Napoli, Insegnante aggredita da una trentina di genitori a Castellammare di Stabia: presidio carabinieri richiesto dalla dirigente scolasticaper riapertura della scuola

 

 

Auto carabinieri - (Fotogramma)

 

 

Napoli,

La scuola di Castellammare di Stabia (Napoli) dove giovedì una insegnante è stata aggredita da una trentina di genitori .sarà presidiata da una gazzella dei carabinieri, La richiesta era arrivata dalla dirigente scolastica, dopo l’episodio della scorsa settimana. Un’aggressione violenta che sarebbe legata ad una denuncia sporta da alcuni genitori, che lamentano presenti comportamenti a sfondo sessuale della donna nei confronti di alcuni alunni minorenni.

Alcune ferite ha riportato l’insegnante mentre è tuttora in ospedale il padre della donna che ha riportato la frattura di un braccio nel tentativo di difendere sua figlia.   Adesso sono in corso le indagini per capire meglio la problematica ed informare l’Autorità giudiziaria.

Israele e Hezbollah, uccidere chiunque senza pietà alcuna – anche donne e bambini – nel sud del Libano alla maniera di Hitler

 

 

Siria e Libano, l'altro fronte: scontri e missili a nord ...

 

 

I combattenti di Hezbollah , nel sud del Libano, hanno colpito un veicolo blindato militare con un missile guidato. Il veicolo ha preso fuoco e i soldati a bordo sono rimasti uccisi e feriti. Non c’è stata al momento alcuna conferma da parte dell’esercito israeliano.

Si apprende dai media che vi sono in corso combattimenti molto aspri in corso ad Aita el Chaeb, Ramiyeh e Qaouzah, nella zona di Bint Jbeil.

Altri quattro soldati dell’Idf sono stati uccisi e altri 58 sono stati feriti da un attacco di droni di Hezbollah contro una base militare vicino a Binyamina, nel centro-nord di Israele. L’attacco è stato rivendicato da Hezbollah, che ha dichiarato di aver preso di mira una base di addestramento con uno “sciame di droni” e di aver così dimostrato di essere in grado di colpire Israele.

Mentre è di 19 morti e 7 feriti il bilancio di un raid aereo israeliano contro la zona di Aitou a maggioranza cristiana nel nord del Libano, nel distretto di Zgharta. E’ la prima volta, dall’inizio del conflitto con Hezbollah un anno fa, che Israele colpisce questa zona.

Idf: “25 razzi Hezbollah da zone vicino Unifil contro Israele in un mese”

”Nel mese scorso circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro comunità israeliane e truppe Idf dai complessi terroristici di Hezbollah situati vicino alle postazioni Unifil nel Libano meridionale, sfruttando la loro vicinanza alle forze Onu. Uno degli attacchi ha causato la morte di due soldati Idf”.           Israele afferma  che ”Hezbollah utilizza complessi situati sopra e sotto terra per compiere attacchi terroristici contro lo Stato di Israele”.

”I raid mirati dell’Idf sono diretti solo contro Hezbollah e le attività delle truppe non sono dirette alle postazioni, alle forze o alle infrastrutture Unifil”, chiariscono le Forze di difesa israeliane spiegando che ”giovedì 30 settembre, prima dell’inizio dell’operazione, i rappresentanti dell’Idf hanno presentato una richiesta all’organizzazione di spostare il suo personale lontano dalle postazioni situate entro cinque chilometri dalla Blue Line, poiché questa zona sarebbe diventata una zona di combattimento attiva”.

Inoltre ”le Idf mantengono una comunicazione continua con l’Unifil per evitare, per quanto possibile, qualsiasi danno al personale dell’Unifil nella zona e continueranno a farlo, nonostante la complessità della presenza dell’Unifil all’interno della zona di combattimento”.

Unifil: “L’Italia non prende ordini da nessuno”  Ma occorre una soluzione politica

”La situazione” nel sud del Libano è grave, ma ”la missione resta”. Così il portavoce di Unifil Andrea Tenenti , sulla base dell’affermazione del Ministro alla difesa Crosetto “L’Italia non prende ordini da nessuno”, che ha  assicurato che “il contingente italiano sta bene, è motivato. Abbiamo la Brigata Sassari con più di 1.100 Caschi blu, rimangono nelle loro posizioni”.

Certo, ha ribadito, ”la situazione non è facile, ma continuano a lavorare, come tutti gli altri contingenti della missione” perché ”non possiamo avere un Paese che detta le regole per la Comunità internazionale”. Infine un auspicio: ”Occorre trovare una soluzione politica e diplomatica”.

Intanto continuano gli attacchi da parte di Israele anche su Gaza. E’ di almeno 10 morti e 30 feriti il bilancio di un raid aereo israeliano sul campo profughi di Jabalia nel nord della Striscia dove, secondo le Idf, si nascondono miliziani di Hamas.    Si apprende anche  che i caccia israeliani hanno colpito un centro di distribuzione di aiuti alimentari. Tra le vittime si contano anche donne e bambini……

Un membro dello staff di Medici Senza Frontiere (Msf), Nasser Hamdi Abdelatif Al Shalfouh, è morto dopo essere stato ferito da schegge su gambe e al petto l’8 ottobre a Jabalia. Lo rende noto l’organizzazione in un comunicato, sottolineando di essere ” inorridita dall’uccisione di un membro del suo staff”.

Colpito un campo tendato che serviva “per pianificare operazioni terroristiche”

E’ di almeno 4 morti e 70 feriti con gravi ustioni il bilancio di un raid aereo israeliano che ha colpito un campo tendato che ospitava sfollati palestinesi vicino all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Come spiega l’emittente al-Jazeera, il raid ha causato un enorme incendio che si è rapidamente diffuso tra le tende. Le squadre di soccorso stanno cercando di trovare i sopravvissuti.

Il portavoce in lingua araba dell’Idf, Avichai Adraee, ha dichiarato che i caccia hanno colpito “terroristi che operavano in un complesso di comando e controllo allestito in un’area che in precedenza era l’ospedale dei Martiri di Al Aqsa”. “I membri di Hamas usavano il complesso dell’ospedale per pianificare ed eseguire operazioni terroristiche”….

Raid anche contro una scuola dove sono state uccise 22 persone

Le autorità di Gaza hanno inoltre dichiarato che un attacco israeliano alla scuola ‘Mufti’ ha ucciso 22 persone, tra cui 15 bambini e donne, e ferito 80 persone. L’ufficio stampa del governo di Gaza ha affermato che l’esercito israeliano “sapeva” che nella scuola “c’erano migliaia di bambini e donne sfollati dalle loro case e i cui quartieri sono stati bombardati”. “Hanno attaccato la scuola nonostante si trovasse in un’area che l’occupazione non ha classificato come zona di combattimento”.

Graduatorie Scuola caos, convocazioni choc del personale amm/vo da assumere “in soli ventiquattro ore”, cattedre non corrispondenti alle preferenze, chi paga di più i giovani del SUD

 

 

Scuola, Classe, Apprendimento, Disegno

Poltrone ancora vuote nelle scuole. C’è il caos delle graduatorie e del sistema ministeriale

 

 

Graduatorie incomprensibili, classi scoperte, orari ridotti, docenti che si danno il cambio per garantire una copertura parziale. La scuola inizia in tutta Italia e il quadro è già più complesso del solito.

Il sistema  algoritmo ministeriale  si è verificato, spesso non include tutte le cattedre disponibili nei primi bollettini. Il risultato? Un paradosso: insegnanti con punteggi alti rimangono senza incarico, e le scuole – già in affanno – rischiano di non riuscire a garantire nemmeno l’avvio regolare delle lezioni. A denunciare la situazione è l’esecutivo nazionale Usb Scuola. “Ogni precario compila una lista di preferenze senza avere idea dei posti effettivamente disponibili. E se, al tuo turno, l’algoritmo- protesta il sindacato – non trova una cattedra corrispondente alle tue preferenze, sei considerato rinunciatario.   Ma le cose non vanno bene neppure per i posti di segreteria amministrativa.      Gli incarichi vengono inviati generalmente tramite e-mail con l’avviso di presentazione entro le ventiquattro ore successive.

I più penalizzati sono quelli del SUD e, in particolare delle isole che hanno presentato domanda in graduatoria e in soli ventiquattro ore devono organizzarsi per prenotare un albergo, un aereo,o un treno/autobus per condurli a destinazione. Non è semplice e si prevede che saranno in tanti rinunciatari oppure esclusi dall’incarico.  Appare opportuno semplificare le norme per chi sta al Sud e vuole un posto di lavoro nelle amministrazioni scolastiche di qualsiasi livello siano.

E non è finita qui. Per le cattedre la situazione è pure complessa perchè c’è  il continuo rimescolamento delle graduatorie. “Le cattedre disponibili vengono spesso pubblicate all’ultimo minuto – – e chi ha punteggi alti può trovarsi senza incarico, perché i posti giusti emergono troppo tardi, settimane dopo”. 

Tragedia a Palermo. Tredicenne si toglie la vita, forse vittima del bullismo, deriso per il suo presunto orientamento sessuale

Foto gratuita l'uomo d'affari triste siede da solo nella solitudine oscura generata dall'intelligenza artificiale

Archivi -Sud Libertà

INCHIESTA DELLA PROCURA DEI MINORI DI PALERMO PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO

Palermo

Si è tolta la vita un tredicenne di Palermo, alunno della scuola media Vittorio Emanuele Orlando di viale Strasburgo,  nella sua casa dove abitava con i genitori che lo scorso sabato sera, quando è accaduta la tragedia, erano usciti. 

La Procura dei minori di Palermo, si apprende ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio. Si sospetta che il ragazzo fosse vittima dei bulli che in più occasioni lo avevano deriso per il suo presunto orientamento sessuale.

All’arrivo dei sanitari del 118 il tredicenne era già morto. Le indagini  sono state affidate ai  carabinieri. La scuola ha sospeso per oggi ogni attività.

Gli inquirenti hanno sequestrato e analizzeranno il cellulare e il computer del ragazzo per recuperare le chat con gli altri compagni. Nei mesi passati, il dirigente dell’istituto Vittorio E.Orlando  aveva informato i genitori del disagio vissuto dal tredicenne.

Scuola, la Regione Sicilia destina 1,8 milioni alla sperimentazione intelligenza artificiale in classe

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Palermo

Utilizzare l’intelligenza artificiale al fianco degli insegnanti per aiutare e sostenere i ragazzi nello studio. Con questo obiettivo la Regione Siciliana, attraverso l’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale, mette a disposizione 1,8 milioni di euro per i bienni delle scuole superiori.

I progetti, presentati dagli istituti, potranno essere finanziati fino a un massimo di 80 mila euro ciascuno e dovranno essere realizzati negli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025, coinvolgendo almeno due classi prime per almeno tre o più materie del corso di studi.

«Per i nostri ragazzi, l’intelligenza artificiale è già realtà – dichiara l’assessore regionale al ramo, Mimmo Turano –. La scuola deve gestire questo cambiamento, non per sostituire la didattica tradizionale con le nuove tecnologie ma per integrarla. L’elemento umano è imprescindibile, come lo è il ruolo degli insegnanti. L’IA, tra l’altro, può anche aiutare contro la dispersione scolastica, che caratterizza i primi due anni delle scuole superiori, offrendo ai ragazzi un sostegno nella comprensione degli argomenti e un aiuto virtuale sempre disponibile».

L’intelligenza artificiale potrà essere utilizzata per proporre esercizi, apportare correzioni e generare esempi, informando allo stesso tempo gli insegnanti dei progressi degli studenti. Il funzionamento dell’IA dovrà basarsi, inoltre, su materiali didattici come lezioni, esercitazioni e libri, in modo da offrire contenuti attendibili che possano essere gestiti dagli stessi insegnanti anche in base alle esigenze dei singoli studenti.

Un requisito indispensabile dei progetti dovrà essere la collaborazione con università o enti di ricerca italiani, cui spetterà anche il compito di garantire la formazione dei docenti. In aggiunta, gli istituti, che potranno presentare una sola proposta progettuale, avranno facoltà di scegliere come partner pure enti internazionali con esperienza nel settore. Nel caso di risultati positivi, le applicazioni dovranno poter essere adottate anche dalle altre scuole.

 

Oggi, la seconda prova di Maturità

 

 

Maturità 2022, oggi è il giorno della seconda prova scritta degli Esami di Stato. Una prova che riguarda le materie d’indirizzo, non ministeriale quindi. Quest’anno infatti le tracce sono state preparata dai docenti titolari della disciplina oggetto della prova, e non dal ministero come norma vorrebbe: le prove saranno quindi uguali solo per le classi quinte dello stesso indirizzo, articolazione o opzione presenti nell’istituto, e verteranno su un’unica materia caratterizzante (anche laddove sono di più).

In genere la più temuta dagli studenti, è quella di fatto più ‘alleggerita’ quest’anno essendo state elaborate dalle commissioni interne sulla base degli argomenti affrontati dalla singole classi durante l’anno.

Il valore di questo scritto, che si svolgerà a partire dalle 8:30, è stato dimezzato a 10 punti. Ogni maturando avrà a disposizione tra le quattro e le sei ore, per gli indirizzi liceali, eccetto gli indirizzi che prevedono attività pratiche, come l’artistico, dove la prova può svolgersi in più giorni. Mentre per istituti tecnici e professionali lo scritto di indirizzo avrà una durata tra le 6 e le 8 ore, a seconda della tipologia di scuola.

I maturandi di alcuni indirizzi di studio potranno usare manuali tecnici durante la seconda prova, come precisato dal ministero: “Si possono utilizzare i sussidi e i testi che abitualmente sono indicati in calce alle prove nazionali. Ad esempio: codice civile non commentato per la prova di economia aziendale in Amministrazione, Finanza e Marketing; manuale dell’architetto per la prova di discipline progettuali architettura e ambiente nel corrispondente indirizzo di liceo artistico”.

Per i licei le materie scelte sono: lingua e cultura latina per il classico; matematica per lo scientifico; scienze umane per il liceo delle scienze umane; diritto ed economia politica per scienze umane a opzione economico sociale; lingua e cultura straniera per il linguistico; teoria, analisi e composizione per il musicale e per il coreutico; mentre sarà diversa per ogni indirizzo per quanto riguarda il liceo artistico.

Per gli istituti tecnici le materie scelte sono: economia aziendale per l’indirizzo amministrazione finanza e marketing; economia aziendale e geopolitica più inglese per relazioni internazionali per il marketing; progettazione per l’indirizzo costruzioni ambiente e territorio; impianti, disegno e progettazione per meccanica meccatronica, energia; informatica e sistemi e reti per informatica e telecomunicazioni; progettazione multimediale per grafica e comunicazione; trasformazione dei prodotti per l’agrario; discipline turistiche e aziendali per il turistico; logistica per trasporti e logistica; ideazione e progettazione per l’indirizzo sistema moda, elettronica ed elettrotecnica l’indirizzo elettronica ed elettrotecnica.

Per gli istituti professionali le materie scelte sono: scienza e cultura alimentazione per l’indirizzo servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera; diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva per l’indirizzo accoglienza turistica; economia agraria per il professionale agricoltura; tecniche professionali dei servizi commerciali per l’indirizzo servizi commerciali; tecnologie, tecniche, installazione e manutenzione per l’indirizzo manutenzione e assistenza tecnica; igiene e cultura medito sanitaria per l’indirizzo servizi socio sanitari.

Screening nelle scuole di Napoli per prevenire l’abbandono scolastico dovuto alla dislessia

Le cause della dispersione scolastica - INVALSIopen

Napoli,

Non una malattia, ma un disturbo dell’apprendimento con forti ricadute sociali: la dislessia, e le altre problematiche connesse, sono causa di abbandono scolastico e, nelle realtà particolarmente disagiate, del conseguente coinvolgimento dei ragazzi nelle attività criminali. Con questo approccio, la commissione Politiche sociali, presieduta da Massimo Cilenti, ha incontrato oggi la dottoressa Giovanna Gaeta dell’Associazione Italiana Dislessia che alla luce della propria esperienza ha lanciato un forte allarme.

Nelle indagini condotte nell’istituto minorile di Nisida nel 2008 e nel 2018 – prima e dopo la legge 170/2010 che ha riconosciuto dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia come disturbi dell’apprendimento – le percentuali dei minori coinvolti in questo disturbo erano altissime, intorno al 70%. Ancora oggi, la Campania è fanalino di coda nella diagnosi della dislessia, attestandosi all’1% contro il 4 – 5% delle regioni del Centro Nord. Sia chiaro, ha spiegato Gaeta, da questo disturbo non si guarisce, ma la diagnosi, per la quale il periodo migliore è tra la seconda e la terza classe della scuola elementare, può consentire a tanti ragazzini, prima tacciati di “svogliatezza”, di proseguire gli studi fino all’università.

Il Comune, ha proposto il presidente Cilenti, proprio perché cosciente delle ricadute sociali della dislessia, può farsi promotore di un progetto pilota che, nella sinergia tra scuola, Azienda Sanitaria Locale e servizi sociali, renda possibile uno screening annuale per aiutare le insegnanti ad individuare il disturbo ed attivare i necessari percorsi di prevenzione del disagio sociale.

Tutti i consiglieri intervenuti hanno accolto la proposta, osservando che è fondamentale la cooperazione tra le diverse istituzioni (Sergio Colella di Manfredi Sindaco); che nella scuola ormai c’è attenzione al fenomeno e che piuttosto la difficoltà è nel fatto che le famiglie spesso non vogliono accettare questa realtà (Maria Grazia Vitelli del Partito Democratico); che, nel passare al piano operativo, è opportuno progettare strumenti di sensibilizzazione e formazione rivolti anche al personale delle scuole dell’infanzia (Iris Savastano di Forza Italia); che la redazione del nuovo Piano Sociale di Zona può essere l’occasione per colmare gli squilibri tra i territori, che ancora si registrano, nell’affrontare la problematica (Rosario Andreozzi di Napoli Solidale Europa Verde).

Da oggi nuove regole anticovid – che rallenta la sua corsa – a scuola

 

Scrittori di Classe", una scuola casertana tra i vincitori del concorso
Nuove regole anticovid in vigore da oggi

Entrano in vigore le novità previste dal decreto approvato lo scorso 2 febbraio. Le riportiamo di seguito :

All’asilo nido e nella scuola dell’infanzia si continua a frequentare in presenza fino a 4 casi positivi al covid. Non sono necessari provvedimenti se i bambini sono asintomatici. In caso di sintomi, è necessario sottoporsi ad un tampone (molecolare, antigenico, fai da te) e il rientro in classe potrà avvenire dopo un test negativo e senza un certificato medico. Se i positivi in classe sono 5, stop alla frequenza e rientro subordinato ad un tampone negativo: sono esentati bambini vaccinati o guariti da meno di 4 mesi.

Nella scuola elementare, didattica in presenza fino a 4 casi positivi in classe. Si va però in aula indossando la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni a partire dall’ultimo contatto con il positivo. Gli studenti positivi al virus potranno rientrare dopo l’esito negativo di un tampone (molecolare, rapido, fai da te), a cui gli altri ragazzi dovranno sottoporsi solo in caso di presenza di sintomi.

Il quadro cambia e si divide in due se i casi positivi sono almeno 5. I soggetti non vaccinati – così come quelli che sono stati vaccinati o sono guariti da oltre 120 giorni – non possono frequentare in presenza e devono ricorrere alla Ddi (didattica digitale integrata) da casa. Gli studenti vaccinati o guariti da meno di 4 mesi, invece, possono recarsi in classe indossando la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni. Il rientro in classe di positivi, non vaccinati o vaccinati e guariti da oltre 4 mesi può avvenire dopo un tampone negativo.

Alla scuole secondarie di I e II grado se c’è un solo caso positivo in classe, per tutti gli altri studenti l’attività didattica prosegue in presenza: in aula bisogna indossare la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni. Il soggetto positivo può rientrare dopo un tampone negativo, senza dover presentare un certificato medico. Se i casi positivi sono 2 o più di 2, interviene la distinzione. Gli studenti non vaccinati – – così come quelli che sono stati vaccinati o sono guariti dal covid da oltre 120 giorni dovranno ricorrere alla Did. Chi è vaccinato o guarito da meno di 120 giorni, invece, potrà seguire le lezioni in presenza indossando la mascherina Ffp2. I positivi e i non vaccinati/ vaccinati o guariti da più di 120 giorni, devono sempre portare un test che accerti la negatività. Gli altri dovranno essere sottoposti alla verifica del green pass con l’app di verifica C-19 per i 5 giorni successivi alla conoscenza dell’ultimo caso.

Rientro oggi a scuola tra polemiche infinite: impugnazioni in vista dell’Ordinanza del governatore della Campania De Luca

 

Scuola, Regione Lombardia conferma il calendario scolastico 2020-2021 -  Cronaca Monza

 

 

Oggi, 10 gennaio, tra tante polemiche e divisioni,si torna a scuola dopo le festività natalizie. Il governo ha tirato dritto nonostante i timori – per l’alto numero di contagi covid – espressi da più parti. Dad o rinvio della ripresa in presenza: queste le richieste arrivate da medici, Regioni e presidi che hanno posto anche un problema di privacy relativo allo stato vaccinale degli studenti.

“Abbiamo affermato il principio importante di avere una scuola in presenza, ma abbiamo regolato anche la possibilità, per casi specifici e mirati, di un uso della didattica a distanza, per un tempo limitato” ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sottolineando: “Non solo abbiamo confermato il principio base della scuola in presenza, ma abbiamo regolato una situazione che poteva essere fuori controllo, quello di un uso diffuso e senza regole della formazione a distanza”.

Il decreto approvato lo scorso 5 gennaio è stato “un provvedimento equilibrato e ispirato al buon senso”, ha sottolineato. “Il contagio non è avvenuto nelle scuole, l’aumento dei casi si è registrato quando la scuola era chiusa. Insistere sulla presenza è una misura sanitaria importante che permette ai ragazzi di essere in una situazione controllata”, ha spiegato.

Commissario Figliuolo

“E’ importante il ritorno a scuola. Le scuole sono luoghi sicuri, con le mascherine, con il distanziamento, ed è importantissimo dal punto di vista sociale, anche di equità sociale”, ha affermato il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo aggiungendo: “E’ importante il tracciamento, il testing, noi ci siamo già attivati prima di Natale”.

Dalla Campania alla Sicilia: polemiche infinite ed impugnazioni in vista del governo

Dalla Campania alla Sicilia, alcuni sindaci e presidenti di Regione di fronte alla scelta dell’esecutivo hanno scelto di rinviare autonomamente il rientro in classe. Il governo Musumeci rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni in Sicilia per consentire una verifica di tutti gli aspetti organizzativi, è quanto stabilito dopo la riunione della task force regionale sul rientro in classe degli studenti nell’isola. A chiedere il rinvio del ritorno in classe e l’avvio della Dad per “tutelare la salute” erano stati 200 sindaci.

Con un’ordinanza il governatore della Campania De Luca ha disposto la sospensione dell’attività didattica in presenza fino al 29 gennaio per le scuole dell’infanzia, elementari e medie. La scelta della Campania? “Sbagliata e illegittima. I nostri tecnici stanno trovando il modo di impugnare questa norma”, ha commentato Bianchi.

“Le Regioni hanno, invano, richiesto un posticipo della riapertura per avere il tempo di completare le vaccinazioni degli studenti e in particolare quelle dei più piccoli, ma il governo sul punto è stato irremovibile” ha affermato sul social  il governatore della Puglia, Michele Emiliano. “

“Sono sicuro che domani ma anche nelle prossime settimane ci sarà confusione. Tenere tutto aperto ma chiudere le scuole sarebbe non solo un brutto segnale ma sarebbe anche poco utile”, ha detto il presidente della Liguria, Giovanni Toti. “Se chiudessimo le scuole, poi, comunque, i ragazzi andrebbero a giocare al calcio, uscirebbero con gli amici o andrebbero a mangiare la pizza – ha aggiunto Toti – quindi chiudere sarebbe surreale. Credo che si farà un vaccino anti Covid tutti gli anni…..”.

“In Calabria stiamo vaccinando nelle scuole. Siamo la prima Regione in Italia per incremento delle vaccinazioni rispetto ai target del generale Figliuolo, grazie al senso di responsabilità delle famiglie e dei ragazzi. Forse sarebbe stato opportuno differire la riapertura delle scuole di 15 giorni. Non è stato così, ma non è tempo di polemiche”, ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Calabria.

Associazione nazionale Presidi

“Il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli interviene sull’ultima nota del ministero dell’Istruzione sulla gestione dei casi positivi nelle classi per cui sono i ragazzi a dover autodichiarare il proprio stato vaccinale. “Dovrebbe esserci un dialogo tra le istituzioni. Trovo improprio e inaccettabile che il preside debba chiedere a singoli ragazzi spesso minorenni lo stato vaccinale”. “La cosa corretta è chiedere i dati alle Asl attraverso i referenti Covid. Il codice privacy è stato modificato circa un mese fa. Adesso una istituzione pubblica è autorizzata a trattare dati particolari, prima chiamati sensibili, se ne ha bisogno per svolgere i propri compiti. La scuola ha una grande varietà di situazioni non facilmente omologabili di cui si deve tenere conto. ..”

ACI SANT’ANTONIO: PAROLA D’ORDINE TRASPARENZA SUI FINANZIAMENTI -ANCHE PICCOLE SOMME- E SVILUPPO PLESSI SCOLASTICI

 

L’Istituto comprensivo De Andrè

Un altro finanziamento per il Comune di Aci Sant’Antonio: stavolta si tratta di duecentomila euro che andranno investiti per ‘lavori di adattamento spazi, ambienti e aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria Covid-19’.
La somma è legata all’avviso del Ministero dell’Istruzione dello scorso agosto che assegnava risorse agli enti locali per lavori di messa in sicurezza e adeguamento di edifici scolastici, e l’Ente santantonese ha ottenuto la somma necessaria per interventi nei plessi centrali degli istituti comprensivi “Fabrizio De André” e “Alcide De Gasperi”, nei quali verranno effettuati lavori legati all’aerazione e alla sanificazione degli ambienti, specie quelli dove in genere vengono concentrate le maggiori presenze.
“Si tratta di interventi di piccola edilizia ma di grande importanza alla luce dell’emergenza che stiamo ancora vivendo – ha dichiarato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Scuderi – e vanno a sommarsi a quanto già fatto in questo senso. Come mostrato nel corso di questi anni, Aci Sant’Antonio non si ferma e continua nell’opera di sviluppo e miglioramento degli indici di vivibilità”.

 

 

L’Istituto comprensivo “De Gasperi”
Il Sindaco, Santo Caruso, mette in evidenze l’importanza data al settore destinatario dei fondi: “L’abbiamo sempre detto: la scuola prima di tutto. In questi giorni avevamo dato la notizia, importantissima, della demolizione e ricostruzione della scuola della circonvallazione, che avevamo scoperto essere stata realizzata con cemento depotenziato e che
eravamo stati costretti a chiudere. E adesso arriva quest’altra bella notizia dei fondi per i lavori nei plessi centrali, notizia che si somma alle tante già date, come quella del microasilo di Santa Maria La Stella, o della palestra. E, di certo, questo non sarà l’ultimo annuncio in questo senso”.