NAPOLI: IDENTIFICATI ED ARRESTATI DUE GIOVANI MALVIVENTI CHE LANCIARONO IN STRADA LE PISTOLE

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Fine corsa per due giovani malviventi pronti a sparare con le loro armi .La notte del 15 settembre, per evitare il controllo da parte di una pattuglia dei carabinieri, lanciarono da un’automobile in corsa le armi di cui erano in possesso: una Baikal 9×19 e una Beretta FS 9×21. Le abbandonarono, colpo in canna, davanti al teatro San Carlo di Napoli. Con il supporto degli impianti di sorveglianza sono stati identificati i due malviventi : erano due ragazzi, uno dei quali minorenni, oggi sono stati fermati. Fu il personale dell’Asia, addetti alla pulizia, a ritrovare le armi e a chiamare quella notte le forze dell’ordine. Il magistrato vista la pericolosità dei due ragazzi che detenevano le armi col colpo in canna, pronti a sparare, ha emesso ordinanza di custodia cautelare

Video cattura malviventi -Carabinieri di Napoli


 

AGRIGENTO: LUCE SULL’OMICIDIO DI SCOPELLITI, ARRESTATO IL COGNATO

Omicidio Scopelliti, fermato il cognato che avrebbe così voluto tutelare la sorella

PALMA DI MONTECHIARO (AGRIGENTO) –

Raimondo Burgio, commerciante di 35 anni, cognato di Ignazio Scopelliti, il bracciante agricolo disoccupato che è stato ucciso stamani a Palma di Montechiaro (Ag), è stato arrestato su provvedimento del Pubblico Ministero dott.ssa Emiliana Busto con l’accusa di omicidio . Burgio, che continua a negare ogni addebito, avrebbe esploso una decina di colpi di pistola calibro 9.L’elemento determinante sarebbe l’arma legalmente detenuta  ritrovata dai carabinieri.

Anche il  movente dell’omicidio per gli investigatori sembra molto chiaro e costituisce una difesa della moglie violentata dallo  Scopelliti  che non si rassegnava alla separazione e non lasciava in pace la donna..

Il padre di Raimondo Burgio, un settantaduenne, è stato denunciato per favoreggiamento ed è stato rilasciato dopo nove ore di interrogatorio. Un altro elemento di prova per i militari è il  filmato di video sorveglianza di una palazzina che avrebbe ripreso gli istanti inerenti l’uccisione dell’uomo

Impianti con telecamere: sì, ma attenti alla loro angolazione

Risultati immagini per foto di telecamere per videosorveglianza

Una interessante decisione dell’Autorità Giudiziaria pone dei limiti alla diffusione dell’installazione delle telecamere – e loro angolazione -in un appartamento privato o in una villa. La sentenza di riferimento è del 31 gennaio 2018 emessa – si apprende – a Catania e ha condannato un condomino a risarcire la somma di 2mila euro al suo vicino per  danno non patrimoniale subito per l’intrusione. La richiesta di risarcimento per danno “morale” era partita dal condomino, il quale aveva prodotto un dvd con le riprese audiovisive allo scopo di sorveglianza effettuate dal vicino all’interno di parti private di pertinenza dell’immobile di sua proprietà. Il giudice di Catania aveva inizialmente escluso che il caso potesse integrare il reato di “interferenze illecite nella vita privata”, in quanto “gli spazi di pertinenza della abitazione di taluno ma di fatto non protetti dalla vista degli estranei (…) sono assimilabili a luoghi esposti al pubblico”. Ma per la sentenza conclusiva la questione si è capovolta: la possibilità di riprendere l’ingresso e le finestre del bagno e della cucina di proprietà del condomino danneggiato è stata ritenuta in netto contrasto con la disciplina dettata dalla delibera del Garante della Privacy dell’8 aprile 2010, dove è sancito che, ove singolo condomino installi impianto di videosorveglianza a tutela della sua proprietà esclusiva, “l’angolo visuale delle riprese deve essere limitato ai soli spazi di propria esclusiva pertinenza (…) escludendosi ogni forma di ripresa, anche senza registrazione, di immagini relative ad aree comuni (…) o antistanti l’abitazione di altri condomini”.

Il Tribunale ha quindi ritenuto illegittima l’installazione di un impianto di videosorveglianza che filmava le pertinenze altrui anche sotto gli aspetti della proporzionalità e della ragionevolezza, scrive infine Rosario Dolce, per effetto del cosiddetto  “balancing”.