Monte Pellegrino, appalto da oltre 7 milioni di euro,si consolida versante delle pareti rocciose di Vergine Maria-Addaura.

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La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico ha pubblicato i bandi di gara per la messa in sicurezza del versante Vergine Maria-Addaura di Monte Pellegrino. Si completa in questo modo il consolidamento delle pareti rocciose che sovrastano le due aree urbane di Palermo.

«È un traguardo storico per il capoluogo siciliano – ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, vertice della Struttura – ma lo è soprattutto per quello che attiene la più generale azione a tutela del territorio e la salvaguardia della pubblica incolumità, due obiettivi che ci vedono impegnati senza soluzione di continuità e per i quali abbiamo messo in campo ingenti risorse finanziarie e professionalità di alto livello. I bandi di gara riguardano due interventi di completamento del versante che chiudono il cerchio dopo anni di attesa. Monte Pellegrino è uno dei simboli di Palermo – aggiunge il governatore – e restituire la piena e sicura fruibilità di due aree a ridosso dell’altura e con un’alta densità abitativa, era una delle nostre priorità».

L’area di intervento definita “Lotto B”, riguarda la “zona nord orientale” (versante est di Punta Priola – Le Rocce) e comprende le pareti della zona est di Punta Priola e quelle sovrastanti il complesso residenziale “Le Rocce”. Per i lavori in questo settore, l’importo complessivo dell’appalto è di oltre 7 milioni di euro, il termine per la presentazione delle domande è fissato al 19 febbraio 2024, come stabilito dagli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce.

L’area di intervento definita “Lotto C”  riguarda la “zona centro orientale” (Torre del Rotolo) e comprende le pareti a sud di “Le Rocce” fino a quelle a sud-est di Santa Rosalia e a nord di pizzo Monaco, per uno sviluppo lineare sul ciglio di circa 700 metri. Il bando prevede un importo complessivo di gara pari a 5,7 milioni di euro, con una scadenza per la presentazione delle domande fissata al prossimo 26 febbraio. Entrambi gli interventi sono cofinanziati con il Comune di Palermo con cui la Struttura commissariale ha sviluppato un’azione sinergica. 

Si avvia cosi a conclusione la storia infinita dei crolli di massi con conseguente pericolo per i residenti delle borgate marinare sovrastate dai vari pendii. Un iter complesso che ha richiesto pareri, indagini, studi geologici e geotecnici per una progettazione esecutiva in grado di contemplare l’idoneità degli interventi da effettuare.

Tra le soluzioni tecniche contenute nel progetto,  barriere paramassi ad elevato assorbimento di energia posizionate lungo i pendii a valle dei costoni lapidei con diversa capacità di assorbimento in funzione dell’analisi delle traiettorie dei blocchi in caduta e dalla posizione degli insediamenti da proteggere a valle, ma anche interventi puntuali attivi in parete quali l’imbracatura e l’ancoraggio per il consolidamento e la stabilizzazione degli elementi lapidei in equilibrio instabile individuati mediante ispezioni in parete e attraverso la ricostruzione geomeccanica dalle immagini rilevate con drone e con tecnica laser-scanner. Prevista la predisposizione di un piano di monitoraggio ambientale in grado di coordinare le azioni che consentono di verificare, attraverso la rilevazione di determinati parametri biologici, chimici e fisici, gli impatti ambientali significativi generati dall’opera nelle fasi di realizzazione e di esercizio.

Una nuova procedura contabile den. SCORE entra nel sistema informatico di trasmissione atti della Regione Siciliana

La scure delle previsioni dell'Ocse si abbatte sull'economia italiana

Archivi -Sud Libertà

NUOVE PROCEDURE CONTABILI MA LA REGIONE SICILIA E’ SEMPRE SOTTO SCACCO DALLA CORTE DEI CONTI

Palermo,

Prime indicazioni sulle modalità di trasmissione degli atti da sottoporre al controllo delle Ragionerie Centrali attraverso la nuova procedura contabile SCORE (Entrata e spesa)
Una nuova circolare – n.23 del 27 dicembre di quest’anno- si propone di fornire le prime istruzioni di base sulle modalità di trasmissione degli atti dalle Amministrazioni attive alle Ragionerie Centrali e dalle Ragionerie Centrali al Tesoriere, secondo la strutturazione dei sistemi informatici prevista dalla nuova procedura SCORE.
Quanto descritto nella  circolare muove su tre binari principali e paralleli: C:\Users\acarlotti\Desktop\2 Bozza Circolare procedura score.odt
1) in primo luogo occorre puntualizzare che dal punto normativo nulla viene innovato rispetto alle norme previste nel decreto legislativo D.lgs.123/2011 che qui si richiama, e che per quanto concerne taluni riferimenti che via via saranno considerati opportuni, se non necessari, alla comprensione della presente nota, saranno espressamente individuati e richiamati.
2) in secondo luogo si ricorda la normativa prevista dall’art.9 della l.r. 9/2021 che disciplina in maniera differente, anche rispetto alle previsioni del già citato D.lgs.123/2011, le modalità di controllo preventivo delle Ragionerie Centrali da quello sugli atti individuati dall’estrazione campionaria per i controlli successivi.
3) in terzo luogo si rappresenta, che lo sviluppo, ancora non perfettamente definito in tutti i suoi dettagli della suddetta procedura SCORE, rende inevitabilmente provvisorio il contenuto della  circolare, applicabile in questa fase di avvio a decorrere da gennaio 2024.
Questa Ragioneria Generale, di concerto con Arit e Sicilia Digitale, si farà carico di aggiornare la presente circolare tutte le volte che si riterrà necessario, in presenza di modifiche e/o integrazioni alla procedura o modifiche normative che potranno intervenire.
Le prime considerazioni che questa circolare si propone di evidenziare riguardano il passaggio dei provvedimenti da un attore all’altro della procedura SCORE.
Fino all’entrata a regime della nuova procedura il passaggio dei provvedimenti è stato operato mediante gli elenchi di trasmissione e i modelli RC il cui esordio (riservato inizialmente soltanto alla trasmissione degli atti verso la Corte dei Conti) risale alla prima nota n.13786 del 18/03/2019 in attuazione del “Protocollo d’intesa per l’interscambio dei flussi documentali tra i Dipartimenti degli Assessorati della Regione Siciliana e la Corte dei Conti- sezione di controllo per la Regione Siciliana – Ufficio II, controllo di legittimità sugli atti della Regione Siciliana.

Tale nota è stata successivamente integrata dalle circolare n.9 del 18/04/2019 (esclusivamente per i flussi documentali oggetto del predetto protocollo d’intesa riguardante le modalità di trasmissione anche verso le Ragionerie Centrali preposte alla verifica contabile degli atti soggetti al controllo preventivo della corte dei Conti).
Per completezza si riepilogano le successive circolari con le quali, nel tempo, sono stati adeguati alle esigenze amministrative ed informatiche tutte le modifiche al modello RC e le conseguenti modalità di compilazione e trasmissione del modello suddetto.
Segnatamente si ricordano:
Circolare n.9 del 18/04/2019; Circolare n.10 del 02/05/2019; Circolare n.19 del 29/11/2019; Circolare n.10 del 12/05/2020; Circolare n. 14 dell’1/10/2020; Circolare n. 11 dell’1/07/2021; Circolare n. 9 del 20/06/2022.        Con l’avvento della procedura SCORE, a partire dall’esercizio finanziario 2024 tutte le modalità di trasmissione dei provvedimenti di qualunque specie e natura, saranno veicolate all’interno della procedura SCORE, e rigorosamente scandite, nell’ambito delle immutate previsioni normative dettate dal già citato D.lgs.123/2011 e del già citato art.9 della l.r. 9/2021, dal workflow (flusso di lavoro) previsto all’interno della procedura SCORE.

I provvedimenti andranno inseriti in un “documentale”, basato su un software che tiene traccia delle varie versioni dei documenti inseriti
(e delle modifiche apportate), gestisce e archivia documenti in uscita e riceve, spedisce e gestisce procedure e flussi documentali.
Infatti il citato workflow, da intendersi come flusso (dei diversi step) comprendente i diversi passaggi della procedura, prevede che:
-le Amministrazioni attive dovranno, a differenza del passato, inserire i provvedimenti nel documentale previsto all’interno del sistema SCORE e curare l’immissione completa delle scritture contabili conseguenziali nella procedura contabile, che risulterà alimentata via via che si completerà la produzione documentale a supporto.
Infatti, il sistema SCORE in modo automatico definisce le interazioni fra Amministrazione C:\Users\acarlotti\Desktop\2 Bozza Circolare procedura score.odt Attiva e Ragioneria Centrale ai fini della generazione di una scrittura contabile, sia di Entrata sia di Spesa.
La piattaforma SCORE consente alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana di attribuire all’Amministrazione Attiva il compito di caricare le scritture contabili, lasciando alle Ragionerie la sola azione di controllo e verifica, grazie anche alla disponibilità di un nuovo Sistema Documentale che consente, in maniera trasparente per l’utente, la consultazione dei provvedimenti che hanno generato le scritture oggetto di verifica.
Ogni modulo di SCORE si interfaccia con il motore del WorkFlow, sia che si tratti di un impegno sia che si tratti di un accertamento, o di altra scrittura contabile. Il WorkFlow definisce:
-chi carica le informazioni nel Sistema Informativo; -chi corregge/annulla tali informazioni e in quale fase del processo;-le interlocuzioni informatizzate fra Amministrazione Attiva e Ragioneria Centrale; -gli esiti dei controlli effettuati dalle Ragionerie Centrali;
Una volta completata la produzione documentale e predisposte le relative scritture contabili le Amministrazioni sposteranno dalla propria scrivania alla scrivania della Ragioneria Centrale di competenza, sempre nell’ambito del flusso di lavoro previsto all’interno della procedura SCORE, il provvedimento in oggetto con la relativa scrittura contabile.
Come più volte ribadito, l’Amministrazione Attiva ha il compito di caricare le scritture contabili.L’inserimento di una scrittura contabile è vincolato alla presenza di un provvedimento autorizzativo. I moduli di SCORE richiamano una funzionalità che consente di verificare
preliminarmente se gli estremi del provvedimento (Tipo, Numero e Data), inseriti dall’utente per il caricamento di una scrittura contabile, sono presenti sul Sistema Documentale.
Inserita la scrittura contabile, all’Amministrazione, finché in propria gestione, sarà consentita la modifica, l’integrazione e persino l’annullamento. Quando l’Amministrazione avrà verificato che tutte le scritture contabili afferenti a quel determinato provvedimento sono state caricate correttamente, attraverso un’apposita funzionalità, e in un unico “invio”, tutte le scritture afferenti al provvedimento passeranno nello stato “inviata alla Ragioneria”. Da quel momento nessun’altra modifica sarà permessa all’Amministrazione Attiva.
E’ utile sottolineare che le scritture contabili afferenti ad un determinato provvedimento non possono essere inviate singolarmente alla Ragioneria, dato che quest’ultima analizza e valida l’intero provvedimento, non la sola scrittura.
Sarà cura dell’operatore accertarsi che l’invio alla Ragioneria avvenga solo quando tutte le scritture contabili afferenti al provvedimento sono disponibili.
Prima che la Ragioneria validi il provvedimento, all’Amministrazione è permesso effettuare il richiamo di iniziativa. Il richiamo, corredato da un apposito template, anche se riguarda una sola scrittura, determina la restituzione da parte della Ragioneria di tutte le scritture contabili afferenti al provvedimento; la restituzione da parte delle Ragionerie azzera tutti i contatori di lavorazione in carico ad esse e il processo riprende ex-novo.
In questo caso l’Amministrazione Attiva può ancora correggere o annullare la scrittura contabile oggetto di richiamo. L’Amministrazione, anche dopo l’invio delle scritture contabili alla Ragioneria può rispondere alla richiesta di chiarimenti o integrazione di documentazione o a un eventuale rilievo, anch’esso corredato da apposito template di rilievo. In caso di rilievo il processo ricomincia ex-novo e l’Amministrazione Attiva deve annullare la scrittura contabile oggetto di rilievo.
Nel corso del processo, ogni documento che arricchisce la scrittura ed il provvedimento,inclusi i template di richiamo e rilievo, può essere caricato sul Sistema Documentale tramite apposite funzionalità disponibili sul sistema SCORE.
La Ragioneria riceverà in automatico il provvedimento da verificare con tutte le scritture contabili ad esso associate, mentre tutti i documenti a corredo, incluso il provvedimento stesso,saranno immediatamente reperibili sul Sistema Documentale. Appena arriva in Ragioneria un C:\Users\acarlotti\Desktop\2 Bozza Circolare procedura score.odt provvedimento corredato delle sue scritture contabili, lo stato delle singole scritture contabili passa automaticamente in «presa in Carico» e i tempi di lavorazione della Ragioneria decorreranno da
questo momento.
La Ragioneria centrale competente per materia dovrà effettuare i controlli previsti dalla normativa vigente ( D.lgs.123/2011 e art.9 della l.r. 9/2021) e avrà la possibilità a seconda delle eventuali criticità riscontrate entro i termini stabiliti di:
a) validare il provvedimento contabilizzato;b) validare il provvedimento con avvertenza;c) restituire il provvedimento con rilievo; d) effettuare una richiesta di chiarimenti;e) restituire il provvedimento per richiamo.
Nel WorkFlow sono, infatti, previste 5 possibili e diverse valutazioni finali, ognuna delle quali si avvarrà di un template fornito dalla Ragioneria Generale della Regione, che sarà completato e firmato digitalmente dal Responsabile della Ragioneria e poi inserito, tramite SCORE, nel Sistema Documentale all’interno del fascicolo originario generato dall’Amministrazione.
Infine, in caso di emissione di titolo di spesa, lo stesso, superati i controlli, andrà validato dalla Ragioneria Centrale competente ed inviato all’Istituto Tesoriere per il successivo pagamento.
Il Responsabile della Ragioneria o i suoi collaboratori, anche dopo la validazione di qualunque scrittura contabile, hanno la possibilità di richiamarla, al fine di effettuare modifiche.  Richiamata la scrittura contabile e apportata la modifica, verrà riempito e firmato un
“template di validazione postuma”, che si andrà a sommare a quanto già caricato nel Sistema Documentale. Durante l’iter di approvazione del decreto, tutti i documenti prodotti verranno firmati digitalmente e inviati al sistema documentale per essere allegati al decreto stesso.
Quando il decreto si trova nello stato «in lavorazione Amministrazione» sarà visibile l’icona per l’invio. Selezionando l’azione di invio verrà chiesta conferma all’utente. Confermando, il decreto passerà al vaglio della Ragioneria e sino a quando la valutazione delle scritture non avrà avuto inizio, per l’Amministrazione sarà possibile richiamare un decreto per continuare eventuali attività rimaste incomplete.
L’azione di richiamo non implica l’automatica restituzione del decreto. Sarà compito del Responsabile della Ragioneria confermare il rilascio per consentire ulteriori modifiche.

Un decreto appena inviato in Ragioneria si troverà nello stato «in lavorazione Ragioneria». In qualsiasi momento sarà possibile visionare il decreto attraverso il download dal documentale.Il funzionario della Ragioneria potrà procedere alla fine dei lavori di verifica del decreto
oggetto di esame, esclusivamente per le scritture di sua competenza, e proporre il suo esito finale al Responsabile della Ragioneria.
Dopo aver visionato gli esiti di valutazione, il Responsabile della Ragioneria avrà facoltà di assegnare l’esito finale all’intero decreto. In caso di «rilievo» o «richiesta chiarimenti», il decreto verrà inviato nuovamente alla valutazione dell’Amministrazione, che dovrà procedere secondo indicazioni alla risoluzione dei problemi riscontrati o fornendo ulteriori chiarimenti.
In caso di “validazione” l’iter sarà concluso.In caso di rigetto del decreto da parte del Responsabile della Ragioneria,l’amministrazione potrà procedere seguendo le indicazioni ricevute, eventualmente allegando documenti attraverso la funzione dedicata e disponibile solo in questi casi.
L’Amministrazione ha facoltà di chiedere che il decreto venga comunque registrato,nonostante la verifica negativa da parte della Ragioneria. In questo caso potrà essere richiesta l’applicazione dell’articolo 10 del Dlgs 123/2011, sussistendone i presupposti.
Il decreto passerà direttamente alla firma del Responsabile della Ragioneria che potrà solamente validare il decreto. Il sistema proporrà alla firma del Responsabile un documento simile a quello di esito positivo, dove verrà evidenziata la determinazione dell’Amministrazione di ricorrere alla norma sopra richiamata.

Si rammentano per completezza della trattazione le seguenti considerazioni finali, che sono alla base della impostazione del nuovo sistema informativo, improntato ad una maggiore snellezza operativa, che prevede un maggiore coinvolgimento anche dal punto di vista degli aspetti contabili delle Amministrazioni attive.
L’art.9 della l.r. 9/2021 tende ad un processo di snellimento burocratico prevedendo che “le Ragionerie centrali effettuino il controllo sulla regolarità contabile degli atti, predisposti secondo i sistemi contabili e gli schemi di bilancio previsti dal decreto legislativo 23 giugno 2011,
n. 118 e successive modificazioni, nel rispetto delle modalità di cui al comma 2 dell’articolo 6 del decreto legislativo n. 123/2011 e successive modificazioni”, richiamando, di fatto, ogni determinazione amministrativa e giuridica sui contenuti dei provvedimenti posti alla registrazione alla piena responsabilità dell’unità organizzativa che ha emanato l’atto, secondo quanto previsto dalla legge regionale 21 maggio 2019, n. 7 e successive modificazioni.
La circolare applicativa n.11/2021, prevede che con l’approvazione dell’art. 9 della l.r. n. 9 del 15 aprile 2021, “il controllo contabile effettuato dalle Ragionerie Centrali, non esercitandosi sulla produzione documentale, sarà incentrato sulla verifica che il provvedimento preveda una dettagliata descrizione delle procedure seguite con l’indicazione delle normative applicate, con riferimento alla gestione delle singole fasi delle entrate e della spesa, così come previste dall’art.52 del D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118”. E prosegue, raccomandando “che ciascuna Amministrazione dovrà, comunque, detenere tutta la documentazione posta a corredo di ciascun atto inviato alla Ragioneria Centrale di competenza e solamente su richiesta di quest’ultima procederà ad inviarla,qualora l’atto sarà sottoposto al programma annuale di controllo successivo a campione,concernente la legalità della spesa”.
L’ulteriore circolare n.16 del 18/11/2022 ribadisce con ancora maggior chiarezza che “per quanto sopra detto, si raccomanda alle amministrazioni regionali, nonché agli organi preposti ai controlli di regolarità amministrativa e contabile, di attenersi scrupolosamente, nell’esercizio delle proprie funzioni, a quanto disposto dalle normativa citate nella presente circolare.
L’avvertenza sopra indicata si ritiene indifferibile al fine di non rallentare l’applicazione del percorso fin qui realizzato in un’ottica di semplificazione burocratica e procedurale, ai fini di una velocizzazione della spesa, in quanto nell’esonerare le Ragionerie centrali dal verificare un’ingente mole di documentazione, affidando al Dirigente responsabile della spesa l’onere di verificare la correttezza amministrativa del provvedimenti redatti, rappresentati nel decreto stesso, evita qualunque corresponsabilizzazione amministrativa dei provvedimenti stessi, che, viceversa,risulta ineludibile in presenza di un comportamento differente delegato, dalla norma in oggetto,esclusivamente all’esercizio del controlli per i provvedimenti estratti come oggetto del campione”.
La nuova circolare della Regione Sicilia nulla innova rispetto a tali previsioni normative ed operative, ma sostituisce le direttive precedenti in ordine alle modalità di trasmissione ed interazione tra Amministrazione attiva e Ragioneria Centrale competente per materia, in un’ottica di informatizzazione, snellimento delle procedure e riduzione e certezze dei tempi di invio e verifica  contabile. Firmato :Il Ragioniere Generale Avv. Ignazio Tozzo Il Dirigente del Servizio Alessandro Carlotti I Funzionari Direttivi f.to Roberta Del Noce
f.to Concetta Romano

Regione Sicilia: lotta a bullismo e cyberbullismo, parte progetto sperimentale per contrastare il devastante fenomeno in oltre 800 scuole

 

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Palermo,

Un approccio integrato tra scuole e territorio per prevenire tempestivamente e in maniera efficace i fenomeni di bullismo e cyberbullismo. È l’obiettivo del progetto sperimentale finanziato con 1,8 milioni di euro dall’assessorato regionale dell’Istruzione e predisposto dall’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia. L’importante intervento interistituzionale è stato presentato in conferenza stampa a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dagli assessori all’Istruzione, Mimmo Turano, e alle Politiche sociali, Nuccia Albano, e dal direttore dell’Usr Sicilia, Giuseppe Pierro.

«Solo con il lavoro di squadra – dichiara il governatore – è possibile contrastare il bullismo, un fenomeno devastante per i giovani e per l’intera società, una piaga sociale che va studiata e combattuta. Partendo da questa riflessione, abbiamo voluto sostenere pienamente questo progetto che mette insieme, in un percorso comune, non solo studenti e insegnanti ma anche le famiglie. L’iniziativa si aggiunge alle altre che stiamo portando avanti, come la consulta regionale e gli sportelli scolastici, e che hanno un punto di partenza comune: quello di ascoltare, innanzitutto, le nostre ragazze e i nostri ragazzi».

Il progetto è frutto della recente legge regionale n.27 del 2021 dedicata agli “Interventi per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo sul territorio della Regione”. Il coordinamento è affidato a una Cabina di regia che ha elaborato le linee guida. Le attività si svolgeranno per tutto il 2024 e saranno sviluppate da nove Centri territoriali di supporto (Cts), ovvero una scuola per ogni provincia con una consolidata esperienza in materia di inclusione e nuove tecnologie; capofila della rete regionale è il liceo scientifico “Galileo Galilei” di Palermo. Ogni Centro organizzerà un determinato numero di snodi provinciali, ciascuno composto da circa 16 istituti, per diffondere in modo capillare le azioni del progetto che vedrà complessivamente la partecipazione di 802 istituzioni scolastiche statali del primo e secondo ciclo di istruzione.

«Non esistono leggi o provvedimenti per sradicare il male dal cuore dell’uomo  – osserva l’assessore Turano –, un male che esiste e continuerà ad esistere in tutte le sue declinazioni, compresa quella della sopraffazione nei confronti dei più fragili. Con questo progetto però vogliamo dire con forza che crediamo nella prevenzione, nella capacità di unire le forze migliori per individuare situazioni di potenziale pericolo, circoscriverle e provare a cambiare menti e cuori. Lo faremo con la determinazione delle comunità educative e con il supporto delle nuove tecnologie che non sono un nemico da combattere ma un mezzo da utilizzare bene e, come nel nostro caso, addirittura un alleato per prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo».

«Cittadini più informati sono cittadini più consapevoli anche su questi fenomeni così delicati – dice il direttore dell’Usr, Pierro –. L’attenzione data alle famiglie con il progetto pilota nasce dalla consapevolezza che l’alfabetizzazione digitale è indispensabile in ogni contesto sia informale sia formale. Pertanto, ci si rivolge ai genitori affinché possano accompagnare i figli all’acquisizione di uno spirito critico nell’utilizzo delle nuove tecnologie».

«Abbiamo appena costituito la Consulta regionale sul bullismo e sul cyberbullismo – spiega l’assessore Albano – composta anche da rappresentanti delle Asp, del terzo settore, delle associazioni familiari, del mondo accademico, dei genitori, della polizia postale, del Coni, il cui insediamento è previsto tra qualche giorno. Ha lo scopo di raccogliere informazioni sul bullismo e sulle iniziative di prevenzione e contrasto di ogni tipo di violenza, con un approccio multidisciplinare al fine di ottimizzare le azioni sul territorio. La Consulta proporrà anche attività di rete con soggetti analoghi operanti in altre regioni, con altre istituzioni di livello nazionale ed europeo impegnate nel contrasto dei fenomeni di violenza esercitata tramite gli strumenti digitali, in particolare l’Agenzia nazionale per i giovani, e con ogni altro soggetto coinvolto nello sviluppo dell’European Digital Educational Hub promosso dalla Commissione Europea».

Alla conferenza hanno partecipato anche i rappresentanti dei partner del progetto: Ernesto Caffo, fondatore di Telefono Azzurro; Ersilia Menesini dell’Università di Firenze, coordinatrice team del progetto Elisa del Ministero dell’istruzione e del merito; Paolo Picchio, presidente onorario della fondazione Carolina; Mirko Cazzato, leader del movimento antibullismo MaBasta.

Il liceo Galilei, in qualità di capofila, avrà anche il compito di coordinare la piattaforma di ascolto (con linea telefonica dedicata e sistema online), affidata alla Fondazione Onlus Telefono Azzurro. La campagna di comunicazione del progetto, a cura sempre dell’istituto palermitano, punterà non solo a sensibilizzare sul contrasto al bullismo ma anche a far conoscere a studenti e famiglie le opportunità offerte dalla piattaforma di ascolto. Uno spot video sarà inoltre realizzato dalla Fondazione Carolina per promuovere tra i ragazzi un uso di internet più consapevole e responsabile.

Oltre alle numerose attività di sensibilizzazione sul tema e di sostegno alle famiglie delle vittime di atti di bullismo e cyberbullismo, il progetto si concentra in particolare su percorsi di formazione rivolti a docenti, studenti e famiglie. Per gli insegnanti è previsto un corso di 25 ore con 50 esperti formati dall’Usr in collaborazione con l’Università di Firenze; per gli alunni la formazione con incontri, laboratori ed educazione tra pari è affidata all’associazione MaBasta. Le attività di formazione dei genitori saranno curate dalla Fondazione Carolina (dal nome di Carolina Picchio, prima vittima di cyberbullismo nel 2013) e consisteranno in attività come gruppi di lavoro, condivisione di esperienze e laboratori in relazione anche all’educazione digitale dei ragazzi.

Fiumi, lavori urgenti sul Vallone Cannizzaro a Monreale, finanzia la Regione Sicilia

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La Regione Siciliana finanzia i lavori urgenti per la messa in sicurezza del Vallone Cannizzaro, affluente del Torrente Meccini, di via Esterna Fontana del Lupo, in territorio comunale di Monreale. L’Autorità di bacino della Presidenza della Regione ha stanziato poco più di 240 mila euro per il Comune in provincia di Palermo, per intervenire nel tratto dell’argine del corso d’acqua dove un cedimento crea problemi alla pubblica incolumità.

I lavori saranno realizzati in virtù di una convenzione stipulata fra l’Autorità di bacino e il Comune di Monreale, che diventa soggetto attuatore e stazione appaltante. Consisteranno in interventi di scerbatura e rifunzionalizzazione idraulica mediante la sistemazione delle sponde con opere di sostegno realizzate con gabbioni riempiti con materiale lapideo, nella pulizia dell’alveo, che prevede l’eliminazione della vegetazione spontanea che ostacola il regolare deflusso delle acque e di tutti i detriti alluvionali.

Disco verde della Giunta al bilancio della Regione siciliana 2022. Adesso passerà al vaglio dell’Ars e poi-la prova della verità- al controllo della Corte dei conti

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Palermo,

Via libera dalla giunta al bilancio consolidato della Regione Siciliana per l’anno 2022. Dopo questo passaggio di regolarizzazione dei conti, può riprendere l’iter per le assunzioni previste dai concorsi pendenti. Il documento contabile, che adesso passerà al vaglio dell’Ars, rappresenta la situazione finanziaria e patrimoniale della Regione e il risultato economico dell’attività complessiva svolta dall’Istituzione attraverso tutte le proprie articolazioni organizzative, enti strumentali, società controllate e partecipate.

«Il mio governo – dice il presidente Renato Schifani – continua spedito nell’opera di messa in ordine dei conti della Regione in modo da avere documenti contabili trasparenti e in linea con le scadenze. Avere dei fondamentali solidi ci permette di conseguire risultati immediati come la ripartenza dell’iter per completare i concorsi pendenti e procedere, finalmente, con le assunzioni. Con le carte in regola, adesso, possiamo costruire un futuro per la Sicilia fatto di sviluppo, lavoro, crescita economica e miglioramento dei servizi».

«L’approvazione del bilancio consolidato del 2022 – spiega l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone – accresce l’affidabilità della Regione anche di fronte al mercato e agli organismi di controllo. Continuiamo a perseguire l’obiettivo di dotare la Sicilia di documenti contabili contraddistinti dal rispetto dei principi di certezza e veridicità del bilancio pubblico».

Contratto regionali, l’assessore Messina della Regione Sicilia aveva incontrato difformità sulle proposte dell’Aran ma afferma di«accelerare su rinnovo»

 

 

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Palermo

L’assessore regionale alla Funzione Pubblica Andrea Messina ( nella foto) rende noto di aver  incontrato ieri il commissario straordinario dell’Aran Accursio Gallo, il cui incarico è stato rinnovato dalla giunta regionale per altri tre mesi.

 

Oggetto dell’incontro è stato il rinnovo del contratto collettivo di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione per il triennio 2019-2021, per il quale qualche settimana fa l’assessore Messina aveva evidenziato difformità tra la proposta diramata dall’Aran ai sindacati e gli indirizzi approvati dalla giunta.

 

«È stato un incontro utile e produttivo – sottolinea l’assessore Messina – nel corso del quale, insieme al commissario dell’Aran Gallo e alla dirigente generale del dipartimento della Funzione pubblica Madonia, abbiamo affrontato il tema del rinnovo del contratto del personale regionale. Abbiamo ribadito al commissario Gallo la necessità di articolare una proposta coerente con le linee di indirizzo formulate dalla giunta regionale. La mia richiesta – ha aggiunto Messina – è stata quella di accelerare i tempi di convocazione dei sindacati, atteso il notevole ritardo già accumulato. Sul punto ho raccolto l’impegno a convocare i sindacati la prossima settimana, per avviare il percorso di definizione delle procedure e giungere alla sottoscrizione del rinnovo del contratto, che il personale attende ormai da troppo tempo».

 

Nel corso della riunione l’assessore ha inoltre sottoposto al commissario dell’Aran la necessità di definire la vertenza circa l’applicazione dell’art. 70 del Ccrl 2016/2018 per la liquidazione della retribuzione di risultato 2022 alla dirigenza. Anche riguardo a tale aspetto il commissario Gallo ha preso l’impegno di convocare i sindacati la prossima settimana. 

Impegno, infine, sul fronte del rinnovo del contratto dell’area dirigenza 2019-2021 e per definire le trattative relative ai fondi accessori per il 2023 sia per il comparto che per la dirigenza.

Approvata oggi in Giunta della Regione Sicilia la Finanziaria che vale 900 milioni di euro su un bilancio di 16,5 miliardi, Schifani: «Scende il debito pubblico, previsti incentivi per le aziende siciliane che assumeranno giovani

 

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Palermo,

Rafforzamento finanziario, contributi alle imprese che assumono, aumento delle risorse per i Comuni, fondi per il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali e per la stabilizzazione del precariato storico, investimenti nei servizi essenziali e per il contrasto agli incendi. Sono questi alcuni punti del disegno di legge di stabilità regionale che vale 900 milioni di euro (su una mole complessiva del bilancio di 16,5 miliardi) e che è stato approvato oggi dal governo Schifani e presentato in conferenza stampa a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Renato Schifani e dall’assessore all’Economia, Marco Falcone.

Vede la luce un testo di 40 articoli che prevede anche l’accantonamento prudenziale di 900 milioni sul triennio nelle more del recepimento della riforma dell’accordo Stato-Regione sul ripiano decennale del disavanzo. Il ddl approderà adesso all’Assemblea regionale siciliana, per l’esame delle commissioni di merito e poi dell’Aula.

«Questa manovra – dice Schifani – si fonda esclusivamente su fondi regionali per metterla al riparo da eventuali impugnative. È una legge che intende rilanciare l’economia e lo sviluppo della nostra Isola. Vanno in questa direzione i complessivi interventi di rafforzamento degli equilibri di finanza pubblica e la misura degli incentivi alle aziende siciliane che assumeranno o che stabilizzeranno i propri dipendenti, per la quale stanziamo cento milioni di euro. Intendiamo migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini, ponendo attenzione alla salute e ai diritti della persona, alla cultura e al turismo, alla promozione sociale. Vari interventi riguardano la prevenzione e il contrasto degli incendi, mentre aumentano le risorse per le autonomie locali, raccogliendo le aspettative di sindaci e amministratori, per la scuola, per la disabilità e il disagio sociale, per i teatri, cinema e spettacolo, ma anche per gli aeroporti, per le aree naturali protette, per l’agricoltura. La Regione grazie alla conclusione di una accordo finanziario di rilievo storico con lo Stato, che trova riscontro adesso nella manovra nazionale, raggiungerà l’obiettivo, dopo un ventennio, di vedersi riconosciute risorse sino a 630 milioni di euro all’anno.

Questo grazie a una Sicilia finanziariamente credibile, dove scende ancora l’indebitamento e migliorano gli equilibri finanziari e i flussi di cassa. Le risorse aggiuntive saranno orientate agli investimenti, linfa vitale per garantire la crescita nel cammino che inauguriamo con questa manovra. Siamo nel pieno rispetto della tabella di marcia che ci siamo prefissati, ora lavoriamo per conseguire l’obiettivo, di valenza storica, di approvare la Finanziaria entro dicembre».

«La Finanziaria che abbiamo elaborato – aggiunge Falcone – poggia su quattro macro-linee d’intervento, mantenendo sempre pieno rigore contabile. Il primo, il sostegno al governo del territorio, attraverso l’aumento del 20 per cento con proiezione triennale dei trasferimenti a Comuni ed enti locali, per migliorare la qualità della vita dei cittadini e dare stabilità finanziaria alle amministrazioni. Si passa poi al mondo del lavoro, per favorire l’occupazione e la crescita economica, prevedendo il contributo per le aziende siciliane che nel 2024 assumeranno a tempo indeterminato.

Una leva di crescita saranno anche i 60 milioni per i fondi di progettazione di Comuni e Regione. Terzo pilastro, il rafforzamento della macchina amministrativa regionale con i nuovi concorsi e grazie agli adeguamenti e alle riclassificazioni da tempo attese del nostro personale, e la lotta al precariato per dare serenità e stabilizzazioni ai bacini Asu ed ex Pip. Infine, garantiamo i servizi essenziali in tutti i campi di competenza della Regione, investendo nuove risorse. Meno tasse, inoltre, grazie allo sconto del 20 per cento sul bollo auto per chi è in regola. Tutto ciò è reso possibile dalla storica riforma dell’Accordo Stato-Regione».

Scuola, la Regione Sicilia destina 1,8 milioni alla sperimentazione intelligenza artificiale in classe

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Palermo

Utilizzare l’intelligenza artificiale al fianco degli insegnanti per aiutare e sostenere i ragazzi nello studio. Con questo obiettivo la Regione Siciliana, attraverso l’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale, mette a disposizione 1,8 milioni di euro per i bienni delle scuole superiori.

I progetti, presentati dagli istituti, potranno essere finanziati fino a un massimo di 80 mila euro ciascuno e dovranno essere realizzati negli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025, coinvolgendo almeno due classi prime per almeno tre o più materie del corso di studi.

«Per i nostri ragazzi, l’intelligenza artificiale è già realtà – dichiara l’assessore regionale al ramo, Mimmo Turano –. La scuola deve gestire questo cambiamento, non per sostituire la didattica tradizionale con le nuove tecnologie ma per integrarla. L’elemento umano è imprescindibile, come lo è il ruolo degli insegnanti. L’IA, tra l’altro, può anche aiutare contro la dispersione scolastica, che caratterizza i primi due anni delle scuole superiori, offrendo ai ragazzi un sostegno nella comprensione degli argomenti e un aiuto virtuale sempre disponibile».

L’intelligenza artificiale potrà essere utilizzata per proporre esercizi, apportare correzioni e generare esempi, informando allo stesso tempo gli insegnanti dei progressi degli studenti. Il funzionamento dell’IA dovrà basarsi, inoltre, su materiali didattici come lezioni, esercitazioni e libri, in modo da offrire contenuti attendibili che possano essere gestiti dagli stessi insegnanti anche in base alle esigenze dei singoli studenti.

Un requisito indispensabile dei progetti dovrà essere la collaborazione con università o enti di ricerca italiani, cui spetterà anche il compito di garantire la formazione dei docenti. In aggiunta, gli istituti, che potranno presentare una sola proposta progettuale, avranno facoltà di scegliere come partner pure enti internazionali con esperienza nel settore. Nel caso di risultati positivi, le applicazioni dovranno poter essere adottate anche dalle altre scuole.

 

Ipab, dall’assessorato della Regione Sicilia, delle Famiglie, impegnati 3,6 milioni di euro per stipendi e contributi ai dipendenti

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Palermo

 

Circa 3,6 milioni di euro per il pagamento degli stipendi e dei contributi previdenziali dei dipendenti delle Ipab (Istituti pubblici di assistenza e beneficenza) dell’isola. La Regione Siciliana, attraverso l’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali, ha impegnato i fondi per il 2023, dei quali quasi 2,9 milioni per pagare le integrazioni stipendiali e gli oneri previdenziali del personale dipendente delle Ipab e circa 721 mila euro riservati, invece, alla regolarizzazione contributiva delle posizioni previdenziali dei dipendenti degli Istituti definitivamente inattivi.

«Questo contributo – dichiara l’assessore Nuccia Albano in una nota informativa – servirà agli enti per regolarizzare la posizione stipendiale e contributiva dei dipendenti. Così come prevede la legge, il 20% del totale viene corrisposto per il pagamento dei contributi previdenziali di coloro che sono a carico di quelli inattivi. Ancora una volta il governo Schifani dimostra sensibilità verso lavoratori e lavoratrici che, in molti casi, si ritrovano con un credito di numerose mensilità»

Nasce in Sicilia l’Osservatorio regionale del mercato del lavoro. “Servirà a programmare una formazione specifica”

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Nella foto, l’assessore regionale al Lavoro  Nuccia Albano

 

Analizzare le tendenze e i fenomeni relativi al mercato del lavoro in Sicilia e fornire supporto nella programmazione delle politiche occupazionali della Regione. Con questi obiettivi è stato istituito l’Osservatorio del mercato del lavoro, presso l’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro. Ne fanno parte l’assessore, i dirigenti dei dipartimenti del Lavoro, della Famiglia e delle politiche sociali, della Formazione professionale, il presidente del Ciapi, oltre ai rappresentanti regionali del mondo sindacale, datoriale e universitario.

«Per la prima volta – ha detto l’assessore Nuccia Albano – l’attività di studio e di pianificazione delle politiche formative e l’analisi delle richieste delle imprese in Sicilia avranno una reale sede di confronto. L’Osservatorio determinerà, in sinergia con l’assessorato della Formazione, un salto di qualità orientando così i corsi verso ciò che chiede realmente il mercato del lavoro. Soltanto avendo contezza delle esigenze delle imprese, quindi dell’offerta di lavoro, si può programmare una formazione specifica e, conseguentemente, riuscire a incrociarla con la domanda. Attraverso una programmazione mirata può essere annullato il divario sociale ed economico della Sicilia con le aree più avanzate del Paese nel settore dell’occupazione, e abbattere il gap di competitività che penalizza le nostre aziende nel libero mercato internazionale. I nostri giovani devono essere adeguatamente formati per poter cogliere le nuove opportunità che il mercato del lavoro offre».

Tra gli obiettivi dell’Osservatorio, l’attività di rilevazione statistica, la documentazione, la ricerca e lo studio in materia di lavoro. Il nuovo organismo si occuperà anche di mettere a disposizione dei Centri per l’impiego informazioni essenziali per facilitare l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro, quali, ad esempio, l’evoluzione delle strutture occupazionali, l’analisi delle professionalità più ricercate, gli esiti degli inserimenti lavorativi.