Sicilia: Sicurezza dighe, all’Autorità di Bacino riunione con la Protezione civile

 

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Palermo,

Prevenire qualsiasi tipo di rischio per consentire una gestione sicura delle dighe della Sicilia e dei tratti delle aste fluviali a valle di queste. Questo lo scopo dell’incontro che si è tenuto a Palermo, nei locali dell’Autorità di Bacino, convocato dal segretario generale Leonardo Santoro.

Alla riunione, promossa in sinergia con il dipartimento regionale della Protezione civile,- comunica la Regione – hanno preso parte anche i gestori degli invasi e l’Ufficio tecnico per le dighe della Sicilia (Ministero delle Infrastrutture). Al vaglio degli uffici ci sono gli studi effettuati su diversi invasi dell’Isola finalizzati a consentire l’aggiornamento dei Documenti di Protezione Civile, che tengano conto dei valori delle portate cosiddette “QAmax” (in assenza di pioggia) e “Qmin” (in presenza di pioggia) di 41 dighe siciliane, vale a dire quelli della portata massima e minima che può essere versata, in sicurezza, in linea con la direttiva del presidente del Consiglio dei ministri dell’8 luglio 2014 e con quelle emanate lo scorso anno dalla stessa Autorità di Bacino.

Sarà compito dei gestori, pertanto, riformulare, eventualmente tali valori alla luce della presenza di infrastrutture o di altri elementi presenti lungo le aste fluviali quali ponti, guadi, strade o anche abitazioni, talvolta abusive, che limitano significativamente la portata minima sversabile dalle dighe in caso di forti piogge. «Si è trattato di un primo, importante, incontro a cui ne seguiranno altri – ha detto Santoro – utile ad avere rilevanti elementi necessari alla successiva predisposizione dei Piani di Emergenza Dighe, di competenza del dipartimento regionale della Protezione civile in raccordo con l’Ufficio tecnico per le dighe e le prefetture territorialmente interessate». È stata pertanto richiesta a tutti i gestori una revisione completa dei valori di portata ad oggi stimati, al fine di programmare meglio il sistema di allertamento, da un lato, ed individuare le criticità da rimuovere, dall’altro, per garantire un più sicuro ed efficiente funzionamento degli invasi siciliani.

8 agosto “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano del Mondo”: nota del Comune di Messina

 

Oggi, 8 agosto, in occasione della giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, l’Amministrazione comunale di Messina ha ricordato con una nota-Comunicato  gli italiani caduti sul lavoro in patria e all’estero. “A tutti i nostri connazionali che hanno perso tragicamente perso la vita nell’esercizio della loro attività va il nostro ricordo. E oggi in particolare, nel giorno dell’anniversario della tragedia di Marcinelle in cui persero la vita a causa di un incendio 262 minatori.

La miniera della cittadina belga – si legge nel documento – rappresenta il simbolo e la memoria per tutti gli emigranti italiani che hanno perso la vita sul lavoro. Un lavoro duro, faticoso e pericoloso. Auspichiamo che la memoria di quei 136 connazionali alla ricerca di un futuro migliore, possa contribuire a garantire e mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”, conclude l’Amministrazione comunale.

“Emissioni nocive” sull’isola Vulcano

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Isola Vulcano

 

I valori delle emissioni nocive negli ultimi due mesi, secondo Arpa e Ingv, risultano stabili ma sempre anomali. La situazione non è peggiorata, tuttavia non bisogna abbassare l’attenzione, soprattutto in previsione dell’avvio della stagione estiva. Per alcune zone, comunque, le prescrizioni adottate con le precedenti ordinanze potranno essere mitigate.
È questo il risultato della riunione del Comitato per il coordinamento delle misure per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica chiamato ad attuare gli interventi di prevenzione e monitoraggio dei gas nocivi sull’isola di Vulcano, alle Eolie, che si è tenuta ieri su convocazione del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in qualità di commissario delegato.
All’incontro in video collegamento hanno partecipato anche il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile Salvo Cocina, il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, il viceprefetto di Messina Francesco Milio, oltre ai rappresentanti dell’Asp, dei Vigili del fuoco, dell’Arpa Sicilia, dell’Ingv, del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale alla Salute, dell’Istituto superiore di sanità e della comunità di Vulcano.
«I tecnici ci dicono che la situazione è stazionaria, ma dobbiamo essere pronti a qualsiasi tipo di emergenza, nel caso in cui i valori dovessero tornare a salire, come avvenuto nel periodo di maggiore crisi. Dobbiamo neutralizzare la sensazione di “abbandono” che cittadini e operatori turistici manifestano, per questo motivo dobbiamo accelerare sulla realizzazione della Rete dei sensori  di rilevamento dei gas nocivi per potenziare ancora di più il monitoraggio del fenomeno».
Altro argomento affrontato è stato quello della vigilanza.  «Dobbiamo rendere l’isola – ha detto il presidente della Regione – fruibile dal punto di vista della sicurezza. Chiederò al ministro dell’Interno e al prefetto di Messina la possibilità di predisporre un adeguato presidio di uomini in divisa, che siano da deterrente nei confronti di coloro che si avvicinano alle zone interdette, soprattutto per l’estate». Nel frattempo, la Protezione civile regionale ha provveduto a collocare la segnaletica necessaria e quella nazionale a organizzare un’esercitazione con le prove di evacuazione dall’isola, che hanno visto il fattivo coinvolgimento della popolazione e dei volontari.
Musumeci ha annunciato pure che, subito dopo l’approvazione del Bilancio, la Regione varerà una campagna di comunicazione per promuovere le isole minori, con particolare attenzione proprio a Vulcano. Una decisione per “compensare” l’apprensione degli operatori turistici che si attendono anche per quest’anno prenotazioni di quanti amano godere la suggestione che offre l’Isoletta.
Alla luce dell’attuale situazione, nelle nuove ordinanze che il sindaco di Lipari si appresta a varare, con il parere favorevole del Comitato, continuano a restare precluse le aree limitrofe al cratere, al laghetto naturale dei fanghi termali e alla spiaggia dei Faraglioni, dove l’attività dei fumaroli è ancora intensa. Saranno, invece, alleggerite le misure nell’area delle cosiddette “Case Lombardo”.
«Quello che ci conforta – ha detto il sindaco Giorgianni – è l’assenza di qualsiasi ricorso di pazienti alla Guardia medica o ai medici di famiglia per malori legati all’emissione dei gas. Nelle poche volte che i valori sono stati fuori dalla norma, inoltre, abbiamo accertato la presenza di venti predominanti in quelle zone e comunque il Comune ha effettuato una regolare attività di informazione alla popolazione affinché fosse sempre coinvolta».

«Serve prudenza – ha concluso Musumeci – ma sono certo che sarà un’estate intensa sul piano turistico ed economico».

Aci Sant’Antonio, messa in sicurezza del territorio

Cartelli di avvertimento, segnali, recinzioni e altro materiale di barriera  a HGC | HGC

 

. Caruso: “Altri due grandi traguardi raggiunti”Erano stati già annunciati come ulteriori possibili traguardi di questo 2021, e adesso è arrivata la conferma: la Giunta comunale ha approvato iprogetti per la regimazione delle acque in via Nocilla e per la realizzazione della via di fuga in via San GiuseppeSi tratta di due importanti opere di messa in sicurezza del territorioattese da molto tempo e finalmente pronte per diventare realtà. Nel primo caso in virtù di un un finanziamento di oltre mezzo milione di euro si effettuerà  il ripristino e il recupero del sistema fognario di viaNocilla, oltre che il rifacimento dell’asfalto sull’intera strada,mentre nel secondo caso verrà attenzionato il rischio idrogeologico, datanto tempo sotto la lente di ingrandimento e che ha già visto partire la gara d’appalto.“Si tratta di due altri due grandi traguardi raggiunti in questo 2021 – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – che vanno a sommarsi a quelliche, grazie al lavoro congiunto degli uffici e della parte amministrativa, siamo riusciti ad ottenere, a partire dal rifacimento del centro storico e dalla realizzazione della palestra a Santa Maria La Stella. In questo caso, poi, viene posta attenzione alla sicurezza del territorio, con un intervento come quello di via San Giuseppe atteso da moltissimo tempo, ed è un’opera che insieme a quella di via Nocilla, che per la sue caratteristiche richiede una azione di regimentazione importante, farà la differenza ad Aci Sant’Antonio.Sono molto lieto di poterlo annunciare sul finire di questo anno così difficile, e di poterlo annunciare dopo aver messo in evidenza l’ottimo stato di salute delle nostre casse, in modo da preparare come si deve l’anno che sta per venire”.

APPELLO ,PER MOTIVI DI SICUREZZA,DI ABITANTI DELLA VIA RAGALIDDA AL COMUNE DI NICOLOSI PER UNA MIGLIORE QUANTITA’ DI LUCE SULLA STRADA

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

“Gli abitanti della Via Ragalidda a Nicolosi  hanno recentemente rappresentato al Comune -Ufficio competente dei Vigili urbani- la sostituzione di un lampione spento perchè guasto o fulminato – quasi di  di fronte al  n.15, e la collocazione di una lampada presso il numero civico  , n.15 per l’esistenza di un Palo Enel

La legge-  impone infatti che ci siano condizioni di sicurezza nelle vie e nelle strade

La sicurezza, a 360 gradi, di una zona  extraurbana non passa soltanto dalla presenza più o meno costante delle forze dell’ordine -Carabinieri e Polizia locale -municipale  ma anche della corretta illuminazione nelle ore serali e notturne. Appare abbastanza ovvio che un luogo buio si presta maggiormente a hi è dedito alla malavita e alle rapine   o anche a qualche incidente rispetto a quello in cui non manca la luce. E questa zona della Via Ragalidda non è affatto sicura, che si aspetta?

FARO SPENTO E LAMPADA DA COLLOCARE   SUL PALO PRESSO NUMERO CIV. 15

Quello che dovrebbe essere altrettanto ovvio è che quando un lampione non funziona dovrebbe essere lo stesso Ente  immediatamente a ripararlo                     E’ questa la dottrina dei doveri. In questo modo, appunto, si evitano la delinquenza e l’incidente sopra citati. Non solo ma si incoraggiano  anche i turisti a visitare una delle we vie più ridenti del Comune di   Nicolosi

 

Nicolosi, l'emozione della fascia tricolore per Angelo Pulvirenti - Sicilia Network

(Nella foto d’Archivio) Il Sindaco di Nicolosi   Angelo Pulvirenti

Vale la pena segnalare che nel 2016 sono state introdotte nuove normative sull’illuminazione pubblica, in particolare sulla classificazione delle strade e sull’intensità ed il tipo di luce che ciascuna zona deve avere nelle ore serali e notturne per garantire la sicurezza di chi vi transita. Lasciare a lungo dei lampioni spenti -come in via Ragalidda, oltre due mesi circa- e non mantenere la quantità di luce necessaria e stabilita dalla legge, dunque, può rappresentare un serio problema in primis per ch abita nella zona che si collega dal campo sportivo PulvIrenti alla via Guardia Ragala ma anche per chi vi transita occasionalmente, per gli stessi Vigili urbani e Carabinieri che combattono contro la delinquenza e chi si deve occupare della gestione degli impianti.

SPECCHIO PARABOLICO FRONTE AL N.15 DELLA VIA RAGALIDDA-

 

Specchio Parabolico Immagini e Fotos Stock - Alamy

Fra l’altro, segnaliamo al Comune di Nicolosi -Ufficio Vigili urbani – che appare indispensabile e persino urgente uno specchio parabolico di fronte al   cancello del numero 15 della via Ragalidda per avere visibilità delle auto e camion che transitano veloci trascurando che alla loro destra può uscire da una proprietà privata una automobile.

Di chi è, dunque, la responsabilità se, a causa di un lampione spento, un automobilista fa un incidente o un pedone viene investito? Secondo il Codice civile, «ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito»

Oltre al Codice della strada e al Codice civile, anche lo Stato – rileviamo – con la legge UNI 11248, focalizzata proprio sull’illuminazione stradale impone che ogni strada abbia una quantità di luce atta a garantire la sicurezza, a seconda della  della viabilità media registrata. E vorremmo ricordare all’Ill.mo Sindaco Primario Chirurgo dott.Pulvirenti  che la via Ragalidda  ,tra tutte le vie di CONTRADA RAGALA, è quella che, secondo i rilevamenti comunali degli anni precedenti, registra in assoluto il maggior numero di residenti.  Una via che meriterebbe la percentuale di edificabilità concessa da quella politica miope e deteriore di decennio trascorso alle vie consorelle- ma molto più distanti dal centro urbano e periferico

 

Controlli a Siracusa di 200 militari impegnati in un servizio straordinario di sicurezza

Tribunale di Siracusa

Il Tribunale di Siracusa – (Archivio -Sud Libertà)
 Siracusa – 
Oltre 200 Carabinieri all’alba di oggi hanno circondato un intero quartiere della città di Noto (SR) e stanno setacciando casa dopo casa, alla ricerca di armi detenute illegalmente. A poche ore dall’inizio della vasta operazione, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, supportati anche da unità cinofile, hanno sequestrato ben 10 pistole, munizionamento di vario calibro, armi bianche e oltre 100.000 euro.
Le perquisizioni sono tutt’ora in corso e sono in atto verifiche con personale della società di fornitura di energia elettrica, volte ad appurare eventuali allacci abusivi.
Al vaglio le posizioni di alcune persone ritenute detentrici di alcune delle armi sequestrate.
L’odierno servizio di controllo straordinario del territorio si inserisce tra le attività intraprese a seguito del ferimento di un 17 enne di Noto ove nessuna collaborazione è pervenuta dai parenti e dai testimoni all’attività di indagine.

Isola di Vulcano:denunciati turisti -ignari del rischio di esalazioni gassose- trovati sulla sommità del cratere vulcanico dell’isola eoliana

 

Isola di Vulcano, Eolie: il sentiero per salire al cratere
 Messina – Isola di Vulcano,
 
I Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno effettuato un servizio di controllo del territorio nelle isole Eolie, con particolare attenzione alle zone della c.d. “movida”, anche per verificare il regolare rispetto delle normative governative per il contenimento della diffusione del contagio del virus Covid-19.
I militari delle Stazioni Carabinieri dell’arcipelago eoliano di Lipari, Vulcano, Santa Marina Salina, Filicudi e Stromboli, nonché del Posto Fisso di Panarea, hanno attuato diversi posti di controllo alla circolazione stradale, nel corso dei quali, a Vulcano, hanno deferito una persona in stato evidente di ubriachezza, sanzionandola anche per violazione della normativa sul distanziamento sociale.
Inoltre, sempre sull’isola di Vulcano, i Carabinieri hanno sanzionato dieci turisti, per aver violato l’ordinanza sindacale n. 115/2021 del Comune di Lipari che, in ragione della pericolosità connessa alle anomale concentrazioni delle esalazioni gassose presenti sulla sommità del vulcano, vieta la scalata del cratere della Fossa a visitatori ed escursionisti, elevando sanzioni amministrative per un totale di cinquemila euro.
Nel corso dei servizi sono state sottoposte a controllo 32 vetture e 83 persone. Infine   sono state elevate diverse sanzioni per violazione delle norme del codice della strada tra cui la mancanza di copertura assicurativa, l’uso del cellulare alla guida di veicoli ed il mancato uso del casco a bordo di motocicli

LE RAGIONI DEI NO VAX: IL DESTINO DELLA VITA INTERVIENE ANCHE DOPO IL VACCINO PFIZER

 

Paralisi facciale-embolia polmonare anche dopo alcune settimane -in diversi casi (spesso omessi di comunicarli) con  il vaccino anti Covid di Pfizer

Vaccini, Pfizer rinvia consegna di 32mila dosi. La Regione: "Così troppi ritardi"

di   Raffaele Lanza

Si dice che i vaccini siano sicuri. Si dice che il vaccino è necessario perchè “rispetta la libertà degli altri”.  Si dice ancora che oltre il 70 per cento della popolazione si è vaccinata e ha scelto consapevolmente di farlo, si dice che i no vax  hanno la libertà di non vaccinarsi ma probabilmente “non confidano nella sicurezza dei vaccini” ribadiscono i virologi, primari e scienziati in ogni occasione o trasmissione televisiva

Quel che non si dice e si nasconde da più parti, sono i decessi che, pur in percentuale bassissima, hanno determinato alcuni di questi vaccini industriali, venduti prima ad un prezzo, poi ad un prezzo più alto. Vorremmo vedere noi, questi virologi, o le star imbecilli che ci martellano ogni minuto in televisione  sulla necessità di vaccinarsi, se essi nella loro famiglia, avessero avuto casi gravi di malattia o embolia polmonare dopo la somministrazione del vaccino Pfizer.    Non si perde niente a fare pubblicità sulla pelle degli altri. Ma sappiamo che il destino della vita interviene come una roulette o un bel paio di forbici.   Allora, ricordiamoci che i no vax hanno delle buone ragioni a difendere il principio della libertà del rifiuti. Tante cose, decessi, e malattie causate dai vaccini,sono state nascoste all’opinione pubblica . Parola d’ordine del Ministero della Salute: vaccinazione generale per combattere le varianti del virus.Ricorderemo qui: 

I decessi registrati recentemente dall”agenzia del farmaco della Norvegia,  23 morti, tra persone anziane e fragili, “associate alla vaccinazione anti-Covid” di Pfizer-BioNtech. La difesa d’ufficio, ingiustificata:  “reazioni comuni ai vaccini con mRNA, come febbre e nausea, potrebbero aver contribuito ad un esito fatale in alcuni pazienti fragili e anziani“.

Covid, Pfizer sta preparando una versione in polvere del suo vaccino- Corriere.it

Ricorderemo il caso di quel  61enne inglese che aveva  sviluppato delle paralisi facciali dopo entrambe le dosi del vaccino anti Covid di Pfizer e BioNTech. “l fatto che i due episodi di paralisi facciale si siano manifestati nell’uomo immediatamente dopo ciascuna dose di vaccino suggerisce in modo molto forte che la paralisi di Bell sia da attribuire al vaccino Pfizer-BioNTech, sebbene una relazione di causa-effetto non possa essere stabilita”, avevavo rilevato  gli esperti del Royal Surrey County Hospital Nhs Foundation Trust di Guilford in una ricerca pubblicata sulla rivista Bmj Case Reports

La paralisi di Bell si manifesta con uno stato di debolezza e un improvviso blocco dei muscoli di un lato del viso a causa di un’infiammazione che provoca il malfunzionamento del nervo facciale, che tra le sue funzioni stimola anche le ghiandole salivari e lacrimali e controlla un muscolo dell’udito.

In genere è causata da infezioni virali o da disturbi del sistema immunitario. Già in fase sperimentale con i vaccini Comirnaty di Pfizer e BioNTeche Vaxzevria di AstraZeneca erano stati rilevati alcuni casi di paralisi di Bell.    In altri casi il vaccino Pfizer ha causato embolia polmonare provocando una infiammazione alle gambe e una crisi cardiaca con dilatazione del tessuto cuore In questi casi il fatto diventa ancora più grave -anche se gli specialisti non riescono a fornire una correlazione precisa col Covid- perchè l’evento si è verificato in persone del tutto esenti da patologie o malattie.  

ETNA, SABBIA VULCANICA, PAROSSISMO SENZA FINE E FRAZIONI IN SITUAZIONE DRAMMATICA E MOLTO DIFFICILE DA GESTIRE

Eruzioni storiche etnee | Museo dell'Etna

Archivi -Sud Libertà – Museo dell’Etna
Caruso, “Siamo intervenuti immediatamente, ma la situazione è grave”

Ennesimo parossismo, questa notte, del vulcano Etna, con spettacolari fontane di lava ma con l’immancabile, purtroppo, caduta di sabbia nera sui comuni pedemontani. Ampia la fascia colpita, e in questa si è registrato il pesante coinvolgimento delle frazioni di Santa Maria La Stella, Monterosso e Lavinaio, ancora una volta duramente segnate dalla pioggia di materiale piroclastico.
Le squadre di pulizia delle strade sono intervenute prontamente, e già immediatamente dopo la fine del riversamento di sabbia e pietrisco è stato avviato l’intervento a partire da via Santa Maria La Stella, ripulita celermente. La pulizia, adesso, si sta concentrando sulle parti più colpite, per allargarsi via via alle zone stavolta meno vessate dalla ricaduta.
Con molta probabilità il nostro territorio è stato il primo che ha visto l’intervento della pulizia stradale – ha dichiarato il Sindaco,Santo Caruso – sulla scorta del gran numero di parossismi fino ad ora registrati, spesso vicinissimi tra loro e dagli effetti gravemente dannosi. “Nonostante questo, però, la situazione va considerata come difficilmente gestibile: le sole forze che riesce a schierare un ente pubblico come un Comune diventano insufficienti e, agli occhi dei cittadini, quasi inefficaci per garantire pulizia e, soprattutto,sicurezza.

 

L’intervento a S.Maria La Stella

Certamente- prosegue  Caruso – è stato positivo l’intervento di Stato e Regione sull’emergenza, con lo stanziamento di una somma importante, ma è evidente che ci troviamo ancora in una situazione drammatica, tale da richiedere forze attive sull’intero territorio montano e pedemontano. La gestione di una simile emergenza, unica in tutta Europa, sta diventano quasi proibitiva, e suona quasi come una beffa alla luce dell’esiguità delle zone colpite a fronte di un intero continente”.

 

Terremoto a Catania, l'INGV: "Dopo l'eruzione dell'Etna il suolo si è  spostato di 50 cm" | Stretto Web

COMUNICATO  DELL’OSSERVATORIO ETNEO DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI VULCANOLOGIA-

L’osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha segnalato che l’emissione di cenere sta continuando “ad intensità oscillante, alimentando una nube eruttiva diretta verso sud-est”.

Con i circa 50 episodi parossistici che dal 16 febbraio 2021 hanno interessato il cratere di sud-est del vulcano, l’Etna ha incrementato la sua altezza raggiungendo i 3.357 metri sul livello del mare, rende noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. “Gli eventi succedutisi nel 2021 – scrive in una comunicazione stampa- hanno accumulato notevoli quantità di materiale piroclastico e strati di lava sul cono del cratere di sud-est, il più giovane e più attivo dei quattro crateri sommitali dell’Etna, portando ad una cospicua trasformazione della sagoma del vulcano. Il cratere di sud-est è ormai di gran lunga più alto del ‘fratello maggiore’, il cratere di nord-est, da 40 anni la vetta indiscussa dell’Etna”.

Questo dato storico, che ha un’incertezza di 3 metri, è stato ottenuto tramite l’elaborazione di due triplette di immagini del satellite Pléiades acquisite il 13 e il 25 luglio 2021, nell’ambito della partnership internazionale Geohazard Supersites and Natural Laboratories (http://geo-gsnl.org/), permettendo di aggiornare il modello digitale della superficie dell’Etna.

Bilancio Aci Sant’Antonio, “oltre 4 milioni inseriti nella variazione di bilancio” e una vera pioggia di soldi su questo territorio

DEF 2017: audizione Ufficio parlamentare di bilancio e della Corte dei Conti - Bilancio e contabilità

 

Caruso: “Azione straordinaria, senza un euro dalle casse comunali”

 

Con la Delibera numero 71 del 4 agosto la Giunta comunale di Aci Sant’Antonio ha disposto una variazione di bilancio che certifica, per il 2021, un’azione amministrativa che ha letteralmente portato una pioggia di finanziamenti sul territorio.
Sono contenuti oltre quattro milioni di euro, infatti, nei documenti che descrivono le opere coperte da interventi economici esterni aggiudicati grazie al lavoro di questi mesi, opere che si aggiungono a quelle importantissime già avviate e in alcuni casi in dirittura d’arrivo, come quelle sui lavori in centro storico, nella via Regina Margherita, o la realizzazione della palestra a Santa Maria La Stella o, sempre in questa frazione, il microasilo.
L’elenco attuale conta la ristrutturazione del centro diurno per anziani in via Lucio Pulvirenti, per oltre un milione di euro, e per una cifra simile evidenzia anche la ristrutturazione dell’edificio di via Umberto; ci sono poi i centri estivi, la ristrutturazione della Biblioteca Comunale, l’intervento che cambierà il volto della Villa Comunale arricchendola in maniera significativa; e ancora: gli interventi per la messa in sicurezza del territorio,

con ottocentomila euro per via San Giuseppe e per via Nocilla, o l’efficientamento energetico al Palazzo Comunale.
Saranno interventi straordinari – ha dichiarato l’Assessore ai lavori Pubblici, Antonio Scuderi – che continueranno a migliorare l’aspetto di Aci Sant’Antonio, sia in termini di decoro che di efficienza, di viabilità, di sicurezza. E assumono un valore ancora maggiore alla luce di tutto quello che è stato già fatto, con risultati straordinari che vanno, per fare solo due esempi, dal centro storico al parco di Casalotto”.
Il Sindaco, Santo Caruso, mette in evidenza il lavoro svolto: “Questo eccellente risultato è frutto di una minuziosa programmazione, che ha portato ad una partecipazione a bandi, con esito positivo, che sta di fatto cambiando il volto del nostro paese. E voglio sottolineare che si tratta in tutti i casi di fondi che vengono dall’esterno: non c’è neanche un centesimo di compartecipazione, neanche l’ombra di spese dalle casse comunali. Nel saldo della descrizione della variazione di bilancio che abbiamo votato con la Giunta l’esito del confronto fra entrate e uscite recita 0, ed è un numero incredibilmente soddisfacente alla luce di tutto quello che è stato fatto e che sarà fatto”.