SACERDOTI -ESORCISTI: “NON APRITE LE PORTE A SATANA O AI SUOI NUMEROSI DEMONI…”
di Raffaele Lanza
Seduta spiritica e Medium. Non nascondiamo la difficoltà di individuare un Medium che abbia la capacità di produrre tutti i fenomeni che abbiamo accennato nelle puntate precedenti. Non è facile perchè un Medium si deve spostare a Catania e, quindi deve fidarsi delle persone che noi gli presenteremo. Circostanza non gradita perchè il Medium in gran parte dei casi – sappiamo- può subire un momentaneo sconvolgimento psichico nel fare da tramite alle comunicazioni dei “disincarnati”. Quindi la presenza di un sacerdote e di un medico si rivelano opportuni in una seduta spiritica.
Ma fare una seduta spiritica per la Chiesa, e gli esorcisti può significare accettazione del rischio non indifferente di aprire la “la porta al demonio”. E scusate se è poco. Alcuni sacerdoti da noi interpellati non vogliono neanche sentirne parlare , altri – ci hanno respinto in maniera ferma e decisa invitandoci ad non oltrepassare la soglia voluta da Dio e consacrata nel Vangelo , altri due, tre da noi avvicinati – hanno riferito, in modo dubitativo di poter partecipare alla seduta solo con funzione di guida dei fenomeni ed individuazione di eventuali spiriti demoniaci. Insomma una disponibilità alla Cultura dell’Ignoto e dello Spiritismo. Ma cosa succede durante queste sedute spiritiche’? Quali rischi corre un Medium? E i presenti? Perchè tanta paura a superare i limiti tra la Vita e la Morte ‘? Perchè tanta certezza nel sostenere che gli “Angeli ribelli” possono dominare nel corso della seduta spiritica le nostre menti e i corpi? Perchè Dio dice agli uomini che la “comunicazione coi morti” è assolutamente proibita? E, se un demone dovesse davvero entrare nel corpo o nella personalità di uno dei presenti, possiamo poi , con l’aiuto dell’esorcista, liberarcene con la preghiera’?
I Sacerdoti contrari, in gran parte, “ad aprire, riferiamo papale papale, le porte al diavolo”
E, infine, se un sacerdote-esorcista dovesse davvero darci il placet con la sua presenza, può esso andare incontro a scomunica del Vaticano, anche se la partecipazione è richiesta dalla direzione del nostro Giornale a fini esclusivamente culturali , di ricerca e di conoscenza ? L’unica eccezione a tutto questo è la chiarezza, l’onestà, la serietà, e l’impegno dei partecipanti in uno studio che potremmo definire non solo giornalistico spiritico ma una sorta di allenamento analogo a quello degli sportivi.Sotto questo profilo riteniamo di avere il disco verde per la “deroga” alla regola del Vangelo
Vediamo quel che abbiamo appreso allora, in attesa di interpellare un Medium professionista disponibile a contattarci a Catania.
Nel corso della seduta possono avvenire modificazioni di natura fisiologica: le più comuni sono, respirazione affannosa, raffreddamento degli arti, pallore del volto o suo congestionarsi, rallentamento o accelerazione del battito cardiaco e, in alcuni casi assai rari, raggiungimento di uno stato di anestesia, completo o parziale. In alcuni soggetti – riferiscono gli esorcisti -, durante la trance, venivano annullate determinate funzioni cerebrali Durante lo stato di trance medianica il soggetto riceve l’incorporazione di uno spirito appartenente al mondo delle entità disincarnate. Quando questi penetra nel Medium ha la possibilità, per suo tramite, di riallacciare un contatto diretto e immediato con il mondo dei viventi, di rispondere alle loro domande e di eseguire alcune azioni e alcuni fenomeni paranormali. Sappiamo che generalmente lo spirito manifestatosi durante la seduta diventa lo spirito “guida” del Medium che si offre come tramite per il contatto. Questo diventa lo scenografo delle evocazioni: è lui ad introdurre le entità e a congedarle…. Questo spirito si sovrappone alla personalità vera del medium, quasi relegandola in un cantuccio della coscienza o dell’inconscio.
Secondo altri spiritisti il medium nella seduta spiritica può andare incontro ad uno sdoppiamento della personalità: il Medium cioè non incorpora affatto lo spirito di un defunto, bensì opera una frattura all’interno della sua consapevolezza e del suo inconscio di cui – spesso- non sa rendersi conto. Le personalità si presentano come spiriti sopravvissuti di defunti noti o ignoti al Medium e agli sperimentatori, e danno notizia della loro passata esistenza precisando particolari a tutti sconosciuti e neppure facilmente verificabili; si comportano insomma come personalità autonome, esterne, originali.Se in certi casi – si apprende ancora – è palese che una trance possa determinare un processo di dissociazione psichica -è altrettanto vero che molto spesso questa evidenza o fenomeno non sussiste e dà credito e vigore all’alternativa di natura spiritica
Il processo di identificazione è il fenomeno che più sorprende:- Il Medium incorpora un defunto fino ad identificarsi con la sua personalità che viene pienamente rispettata anche nel linguaggio. Non trascuriamo che spesse volte il soggetto medianico non ha mai conosciuto colui a c ui presta supporto fisico per il collegamento e il contatto. Altra domanda: vi è un sistema per capire se il Medium è caduto nello stato alterato di coscienza della trance? Come possiamo capire se il processo medianico si è instaurato?
Affermano i sacerdoti esperti in materia che non possiamo renderci conto di questa alterazione medianica perchè le modalità di espressione e di manifestazione della trance variano a seconda del soggetto impegnato nella prestazione. Vi sono solo alcune costanti indicative. E cioè: lo sguardo del Medium è assente, quasi la sua attenzione fosse catturata da qualcosa di misterioso che l’assorbe completamente. Gli arti vengono a rilassarsi in modo assoluto o, per contrasto, a irrigidirsi rapidamente. Si nota una perdita di coscienza accompagnata da tremori e smarrimento dell’attenzione; sovente gli astanti sono costretti ad assistere il soggetto in trance che si abbandona con tutto il corpo e rischia di cadere a terra o ai piedi del tavolo rotondo attorno al quale si opera l’esperienza…..
(Continua)