“CASSETTO DELLE IMPRESE”, WEBINAR SU NUOVO ALBO ISTITUITO DALLA REGIONE SICILIANA

Edilizia, venerdì 16 aprile, ore 11.00: disposizioni attuative e modalità operative

Snellire le procedure – velocizzando l’assegnazione dei lavori – per agevolare le forze produttive nella partecipazione agli appalti pubblici. Questo lo scopo del “Cassetto delle imprese”, un vero e proprio Albo degli operatori economici, istituito lo scorso 1 aprile dalla Regione Siciliana. Un nuovo strumento a disposizione degli addetti ai lavori del comparto edile, al centro del webinar che si terrà venerdì prossimo 16 aprile 2021, a partire dalle ore 11 (su piattaforma Zoom): un appuntamento per approfondire le linee-guida, i metodi attuativi e la gestione telematica del nuovo albo. L’evento, promosso dall’assessorato delle Infrastrutture e delle Mobilità della Regione Siciliana e da Ance Sicilia, vedrà la partecipazione delle Associazioni provinciali dei Costruttori edili di Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa, con la collaborazione del Dipartimento regionale tecnico dell’assessorato.

Il cassetto consentirà di semplificare l’iter afferente la presentazione della documentazione di gara nelle singole procedure ad evidenza pubblica avviate dalla Regione e dagli Urega, evitando così inutili duplicazioni.

Ad aprire i lavori saranno l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Marco Falcone e il presidente di Ance Sicilia Santo Cutrone, a cui seguiranno gli interventi del dirigente generale del Dipartimento regionale tecnico Salvo Lizzio e del funzionario responsabile piattaforme telematiche del Dipartimento Mario Parlavecchio.

Altra vergogna della Regione sicilia: stipendio di 100 euro(nella Finanziaria) al portavoce del governatore

 

 Pasqua (M5S): Stipendio di 100 mila euro al portavoce del presidente Regione Sicilia più di primari medici che lottano contro il Covid.. Segnale pessimo per i cittadini”

Il deputato del M5S Giorgio Pasqua,ha espresso una vibrata protesta, insieme ai suoi colleghi, per l’approvazione fulminea dello stipendio del portavoce del presidente della Regione, 100 mila euro, più di primari che in questo momento sono in trincea per la lotta al Covid, rischiando la propria vita per salvare vite umane”.

 

Una legge – dice Pasqua- può anche essere cassata da un’altra legge, per questo presenterò subito un ddl per cercare di riportare lo stipendio del portavoce del presidente della Regione a cifre più accettabili. So benissimo che le cifre in ballo non cambieranno di una virgola le sorti della Sicilia, ma quello che conta sono i messaggi che partono da questo palazzo verso l’esterno. E quello partito oggi è veramente pessimo, specie se si considera il terribile momento che stiamo vivendo”.

 

Ps .     UNA VERA INDECENZA APPROVARE UNA SIFFATTA NORMA “PRIVILEGIO” CHE NON FA ONORE  ALLA SICILIA ONESTA ED IN DIFFICOLTA’ ECONOMICA

Vorremmo tanto sapere dov’è l’Ordine dei Giornalisti della Regione Sicilia?    Perchè il suo Presidente Francese ,in proroga nel suo mandato, non esce dal conformismo ed esprime un chiaro dissenso all’operato dei politici che avallano queste indecenze rendendo la Sicilia terra di conquista dei politici disonesti,ladri,nascosti,offendendo la memoria dei giornalisti uccisi per una Sicilia migliore ?          Nomi e cognomi dei politici che hanno approvato questa norma indecente. Sarebbero da arrestare e mettere subito in cella.

                                                     Raffaele Lanza   

                                                          direttore di Sud Libertà

Sentenza Tar sulle Zone a protezione speciale di Messina: nota polemica congiunta degli Assessori comunali Musolino e Mondello

 

In merito alla sentenza del Tar n.814 del 15 marzo scorso in materia di ZPS, gli Assessori Dafne Musolino e Salvatore Mondello del Comune di Messina scrivono in una nota -Comunicato Stampa- quanto segue:(naturalmente lo spazio di Sud Libertà è aperto a tutti):

il professore Saitta già Vicesindaco di Messina, che nulla ha fatto per risolvere la questione dei vincoli di tutela ambientale per il rispetto delle Zone a Protezione Speciale, ‘celebra la vittoria di Pirro’.
La questione della tutela ambientale verrà risolta dall’Amministrazione De Luca che è l’unica ad avere realmente avviato gli studi necessari per consentire al Comune di dotarsi degli strumenti di pianificazione urbanistica che sono stati richiesti già dal 2008, quando Sindaco era l’on.le Genovese e Vicesindaco proprio il prof. Saitta.

In questo articolato procedimento che continua ad andare avanti ancora oggi, nonostante tutti gli ostacoli che ci sono stati frapposti anche in modo arbitrario e illegittimo, il TAR ha finalmente reso una corretta applicazione dei principi normativi che non consentono, e non hanno mai consentito, alla Regione di imporre al Comune la sospensione sui procedimenti di valutazione di incidenza.

Cantare vittoria – proseguono i due Assessori – per una sentenza che di fatto certifica che dal 2008, cioè da quando Saitta era Vicesindaco, la ZPS nella dorsale Curcuraci-Area dello Stretto di Messina significa fingere di non conoscere di avere contribuito a creare il problema che questa Amministrazione sta cercando di risolvere, e costituisce altresì espressione di una inopportuna commistione e sovrapposizione del ruolo politico e di quello professionale che avrebbe imposto invece un atteggiamento più moderato sulla vicenda in oggetto. Noi andiamo avanti nel percorso avviato fin dal primo giorno del nostro insediamento, e ci auguriamo che la Regione intenda finalmente dare corretta attuazione dei suoi doveri e compiti istituzionali, che non prevedono – conclude il documento – come ha chiaramente motivato il TAR, la possibilità di sospendere senza termini di tempo le procedure di valutazione, ma che al contrario impongono agli uffici regionali il dovere di valutare in tempi rapidi, e senza pregiudizi e/o riserve mentali, i documenti che vengono trasmessi dal Comune per risolvere, dopo oltre 13 anni, l’annosa questione della ZPS a Messina”.

I PONTI CHE CADONO A PEZZI IN SICILIA- LA PROCURA SEQUESTRA 22 VIADOTTI E INDAGA SUL DIRETTORE DEL CAS, DIRIGENTI E LA REGIONE SICILIANA

Ponti, strade, gallerie: ecco la Sicilia che cade a pezzi - la Repubblica

Sono 22 i cavalcavia dell’autostrada A20 Palermo-Messina citati nel provvedimento giudiziario / decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina)ed eseguito dalla locale sezione di polizia stradale.

Tutti i ponti interessati sono in uno stato pressochè pietoso e sono a notevole rischio per l’utenza automobilistica L’omissione e il disinteresse di chi aveva il dovere di provvedere è piuttosto evidente, inequivocabile.

Il ponte che collega Ragusa a Modica è ideato da Morandi, progettista del ponte crollato a Genova. Ecco la mappa di tutti i ponti in Sicilia da controllare - Ragusa Oggi

I cavalcavia sono stati affidati in custodia agli enti fruitori del piano viabile “e sottoposti a limitazioni di traffico al fine di limitarne la capacità portante in attesa dei necessari interventi funzionali e delle operazioni di ripristino”.

Quattro le persone denunciate in stato di libertà per il reato di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina: il direttore del Cas Salvatore Minaldi, il suo predecessore Salvatore Pirrone, un ex dirigente, Giovanni Raffa, e Alessia Trombino, capo della segreteria tecnica del presidente della Regione.

“Com’è ormai noto, teniamo in grande considerazione il tema della sicurezza infrastrutturale di ponti, viadotti e cavalcavia; tanto è vero che tutte le strutture indicate nel sequestro, nessuna esclusa, sono interessate già da tempo o da interventi di manutenzione seguiti da esperti ingegneri strutturisti, o ancora da rilievi e indagini scientifiche, condotte tenendo in considerazione anche le linee guida fornite dal Ministero”, scrive in una nota Salvatore Minaldi. “L’indagine a tappeto avviata, che in verità interessa la totalità della nostra rete autostradale, ha già fornito i primi esiti a seguito dei quali, com’è noto, siamo intervenuti dove era necessario in modo celere e deciso”.

“Nel dettaglio sono 21 le strutture oggetto di indagine, tutte attraversate da strade non di nostra competenza. Di queste 21, 17 sono attualmente oggetto di interventi di manutenzione ordinaria, progettati da ingegneri e approvati secondo le normative vigenti. Per 3 sono in corso indagini strutturali approfondite sulla scorta delle segnalazioni rilasciate dai progettisti. Infine, su l’ultimo rimanente si è già intervenuto sulle selle di appoggio alle travi

Resta da chiedersi allora: perchè non pensarci prima? Negli anni passati? Perchè il cammino dei tecnici-politici deve essere sempre quello della tartaruga?                   Domande che dovranno avere una risposta esauriente  , documentata chetutti gli indagati dovranno fornire adesso alla Magistratura competente

 

“LA REGIONE SICILIANA HA RITIRATO INSPIEGABILMENTE IL RENDICONTO DEL 2019” “FATTO GRAVISSIMO” DENUNCIA IL M5S

 

Luigi Sunseri, (nella foto sopra) componente della Commissione Bilancio all’Ars a proposito del ritiro in autotutela del rendiconto 2019 della Regione Siciliana spiega che è avvenuto un fatto molto grave alla Regione siciliana. “Il ritiro del rendiconto 2019 della Regione è un fatto gravissimo che non ha precedenti nella storia finanziaria della Regione Siciliana. Alla luce di questo ennesimo strafalcione, inizio a nutrire seri dubbi che questo Governo sarà capace di rispettare gli accordi presi con Roma e godere dei benefici concessi.  A questo punto il rinvio della parifica non è più probabile, come denunciavo in aula la settimana scorsa, ma è scientificamente certo. La ripresentazione del rendiconto comporta il riavvio dell’intera procedura da parte della Sezione di controllo della Corte dei Conti, per la cui definizione saranno necessari almeno un paio di mesi”.

Era il 1 Dicembre dello scorso anno – spiega Sunseri – quando la Sezione di Controllo della Corte dei Conti dichiarava l’irregolarità di ben 319 milioni di euro di residui attivi a causa del superamento della soglia del 2% costituita dall’errore massimo tollerabile. Appena pochi mesi addietro Musumeci decise di premiare i dirigenti responsabili dei dipartimenti con ben 7 milioni e mezzo di euro.  Ad aggravare la storia, già tormentata, di questa sessione di bilancio si aggiunge la concreta impossibilità, contrariamente a quanto dichiarato dal Presidente Miccichè, di approvare la finanziaria in mancanza della parifica della Corte dei Conti del rendiconto precedente. Questo significa che non  si potrà liberare l’avanzo necessario anche per la spesa per investimenti”.

A saltare, o quantomeno a subire un ritardo – conclude il deputato M5S- –  sarà anche il neo accordo Stato Regione ed in particolare il punto in cui questa avrebbe dovuto, tramite adeguati interventi legislativi ed amministrativi, ridurre la spesa corrente ai fini del ripiano del disavanzo. Nulla di nuovo sotto il sole. Dal 2016 ogni anno la Regione sottoscrive un accordo con il Governo per superare lo stato di grave sofferenza finanziaria del bilancio regionale e puntualmente ogni anno questa Regione non rispetta gli impegni assunti. Abbiamo a questo punto anche compreso perchè Musumeci continua a prendersela con i suoi dipendenti, è evidente che non è in grado di controllare i processi amministrativi guidandoli e al posto di prendersela con se stesso colpisce i suoi sottoposti. L’ennesima brutta pagina che peserà sulle tasche dei siciliani”

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Cospicui fondi europei per la ricerca destinati al Polo microelettronico di Catania- Pogliese: “Sarà una spinta per il Paese”

 

 

cNR

CATANIA

Un contributo individuato dalla Regione siciliana, dal Dipartimento regionale delle Attività produttive per utilizzare fondi europei per  ricerca del Po-Fesr 2014/2020 nell’ambito della  creazione e lo sviluppo del sito di eccellenza scientifico-tecnologica e del progetto di potenziamento dell’infrastruttura di ricerca “Beyond–Nano” del Consiglio nazionale delle Ricerche nel polo microelettronico di Catania. migliorerà l’attività del Centro Ricerche di Catania.

Afferma il Sindaco Pogliese:“La concessione del finanziamento comunitario di 19 milioni di euro per il potenziamento della strumentazione scientifica necessaria per l’attività del Cnr è un fatto importantissimo per Catania, perché consente di realizzare concretamente il distretto della ricerca negli studi e i laboratori dell’Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi di cui si parla da parecchi anni. Ricordo con orgoglio che due anni addietro, nel tempo record di appena 17 giorni, rilasciammo tutte le autorizzazioni e i pareri necessari per costruire la nuova sede nella zona industriale di Catania e richiedere il finanziamento. Un capannone aggiuntivo di circa 2300 metri quadrati dove si installeranno microscopi elettronici di altissima precisione che permetteranno di caratterizzare fino al livello della risoluzione atomica, i nuovi materiali sviluppati nei vicini siti STM”..

 “Voglio evidenziare -ha aggiunto Pogliese- come il Cnr attraverso la ricerca, per missione istituzionale, è una spinta al Paese e in particolare al suo sistema imprenditoriale particolarmente importante in Sicilia e Catania. L’investimento totale è di 40 milioni di euro. Una speranza in più per i tanti giovani ricercatori che sperano di rimanere nella nostra terra per realizzare le proprie capacità nella ricerca, elemento essenziale per lo sviluppo di una comunità. Nel nuovo laboratorio, infatti, sono previsti sia gli uffici attrezzati per ricercatori, tecnici, ma anche per borsisti, dottorandi e studenti che frequentano l’Istituto, circa 70 persone in totale, vero e proprio fiore all’occhiello del nostro distretto dell’hi tech”.

Nel nuovo laboratorio l’attività di studio sarà supportata da progettazioni teoriche e simulazioni e per questo nel laboratorio è prevista, anche l’istallazione di un centro di calcolo parallelo per simulazioni di processo, trasporto elettronico, proprietà strutturali ed ottiche, nuovi materiali per il fotovoltaico e per dispositivi biomedicali.

 

“Caos conferimento umido in Sicilia per assenza di programmazione”- Denuncia dei Cinquestelle

Rifiuti Covid-19: come procedere con smaltimento e raccolta differenziata?  | Ingegneri.cc

Crisi rifiuti al collasso in Sicilia.  I deputati regionali del Movimento cinque stelle scrivono un appunto-comunicato sull’operato della Regione spiegando che vi sono ancora inadempienze che non si possono tollerare. Ecco la motivazione: “Il ritardo con il quale si sta provvedendo a costruire nuovi centri di compostaggio pubblici in tutta l’isola, ha generato e continuerà a generare enormi disagi. Il nuovo caos dei rifiuti in Sicilia a causa della temporanea chiusura dell’impianto della Raco di Belpasso è il risultato della mancata programmazione del governo regionale”. 

“Musumeci – spiegano i deputati – parla di gestione pubblica, quando invece anche questa volta i paesi del Catanese colpiti da questo disservizio, saranno costretti a chiedere aiuto a ditte private che imporranno il loro prezzo di conferimento. La chiusura di un impianto determina il caos e testimonia la fragilità del sistema messo su in questi anni a suon di emergenze e non certo a seguito di adeguata programmazione. A ciò si aggiunga la beffa che in una regione con una differenziata che supera a stento il 38%, ci si riduca nelle condizioni di dover mischiare l’umido con la frazione indifferenziata, vanificando lo sforzo dei cittadini”.

“Siamo in contatto con l’assessore Pierobon – concludono i Cinquestelle all’Ars  – per trovare una soluzione e individuare siti alternativi. Ma il problema va risolto una volta per tutte, è intollerabile che ad ogni piccolo intoppo collassi l’intero sistema regionale. Musumeci, prima di pensare a leggi di riforma come panacea di tutti i mali, pensi piuttosto ad applicare le leggi esistenti e a velocizzare più possibile la costruzione di impianti che il territorio necessita da anni” – concludono i deputati.

 

 

 

Parte sabato 9 a Messina  la campagna di screening dell’Azienda Sanitaria Provinciale

 

Esecuzione del test alla cittadinanza esclusivamente in modalità drive-in: necessaria la prenotazione a partire da domani

Al via in Piemonte i test rapidi per il Coronavirus | Regione Piemonte |  Piemonteinforma | Regione Piemonte

Messina,

Partirà  sabato 9, nell’area ex Gasometro, la campagna di screening Covid-19 rivolta ai cittadini residenti a Messina.
L’iniziativa, promossa dalla Regione Siciliana, prevede l’effettuazione di uno screening tramite l’esecuzione di tamponi rapidi – rinofaringei finalizzata all’individuazione di soggetti positivi asintomatici per impedire quanto più possibile, la circolazione del virus sul territorio.
L’adesione, gratuita e su base volontaria, è rivolta a tutta la popolazione cittadina che effettuerà la prenotazione. Pertanto, soltanto i cittadini che hanno richiesto la prenotazione potranno effettuare il tampone esclusivamente in modalità drive-in, presso l’area ex Gasometro, tutti i giorni, dalle ore 8 alle 20.
Il servizio sarà curato dall’ASP locale in sinergia con l’Assessorato regionale alla Salute e l’Amministrazione comunale di Messina.
Nel drive-in allestito sarà previsto un percorso dedicato, dove si procederà al prelievo del campione che, in caso di positività, sarà immediatamente ripetuto attraverso il tampone molecolare per la necessaria conferma, così come previsto dai protocolli sanitari vigenti.
Il Dipartimento regionale della Protezione civile metterà in campo i propri operatori e volontari per predisporre e disciplinare la logistica su tutta l’area interessata, distribuire la modulistica necessaria, assistere alla compilazione e al ritiro degli esiti al momento del test, in collaborazione con il personale medico sanitario, impiegato nella campagna di monitoraggio e nelle attività di assistenza alla popolazione.
La Polizia Municipale fornirà il proprio supporto per il controllo degli accessi alla zona interessata, al fine di evitare code di auto e saranno adottati i necessari provvedimenti viari per non creare intralci alla viabilità cittadina.

Modalità di prenotazione

Per sottoporsi al tampone rapido e rendere ancora più rapida la procedura di accesso al drive-in è necessario prenotare chiamando il numero del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile 090 22866 – 800300303 – 0909485242 a partire dalle ore 9 di domani, venerdì 8.
Durante la chiamata dovranno essere comunicati agli operatori: nome, cognome, data e luogo di nascita, recapito telefonico ed indirizzo mail. Acquisita la prenotazione, verrà comunicato l’orario di presentazione ed il relativo codice di prenotazione, allo scopo di non creare assembramenti ed attese prolungate.
I cittadini prenotati dovranno recarsi nel drive-in allestito all’orario loro indicato (si raccomanda la puntualità), portando con sé la scheda dei dati richiesti debitamente compilata, datata e firmata, per ottimizzare la tempistica ASP, o una penna per la compilazione dei moduli in distribuzione direttamente alle auto in fila.

Regione siciliana: ripartizione di 31 milioni di euro alle aziende della Sanità e,prossimamente, ai lavoratori Asp

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La Regione siciliana nella lotta al coronavirus ha avviato – si apprende- la ripartizione dei fondi contrattuali, per circa 31 milioni di euro, nei confronti delle aziende del Sistema sanitario regionale che poi provvederanno, già nei prossimi giorni  e, comunque dalla metà del mese di dicembre, all’erogazione ai lavoratori secondo precisi criteri di assegnazione che assessorato e organizzazioni sindacali (che hanno aderito al percorso di confronto istituzionale) individueranno in questi giorni. Tre le categorie destinatarie del provvedimento, suddivise in altrettante fasce.

Fascia A – Alta intensità: personale afferente a Pronto soccorso, Terapia intensiva e Semi-intensiva, Malattie infettive, Pneumologia, Reparti Covid di varie specialità, ai Laboratori di analisi, microbiologia e radiologia, Usca e dipartimento di Igiene e prevenzione;
Fascia B – Media intensità: personale afferente a Reparti non Covid di varie specialità, in servizi non impegnati in attività Covid (Anatomia patologica, Medicina nucleare, Banca del sangue, ecc.) e area della dirigenza sanitaria non ricompresa nella fascia A;
Fascia C – Bassa intensità: il restante personale dirigenziale e di comparto non direttamente riconducibile alle fasce A e B.

Le risorse in questione sono state individuate in una nota a firma dell’assessore Ruggero Razza e del dirigente generale del dipartimento della Pianificazione strategia dell’assessorato alla Salute, Mario La Rocca. Si tratta di una quota residua della prima tranche già distribuita (complessivamente circa 36 milioni di euro), ma soprattutto è l’ultimo passaggio per la totale ripartizione delle somme a titolo di fondi contrattuali per le particolari condizioni di lavoro durante l’emergenza, una misura fondamentale frutto anche della sinergia con le parti sociali che hanno partecipato alle fasi di trattativa e confronto sindacale.
Di particolare rilevo anche il provvedimento assunto nelle more del rinnovo del contratto di servizio che regolamenta i rapporti tra la Regione e la Società dell’emergenza.

L’assessorato ha infatti autorizzato la Seus a provvedere all’adeguamento Aiop, sottoscritto lo scorso 8 ottobre, disponendo l’immediata liquidazione dell’incremento contrattuale per mille euro, a titolo di ristoro, per ciascun dipendente Seus avente diritto. La misura interesserà complessivamente circa 3.200 impiegati (dagli operatori Cur 112, autisti soccorritori, servizi secondari e fino al personale amministrativo).

Si apprende infine che l ‘atto di addendum del contratto di servizio, inoltre, dovrà prevede su precisa iniziativa del Governo regionale anche le somme riconosciute ai lavoratori dalla legge regionale sul cosiddetto bonus Covid-19, “un tema condiviso con le organizzazioni sindacali che in questa fase hanno stabilmente partecipato ai tavoli istituzionali”
In esecuzione agli impegni assunti, l’assessorato della Salute e l’Asp di Palermo stanno anche definendo le nuove dotazioni organiche aziendali per completare l’iter di stabilizzazione del residuo personale ex lsu ancora precario. Di particolare rilievo, infine, l’attivazione di tutti i centri di sanificazione dei mezzi della Seus presso i siti delle aziende del Sistema sanitario regionale disposta dall’assessorato alla Salute già partire dalle prossime settimane.
 

LA REGIONE SICILIA PRENDE ATTO CON PROPRIA CIRCOLARE,DEL “DISCO ROSSO COSTITUZIONALE” AI PENSIONAMENTI ANTICIPATI

Pensioni in Portogallo senza tasse, tramonta il sogno di trasferirsi  all'estero - InvestireOggi.it

(archivio Sud Libertà)

Oggi come previsto- la Regione Siciliana ha fatto suonare la campana del Dipartimento della Funzione Pubblica dopo l’emissione della Sentenza della Corte Costituzionale – come pubblicato ieri su Sud Libertà – che boccia la legge     regionale sui pensionamenti anticipati. In virtù di essa già cinquemila dipendenti ,funzionari direttivi e anche dirigenti, hanno fruito di tale opportunità, oggi sono bloccati-anzi “archiviati” gli altri in attesa dello scorrimento finale dei contingenti già formati. Questi dovranno attendere un bel pò.  Un paradosso davvero. 

Il riscontro alla Sentenza è stato immediato. La Funzione pubblica con una Circolare inviata ai dirigenti preposti ai Dipartimenti regionali, Uffici equiparati, Uffici speciali, Uffici alle dirette dipendenze del Presidente della Regione, ha comunicato lo “Stop” ai dipendenti collocati nell’elenco del pensionamento anticipato.   Vediamo cosa dice la Nota a firma del dirigente generale C.Madonia (e di Palagonia) :

Con Sentenza n.235/2000 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma di cui all’art. 7, comma 2 della l.r. 6 agosto 2019 n.14 secondo la quale “i dipendenti di cui all’art. 52, comma 5, della l.r. maggio 2015, n.9 maturano i requisiti di pensione senza gli incrementi di vita di cui all’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010 n.78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 Luglio 2010 n.122, e conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico  trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti” e della norma di cui al comma 1 del medesimo articolo secondo il quale “le disposizioni al trattamento anticipato di pensione e di indennità di fine servizio comunque denominata previste dagli articoli 14 e 23, comma 1, del decreto legge 28 gennaio 2019 n.4 convertito con modificazioni della legge 28 marzo 2019 n.26 per i lavoratori di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165 e succ.modificazioni ed integrazioni, si applicano    ai dipendenti della Regione che ne fanno istanza con un preavviso di almeno sei mesi”

Alla luce di quanto sopra  è revocata la Circolare Prot. 99361 del 6 giugno 2019.   Il Dipartimento provvederà applicazione delle disposizioni di cui all’art.52, comma 5 della lr 7 maggio 2015 n.9, artt 51 e 52 e s.n. e Riforma sistema pensionistico e collocati in quiescenza anticipati.

Saranno pertanto archiviate tutte le istanze presentate ai sensi dell’art.52, comma 5 della l.r. 7 maggio 2015 da parte di dipendenti che non raggiugono entro 31 dicembre 2020 i requisiti indicati nella Circolare     Saranno altresì archiviate le istanze presentate ai sensi del sopra richiamato art.7, comma 1 della l.r. 14/2019  (Cosiddetta Quota 100)

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