Sanremo, vince il giovane Olly ma tanti fischi sommergono alla fine il teatro Ariston. Da rivedere il meccanismo di voto , l’orario e la capacità del pubblico votante

 

Giorgia

Giorgia piange  Tutti la davano stavolta per favorita.  Qualcosa non funziona nei meccanismi di voto

 

 

Il festival è stato vinto da Olly. Seguono in classifica Lucio Corsi, Brumori Sas, Fedez e Simone Cristicchi

l pubblico dell’Ariston reagisce con fischi e urla di disapprovazione alla lettura delle posizioni in classifica nella finale di Sanremo 2025, che vede fuori dalla top 5 Achille Lauro e Giorgia, rispettivamente settimo e sesta. Gli spettatori urlano i nomi dei due artisti e per qualche momento lo spettacolo sul palco si ferma.

Poco dopo Giorgia è chiamata a salire sul palco per ricevere il Premio Tim, qiale  artista più amata su app My Tim e su siti e canali social ufficiali Tim, e il pubblico la accoglie con una standing ovation e canta il ritornello del suo brano ‘La cura per me’. Lei non trattiene le lacrime. Il pubblico risponde con ancora maggior calore gridandole: ‘Hai vinto, hai vinto’.

Giorgia lo sa benissimo – risponde Carlo Conti all’Ariston – che le classifiche vanno e vengono, ma l’affetto del pubblico resta”. “L’affetto del pubblico, – aggiunge commossa l’artista – soprattutto dopo tutti questi anni, ha un valore veramente inestimabile. Non so se lo merito ma vi ringrazio con tutto il mio cuore“.

Sanremo 2025: Roberto Benigni ..”gli italiani salgono tutti sul carro del vincitore..” L’apprezzamento per Mattarella :”Orgogliosi di essere rappresentati da lui, per la sua dignità ed umanità “

 

Roberto Benigni, la sua carriera da La Vita è bella al Leone ...

 

 

 

Sanremo 2025 , quarta serata dedicata alle cover che si apre con Roberto Benigni,  di nuovo sul palco dell’Ariston. Carlo Conti è affiancato nel giorno dei duetti da  Geppi Cucciari con il suo    lungo show , e dal cantante Mahmood ..o.  E tra i protagonisti d’eccezione della serata ecco spuntare anche Topo Gigio.      La palma della vittoria spetta stasera a Giorgia e Annalisa con ‘Skyfall’ di Adele.

Intervento di Benigni

“Non potete farmi regalo più bello”, dice Benigni che porta sul palco l’ironia su Sanremo e sulla politica, nonché un duetto con Carlo Conti sulle note dell’Inno del Corpo Sciolto.   Conti è sempre vicino a Roberto Benigni per poter intervenire su eventuali frasi e parole dell’ex premio Nobel  che potrebbero offendere persone od istituzioni…

Benigni affronta l’Ariston alla sua maniera, da disinvolto attore comico: “Figurati se mi perdevo il tuo debutto a Sanremo. Il tuo primo festival da presentatore”. Conti ribatte: “Veramente ne ho fatti quattro”. “Vabbè, a parte gli altri tre, li ho visti tutti”. “Il festival è bellissimo – prosegue Benigni – tutti parlano solo del festival, hai bloccato l’Italia, dovresti fare il ministro dei trasporti”. Poi aggiunge: “Non parliamo di politica, che la situazione è tesa. Ho incontrato Marcella Bella, le ho detto: ‘Bella, ciao’, è successo un casino. Per par condicio ho dovuto salutare i Neri per Caso”.

Benigni si complimenta con Conti per il ritmo del festival: “Sei un orologio svizzero, mica come i festival infiniti di Amadeus. Qui dietro ci stanno dei cantanti che ancora aspettano di entrare dall’anno scorso”.

Poi passa all’ironia sui cantanti in gara: “Mi sono presentato a Tony Effe, gli ho detto: ‘sono Roberto B, sto andando da Carlo C…’ E lui mi fa: ‘Prestame na’ collana’”, dice tra le risate della platea.

E quando Carlo sottolinea che il festival va in eurovisione, Benigni reagisce: “Sai chi ci sta guardando? Elon! Su X ha già votato per il vincitore. Per chi ha votato? Per Giorgia. Giorgia ci stava pure l’anno scorso, e ci starà l’anno prossimo e per un bel po’ di tempo, te lo dico io che di musica me ne intendo”, ironizza. Per poi passare a parlare della presunta simpatia di Elon Musk per Giorgia Meloni: “Oggi è il 14 febbraio, Giorgia è sul satellite con lui, quelli so’ capaci di sposarsi e andare in luna di miele su Marte”. Da Musk a Trump il passo è breve: “Anche lui è innamorato dell’Italia, vedo già cappellini rossi, ‘make Sanremo great again’. Dopo la Groenaldaia e il Canada, vuole la Liguria. Oppure mette il dazio sulle trofie al pesto”.

Quindi l’affondo di satira sugli italiani che salgono tutti “sul carro del vincitore: c’è gente che era dichiaratamente di sinistra che è passata a destra e ai noi di fratelli d’Italia – dice scatenando una fragorosa risata dell’Ariston – ‘sta cosa non ci piace, ne parlavo ieri con Ignazio”.     Infine, l’affermazione che l’Italia è il Paese più bello del mondo e, il grande apprezzamento per il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Benigni ricorda quando due anni fa a Sanremo parlò davanti a lui in occasione del 75mo anniversario della Costituzione: “Lui si commosse e si divertì. E vedere divertirsi e commuoversi il Presidente della Repubblica è una cosa che fa veramente una cosa dentro il corpo e l’anima, ti fa stare bene.

Perché Mattarella è una persona straordinaria e volevo dire a tutti voi e al Presidente della Repubblica che siamo sempre vicini alle sue parole, a ciò che dice. Ci riconosciamo nelle sue parole. Non ho mai sentito uscire una parola dal Presidente della Repubblica che non fosse di verità e di pace e quindi siamo orgogliosi di essere rappresentati da Sergio Mattarella nel mondo, per la sua dignità e la sua umanità. Grazie Presidente”.

 

Sanremo, Roberto Saviano e Zorro

Saviano a Sanremo per parlare di Falcone e Borsellino, è polemica: "Ma cosa  c'entra lui?"

Sanremo 2022: grandi e leggendari cantanti, Gianni Morandi, Massimo Ranieri, per citarne solo alcuni ma Amadeus, in questa edizione,  ha voluto introdurre elementi di attualità, tributare omaggio  ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel trentesimo anniversario del loro assassinio.

Chiama a Sanremo lo scrittore Roberto Saviano- «Sono passati 30 anni dagli attentati dei giudici Falcone e Borsellino – dice lo scrittore – stasera siamo qui a ricordare, parola che viene dal latino recordare che significa rimettere nel cuore, perché per gli antichi era il cuore la sede della memoria. Ricordando Falcone e Borsellino non stiamo semplicemente provando nostalgia ma li stiamo riportando in vita».
«Per tutti noi Falcone e Borsellino sono simboli di coraggio, il coraggio è sempre una scelta tra prendere posizione e lasciar perdere che non significa rimanere neutrali, ma essere complici. “Ogni volta che la società civile e la politica non si occupano di mafia creano un silenzio che finisce per favorire le mafie e ostacolare chi le contrasta”.
La storia di Falcone e Borsellino “è quella di chi sceglie pur sapendo di rischiare», continua Saviano ricordando gli altri morti in quella guerra di mafia: Rocco Chinnici, Cesare Terranova, Pietro Scaglione, Antonino Saetta, Gaetano Costa, Ciaccio Montalto, Alberto Giacomelli, Rosario Livatino.

Sanremo 2022 | Drusilla Zorro | Michele Bravi in rosso | voti ai look della  terza serata
Tema della Giustizia con Saviano e Amedeus rispolvera Zorro ,giustiziere, con Drusilla nella terza sera di Sanremo

 

Saviano  si è pure soffermato sul problema della  “delegittimazione: il miglior alleato del silenzio, un modo per creare diffidenza tra chi era dalla loro parte”. Si arrivò a dire che «la borsa con i candelotti di dinamite all’Addaura Falcone se l’era messa da solo per fare carriera».

 

Roberto Saviano racconta Rita Atria, il monologo sulla strage di Capaci a  Sanremo 2022
Rita Atria nella foto

 

Infine ha ricordato elementi di cronaca poco conosciuti al grande pubblico come la giovane collaboratrice di giustizia Rita Atria, appena 17enne, che si tolse la vita 7 giorni dopo la morte di Paolo Borsellino.

 

Addio a Milva, la “Pantera di Goro”

 

Musica in lutto, è morta Milva, la rossa della canzone italiana

 

Milva non c’è più. La cantante e attrice teatrale dai capelli rossi aveva 81 anni e viveva a Milano. All’anagrafe Maria Ilva Biolcati-  era lontana dalle scene da oltre un decennio. Nel 2010 la ‘Pantera di Goro’ dopo aver pubblicato il terzo album scritto e prodotto per lei da Franco Battiato , intitolato ‘Non conosco nessun Patrizio’ e balzato immediatamente nella top 20 dei dischi più venduti in Italia, aveva annunciato il suo addio alle scene,, dopo mezzo secolo di palcoscenico vissuto in tutto il mondo.

Aveva comunicato :”Ritengo che proprio questa speciale combinazione di capacità, versatilità e passione sia stato il mio dono più prezioso e memorabile al pubblico e alla musica che ho interpretato e per quello voglio essere ricordata. Oggi questa magica e difficile combinazione forse non mi è più accessibile: per questo, dato qualche sbalzo di pressione, una sciatalgia a volte assai dolorosa, qualche affanno metabolico; e, soprattutto, dati gli inevitabili veli che l’età dispiega sia sulle corde vocali sia sulla prontezza di riflessi, l’energia e la capacità di resistenza e di fatica, ho deciso di abbandonare definitivamente le scene e fare un passo indietro in direzione della sala d’incisione, da dove posso continuare ad offrire ancora un contributo pregevole e sofisticato”,.

Detta ‘la rossa’ – titolo di una canzone scritta per lei da Enzo Jannacci a cui dedicò l’album La Rossa del 1980 – nella sua lunga carriera Milva è passata dalla canzone popolare al teatro di Giorgio Strehler, passando per la musica di Franco Battiato, di Ennio Morricone, di Astor Piazzolla, le canzoni dei grandi compositori greci, francesi, tedeschi e tanto altro, compresi i successi sul palco del Festival di Sanremo ma anche quelli sui palcoscenici di tutto il mondo.

A Sanremo aveva stabilito un record poco invidiabile: Milva era l’artista con più partecipa- zioni, 15, senza mai una vittoria. La ‘pantera di Goro’ non si è mai spinta oltre il secondo posto del 1962. Milva è anche la cantante con più partecipazioni consecutive, nove, dal 1961 al 1969.

La sua statura artistica è stata ufficialmente riconosciuta dalle Repubbliche Italiana, Francese e Tedesca, che le hanno conferito alte onorificenze.

Sanremo,ribasso degli ascolti, il festival non attrae,era meglio rinviare

11 papere e gaffe del festival di Sanremo - Roba da Donne

Un Sanremo al ribasso degli ascolti.L’attenzione stavolta non è più polarizzata sul festival canoro. Sono i drammi quotidiani che stringono e stritolano, giorno dopo giorno, il popolo italiano. Forse l’organizzazione canora  si sarebbe dovuta rinviare.

Inizio serata.Fiorello esalta l’ospite Laura Pausini, vincitrice del “Global Globe”con un mash-up che unisce ‘Bohemian Rapsody’ e ‘La Solitudine’ con cui nel 1993 vinse a Sanremo nella sezione Novità (così si chiamavano quell’anno le Nuove Proposte).  Lo showman si trasforma in beatbox, Laura canta ‘The Rythm of the Night’ e Amadeus sembra tramutarsi in un curioso dilettante cubista.

La serata del Festival Sanremo si apre con Fiorello che, mascherina e look total black con ali piumate color nero ,dà il via allo show davanti all’ingresso del Teatro Ariston, poi entra in teatro e raggiunge ballando il palco dove lo attendono Amadeus e una platea  popolata, di palloncini. 

 

Festival di Sanremo 2021, il prefetto: "non ci sarà il pubblico"

 

Poi Fiorello , al quale andrà un compenso di oltre mezzo milione di euro,si sofferma sulle curiosità di Achille Lauro: “Queste ali sono lo zainetto che Achille usava all’asilo”, dice. Ironizza  sui commenti più o meno polemici alla prima serata: “Io Amadeus lo chiamo lo swiffer delle polemiche e infatti solo lui poteva creare polemica facendosi il segno della croce. Con me invece se l’è presa il Pd perché ho parlato di Zingaretti e della D’urso. Ma perché stanno insieme? Non capisco. Comunque tutti possono parlare del Festival“. “Draghi, dopo che ieri lo abbiamo menzionato ci ha mandato un messaggio. Lui non usa il cellulare, ce l’ha mandato con il piccione viaggiatore che è arrivato qui è si è innamorato di Achille Lauro pieno di piume”, dice Fiorello. “Comunque Draghi mentre ci guardava con la mano sinistra scriveva la Finanziaria”, chiosa.

Fiorello si rivolge agli studenti:  “Il tempo che vi stanno togliendo vi verrà restituito. Ma io voglio fare un appello ai grandi: organizzate una campagna vaccinale di quelle potenti così torniamo al più presto alla normalità“.

Il Festival ha dedicato un omaggio al grande musicista Morricone.

Il Volo sul palco dell’Ariston per il bel ricordo che il festival ha tributato al grande Ennio Morricone. I tre tenori hanno eseguito ‘Your Love’, con l’orchestra diretta da Andrea Morricone. “Per noi una grande emozione, il maestro Morricone per noi significa tanto ed è un simbolo dell’Italia nel mondo”, ha detto il trio che il 21 giugno ha in programma un grande concerto, ‘Il Volo Tribute’, dedicato al grande maestro. Il trio ha voluto essere presente all’Ariston stasera nonostante l’improvvisa scomparsa del padre di uno dei tre membri del gruppo, Ignazio Boschetto, venuto a mancare improvvisamente qualche giorno fa.

SANREMO 2020-ORROICO- DA CANCELLARE : VI SPIEGHIAMO IL PERCHE’

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di   Raffaele  Lanza

 

Orroico Sanremo . Da cancellare e non rivedere mai più.   Vediamo la cronaca e poi alcuni spunti.Sui compensi -abbiamo già reso noto le nostre idee- non condividiamo le cifre stellari, per quanto ridotte, a conduttori e partecipanti ospiti.

Diodato con ‘Fai rumore’ ha vinto questa  70esima edizione . Secondo classificato Francesco Gabbani con ‘Viceversa’, terzi i Pinguini Tattici Nucleari con ‘Ringo Starr’.

Diodato al microfono: “Questo premio lo dedico alla mia famiglia e alla mia ‘altra’ famiglia che sono tutte quelle persone che hanno lavorato con me sul mio progetto musicale, con una grande delicatezza. Dico a Taranto: lottate e fare rumore per far valere i vostri diritti”
La classifica finale dal quarto posto al 23esimo vede nell’ordine: Le Vibrazioni, Piero Pelù, Tosca, Elodie, Achille Lauro, Irene Grandi, Rancore, Raphael Gualazzi, Levante, Anastasio, Alberto Urso, Marco Masini, Paolo Jannacci, Rita Pavone, Michele Zarrillo, Enrico Nigiotti, Giordana Angi, Elettra Lamborghini, Junior Cally, Riki.

 

L’Inno di Mameli suonato all’inizio della manifestazione dalla banda dei Carabinieri è stato forse il momento più emozionante e riuscito, quello che vede il popolo italiano unito nel bene e nel male delle circostanze della vita

Tutto il pubblico dell’Ariston si è infatti alzato in piedi a cantare . “Un simbolo che unisce tutta l’Italia”, è la presentazione di Amadeus , la banda “quest’anno compie 100 anni dalla sua fondazione“. Il pubblico canta con la mano sul petto mentre la banda suona diretta dal maestro Massimo Martinelli.

In realtà Sanremo ha visto consacrare tutti  gli artisti ed “amici” riconducibili ad Amadeus, Fiorello e dirigenti Rai organizzatori.  Musicalmente non abbiamo notato nè sono emersi motivi profondi nel testo delle canzoni, salvo alcune eccezioni(sulla punta delle dita).  Il festival diventa orroico     quando i presentatori si scambiano complimenti,autoelogi, ed inducono persino il pubblico ad imitarli in questi atteggiamenti scolastici e,certamente non professionali o da artista  fuoriclasse del palcoscenico.    Sembra di assistere ad una festa gigantesca familiare dove si è perduto l’elemento dell’eleganza, sobrietà, obiettività.  

Il momento della pubblicità del festival per i prossimi giorni arriva con la partecipazione di Mara Venier che scende le scale senza scarpe – Accolta da Amadeus che ha consegnato simbolicamente le chiavi del teatro promuovendo lo spot della  diretta di ‘Domenica In’ direttamente dal palco del festival, condotta dalla Venier.

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Un segnale sbagliato di Tiziano Ferro e Fiorello: il bacio che legittima cio’ che non è lecito nè morale fare

Altri autoelogi inopportuni:Fiorello: “Ci hanno chiesto di fare il bis” – E come se non bastasse lo stesso Fiorello omaggia il suo collega conduttore con queste affermazioni: ”     Ce l’hai fatta”, gli dice. “Ce l’abbiamo fatta”, risponde lui. Fiorello rivela anche che già venerdì notte la Rai ha proposto ad entrambi il bis per il 2021: “” la risposta la daremo ala fine di questa puntata, cioè la settimana prossima“.  Siamo al ridicolo.

Non è finita con la pioggia di autoelogi e complimenti per se ed Ameudeus      L’animatore Fiorello  chiede la standing ovation per Amadeus e l’Ariston si alza in piedi. “Un Sanremo pazzesco”, ha detto scherzando:Ieri sembrava dietro le quinte delirio a Las Vegas: ho visto Morgan correre dietro a Bugo, ho visto Rita Pavone giocare a burraco con Dua Lipa, Piero Pelù struccare Achille Lauro”.

Battute da bar,e non da  comici professionisti quelle di Fiorello, che si esprime meglio forse cantando, chiama ancora  l’ovazione per il suo amico, che arriva sulla scala dell’Ariston con la parrucca bionda sistemata alla Maria De Filippi. “Sembri Montezemolo ossigenato“, ride Fiorello. Poi Fiorello gli chiede l’imitazione di Celentano e Amadeus balla come il Molleggato in ‘Juppy Du’ e Fiorello commenta: “Sembri Enzo Paolo Turchi”.        Ma basta, finiamola con questi complimenti!   La bravura di un artista e di un conduttore deve essere attestata solo dal pubblico e dalla critica competente e non direttamente dagli stessi interessati.  Questo Sanremo è da cancellare per i puerili e ridicoli autoapprezzamenti perenni e continui da parte dei conduttori della manifestazione

 

Troppi “Papponi” per il festival di Sanremo

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di    R.Lanza

Ancora alti -ed offensivi per i lavoratori italiani- i compensi del festival di Sanremo

Sanremo 2020, quanto guadagnano Amadeus , conduttori e ospiti- Tanti cachet -elevatissimi- non rappresentano nulla nè socialmente nè culturalmente.

Non lasciamoci abbagliare dalle statistiche sull’audience del Festival di Sanremo.  Oltre 10 milioni di spettatori (10.058.000) e più della metà della platea televisiva, ovvero il 52,2%, hanno visto ieri la prima serata della manifestazione canora      Lo scorso anno la media della prima serata  fu di 10.086.000 telespettatori e del 49,5% di share.

Amadeus direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2020, il suo compenso seppur in linea con quello dei suoi predecessori, è elevatissimo e contrasta con la situazione economica italiana e dei lavoratori. Cinque serate del Festival Amadeus  liquidate in termini economici in  500-600.000 euro (l’anno scorso il compenso di Baglioni è stato 585mila euro), cifra che però non tiene conto dell’impegno contrattuale dello showman che parte dal primo squillo di scelta conduzione , circa cinque mesi prima della data d’inizio del festival.

Sul palco Tiziano Ferro e Fiorello.         Il  cachet del primo si aggira intorno ai 250mila euro . Cachet che il cantautore di Latina- come comunicato- devolverà in beneficienza a 5 enti: Avis (della quale Tiziano è ambasciatore da quasi vent’anni), Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), Centro Donna Lilith (che offre accoglienza, assistenza e supporto alle donne e ai minori vittime di violenza e maltrattamenti), Associazione Valentina Onlus (che su base volontaria offre assistenza ai malati oncologici) e Associazione Chance For Dogs (organizzazione no-profit che si prende cura dei cani randagi e abbandonati e della loro adozione).

La giornalista Rula Jebreal  co-conduttrice della prima serata, ha un compenso di  25mila euro. Compenso che, ha confermato, sarà devoluto in beneficienza.

I compensi previsti per Diletta Leotta e Francesca Sofia Novello dovrebbero aggirarsi intorno ai 25mila euro a serata (le due saranno all’Ariston per due puntate, quindi cachet raddoppiato). Per Antonella Clerici si ipotizza un cachet- alto in rapporto al tempo e all’impegno utilizzato – pari a 50mila euro, cifra verosimile anche per Mara Venier  Le giornaliste del TG1 Laura Chimenti ed Emma D’Aquino potrebbero ricevere solo un rimborso spese da Rai ed essere trattate da dipendenti in trasferta.

La richiesta economica di Georgina Rodriguez,  si rivela troppo sostanziosa per salire sul palco al fianco di Amadeus nel corso della terza serata il 6 febbraio avrebbe chiesto ben 140.000 euro. Un cachet -che si sarebbe potuto evitare , non rappresenta nulla di culturale ed anche la presenza del fidanzato Cristiano Ronaldo -visibile sui campi di gioco italiani -non accresce la “performance”

Per gli ospiti il compenso dovrebbe variare tra i 20mila e i 50mila euro a testa. Previsti  due  ospiti stranieri  a Sanremo: Lewis Capaldi e Dua Lipa. una 25enne popstar e modella inglese di origini albanesi-kosovare che conta  un numero elevato di visualizzazioni su social e emittenti  sociotelevisivi.                       Secondo noi di Sud Libertà anche  questa partecipazione non ha alcun senso e significato sia socialmente che culturalmente….

I cantanti big in gara riceveranno un indennizzo a titolo di “rimborso spese” – si fa per dire – di un importo di circa 48 mila euro equivalente ad una liquidazione di una vita intera di un dipendente pubblico, di media qualifica, o privato direttivo o manager.

Secondo uno degli autori,  Claudio Fasulo, presente, durante la tradizionale conferenza stampa di presentazione,il festival “si autofinanzia”Ma dimentica che il prodotto viene offerto agli italiani con il vestito della Rai, apparato semipubblico.  E sorprende come non ci sia alcuna presa di posizione da parte del Presidente della Rai, sulla compressione dei compensi in linea con le nuove strategie economiche dell’Italia    Lo spettacolo non è toccato dalla crisi. Vergogna, vergogna anche per chi all’azienda Rai avrebbe dovuto – e certamente potuto- rivedere tutti i compensi previsti.

 

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Achille Lauro : ma chi vuol stupire questo ragazzo indecente com’è?

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Alcuni costi si rivelano poi davvero superflui. Apprendiamo che  il costo sostenuto per l’allestimento di Ariston Roof e Palafiori è stato di 121.250,00€. Per la fornitura dei tavoli, si è registrata una spesa  di 17.055,60€.

Per l’allestimento delle sale stampa queste le cifre fornite:

  • arredi sala stampa radio e TV private: 7.076 euro;
  • apparecchiature informatiche: 5.490 euro;
  • apparecchiature televisive: 2.806 euro;
  • servizio assistenza tecnica sala “Ninfea” Palafiori: 3.538 euro;
  • fornitura linee telefoniche e fax: 3.990,39 euro;
  • consumi linee telefoniche e fax: 1.586 euro;
  • servizio logistica per la sala stampa: 5.734 euro;
  • servizio facchinaggi sale stampa: 5.490 euro;
  • occupazione autostazione RT: 9.760 euro;
  • noleggio sala prove balletto: 14.500 euro;
  • fornitura premi: 8.205,72 euro;
  • noleggio transenne antipanico: 18.178 euro;
  • ufficio accrediti presso Ariston: 2.440 euro;

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Rula Jebreal : il suo compenso in beneficenza

Sanremo “non è un modello di libertà” ma manipolazione della”giuria d’onore”- Dal prossimo anno-forse – solo Televoto

 

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Nella foto d’Archivio Claudio Bisio sembra dire: “Quante critiche, basta..”

 

di    Raffaele   Lanza

 

Sanremo, modello di ingiustizie e di polemiche. Non è un modello di libertà se è vero com’è vero che persino i vertici di Viale Mazzini,per la prima volta nella storia musicale, hanno contestato il fatto che l’italo-egiziano sia arrivato prima con il voto delle giurie mentre Ultimo, secondo classificato, sia stato l’artista più votato dal pubblico.Una incongruenza assurda, illogica.      Finalmente un giornalista di spessore, il presidente della Rai, Marcello Foa parla di “sproporzione, un chiaro squilibrio tra il voto popolare e una giuria composta da poche decine di persone che ha provocato le polemiche” sottolineando che il sistema “va corretto”.

– Il sistema di votazione si compone di tre parti: il televoto (50% sulla classifica di fine serata), il voto della sala stampa (30%) e il voto della giuria d’onore (20%). Sabato sera la sala stampa e la giuria d’onore hanno decretato vincitore Mahmood mentre i telespettatori hanno preferito Ultimo, votando poi Il Volo al secondo posto e Mahmood al terzo. Nel dettaglio, il 46,5% del pubblico a casa ha votato per Ultimo, il 39,4% per Il Volo e il 14,1% per Mamhood. Il dato finale è stato però invertito: Mahmood ha vinto con il 38.9%, Ultimo è arrivato secondo con il 35.6% e Il Volo ha ottenuto il 25.5%.

Chi controlla poi – sotto il profilo operativo – questi voti – resta un mistero Come un mistero resta il meccanismo che ha reso possibile di televotare da casa alla gente che ha assegnato il  46,5%,al cantante Ultimo e poi un altro artista (Mahmood, ndr) sia arrivato al 14% La differenza di più del 30% viene completamente ribaltata dai giudizi di giornalisti e da 8 persone, la giuria d’onore, che con la musica c’entra poco o nulla”. La giuria d’onore ha tenuto certamente nell’occasione un comportamento poco onorevole  Essa ricorderemo  – composta da Ferzan Ozpetek, Elena Sofia Ricci, Serena Dandini, Mauro Pagani, Claudia Pandolfi, Joe Bastianich, Camila Raznovich e Beppe Severgnini (a detta di Di Maio dei “radical chic”) –

Molte cose non hanno funzionato.Anche sotto il profilo tecnico si sono verificati continui guasti nella duplicazione dei suoni. Il più danneggiato risulterebbe Nino D’Angelo che ha espresso a riguardo un vibrato disappunto.  Molti cantanti si sono dati davvero alla fuga rifiutando la partecipazione alle trasmissioni Rai e a rilasciare interviste.  Loredana Bertè sembra la più depressa. Sperava con la sua bella canzone, che aveva fatto alzare tutto il pubblico in sala, di vincere la gara canora.Oggi – sensibile com’è la Bertè- è disperata come lo era all’epoca sua sorella Mia Martini, ricordata nella competizione  Certamente questo Sanremo non rappresenta un modello di libertà. Tale assunto è confermato pure da Vittorio Sgarbi secondo il quale il risultato è opera di manipolazione di un ristretto numero di persone -la giuria incompetente – che non ha tenuto conto della volontà popolare”

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Vittorio Sgarbi: “Sanremo non rappresenta un modello di libertà..”

 – Altri promettono innovazioni il prossimo anno sul  sistema di votazione.  Il vicepremier Luigi Di Maio  lancia una proposta più obiettiva : “La giuria, composta da critici musicali del ‘calibro’ di Beppe Severgnini, e la sala stampa hanno totalmente ribaltato il risultato del televoto – ha scritto su Facebook -. Non ha vinto quello che voleva la maggioranza dei votanti da casa, ma quello che voleva la minoranza della giuria, composta in gran parte da giornalisti e radical chic. E qual è la novità? Questi sono quelli sempre più distanti dal sentire popolare e lo hanno dimostrato anche nell’occasione di Sanremo”. Quindi ha suggerito che il prossimo anno “il vincitore si potrebbe far scegliere solo col televoto, visto che agli italiani costa 51 centesimi”.

A questo punto diventano  una vergogna autentica i compensi alti assegnati ai protagonisti del Festival 

Non è accettabile neppure  che dopo aver fatto giocare i concorrenti e votare la giuria persino Claudio Baglioni, direttore artistico e deus ex machina del Festival adesso esso stesso critichi il sistema del voto affermando di essere favorevole ad “alzare il peso del televoto” . 

Sanremo 2019: brutto ricordo di un festival di dilettanti

 

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di   Raffaele Lanza

Sanremo

Sanremo 2019 da dimenticare, alla svelta. L’ultima serata vede una conduzione -costituita da Baglioni, Bisio e Raffaele – corretta , più disinvolta e professionale. Non si ripetono gli errori tecnici di presentazione delle precedenti serate -richiesta continua ad es. di applausi- e Bisio si esibisce in una gag da varietà riabilitativa rispetto alle precedenti esibizioni.   Ma si avverte sempre la mancanza di  un  faro centrale sul palcoscenico, l’emozione travolge anche un cantante esperto come Baglioni che si sforza con sorrisi stretti di nascondere il disagio di “presentare” un festival come Sanremo.    Dove sono i fiori colorati  attorno al palco, segni visibili della tradizione floreale di Sanremo?

       L’impegno – sì- c’è stato, i contenuti espressi nella serata finale sono anche buoni- è innegabile – manca tuttavia la disinvoltura e la spontaneità. E  questo il pubblico lo ha subito percepito. Spiace ribadirlo perchè Baglioni è persona sensibile e tiene molto al suo lavoro.  Come dire: un grande lottatore messo di fronte ad un mastino napoletano che avverte la paura e i timori dell’uomo. Quindi a rischio la persona.         Solo un ricordo bello portiamo da Sanremo: l’immagine del giornalista Mollica, che visibilmente travolto dalla malattia, con le mani tremolanti, gli occhi quasi chiusi, riesce egualmente a trovare il vigore fisico, il sorriso  e l’entusiasmo di sempre nelle sue belle interviste a Baglioni e cantanti affermati come Eros Ramazzotti.  

  Dopo la chiusura della serata finale del Festival di Sanremo 2019, che ha visto Mahmood -egiziano/italiano- vincere questa edizione, Ultimo si è presentato in conferenza stampa visibilmente alterato. Su di lui si sta scatenando una bufera. Sembra infatti che “I tuoi particolari” abbia delle sonorità che ricordano chiaramente una canzone di Marco Masini del 2015. Si sente massacrato dai giornali.   Come fosse un cantante affermato ha dichiarato ai giornalisti in Sala: “Avete questa settimana per sentirvi importanti e dovete rompere il cazzo. Tanto qualsiasi cosa io dico troverete qualcosa da ridire”. 

Non poteva mancare l’opinione di Matteo Salvini: : “Mahmood? La canzone italiana più bella?!? Io avrei scelto Ultimo” – 

Indifferenza di  Vittorio Feltri su Sanremo 2019? Mi interessa come il sesso tra scarafaggi” – Più di 10 milioni di italiani guardano la “festa della canzone italiana”, ma il direttore di Libero commenta il Festival durante il programma “I Lunatici” su Rai Radio2. “Non mi importa un c……..” conclude Feltri

 Don Mazzi critica Baglioni e la sua scelta di portare all’Ariston Achille Lauro – Il servizio pubblico sceglie di mettere nella competizione  una canzone che non solo inneggia alla droga, ma che contiene una frase che mi sconvolge perché va al di là della droga in sé, parla della fine che provoca. Ma la cosa che mi meraviglia di più è che un uomo di grande cultura, un conduttore come Claudio Baglioni, si sia lasciato scappare una cosa del genere”. Don Antonio Mazzi, su Sanremo 2019, esprime un voto altamente negativo così sulla conduzione ritenendola dilettantistica.
  “Manca la satira, si vede il peso delle pressioni politiche”- tuona il giornalista Giletti – Il conduttore sempre più in odor di Rai ha espresso all’Agi il suo giudizio negativo quasi a sollecitare una inchiesta, sul Festival di Sanremo. “Non c’è satira, che è invece necessaria al Festival. Si vede che hanno subito delle pressioni politiche”.
Voltiamo pagina, e ascoltiamo questa insulsa e stupida canzonetta “Soldi” in coerenza con la recessione che l’Italia sta vivendo e le sofferenze degli italiani ad arrivare alla fine del mese. Che indecenza signori!

 

 

 

“Sanremo è truccato”: urla Fausto Leali sul palco ma un fondo di verità c’è e la catastrofe della conduzione prosegue. Il pubblico fischia

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di  Raffaele Lanza

La catastrofe della conduzione fa notare vibrati effetti anche durante la quarta serata del Festival di Sanremo contrassegnata dai duetti dei 24 Big in gara con artisti del mondo della musica o della danza da loro scelti. Baglioni è un cantante storico , certamente tra i grandi, ma avrebbe dovuto limitarsi a fare il lavoro che fa abitualmente: il cantante .   Era evidente il disagio, l’imbarazzo del direttore artistico in febbrile attesa dell’applauso cioè del consenso dopo ogni gag con gli altri conduttori.

Si è trattato di un susseguirsi di esibizioni , solo alcune delle quali hanno conquistato l’entusiasmo del pubblico mentre altre sono passate inosservate, senza particolari menzioni degne di nota. Insieme ai concorrenti della kermesse canora, c’è stato spazio anche per gli ospiti del mondo della musica e dello spettacolo. Tra di essi, il più atteso era  Luciano Ligabue, che,non si vede da un quarto di secolo, non si sa bene quanti anni abbia e dopo le stupide e ripetute presentazioni con Claudio Bisio –  quasi fosse “l’imperatore del Rock”, orroica l’immagine di Ligabue seduto in trono, contraddittoria della sua storia di ribellione,  ha presentato il suo singolo “Luci d’America”, il primo singolo estratto dall’album in uscita a inizio marzo.   Qui l’esibizione sarebbe finita senza applauso ma l’intervento di Claudio Baglioni che ha richiesto ed elemosinato -diverse volte l’applauso per Ligabue ha salvato sia il cantante che il direttore artistico della Kermesse musicale

Spazio anche a diverse gag – alcune poco attraenti – tra  Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio oltre che per la sorpresa di Anastasio, ultimo vincitore di X Factor. La penultima serata del Festival ha sancito anche il primo vincitore di questa edizione, fra diverse critiche del pubblico presente in sala.

Fausto Leali, ad un certo punto, si è reso protagonista di un curioso siparietto durante la terza puntata del Festival della canzone italiana nella città ligure. Leali ha fatto la sua apparizione in pubblico, salendo sul palco in veste di disturbatore, e gridando: “Questo Sanremo è truccato”.

Fausto Leali e la sua “gag” sul palco   Ma un fondo di verità c’è. Ecco perchè

La scena ha voluto richiamare quanto realmente è avvenuto nel 1992, quando Mauro Appignani salì sul palco e prendendo il microfono dalle mani di Pippo Baudo annunciò la vittoria già scritta proprio per Fausto Leali. In quell’occasione le polemiche furono asprissime, mentre ora la gag del cantante ha sollevato sorrisi e alcune riflessioni. La scenetta, poi, si è conclusa con degli addetti alla sicurezza che lo hanno preso sotto braccio e lo hanno trascinato fuori dal palco.          Nella realtà la scenetta riproduce certamente le pressioni, raccomandazioni, delle agenzie dei cantanti sulla gara. Pressioni che arrivano in primis ai tre  “conduttori” del festival in conflitto di interesse con le agenzie dei cantanti in gara. Come la mettiamo su questo punto, giriamo la domanda a Claudio Baglioni e al direttore della Rai che non sa controllare od assumere informazioni adeguate

La quarta serata del Festival di Sanremo si è aperta con l’esibizione di Shade e Federica Carta, accompagnate dalla bravissima Cristina D’Avena nel brano “Senza farlo apposta”. È stata poi la volta di Motta e Nada, apparsi decisamente affiatati sulle note di “Dov’è l’Italia” e di Irama insieme a Noemi in “La ragazza col cuore di latta”.       l pubblico ha fischiato infine  la decisione di premiare la canzone di Motta e Nada.