Caltanissetta: rinviati a giudizio Antonello Montante e ” Personaggi eccellenti siciliani:………ecco i nomi”

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Rinvio a giudizio per Antonello Montante l’ex potente industriale accusato di aver messo in piedi un serie di relazioni per gestire una antimafia di facciata e finito nei guai giudiziari insieme ad altri potenti siciliani

Fra le richieste di giudizio spiccano i nomi dell’ex Presidente del Senato Renato Schifani ma anche quello dell’ex capo dei servizi segreti Arturo Esposito. Si prosegue con Diego Di Simone, ex investigatore della squadra mobile di Palermo diventato il capo della security di Confindustria; del colonnello Giuseppe D’Agata, ex capo centro della Dia di Palermo; Marco De Angelis, sostituto commissario in servizio prima alla questura di Palermo, poi alla prefettura di Milano; Ettore Orfanello, ex comandante del nucleo di polizia tributaria della Finanza di Caltanissetta, e l’imprenditore Massimo Romano, titolare della catena di supermercati Mizzica-Carrefour Sicilia. Indagato a piede libero, il professore palermitano Angelo Cuva, accusato di aver agito con mafiosità  con Schifani.

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Renato Schifani, ex presidente del Senato, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai pm di Caltanissetta. Il senatore di Forza Italia ha altresì depositato ai magistrati una richiesta di trasferimento degli atti alla Procura di Palermo, visto che, secondo i suoi legali, i presunti reati di cui il forzista è accusato avrebbero avuto luogo  nel capoluogo siciliano. Anche Arturo Esposito, ex capo dell’Aisi, e Angelo Curva, docente universitario, entrambi indagati per gli stessi reati, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. L’ex direttore dello Sco della polizia, Andrea Grassi, e Andrea Cavacece, capo reparto dell’Aisi, hanno invece risposto alle domande dei magistrati, rimandando però le accuse al mittente.

Ma non è finita L’ inchiesta  ruota intorno ad altri nomi eccellenti come l’ex governatore Rosario Crocetta, gli ex assessori alle Attività produttive Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro e molti altri che ancora non si conoscono.

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Bagheria: rinvio a giudizio del sindaco Cinque per “turbativa d’asta, falso,problema rifiuti ed abusivismo”

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Rinvio a giudizio del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque (nella foto) del Movimento 5 stelle. La richiesta proviene dalla Procura di Bagheria per l’ipotesi di reato di  turbativa d’asta, falso, abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio e omissione di atti d’ufficio.

L’udienza preliminare è stata fissata per l’11 aprile.    Immediatamente è scattata l’autosospensione dal Movimento 5 stelle secondo le regole interne.

Oggetto dell’’inchiesta che ha iscritto cinque persone nel registro degli indagati verte sia sulla problematica dei rifiuti che sull’abusivismo edilizio.

 Si apprende che il sindaco ha fermato la marcia di solidarietà nei suoi confronti da parte dei fedelissimi.

La Procura informa che nel mese di settembre scorso  al sindaco di Bagheria fu notificata la misura dell’obbligo di firma che il gip revocò dopo l’interrogatorio di garanzia   Nell’indagine sono state coinvolte altre 21 persone  tra imprenditori, funzionari comunali e un dirigente della Regione.

L’accusa di rinvio a giudizio riguarda anche di  avere concordato illegalmente con l’ex  commissario della città metropolitana Manlio Munafò e Salvatore Rappa, legale rappresentante della società sportiva Nuova Aquila Palermo, l’affidamento del Palasport a Comune e società in partnership. La difesa del sindaco sostiene di aver dato priorità alla gestione comunale del palazzetto e di aver per questo presentato la domanda di affidamento col privato fuori termine.

Un altro capo d’accusa è quello di essere stato intercettato dagli investigatori e di ’avere” rivelato al cognato l’esistenza di un procedimento penale avviato sulla sua casa abusiva. Procedimento di cui aveva saputo da un vigile urbano, pure indagato. Una strana vicenda nata da una falsa autodenuncia presentata a nome del familiare, ma di cui questi nulla avrebbe saputo”.