione, in coordinamento con il Dipartimento nazionale della protezione civile e quelli regionale e comunali.

Etna, sisma di magnitudo 4.8 a Catania. Paura nella notte: crollano case, 10 feriti, gente in strada

Foto M.M

Parecchie persone  per la paura si sono riversata in strada anche perché alla forte scossa delle 3.19 ne sono seguite altre due di minore entità: alle 3.51 a 6 km da Ragalna di magnitudo 2.5 e alle ore 4 a 2 km da Zafferana Etnea di magnitudo 2.7.

Nelle ultime ore si è verificata  un’ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni, segnale della presenza di grande “energia” e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell’edificio vulcanico. Dalla mezzanotte sono state 11 le scosse di terremoto

LE ZONE COLPITE – I centri più colpiti dalla scossa sono Fleri, frazione di Zafferana Etnea, Santa VenerinaPennisi e Santa Maria La Stella,Nicolosi, Paternò eccetera . Tanti hanno avuto crepe e lesioni nei soffitti delle abitazioni dove è fuorisciuta terra. Tutti dovranno chiedere agli Uffici tecnici del Comune e della Protezione civile se potranno restare a dimorare nelle case.A Fleri diversi edifici hanno riportato lesioni e gravi danni, due persone sono state estratte dalle macerie di una palazzina crollata e hanno riportato alcune ferite lievi. La Protezione civile sta iniziando a verificare le criticità degli edifici lesionati.

Danni anche a Santa Venerina, dove sono caduti calcinacci dalla chiesa madre, Santa Maria del Carmelo in Bogiardo. Sempre a Santa Venerina è anche crollata, dal campanile della chiesa del Sacro Cuore, la statua della Madonna, che era stata risparmiata dal terremoto del 2002. Molta paura e qualche danno anche a Zafferana Etnea e nei centri dell’acese, tra i quali Santa Maria La Stella, dove si è creato un avvallamento sull’asfalto in via Cantagallo con una fessura larga una trentina di centimetri. A Pennisi, una frazione di Acireale, sei famiglie sono state sfollate per il crollo della parete al secondo piano di una palazzina. Inoltre è caduto anche un pezzo della chiesa.

Un team di esperti farà il più presto possibile un esame della situazione e poi il Capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli incontrerà le autorità locali presso la Prefettura di Catania..

Paura e terrore a Catania: fortissime scosse avvertite nelle case del Catanese

IL  BOLLETTINO DEI SISMOLOGI  – Aggiornamento (2)

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AVVERTITA FORTE SCOSSA DI TERREMOTO NELLA PROVINCIA DI CATANIA

ORE  18 CIRCA                  DIVANI E SEDIE CHE SBATTEVANO FORTEMENTE NELLE CASE, LAMPADARI CHE DANZAVANO……..

Comunicato   Stampa -Bollettino

Terremoto in tempo reale oggi 24 dicembre 2018 – Nella nottata di oggi, alle ore 01:01, scossa M. 2.4 a Sampeyre. Alle 4:09 sisma M. 2.3 a Genzano di Roma (RM). Nella mattinata di oggi l’eruzione del vulcano Etnea ha generato una serie di terremoti in provincia di Catania (Sicilia) tra le ore 9.59 e le 16:10: sequenza sismica a Milo di magnitudo compreso tra M 3.1 e M 2.7, scossa M 3.5 a Linguaglossa (CT), sismi M 3.9 e M 3.2 a Ragalna (CT) e scosse M 4.0, M 3.1, M 3.0, M 2.5 e M 3.3 a Zafferana Etnea (CT). Sisma M 2.1 a Sant’Alfio (CT). Alle 16:43, nuova scossa violenta, di M 3.2, a Zafferana Etnea (CT), con ipocentro in superficie. Alle 17:05, sisma di M 2.0 ad Apecchio (PU).

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L’attività sismica, spiega un Comunicato dell’Ingv-, “è stata accompagnata da un graduale incremento del degassamento dall’area craterica sommitale inizialmente con sporadiche emissioni di cenere emesse dalla Bocca Nuova e dal Cratere di Nord-Est, che sono culminate alle ore 12.00 circa in un denso e continuo pennacchio di cenere scura. Dopo circa cinque minuti è iniziata un’intensa attività stromboliana localizzata alla base meridionale del Nuovo Cratere di Sud-Est, probabilmente scaturita da una fessura eruttiva. Contemporaneamente l’attività stromboliana è ulteriormente incrementata anche alla Bocca Nuova e al Cratere di Nord-Est’‘.

Alle ore 12.01 locali la Sala Operativa dell’Osservatorio Etneo (Oe-Ingv) ha diramato il comunicato ‘Vona Rosso’ per emissione di cenere, indirizzato alle autorità aeronautiche. Le reti geodediche GPS e clinometriche mostrano vistose deformazioni dell’area sommitale. L’Osservatorio Etneo sta continuamente monitorando l’evolversi dei fenomeni in stretto contatto con il Dipartimento della Protezione Civile (Dpc) e tutte le Autorità di Protezione Civile”, conclude Ingv.

Terremoti in tempo reale oggi, aggiornamento ore 18:05 – Nella nottata di oggi, alle ore 01:01 sisma di M. 2.4 a Sampeyre con ipocentro a 14 km. Alle ore 4:09 scossa M. 2.3 a Genzano di Roma (RM) con ipocentro a 12 km. Nella mattinata di oggi l’inaspettata eruzione del vulcano Etna (Sicilia) ha generato una serie di scosse di terremoto in alcune località in provincia di Catania: tra le ore 9.59 e le 10.59 sequenza sismica rilevata a Milo di magnitudo compreso tra M 3.1 e M 2.7. Alle 11.27 scossa M 3.5 a Linguaglossa, ipocentro profondo 0 km. Alle 12.01 sisma M 3.9 a Ragalna (CT), ipocentro 1 km. Alle ore 12.12, 12.26, 13.19, 14:02 e 14:49 sismi rispettivamente M 3.1, M 3.0, M 3.4, M 2.5 e M 3.3 a Zafferana Etnea (CT), ipocentri compresi tra 1 e 4 km. Alle 13.04 nuova scossa a Ragalna, stavolta di magnitudo 3.2 con ipocentro 1 km. Alle 16:10, sisma di M 2.1 a Sant’Alfio (CT), con ipocentro a 5 km di profondità. Alle 13.08 il terremoto più forte di giornata: M 4.0 a Zafferana Etnea, ipocentro ancora 1 km. Alle 16:43, nuova scossa violenta, di M 3.2, a Zafferana Etnea (CT), con ipocentro in superficie. Alle 17:05, sisma di M 2.0 ad Apecchio (PU).

Tutta l’eruzione è in costante monitoraggio dagli studiosi. I VOLI AEREI intanto sono stati sospesi per la lunga nuvola di sabbia nera che fuoriesce dal vulcano.
Magnitudo Lat Long Prof. Info
24/12/2018 – 17:05 | Apecchio (PU)
2 43.58 12.34 9km Informazioni
24/12/2018 – 16:43 | Zafferana Etnea (CT)
3.2 37.72 15.05 0km Informazioni
24/12/2018 – 16:10 | Sant’Alfio (CT)
2.1 37.75 15.12 5km Informazioni
24/12/2018 – 14:49 | Zafferana Etnea (CT)
3.3 37.72 15.04 2km Informazioni
24/12/2018 – 14:02 | Zafferana Etnea (CT)
2.5 37.72 15.02 4km Informazioni
24/12/2018 – 13:41 | Russia
6.1 55.29 164.41 10km Informazioni
24/12/2018 – 13:31 | Zafferana Etnea (CT)
3 37.73 15.03 2km Informazioni
24/12/2018 – 13:19 | Zafferana Etnea (CT)
3.4 37.72 15.04 1km Informazioni
24/12/2018 – 13:08 | Zafferana Etnea (CT)
4 37.72 15.04 2km Informazioni
24/12/2018 – 13:04 | Ragalna (CT)
3.2 37.73 14.95 1km Informazioni
24/12/2018 – 12:26 | Zafferana Etnea (CT)
3 37.72 15.02 2km Informazioni
24/12/2018 – 12:!2 | Zafferana Etnea (CT)
3.1 37.72 15.03 1km Informazioni
24/12/2018 – 12:01 | Ragalna (CT)
3.9 37.74 14.97 1km Informazioni
24/12/2018 – 11:27 | Linguaglossa (CT)
3.5 37.81 15.11 0km Informazioni
24/12/2018 – 11:08 | Milo (CT)
3.1 37.76 15 1km Informazioni
24/12/2018 – 10:59 | Milo (CT)
3.1 37.75 15 2km Informazioni
24/12/2018 – 10:29 | Milo (CT)
2.6 37.75 15 1km Informazioni
24/12/2018 – 10:13 | Milo (CT)
2.5 37.75 15.01 1km Informazioni
24/12/2018 – 10.11 | Milo (CT)
2.5 37.75 15.01 1km Informazioni
24/12/2018 – 10:07 | Milo (CT)
2.6 37.75 15 1km Informazioni
24/12/2018 – 09:59 | Milo (CT)
2.7 37.76 15 2km Informazioni
24/12/2018 – 04:09 | Genzano di Roma (RM)
2.3 41.69 12.67 12km Informazioni
24/12/2018 – 01:01 | Sampeyre (CN)
2.4 44.57 7.16 14km Informazioni
23/12/2018 – 20:19 | Ragalna (CT)
2.5 37.73 14.95 6km Informazioni
23/12/2018 – 20:48 | Ragalna (CT)
2 37.73 14.95 5km Informazioni
23/12/2018 – 08:52 | Bassano del Grappa (VI)
2.6 45.76 11.71 11km Informazioni
23/12/2018 – 08.33 | Bassano del Grappa (VI)
2 45.76 11.72 11km Informazioni
22/12/2018 – 20:04 | Costa Siciliana Nord Orientale (ME)
2.5 38.2 15.06 9km Informazioni
22/12/2018 – 19:56 | Costa Siciliana Nord Orientale (ME)
2.3 38.19 15.06 8km Informazioni
22/12/2018 – 19:51 | Mar Tirreno Meridionale (MARE)
2.5 38.43 15.42 120km Informazioni
22/12/2018 – 15:25 | Isole Vanuatu
6.1 -13.4 166.77 67km Informazioni
22/12/2018 – 13:35 | Morano Calabro (CS)
2.3 39.87 16.16 12km Informazioni
22/12/2018 – 12:27 | Mercatello sul Metauro (PU)
2.7 43.58 12.32 9km Informazioni
22/12/2018 – 11:32 | Costa Siciliana nord occidentale (Trapani)
2.5 38.38 12.76 2km Informazioni
22/12/2018 – 10:15 | Berra (FE)
2.4 44.95 11.98 28km Informazioni
21/12/2018 – 19:19 | Apecchio (PU)
2 43.58 12.34 9km Informazioni
21/12/2018 – 18:50 | Apecchio (PU)
3.6 43.58 12.33 10km Informazioni
21/12/2018 – 13:44 | Montereale (AQ)
2 42.53 13.23 13km Informazioni
21/12/2018 – 12:47 | Saint Rhémy en Bosses (AO)
2 45.86 7.06 10km Informazioni
21/12/2018 – 10:08 | Campogalliano (MO)
2.6 44.68 10.83 35km Informazioni
21/12/2018 – 10:04 | Campogalliano (MO)
2 44.66 10.83 33km Informazioni
21/12/2018 – 07:33 | Papua Nuova Guinea
6.1 -5.45 151.77 20km Informazioni
21/12/2018 – 07:24 | Costa Siciliana nord orientale (Messina)
3.1 38.36 14.74 142km Informazioni
21/12/2018 – 06:51 | Castelgrande (PZ)
2.3 40.76 15.37 8km Informazioni
21/12/2018 – 01:06 | Gioiosa Marea (ME)
2.5 38.16 14.92 11km Informazioni
20/12/2018 – 22:27 | Preci (PG)
2.4 42.89 13.07 10km Informazioni
20/12/2018 – 18:01 | Russia
7 54.96 164.7 10km Informazioni
20/12/2018 – 16:54 | Pieve Torina (MC)
2.3 43.05 13.03 9km Informazioni
20/12/2018 – 16:04 | Isole Eolie (ME)
2 38.66 15.3 197km Informazioni
20/12/2018 – 03:19 | Costa Siciliana nord orientale (Messina)
2.3 38.32 14.8 142km Informazioni
19/12/2018 – 22:37 | Papua New Guinea
6 -6.04 149.9 20km Informazioni
19/12/2018 – 22:18 | Mar Adriatico Centrale
2.9 42.25 16.9 10km Informazioni
19/12/2018 – 21:22 | Pieve Torina (MC)
2.2 43.06 13 9km Informazioni
19/12/2018 – 20:36 | Pavullo nel Frignano (MO)
2.3 44.34 10.88 31km Informazioni
19/12/2018 – 19:22 | Pieve Torina (MC)
2.1 43.05 13.03 8km Informazioni
19/12/2018 – 18:34 | Montieri (GR)
2.2 43.12 11.04 14km Informazioni
19/12/2018 – 17:48 | Isole Eolie (Messina)
2.8 38.71 15.02 188km Informazioni
19/12/2018 – 09:31 | Isole Eolie (Messina)
2.2 38.56 14.3 6km Informazioni
19/12/2018 – 03:52 | Scoppito (AQ)
2 42.4 13.21 11km Informazioni
19/12/2018 – 02:37 | Southeast of Easter Island
6.1 -35.87 -101.03 18km Informazioni
18/12/2018 – 11:23 | Serrapetrona (MC)
2 43.14 13.16 14km Informazioni
18/12/2018 – 06:10 | Monte Cavallo (MC)
2.1 42.99 13.04 12km Informazioni
18/12/2018 – 05:02 | Campagnola Emilia (RE)
2.3 44.81 10.75 6km Informazioni
18/12/2018 – 00:04 | Visso (MC)
2.1 42.93 13.03 10km Informazioni

“PUO’ VERIFICARSI ALTRA FORTE SCOSSA”, CI ASPETTA ALTRA NOTTE INSONNE SULLA STRADA (LONTANO DAGLI EDIFICI)

     CHE    DIO  BLOCCHI IL SISMA DEL TERRORE

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Gente riversata sulle strade di Catania e provincia, comunicati e messaggi sui social, il terrore era constatabile a Catania e provincia , dove si è registrata una scossa di terremoto con magnitudo 4.8 che ha avuto come epicentro il comune di Paternò, eil vicino di Santa Maria di Licodia e ha provocato il lieve ferimento di alcune persone. La scossa si è registrata alle 2.34 e ha provocato il crollo di parti di cornicioni in una chiesa e lesioni in diversi edifici del comune di Paternò     Si apprende che altre  scosse si sono registrate a Bronte. Poi un’altra di magnitudo 2.5 a Biancavilla. Paura soprattutto ad Adrano e Biancavilla ma il terremoto è stato avvertito anche nel capoluogo etneo.  Pare che i feriti siano oltre quaranta, alcuni ricoverati in stato di choc.      L’allarme è generale, allertati i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.

.I vertici della Protezione civile avvertono che oggi le scosse potrebbero ripetersi per assestamento

Terremoto a Catania, diverse scosse nella notte. «La gente si è riversata nelle strade». L’Ingv: magnitudo 4.8

INFERNO INDONESIA: NUMERO DEI MORTI (832)DESTINATO A CRESCERE, VILLAGGI SPAZZATI VIA, MORTE E DISPERAZIONE , ECCO QUEL CHE E’ RIMASTO

Una foto dello tsunami asiatico (Oceano Indiano, 26 dicembre 2004)

Si aggrava  il bilancio delle vittime dello tsunami  che ha colpito l’isola di Sulawesi in Indonesia

Il bilancio delle vittime (ancora provvisorio) dello tsunami e della serie di forti terremoti che hanno colpito venerdì l’isola di Sulawesi in Indonesia è salito a 832: lo hanno reso noto le autorità locali. Scosse magnitudo 6.0, 7.4 e 6.1 seguite da uno tsunami hanno devastato la provincia: le aree più colpite sono Palu, la capitale provinciale e il distretto di Donggala.
Il bilancio è destinato ad aumentare ulteriormente man mano che la situazione diventa più chiara e si cominciano ad identificare i corpi che vengono tutti portati via al fine di evitare infezioni e malattie. “Crediamo che il numero dei morti sia destinato a crescere dal momento che molti corpi sono ancora sotto le macerie e ci sono molte zone ancora da raggiungere“, ha detto il portavoce dell’agenzia per le emergenze nazionale.
La maggioranza delle vittime, 821, finora si sono registrate nella città di Palu, che ha 300mila abitanti, ed è completamente devastata. Centinaia di corpi sono stati trovati sulle spiagge e le autorità temono che ve ne siano ancora altri in mare. Un vero e proprio inferno.
Per i corpi identificati si procederà con la sepoltura di massa per ragioni sanitarie. A Palu non c’è elettricità, acqua potabile e carburante.

Il portavoce del ministero dell’informazione e della comunicazione ha dichiarato che il principale aeroporto della provincia è operativo, ma solo per gli aiuti umanitari.

                    VIDEO : LA DISPERAZIONE IN INDONESIA