Biden dice sì agli aiuti umanitari a Gaza, con l’ok dell’Egitto all’apertura del valico di Rafah. Aiuti militari a Israele, che deve evitare una guerra estesa a Hezbollah. Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, rientra a Washington dopo il viaggio lampo a Tel Aviv e l’incontro con il premier Benyamin Netanyahu nel momento di tensione altissima dopo il bombardamento all’ospedale al-Ahli di Gaza, con centinaia di morti e accuse incrociate tra Israele e Hamas.
Afferma Biden : “La responsabilità della strage, è dell”altra squadra. I dati mi sono stati mostrati dal dipartimento della Difesa”. “Gli Stati Uniti saranno al fianco di Israele oggi, domani e sempre” “Capisco la rabbia di Israele, ma non lasciate che vi consumi”, aggiunge tracciando un parallelo tra la reazione degli Usa dopo l’11 settembre 2001 e quella che rischia di avere Israele oggi, dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.
Prosegue Biden nelle sue dichiarazioni: “Se da un lato abbiamo visto la giustizia e l’abbiamo ottenuta, dall’altro abbiamo commesso degli errori. Lo Stato di Israele è nato per essere un posto sicuro per il popolo ebraico. Mentre oggi potrebbe non essere cosi… Israele deve tornare a essere un posto sicuro per il popolo ebraico”
“Ho chiesto al governo israeliano di accettare la fornitura di assistenza umanitaria ai civili a Gaza, fermo restando che ci saranno ispezioni e che gli aiuti devono andare ai civili e non a Hamas. Israele ha concordato che l’assistenza possa iniziare dall’Egitto a Gaza“, comunica Biden.
“Annuncio 100 milioni di dollari di nuovi finanziamenti statunitensi per l’assistenza umanitaria sia a Gaza che in Cisgiordania. Questo finanziamento sosterrà più di un milione di sfollati palestinesi colpiti dal conflitto, comprese le necessità di emergenza a Gaza. Vorrei essere chiaro, se Hamas devia o ruba gli aiuti, avrà dimostrato ancora una volta di non avere alcun interesse per il benessere del popolo palestinese”.