E’ una campagna elettorale americana unica e “all’ultimo sangue” per dire voto, dove Trump pensa di essere imbrogliato e chiede alla Corte Suprema di cancellare i “voti illegittimi”. Trump sui social afferma :”Vinco facilmente la presidenza degli Stati Uniti con i voti legittimamente espressi. Agli osservatori non è stato consentito, in alcun modo o forma, di svolgere il proprio lavoro e quindi i voti accettati durante questo periodo devono essere considerati voti illegali. La Corte Suprema degli Stati Uniti dovrebbe decidere!”. Preannuncia pure che “ci saranno ricorsi legali in tutti gli stati rivendicati da Biden per frode elettorale. Siamo pieni di prove, controllate i media. Vinceremo, America first”.
Nello stato del Michigan, e in Georgia, dove il ricorso era stato presentato per impedire il conteggio dei voti arrivati in ritardo rispetto all’Election Day. non si è verificato il blocco degli scrutini.
Lo staff di legali che guida i ricorsi di Trump, capeggiato dall’ex procuratrice della Florida Pam Bondi, affiancata dall’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani e da Eric Trump, ha ottenuto dalla Corte di appello la possibilità di entrare in un seggio di Filadelfia (Pennsylvania), per “supervisionare lo spoglio”, restando a distanza di un metro e mezzo anziché i 15-30 metri inizialmente previsti (eccessivi per controllare davvero la regolarità).