Sciopero “generale” domani venerdì 17( ridotto a 4 0re) per protestare contro la nave Italia guidata dalla Meloni

 

Lo sciopero “generale” in programma dalle ore 9 alle ore 13 di domani venerdì 17 novembre 2023 interesserà anche il traffico ferroviario, con possibili ripercussioni, seppur lievi, sui treni Frecce, Intercity e Regionali di Trenitalia

Sciopero di 8 ore dei treni, previsto un venerdì campale / GUARDA I SERVIZI  GARANTITI - Abruzzo - Il Centro

Lo sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane è stato proclamato dalle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali Filt-Cgil e Uiltrasporti in adesione allo sciopero delle rispettive confederazioni.

Si apprende dal comunicato delle Fs che  il personale di Trenitalia del Piemonte, viene escluso dallo sciopero. Attenzione che gli effetti sulla circolazione, in termini di cancellazioni, limitazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero. 

Trenitalia invita tutti i passeggeri a informarsi sui collegamenti e i servizi attivi, prima di intraprendere il viaggio, attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.

Si sa , dopo le contestazioni del governo e del ministro Salvini e le reciproche accuse fra leader sindacali e Salvini  che lo sciopero generale viene ridotto “a seguito dell’ordinanza n.196 T del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14.11.2023, la durata dello sciopero indetto per il giorno 17/11/2023 è stata ridotta a 4 ore, dalle ore 9.00 alle ore 13.00”.

 

Oggi il decreto Aiuti quater in Cdm .: si vedrà se gli importi delle bollette della luce e gas saranno ridotti per il benessere delle famiglie ed imprese

 

Recession talk looms large in CBRE mid-year outlook | Mortgage Professional

Roma,

Approda oggi in Consiglio dei ministri il decreto Aiuti Quater da 9,1 miliardi di euro , già avviato dal governo Draghi e ora chiamato a prorogare fino a fine dicembre una serie di misure contro il caro-energia .    Altri punti  importanti  nel dl. Dagli ‘sconti’ per imprese e famiglie alla riduzione di 30,5 centesimi sulle accise, gli interventi contro i rincari richiederanno risorse tra i 4 e i 5 miliardi, la parte restante andrà alle misure che impattano il 2023. Il dl, che dovrebbe essere approvato in serata, inizierà poi il suo iter parlamentare al Senato.

Comunica il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “Con il prossimo decreto-legge saranno confermate, anche per il mese di dicembre 2022, le misure che riconoscono, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, contributi straordinari, sotto forma di crediti d’imposta, pari a una quota delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale”,
. Inoltre “sarà prorogata fino al 31 dicembre 2022 la riduzione delle aliquote di accisa su benzina, gasolio, Gpl e gas naturale impiegati come carburanti; per quest’ultimo sarà confermata fino al 31 dicembre la riduzione dell’Iva al 5%”. Nel dl, tra le altre misure, potrebbe essere anche inserita la norma per innalzare da 600 a mille euro il tetto dei fringe benefit con cui pagare le bollette. Prevista pure la rateizzazione delle bollette della luce e la rottamazione delle cartelle dell’Agenzia delle entrate .  Quella delle bollette resta un punto decisivo della vita italiana , dei cittadini famiglie ed imprese. Messe in sicurezza le misure fino a fine anno, il governo predisporrà poi con la manovra con una dotazione ‘lorda’ di circa 30 miliardi, anche se il ministro non si è pronunciato sull’entità complessiva.

 

DA ACI SANT’ANTONIO UNA LEZIONE DI CIVILTA’ A TUTTI I COMUNI ETNEI: LA GIUNTA DELIBERA L’ESENZIONE E/O RIDUZIONE TARI

 

 

Caruso: “Un segnale importante nell’ottica della ripresa”

Si tratta di un segnale importante nell’ottica della ripresa”. Queste le parole del Sindaco, Santo Caruso, al termine del voto che ha visto deliberare dalla Giunta l’esenzione della TARI, relativamente all’anno 2021, per un gran numero di utenze non domestiche, e la riduzione del
trenta per cento relativamente alla sola parte variabile della tariffa per quelle non rientranti nell’esonero del pagamento.
La manovra si è resa necessaria alla luce dell’attuale emergenza sanitaria, prorogata dal Governo nazionale fino al 31 dicembre dell’anno in corso, tenendo conto delle restrizioni che hanno comportato la sospensione completa o la riduzione di attività economiche, con esclusione di quelle necessarie a garantire beni e servizi essenziali, e della considerevole riduzione della capacità di spesa delle famiglie.
Facendo leva su un importante intervento economico per tutti i Comuni italiani che ha visto assegnati ad Aci Sant’Antonio 84.486,52 euro, e su uno stanziamento regionale di 230.500,00 euro, è stato possibile individuare le seguenti categorie per l’esenzione totale della tariffa: alberghi senza ristorazione, parrucchieri, ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub, mense, birrerie, hamburgherie, bar, Caffè, pasticcerie, negozi di ortofrutta, pescherie, negozi di fiori e piante,
esercizi con pizza al taglio. Tutte le restanti utenze non domestiche vedranno, per il 2021, la riduzione del trenta per cento della sola porte variabile della tariffa.
Era necessaria un’azione forte per chi ha dovuto fare i conti con le conseguenze più importanti, sotto il profilo economico, del diffondersi del Covid-19 – ha spiegato il primo cittadino – Sappiamo bene che ci sono attività commerciali che hanno sofferto particolarmente l’assenza di utenza sia durante le chiusure che immediatamente dopo, con un evidente rimaneggiamento dell’utenza per via della ridotta capacità di spesa di molte famiglie, e questo è uno degli interventi più importanti
per permettere di avere un po’ di respiro”.