Lo sciopero generale di oggi proclamato da Cgil e Uil contro la manovra ha coinvolto tutti i settori pubblici e privati, a esclusione dei trasporti ferroviari che si erano già fermati lo scorso weekend.
Bombardieri (UIL): “Grande dimostrazione di democrazia pacifica….riassume le sofferenze di chi non riesce ad arrivare alla fine del mese…“
Lo sciopero di oggi è stata una “grande dimostrazione di democrazia pacifica, una richiesta di ascolto da parte della massa, di condividere le sofferenze di tutti i giorni”: lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
“Le sofferenze – ha aggiunto – di chi non riesce ad arrivare alla fine del mese perché i salari non bastano e sono ancora troppo bassi. La storia di tante persone che hanno bisogno di essere curate”.
Landini ( Cgil): “Una giornata straordinaria“
“Una giornata straordinaria, con una partecipazione di 500mila persone in 50 piazze. C’è stata anche un’adesione molto importante agli scioperi e credo che sia un messaggio molto forte di chi chiede di essere ascoltato”. .
Cgil-Uil: su scontri Torino prendiamo distanze
La Cgil e la Uil condannano gli scontri di Torino: non hanno nulla a che vedere con la manifestazione sindacale”, afferma il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri t. Anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini ha sottolineato che si tratta di persone “che non c’entrano nulla con le manifestazioni sindacali e questo deve essere chiaro”.
Sciopero, Landini: “Rivolteremo il Paese come un guanto, basta ingiustizie”
Fiom e Uilm: adesioni fino a 90%, Governo ascolti.Bisogna cambiare modello di sviluppo dell’impresa…”
“E’ stata altissima l’adesione tra le metalmeccaniche e i metalmeccanici allo sciopero generale di 8 ore proclamato da Cgil e Uil per la giornata di oggi per cambiare la manovra di bilancio, aumentare i salari, ridurre l’eta’ pensionabile, finanziare sanita’, istruzione, servizi pubblici, investire nelle politiche industriali”. . “Con lo sciopero generale di oggi anche i metalmeccanici chiedono al Governo e controparti un cambiamento radicale del modello di sviluppo e di fare impresa” si legge. “Mai come in questa fase servono investimenti per difendere l’industria e salvaguardare l’occupazione, anche con il blocco dei licenziamenti”. Di seguito i primi dati parziali rilevati in alcune aziende metalmeccaniche.
Con il 90% e oltre di adesione hanno scioperato le lavoratrici e i lavoratori della Siapra de L’Aquila, dell’Italtractor di Matera, degli addetti alla produzione della Kone industrial di Milano, della Lamborghini di Bologna, della Trigano di Siena, della Electrolux di Pordenone, della Cnr di Ancona, della Valeo di Cuneo, della Hiab di Taranto, dell’Asso Werke di Pisa, della produzione Leonardo di Firenze, della Acciai speciali Terni, della Bonferraro di Verona. La totalita’ dei dipendenti ha scioperato alla Transnova di Napoli, azienda dell’indotto Stellantis, alla Dana di Reggio Emilia, all’Alfa Derivati di Brescia, alla Lagostina di Omegna, all’Isma controlli di Genova, alla Ficomirrors di Benevento, alla Dab Pumps di Padova.
Ma ottima anche la risposta delle lavoratrici e dei lavoratori della Leonardo di Caselle e della Schindler di Palermo (80%), della Marcegaglia di Mantova (85%), della Fincantieri di Venezia e dell’Abb di Frosinone (60%), della Bekaert di Cagliari (70%), della Baker Hughes di Vibo Valentia (65%), della Cogne di Aosta (75%).
A Palermo 15mila in piazza, in fabbrica punte di adesione al 100% Dov’è il lavoro in Sicilia?
“Oggi abbiamo registrano in Sicilia un’ampia adesione allo sciopero generale e una grande partecipazione alla manifestazione di piazza a Palermo. Questo è un segnale preciso per il Governo: c’è una Sicilia che dice basta e che rivendica politiche di sviluppo, per il lavoro, per la dignità sul lavoro, per i servizi”. L’affermazione proviene dai segretari generali di Cgil e Uil Sicilia Alfio Mannino e Luisella Lionti al termine della manifestazione che ha visto sfilare per il centro di Palermo, secondo una stima dei due sindacati, oltre 15 mila persone provenienti da tutta Sicilia. “Questa è una manovra di bilancio – ribadiscono Mannino e Lionti – che non dà nulla a lavoratori e pensionati e non prevede misure per lo sviluppo e l’occupazione della Sicilia. I siciliani già vivono una situazione più difficile che nel resto del paese, per quanto riguarda il lavoro ma anche servizi essenziali come la sanità”.
I sindacati hanno anche diffuso alcuni dati sull’adesione allo sciopero: “A Siracusa, 95% alla Versalis, 95% all’Isab e 95% alla Sasol; Anello ferroviario Palermo 100%; Fincantieri Palermo 75%; A Siracusa Marisicilia ed Eurospin 100%; Zara 99%; A Catania 50% all’azienda Libretti; Congela Palermo 100%; Centro Seia Ragusa 30%; Pomagri 4.0 Trapani 75%; Campanio agricola SR 52%; Cooemi Siracusa 90%; Lamail 60% (Messina); M.G.C Gela 30%; Firma impianti (Rg) 100%; Nicosia Scarl 50%; Est Europa terminalisti (Ct) 95%; Global service (Ct) 45%; Just eat (Cy) 50%; Caronte e tourist isole minori (Me) 70%”.