L’Editoriale di R. Lanza
L’intervento social di Casaleggio criticato per “Ingerenza inaccettabile”
DI RAFFAELE LANZA
DI RAFFAELE LANZA
OGGI ALLE 10, VOTAZIONE SULLA PIATTAFORMA ROUSSEAU
DI RAFFAELE LANZA
Iscritti M5S chiamati oggi alla scelta sull’appoggio al governo Draghi. A partire dalle 10, e fino alle 18, si terranno infatti le votazioni sulla piattaforma Rousseau per decidere se i Cinquestelle in Parlamento dovranno sostenere o meno l’esecutivo nascente dopo la crisi del governo Conte bis. Finora sul web è un susseguirsi di elogi, cuoricini a valanga sull’operato dell’ex presidente Conte. La domanda si rivela ora fortemente contradditoria con lo spirito del web che ,senza mezzi termini, ha classificato Mario Draghi, uomo del recinto di Berlusconi che lo ha proposto all’epoca come governatore della Banca d’Italia.
Il quesito narcotizzante: “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”, la domanda rimessa alla base M5S che inciderà inevitabilmente sulla sorte del Movimento pentastellato.
Siamo convinti-l’esperienza insegna – che il mondo del Web, iscritto alla piattaforma, esploderà in un rotondo “NO”quale dimostrazione di non essere per niente legato alla “direttiva” di Beppe Grillo o di Di Maio, esso è libero e voterà secondo coscienza e giustizia, preventivando cioè la corruzione e/0 i favoritismi che presto usciranno fuori dal governo Arlecchino.
Sui social Barbara Lezzi, sembra la copia di Alessandro Di Battista: “Ora facciamo tutti finta di essere contenti. Fingiamo di essere felici e soddisfatti”. Ma non solo. Nella tarda serata di ieri si è poi aggiunto il post a firma di 13 parlamentari 5S ‘malpancisti’ che puntano i riflettori sul quesito della votazione “tendenziosa” definito “manipolatorio”. Oggi, dunque, gli iscritti alla piattaforma Rosseau diventano protagonisti assoluti Nel caso di sfiducia al governo Draghi, Grillo, anche lui dovrà prenderne atto. Mario Draghi? Non si sa come la prenderà,visto che parla poco, in dispregio della trasparenza assoluta simboleggiata finora dall’ex premier Conte, nè se osserverà la regola tanto cara ai governi dei decenni precedenti, del dare ed avere. Cioè: se ritirerà il “regalo” fatto ieri a Grillo del Ministero della Transizione ecologica o lo lascerà solo perchè in linea con la politica dell’UE
di R.Lanza
Un successo “mondiale” afferma Casaleggio. Sono oltre 73 mila votanti iscritti e registrati al Movimento cinque stelle che con la loro connessione -reti Web intasate sul Blog dei cinque stelle- accendono il disco verde al governo dei “Sognatori” -termine coniato dal premier incaricato.
Sono tutti sorpresi i politici di qualunque colore politico del gran numero dei partecipanti al Voto Rousseau. Altro che Movimento arretrato. Cammina a passi giganteschi come fosse un dinosauro che vuole modificare il mondo. A Palazzo Chigi, nel corso della mattinata si sono dati appuntamento il sottosegretario Vincenzo Spadafora, il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli, il suo omologo alla Camera Francesco D’Uva e il senatore nonchè presidente commissione Antimafia Nicola Morra. Da sciogliere ancora il nodo della compagine per i ministeri chiave, a partire dal Mef. Nodo che sarà affrontato in queste ore a votazione su Rousseau conclusa. Tanti senatori pentastellati – come alcuni big democratici -sono in fibrillazione appesi alla speranza di avere una “poltrona”. Il dissenso con i cinque stelle significa l’allontanamento dal gruppo di Rousseau. Con i dem di Zingaretti significa infinita protesta e polemica all’interno del partito combattuto dalle correnti di idee diverse e contrastanti. Orlando infatti ritira già la propria candidatura di ministro. Non perchè sia un “altruista” ma qualcuno all’interno gli avrà dato una spinta più in là.
Uno dei protagonisti Luigi Di Maio afferma.. “Ho votato ma il mio voto è segreto. Comunque vada sarà un successo della democrazia diretta”, ha chiarito il leader M5S. Al Viminale Conte preferirebbe un tecnico come il Capo della Polizia Gabrielli. Un ministero importante sarà affidato a Dario Franceschini,persona di Cultura e di capacità non comuni, forse il Ministero dell’Interno.
Resa nota pure la bozza del documento di programma di governo M5s-Pd. Si tratta di 26 punti, dall’Iva al conflitto di interessi alla sicurezza. Su questo ultimo punto di prevede che: “La disciplina in materia di sicurezza dovrà essere aggiornata seguendo le recenti osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica“. La versione finale del testo dovrebbe arrivare in serata, dopo un nuovo incontro a Palazzo Chigi. Sull’immigrazione si invoca una scossa, una svolta, una “forte risposta europea, anche attraverso la definizione di una normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all’immigrazione clandestina, ma che al contempo – affronti i temi dell’integrazione revisionando l’accordo di Dublino“.