L’udienza generale di Piazza S.Pietro lancia un monito ai fedeli e pellegrini di tutto il mondo-” “..No -afferma Papa Francesco- alla soppressione della vita umana nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti. Ma come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare?”. “Io vi domando: è giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema? E’ giusto o no? E’ giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Perché è come affittare un sicario”.
Il Pontefice invita alla riflessione e chiede vicinanza per quelle famiglie che hanno figli con gravi disabilità: “Da dove viene tutto ciò? La violenza e il rifiuto della vita nascono in fondo dalla paura. L’accoglienza dell’altro, infatti, è una sfida all’individualismo. Pensiamo, ad esempio, a quando si scopre che una vita nascente è portatrice di disabilità, anche grave. I genitori, in questi casi drammatici, hanno bisogno di vera vicinanza, di vera solidarietà, per affrontare la realtà superando le comprensibili paure. Invece spesso ricevono frettolosi consigli di interrompere la gravidanza, cioè di fare fuori una vita”.
Il Papa aggiunge: “Un bimbo malato è come ogni bisognoso della terra, come un anziano che necessita di assistenza, come tanti poveri che stentano a tirare avanti: colui, colei che si presenta come un problema, in realtà è un dono di Dio che può tirarmi fuori dall’egocentrismo e farmi crescere nell’amore. La vita vulnerabile ci indica la via di uscita, la via per salvarci da un’esistenza ripiegata su sé stessa e scoprire la gioia dell’amore. E qui vorrei fermarmi per ringraziare tanti volontari, il forte volontariato italiano che è il più forte che io abbia conosciuto. Grazie!”.
“Che cosa conduce l’uomo a rifiutare la vita? Sono gli idoli di questo mondo: il denaro, il potere, il successo. Questi sono parametri errati per valutare la vita. L’unica misura autentica della vita – avverte Francesco – è l’amore, l’amore con cui Dio la ama! L’amore con cui Dio ama la vita, questa è la misura. Infatti, qual è il senso positivo della Parola ‘Non uccidere’? Che Dio è ‘amante della vita’. Vale la pena di accogliere ogni vita perché ogni uomo vale il sangue di Cristo stesso. Non si può disprezzare ciò che Dio ha tanto amato! Dobbiamo dire agli uomini e alle donne del mondo: non disprezzate la vita! La vita altrui, ma anche la propria, perché anche per essa vale il comando: ‘Non uccidere'”.
Quindi il monito ai giovani ai quali è dedicato il Sinodo dei Vescovi in corso in Vaticano: “A tanti giovani va detto: non disprezzare la tua esistenza! Smetti di rifiutare l’opera di Dio! Tu sei un’opera di Dio! Non disprezzarti con le dipendenze che ti porteranno alla morte. Nessuno misuri la vita secondo gli inganni di questo mondo, ma ognuno accolga sé stesso e gli altri in nome del Padre che ci ha creati”.