MANOVRA, SI RADDRIZZANO I CONTI PER BRUXELLES MA IL BLOCCO ASSUNZIONI 2019 ACCRESCE IL DRAMMA DELL’OCCUPAZIONE

RESTA IL DRAMMA OCCUPAZIONE NEL SUD ITALIA

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“Quota 100” paga un prezzo alto- d’intesa con Bruxelles – e all’ultimo momento vede scendere i fondi a disposizione per il 2019 da 6,7 miliardi a poco meno di 4.

La riforma della legge Fornero dovrebbe partire ad aprile assicura il governo, insieme a quello sul reddito di cittadinanza (che ha subito un taglio di 1,9 miliardi e può contare su 7,1 miliardi): entrambi i provvedimenti dovrebbero arrivare al Consiglio dei ministri solo a gennaio e non entro la fine dell’anno come inizialmente ipotizzato e annunciato.

       Il reddito prevede- secondo il ministro Tria – fino ai 780 euro per i redditi più bassi: arriverà anche l’aumento degli assegni minimi e delle pensioni d’invalidità, assicura Di Maio.

Quanto alla riforma della Fornero, il taglio di 2,7 miliardi, contro i 2 annunciati nelle settimane scorse, non comporta secondo il sottosegretario al Mef leghista Massimo Garavaglia modifiche sostanziali o ulteriori paletti: “Non c’è nessun problema né per quota 100 né per le altre misure esistenti”, vale a dire Ape social, che si dovrebbe finanziare con alcuni fondi ‘avanzati’ e Opzione donna, il cui costo è relativamente oneroso.

Nessuna retromarcia ma solo una conferma dei  capisaldi della riforma della legge Fornero, che però sarà triennale: potrà andare in pensione, tra il 2019 e il 2021, chi ha almeno 62 anni e 38 di contributi con una finestra trimestrale se lavoratore privato (la prima scatta ad aprile) e semestrale se pubblico. In questo caso l’uscita sarà a ottobre. Confermato anche il divieto di cumulo con l’attività lavorativa fino ai 67 anni.

 In particolare il prossimo anno il risparmio per l’erario ammonta a 253 milioni, a cui si aggiungono 745 nel 2020 e 1,23 miliardi nel 2021. Gli assegni fino a 1.521 euro ( questo punto interesserà più di 24 mila persone) le pensioni saranno rivalutate al 100%, quelli fino a 2.535 euro del 90% e quelli superiori del 75%.

PENSIONI D’ORO – Il contributo sulle pensioni d’oro sarà del 15% per i redditi tra 100.000 e 130.000 euro e andrà a salire fino ad arrivare al 40% per quelli superiori a 500.000 euro. Le fasce sono complessivamente 5 e, oltre alla minima e la massima, è previsto un prelievo del 25% per i redditi tra 130.001 e 200.000 euro; del 30% per i redditi tra 200.001 e 350.000 euro; del 35% per i redditi tra 350.001 e 500.000 euro. Dal taglio delle pensioni d’oro è previsto un mini-gettito- secondo un comunicato del governo- pari a 76 milioni il prossimo anno, 80 milioni nel 2020 e 83 milioni nel 2021. Il totale è pari a 236 milioni nel triennio

WEB TAX – Web tax al 3% per le imprese che si occupano di commercio ma anche quelle che vendono dati e fanno pubblicita online. Il prelievo interessa ”i soggetti esercenti attività d’impresa che singolarmente o a livello di gruppo, nel corso di un anno solare realizzano” uno dei seguenti risultati: un ammontare complessivo di ricavi ovunque realizzati non inferiore a 750 milioni; un ammontare di ricavi derivanti da servizi digitali realizzati nel territorio dello Stato non inferiore a 5,5 milioni.La web tax consentirà di incassare 150 milioni il prossimo anno, a cui si aggiungono 600 milioni nel 2020 e altri 200 milioni nel 2021.      Infine non sono previsti assunzioni nel pubblico impiego fino al mese di novembre 2019…  La Sicilia, il Sud resta nel dramma occupazione in attesa che i conti si raddrizzino….