Romanzo d’esordio, a colpi di narrativa ucronica, per Betta Zy – scrittrice mantovana appassionata di thriller e di fantapolitica – che, in poco più di 200 pagine, tra complotti politici e misteriosi omicidi, ci racconta una differente versione della storia, dalla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri, in cui le razze aliene sono insediate sulla terra e vivono nascoste in mezzo a noi. Sasha Radislav, l’uomo che ha quasi ucciso Hitler, conosce cose che è meglio tenere segrete, come ad esempio se da qualche parte dell’Universo esistano altre forme di vita intelligente.
Fino a quando, anni dopo, l’omicidio di una giornalista rischia di portare alla luce l’esistenza di una vita extraterrestre, esseri superiori che il Terzo Reich aveva prima idolatrato, e in seguito provato a sottomettere per impadronirsi di armi e di ricchezze con le quali prepararsi a una nuova guerra.