Vi sono ancora “squilibri eccessivi” in Italia, con dinamiche protratte di produttività debole, e rischi con rilevanza transfrontaliera in un contesto di disoccupazione e di crediti deteriorati ancora elevati“. . Diverse misure sono ora in divenire, in particolare nel campo delle politiche sociali e del lavoro, della giustizia civile e del business environment”. Le affermazioni sono diffuse dalla Commissione Europea, nel pacchetto d’inverno del semestre europeo.
La sostenibilità nel lungo periodo del sistema pensionistico italiano “assicurata dalle riforme del passato si sta lentamente deteriorando”sottolinea la Commissione Europea. La spesa pensionistica in percentuale sul Pil, riportano i tecnici dell’esecutivo Ue, “è salita del 2% come risultato della crisi e della relativa caduta del Pil nominale. Ora è la seconda nell’Ue e nell’Ocse, dopo la Grecia. Le passività implicite derivanti dall’invecchiamento della popolazione erano state contenute dalle riforme previdenziali e sanitarie del passato, che avevano migliorato la sostenibilità nel lungo termine”.