Occorre sperare e pregare per l’equipaggio del San Juan
Nove Paesi, tra cui l’Uruguay, il Cile, il Brasile, il Perù, gli Stati Uniti e il Regno Unito si sono mobilitati – si apprende – per cercare il sottomarino argentino nell’oceano. Una vera impresa se teniamo conto che i sottomarini, come quello argentino, sono studiati e progettati dagli scienziati proprio per non farsi scoprire, neppure negli abissi dell’oceano. La Marina argentina è quella che più, naturalmente sta in apprensione, e ha schierato una quindicina di unità navali. Riportare a casa sani e salvi tutti i membri dell’equipaggio non è solo la speranza ma anche l’obiettivo primario di questa disperata corsa contro il tempo.
E se è vero chel’equipaggio è comunque addestrato a sopravvivere in condizioni estreme, è innegabile che se fosse vero che il San Juan ha a disposizione solo 7 giorni di ossigeno, allora le prospettive più pessimistiche cominciano a diventare sempre più cupe. Le autorità non sanno ancora dire se il sottomarino si trovi in superficie o se, secondo l’ipotesi più accreditata, sia affondato.
Nell’ipotesi che il sottomarino sia davvero affondato nell’oceano, allora l’equipaggio, secondo quanto stimano alcuni analisti, avrebbe a disposizione tra i 7 e i 10 giorni di ossigeno per sopravvivere.. “Se il San Juan fosse ancora intatto, avrebbe una settimana,10 giorni di ossigeno” ha detto alla ‘Cnn’ Peter Layton, visiting professor della Griffith University. Quanto ai viveri, “in generale vi sono sempre scorte per 15 giorni in più rispetto a quelli di navigazione prevista” secondo il portavoce della Marina Enrique Balbi..
Mentre in nottata si è diffusa la notizia, non ancora confermata, che alcuni aerei statunitensi avrebbero individuato qualcosa nell’Atlantico meridionale che potrebbe corrispondere a un oggetto metallico, ma nulla è certo…..si attende , si spera e si prega Dio..(Agenzia).
Papa Francesco- si apprende – prega per l’equipaggio del sottomarino argentino scomparso