Ragusa, omicidio al culmine di una rissa. Filmati di videosorveglianza e testimonianze consentono ai Carabinieri di arrestare tre persone

 

Maxi rissa a Gallarate, i giovani si sono organizzati sui social e sono  arrivati con mazze, catene e pietre: denunciato un 18enne - Open

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 Ragusa – Santa Croce Camerina (RG),

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Ragusa e della Stazione di Santa Croce Camerina, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Investigativo, hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 3 cittadini di origine tunisina, emesso nella giornata odierna dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale ibleo, che ha coordinato sul posto una rapida e complessa attività d’indagine avviata a seguito dell’omicidio di un connazionale 21enne al culmine di una violenta rissa nella zona centrale di Santa Croce Camerina, nella serata di sabato 7 settembre.

Una dozzina i soggetti a vario titolo coinvolti negli scontri ed in relazione ai quali proseguono le indagini finalizzate a definire le esatte responsabilità di ognuno.

L’identificazione dei tre fermati, due fratelli di 22 e 25 anni ed un terzo soggetto 28enne, è stata possibile grazie alle attività d’indagine effettuate nell’immediatezza dai Carabinieri, allertati dalla Polizia Municipale camarinense che ha fornito un fattivo contributo.

In particolare, l’acquisizione di alcuni filmati dei sistemi di videosorveglianza, suffragati da testimonianze circostanziate dei fatti e dai rilievi tecnici espletati dal personale specializzato del Nucleo Investigativo, hanno permesso di ricostruire minuziosamente ed in tempi brevissimi la dinamica e lo sviluppo del tragico episodio delittuoso.

Da quanto finora emerso, la giovane vittima, raggiunta da un fendente al petto nel corso della rissa e deceduta pochi secondi dopo, avrebbe avuto una colluttazione con i due fratelli fermati, a loro volta successivamente aggrediti dal 28enne.

Un 36 enne, infine, è stato trasportato all’ospedale Papa Giovanni Paolo II di Ragusa per delle ferite lacero contuse al capo apparse inizialmente piuttosto serie; medicato dai sanitari è stato però dimesso poche ore dopo con una prognosi di dieci giorni.

L a Rissa alla Camera: e poi i politici chiedono alla gente il perchè dell’astensionismo elettorale

Comunicazione video su You T.

Furibonda rissa in aula alla Camera dei deputati nel corso dell’esame del ddl autonomia differenziata             Sembrava una lite gigantesca del tipo che si vedono a Roma davanti ai bar scontri tra giovani     Il deputato M5s Leonardo Donno, colpito da alcuni deputati fra i quali il deputato della Lega Igor Iezzi, secondo i racconti di diversi parlamentari, con due pugni in testa. È stato necessario l`intervento dei medici che hanno portato Donno fuori dall`aula su una sedia a rotelle. Nella rissa è risultato colpito anche un assistente parlamentare intervenuto per sedare i deputati.

La rissa è scoppiata dopo che il deputato pentastellato aveva provato a portare il tricolore al ministro Calderoli, gesto censurato dal presidente della camera Lorenzo Fontana con l’espulsione. Diversi deputati leghisti lo hanno circondato ed è scoppiata la rissa a colpi di cazzotti e pugni. La seduta è stata sospesa.

Violenta rissa ad Agrigento: quattro giovani extracomunitari arrestati Uno dei quattro ha riportato ferite da armi da taglio

due uomini di essere affrontati da uomo con coltello - rissa foto e immagini stock

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 – Agrigento,
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Agrigento hanno arrestato in flagranza di reato per il reato di rissa e lesioni personali 4 giovani extracomunitari domiciliati ad Agrigento e di età compresa tra i 36 e 23 anni. L’evento è accaduto nella tarda serata di ieri in piazzale Aldo Moro di Agrigento. I quattro individui, a causa di futili motivi, hanno dato luogo a una violenta rissa, nella quale si sono provocati lesioni personali.
Inoltre, uno dei quattro ha riportato ferite da arma da taglio, causate dall’uso di un coltello. Grazie all’immediato intervento dei Carabinieri, che hanno faticato non poco a tranquillizzare gli animi, sono state evitate ulteriori gravi conseguenze. Al termine delle formalità di rito, tutti e quattro sono stati tratti in arresto con l’accusa di “rissa aggravata e lesioni personali”. Attualmente, 2 degli arrestati sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, mentre altri 2 sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Stazione CC di Villaggio Mosè, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Maxirissa ad Aci Sant’Antonio: denunciati 13 giovani dai Carabinieri

 

Rissa al Cas di Sant'Antonio: 17enne in codice rosso

 

Maxirissa ad Aci Sant’Antonio in piazza Europa, Caruso: “Una sconfitta per tutti, ma auspico che i responsabili paghino per il bene della collettività non abituata a questo”

A seguito dalla rissa occorsa in piazza Europa lo scorso 29 marzo, rissa
che ha portato alla denuncia, da parte dei Carabinieri, di 13 persone
originarie prevalentemente di Aci Sant’Antonio, Aci Catena e Acireale,
in maggioranza molto giovani, e in merito al quale si è registrato
l’intervento del Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
del Comune santantonese, Sebi Barbagallo, che ha spiegato come
nell’attuale società “tre adolescenti su dieci prendono parte a risse o
liti violente con l’intento di ledere l’altro” e che “il profilo di chi
mette in atto comportamenti aggressivi ha a che fare con chi usa la
tecnologia in maniera distorta, gioca d’azzardo, scommette online, fa
uso di sostanze psicotrope e alcol”, il Sindaco, Santo Caruso, ha
dichiarato: “Prima di ogni cosa mi preme fare presente che speriamo vivamente che il ragazzo che in questo momento si trova in ospedale si riprenda presto: come amministrazione ci stringiamo attorno all’apprensione di questa famiglia santantonese, a nome di tutta la comunità.
“In merito ai fatti dico solo che saranno gli inquirenti a fare
chiarezza, e credo che ci siano tutti gli elementi affinché questo possa
avvenire e affinché i veri responsabili non la facciano franca, per il
bene di questa collettività composta da persone oneste, lavoratrici e
lavoratori, una comunità non abituata ad assistere ad esempi di degrado
antropologico e culturale simile.
“Sono molto dispiaciuto per il fatto di cronaca in sé, al di là del
territorio, che in un caso simile ha un’importanza parecchio relativa.
Sapere che ci sono giovani che usano violenza, probabilmente dietro
banali pretesti, rappresenta una sconfitta per la società, a tutti i
livelli, una sconfitta che si annida nella povertà educativa. È una
sconfitta per la politica e per noi cittadini tutti: significa che non
si è riusciti a trasmettere a questa parte fragile delle nuove
generazioni i valori del dialogo, del confronto, del rispetto. È un
errore che ricade sulle generazioni come la mia, al quale però possiamo
ancora porre rimedio con politiche mirate, capaci di aggregare ed
educare”.
“Al netto di come si evolverà questa vicenda e quali saranno i suoi
sviluppi, quindi, una riflessione politica ben al di là del territorio
possiamo farla riguardo tanto l’esigenza di riaffermare valori che
spesso diamo per scontati quali il dialogo, il confronto e il rispetto,
quanto quella di avviare politiche che puntino all’aggregazione e al
civismo.
“Nel 2021 non è ammissibile leggere ancora certe notizie”.

 

 

Manovra approvata, l’intervento dei commessi evita che i deputati della maggioranza e dell’opposizione arrivino alle mani

   –         MANOVRA   APPROVATA  NELLE TENEBRE    -(contenuto non esaminato)

ROMA

Primo esame superato alla Camera per la manovra. Montecitorio approva la questione di fiducia, oggi il definitivo via libera. –

A Montecitorio la tensione resta alta ma alla fine la Camera approva con 327 sì la questione di fiducia. Ricorderemo che la seduta è stata sospesa per circa 5 minuti quando alcuni esponenti di Forza Italia – poi espulsi – sono scesi al centro dell’Aula con le pettorine con scritte Giù le mani no profit e Basta tasse.

  Alta tensione a Montecitorio.  Durante la discussione Forza Italia e Partito Democratico hanno provato a forzare il fermo  dei lavori. Il  presidente Fico ha dovuto sospendere la seduta per convocare una conferenza dei capigruppo, abbandonata da FI e PD. Solo l’intervento da parte dei commessi della Camera ha evitato che i deputati della maggioranza e dell’opposizione arrivassero  alle mani.

Risultati immagini per immagini di montecitorio

I lavori sono ripresi in un clima ancora infuocato.Insulti e sputi tra i deputati.

Non è finita. Il  PD non ha digerito – come altri partiti- di non aver potuto esaminare e criticare il testo della manovra e annunzia il ricorso alla Consulta  Ad annunciarlo è stato il capogruppo al Senato Andrea Marcucci “Si tratta di una mossa necessaria per quanto successo nelle ultime settimane in Parlamento, dove c’è stata la precisa volontà di maggioranza e governo di impedire a tutti di capire cosa si stesse votando“. “È ridicolo – continua – sentire dire ai senatori della maggioranza che non conoscevano i dettagli della manovra. Consideriamo responsabile anche la presidente del Senato, che avrebbe dovuto garantire il rispetto della costituzione di fronte alla legge più importante che il Parlamento è chiamato a discutere durante l’anno“. La tensione in Aula resta alta con PD e Forza Italia che proseguono nella loro contestazione alla manovra. 

 

(Video Ag.Vista)