Beni culturali, aggiudicato il progetto per l’illuminazione artistica del Parco di Selinunte

 

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Foto -Comunicato Reg. Sicilia

 

 

Riprenderanno nel 2023 le visite in notturna del Parco archeologico di Selinunte, – informa la Regione Sicilia-  attraverso un suggestivo percorso illuminato, progettato dall’artista della luce Mario Nanni, che condurrà alla scoperta dei templi e della città greca, i cui resti costituiscono ad oggi luogo unico di testimonianza delle antiche civiltà della Sicilia.

Il dipartimento dei Beni culturali e dell’identità siciliana, dopo aver approvato il progetto esecutivo per l’illuminazione notturna dell’area archeologica, nei giorni scorsi ha determinato l’aggiudicazione in via definitiva della gara alla ditta Roma Srl con sede a Catania, per 1 milione e 470 mila euro, a valere sui fondi del Po Fesr 2014-2020. 

Si procederà nei prossimi giorni all’avvio dei lavori, secondo un cronoprogramma predefinito che porterà alla fruizione del nuovo percorso entro il 2023.

Il percorso notturno illuminato renderà ancora più suggestive le visite a quella che si conferma un’area archeologica tra le più rilevanti del Mediterraneo e che ha registrato, solo nel mese di agosto di quest’anno, oltre 42 mila presenze.  

 

Il nuovo assessore ai Beni culturali e Soprintendenze : “Valorizzare il patrimonio che abbiamo….”

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Elvira Amata, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana

Comunicato stampa- Palermo

Una nuova fase per le Soprintendenze e strutture dei Beni culturali ritenute centri di potere della classe dirigenziale siciliana e, spesso, anche di  arrivismo e corruzione. Pubblichiamo la nota diffusa dal nuovo assessore

«Da oggi comincia una nuova, bellissima avventura alla guida dell’assessorato dei Beni culturali e della Identità siciliana al fianco del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che ringrazio per la fiducia. C’è tanto da fare per il nostro patrimonio che è già ricchezza e che va rilanciato ed utilizzato con nuove e più fresche idee. Anche con il coinvolgimento delle università siciliane e dei giovani i quali vanno avvicinati ed interessati ai musei, ai parchi archeologici e a tutti i beni patrimonio dell’Unesco, alla cultura in generale. Un pensiero particolare, infine, va alla mia città, Messina, che da anni non esprimeva nella giunta regionale un assessore e alla quale mi dedicherò con l’amore di sempre». Elvira Amata, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.

BENI CULTURALI: VALORIZZARE BORGHI E PERIFERIE CON PROGETTI SCOLASTICI

 

Palermo

Archivi – SUD LIBERTA’

 

Palermo,

La valorizzazione dei borghi e delle periferie affidata anche alla creatività degli studenti. Punta, infatti, al rilancio, alla tutela e alla valorizzazione dei siti minori e alla rigenerazione delle periferie urbane l’iniziativa della Regione Siciliana, che ha destinato 58 mila euro del bilancio 2022 alle istituzioni scolastiche che presenteranno progetti per valorizzare luoghi identitari e rafforzare il tessuto sociale del territorio.
Una circolare, – comunica la Regione siciliana -firmata dal dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Franco Fazio, invita le scuole dell’Isola a collaborare a questo obiettivo, individuando un borgo della propria zona, per approfondirne le origini e divulgarne la conoscenza, contemplando l’utilizzo delle potenzialità del digitale e facendo leva sulle recenti tecnologie per offrire nuovi servizi e migliorare l’accesso alle risorse turistiche e culturali.
 
«Continua – sottolinea il dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Franco Fazio – la collaborazione con gli istituti della Sicilia per la valorizzazione del territorio regionale. Quest’anno abbiamo indirizzato le risorse alla valorizzazione dei piccoli borghi, delle frazioni e di quegli ambiti talvolta abbandonati che costituiscono elementi fortemente identitari per la storia del territorio. Un’iniziativa che consolida la collaborazione tra l’assessorato e la scuola e che, quest’anno, dovrà prevedere chiari riferimenti alla sostenibilità ambientale, alla salvaguardia dell’ecosistema, nonché alla valorizzazione delle peculiarità enogastronomiche e delle attività lavorative presenti e passate, magari con l’ausilio di un breve video».

Una
 commissione, costituita da funzionari interni e da un docente indicato dall’Ufficio scolastico regionale, esaminerà i progetti presentati. Verranno presi in considerazione la realizzazione e la diffusione di prodotti digitali finalizzati alla promozione della conoscenza del patrimonio culturale siciliano, oltre che della sostenibilità ambientale, con particolare riguardo alla salvaguardia del territorio locale; l’ideazione di percorsi di fruizione anche virtuale del patrimonio culturale e ambientale; le azioni di educazione al patrimonio culturale e ambientale con particolare coinvolgimento del target scolastico.

La Regione Sicilia promuove (e finanzia) 19 progetti cinematografici ed audiovisivi

 

Video Cinematografia Film - Foto gratis su Pixabay

 

 

Sono diciannove i progetti di produzione cinematografica e audiovisiva ammessi al cofinanziamento della Regione Siciliana nella prima finestra del bando 2022. I contributi disponibili per l’intero anno ammontano complessivamente a 10,8 milioni di euro. Al termine del lavoro svolto dall’apposita Commissione di valutazione, infatti, è stata approvata la graduatoria delle produzioni cofinanziate con un decreto firmato dal dirigente generale del dipartimento regionale Turismo, sport e spettacolo, Lucia Di Fatta, e dal dirigente responsabile di Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino. Le risorse provengono dal Piano di sviluppo e coesione Sicilia e le istanze sono quelle presentate nella prima delle due “finestre” previste dall’avviso pubblicato lo scorso maggio. La seconda si è chiusa venerdì 30 settembre ed entro fine mese sarà predisposta anche la seconda graduatoria. 
«In questi anni – sottolinea il dirigente di Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino – la Regione ha ritenuto di investire cospicue risorse nel cofinanziamento di opere cinematografiche di livello internazionale, mirando al sostegno di progetti importanti e di grande qualità, che possano costituire il veicolo promozionale di ciò che la nostra Isola può offrire ai visitatori di tutto il mondo. Un lavoro che intendiamo continuare su questo solco anche per gli anni a venire, per far sì che il brand Sicilia continui a essere uno dei più attraenti tra le regioni italiane».
Tra i “Film di produzione cinematografica/televisiva e serie tv, anche in animazione” sono state ammesse al cofinanziamento le seguenti 14 produzioni: “La stoccata vincente”, “Francesca&Giovanni”, “Indelebile”, “The end”, “Un destino migliore”, “L’amore che ho (la storia di Rosa Balistreri)”, “L’Isola (ex “Truly, madly, deeply”)”, “Il registro”, “Maredolce – Romeo e Giulietta non vivono a Brancaccio”, “Il cavaliere della strada”, “I leoni di Sicilia”, “Tina”, “Mandorlo amaro”, “Sabbia nera”. Tredici le proposte in questa categoria non ammesse al finanziamento. 
 
Tra i “Documentari e serie tv documentarie, anche in animazione”, quattro i progetti valutati positivamente: “Opera Palermo”, “Etna – Dall’inferno al paradiso”, “Il respiro del vulcano”, “Working class hero”. Quattro, invece, quelli non finanziati. 
 
Tra i “Cortometraggi”, infine, delle quattro proposte complessivamente valutate è stato ammesso al finanziamento solo il progetto “Luca, fuori sincrono”. 

Agricoltura, un fondo da 50 milioni per imprenditori siciliani

 

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Contribujti agli allevatori

 

Palermo,

L a Regione siciliana comunica perl’assessorato regionale dell’Agricoltura per complessivi 50 milioni di euro (la dotazione finanziaria è di 25 milioni per ciascun bando). Si tratta di fondi destinati agli alleatori delle aziende post tecniche sicilikane  che producono latte e agli agricoltori delle aziende vinicole che pagano i contributi per l’irrigazione ai consorzi di bonifica.
Un aiuto concreto ad agricoltori e allevatori messi a dura prova dagli effetti della crisi dovuta al Covid prima e al conflitto Russia-Ucraina poi, per via della maggiorazione dei costi delle materie prime e dell’energia. Il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) nel documento “Agroalimentare e guerra: gli effetti sui costi e sui risultati economici delle aziende agricole italiane”, elaborato sulla base dei dati aziendali rilevati dalla rete Rica (Rete d’informazione contabile agricola), attesta un aumento del costo medio nazionale di oltre il 54 per cento, con la previsione per oltre il 30% delle aziende su base nazionale di un probabile reddito netto negativo, rispetto al 7% registrato prima dell’attuale crisi internazionale.
Si apprende che le  istanze dovranno pervenire al dipartimento regionale dell’Agricoltura entro il prossimo 30 settembre. L’aiuto è concesso entro e non oltre il 31 dicembre 2022. I bandi con le info e i dettagli sono disponibili sul portale della Regione Siciliana.

 

Frane, la Regione finanzia a Castelbuono un intervento nel centro abitato

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La Regione Siciliana, attraverso la Struttura contro il dissesto idrogeologico,comunica di aver  finanziato con 2 milioni e 300 mila euro le opere di consolidamento di una porzione del centro abitato di Castelbuono, sulle Madonie, nel Palermitano. Si tratta di una delle arterie stradali del paese madonita, la via Tenente Ernesto Forte, interrotta per circa 40 metri dal 2015 a causa di un movimento del suolo che spezzò in più punti un muro di contenimento e fece sprofondare di circa un metro il piano stradale. La porzione chiusa al traffico ha obbligato a un percorso alternativo e crea disagi soprattutto ai residenti del quartiere Passetto.

Il presidente della Regione ha spiegato che è necessario intervenire anche perché ai bordi del muraglione divelto dal movimento franoso si trova, tra l’altro, una condotta dell’acquedotto di Pollina che pompa acqua ad altissima pressione e ulteriori cedimenti potrebbero danneggiarla e causare ingenti danni.

La nuova struttura di contenimento, che avrà un’altezza di quattro metri e mezzo, sarà fortificata con pali a doppia fila di 22 metri mentre un sistema di drenaggio convoglierà le acque piovane in un pozzetto di scarico. In ultimo, verrà ricostruito il marciapiede e l’intera pavimentazione.

Ferrovie in Sicilia, ricostruzione del viadotto fra Caltagirone e Niscemi. Aperto il cantiere. 9 milioni di euro!

 

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foto CHE INDICA LA RIAPERTURA DEL PUNTO FERROVIARIO

Palermo,

Al via – comunica la Regione Sicilia – la ricostruzione del viadotto ferroviario di contrada Angeli, fra Caltagirone e Niscemi, segmento della linea Caltagirone-Gela chiusa da oltre dieci anni. Proprio il crollo del vecchio ponte determinò, nel 2011, il blocco totale della tratta. Stamane, alla presenza del’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e dei tecnici di Rfi e Italferr, sono stati consegnati i lavori. 
«Il cantiere ormai avviato – ha dichiarato Falcone – ha un grande valore non solo per il sistema della mobilità su ferro in Sicilia, ma anche, per altro verso, sul piano simbolico. Il crollo del vecchio ponte, in una domenica di maggio del 2011, colse tutti alla sprovvista e divenne purtroppo l’emblema, a livello nazionale, dell’arretratezza a cui erano condannate le ferrovie in Sicilia. Poi, per anni, la tratta Caltagirone-Gela è stata considerata come un ramo secco fino all’inversione di tendenza voluta dal governo Musumeci. Prima abbiamo riaperto la tratta Caltagirone-Catania, poi abbiamo spinto Rfi al cambio di passo negli investimenti su un comprensorio da ben 170 mila abitanti, da Gela fino al capoluogo etneo passando per l’entroterra del Nisseno e del Calatino. Di fatto, la riapertura di una ferrovia ad elevato potenziale commerciale, sociale e turistico, non è più un traguardo irrealizzabile. Oggi vediamo invece partire un investimento che cancellerà lunghi anni di trascuratezza e abbandono». 
La ricostruzione del viadotto ferroviario fra Caltagirone e Niscemi, da completare in un anno, costituisce il primo lotto del complessivo ripristino della tratta fino a Gela. Il cantiere odierno ha un valore di quasi 9 milioni di euro ed è stato aggiudicato al Research Consorzio stabile Scarl di Salerno consorziato con l’impresa Ricciardello Costruzioni srl. Il nuovo viadotto ad archi, progettato in modo da riprodurre la configurazione architettonica a 17 arcate esistente prima del crollo, si svilupperà per 413 metri. Il vecchio ponte era stato realizzato tra il 1957 e il 1959

I VELENI DELL’ISTITUTO INCREMENTO IPPICO E LA TARANTOLA DELLA CLASSE DIRIGENZIALE DELLA REGIONE SICILIA

 

La tarantola nella foto

DIRIGENTI  REGIONE SICILIA: UNA TARANTOLA   

 

 

di    Raffaele Lanza

La vicenda dei lavoratori “gladiatori” licenziati all’Istituto incremento ippico di Catania ha messo in luce, come avevamo previsto, la retromarcia della Regione.  La legge   del 2019 che consentiva quell’obbrobrio era nata male ed è stata ” soppressa” con le più recenti disposizioni in materia finanziaria.  Le proteste, i ricorsi, gli scritti, di un caso inusitato, i pareri legali, i duelli tra avvocati esperti in materia,gli striscioni sindacali il contenzioso giudiziario, un punto di vista assai curioso di un giudice che vede la questione in un modo, un altro magistrato vede invece altre angolazioni più terrene. Chissà perché, ci chiediamo. quel che era diventato la topica per eccellenza della Regione siciliana si chiude qui.     Troppi errori della classe dirigenziale. Errori che hanno pagato come immagine i governanti attuali che hanno pensato bene di non perseverare e fare intelligente retromarcia.

Se consentite anche noi di SUD LIBERTA’ che abbiamo pubblicato ogni respiro di questi coraggiosi “gladiatori” abbiamo i nostri meriti e siamo orgogliosi di ricevere gli applausi.

Lavoratori-ricorderemo-  collocati a luglio dello scorso anno “in disponibilità” dall’Istituto Incremento Ippico di Catania,l’ente sottoposto alla vigilanza dell’Assessorato regionale alle Risorse agricole ed alimentari.

Fioccarono i ricorsi dei dipendenti interessati, – alcuni passi indietro in questa vicenda -con esclusione  dei volontari – coloro che hanno volontariamente accettato -e firmato” il declassamento delle mansioni, da “C” in A”  finalizzato alla sospensione degli effetti nefasti che hanno provocato le determinazioni     del direttore dell’ Istituto, supportato da un ex commissario ad acta, dirigente in pensione, Vito Sinatra in obbedienza , manco a dirlo, del governo regionale.

Una sorta di Cassa integrazione visto che lo stipendio è stato decurtato di circa 270 euro mese e ora dovrà essere restituito, probabilmente dal mese di settembre prossimo

Erano  8 unità  “in atto licenziati ingiustamente” da 21 luglio ” per un massimo di 2 anni”  Ridotti oggi a sei, uno per pensionamento l’altro- putroppo – per chiamata divina.

Ricordiamo al pubblico le sedi storiche di lavoro  quelle di Catania e Tenuta Ambelia in territorio Militello  Qui il presidente del consiglio  dell’Istituto, Caterina Maria Teresa Grimaldi di Nixima  ( “Principessa” iscritta nel Libro d’Oro della nobiltà italiana)  con il supporto del Presidente della Regione on Musumeci  vuol realizzare un processo di sviluppo e valorizzazione dell’intera area finalizzata alla realizzazione di un importante centro equestre 

 

Il Presidente della Regione On.Nello Musumeci  esprime dubbi  sulla  serietà sindacale  siciliana

Il Presidente Nello Musumeci esprime dubbi sulla classe dirigenziale della Regione-specie in alcuni dipartimenti Beni culturali- e sulla serietà dei sindacati

 

Un altro aspetto che merita di essere ricordato è che i sindacalisti della Regione  hanno dato  dimostrazioni di incompetenza tecnica  e sollevato interrogativi sulla loro onestà/capacità  nei confronti dei dipendenti.. Nella “riunione” del  13 luglio scorso presso la sede dell’assessorato regionale dell’Agricoltura sindacalisti del Comparto  e dirigenti dell’assessorato regionale all’agricoltura    si  discuteva proprio  della (ex) legge del 2019 che ha rimodulato la pianta organica dell’Istituto per razionalizzare le migliori risorse umane…     ll dirigente responsabile dell’Istituto Incremento Ippico e il dirigente generale del Dipartimento della Funzione Pubblica vennero  autorizzati a stipulare apposito accordo di mobilità in virtù della legge 165 del 2001 che regola anche la copertura dei posti vacanti  Ma non si decise nulla. Né si scrissero verbali di sorta

L’Ente avrebbe potuto procedere, secondo le disposizioni del Contratto collettivo vigente, anche al distacco del personale presso altri enti  inferiori di A e B fino ad esaurimento degli stessi.

Non si è compreso neppure – se non per intuibili scorrette motivazioni politiche – perchè il Dipartimento Funzione pubblica  abbia negato la mobilità al personale 

Altri appunti emergevano mai chiariti dalla Regione:: perchè questa riunione non venne formalizzata in un documento-verbale?    Era una riunione di famiglia?    Il 13 luglio scorso non venne sospeso alcun provvedimento dell’Istituto.  Il risultato: sempre lo stesso. I dipendenti più coraggiosi, coerenti, quelli che davano maggiormente “fastidio”   sono stati messi alla porta, “in disponibilità” .

SINDACATI  INCOMPETENTI, PRIVI DI PROFESSIONALITA’

 

    Abbiamo pure osservato che il personale avrebbe dovuto e dimettersi dai sindacati ed agire in proprio autonomamente.  Qualcuno invero l’ha già fatto.     

Altro punto che non lascia vedere alcun bagliore. “La verifica della professionalità adeguata” svolta con ordine di servizio o altro del direttore dell’Istituto non pone in luce alcuna proposta sindacale in ordine ai criteri da stabilire per la ricollocazione nei posti d’organico vacanti . L’Istituto cioè non pone alcuna regola o meccanismo di “Par condicio” per la scelta del personale da collocare nei posti vacanti . Sceglie quelli che più piacciono alla direzione,realizzando , quindi una ingiustizia con grave danno per i non “prescelti” che non hanno avuto questa opportunità e restano a casa.

 

Autori - Carmela Madonia
Carmela Madonia, ( 6/8/1964) dirigente generale della Regione Sicilia

   

Carmen Madonia, dirigente generale del Dipartimento Funzione Pubblica

–Abbiamo scritto in diversi servizi sulle omissioni della classe dirigenziale regionale–Potremmo davvero pubblicare un volume .Riportiamo parte di tratti  da nostro  testo già  pubblicato sul nostro giornale.

Vorremmo anche che il dirigente generale del Dipartimento della Funzione pubblica Carmen Madonia  spiegasse all’umanità una sua grave omissione istruttoria -per il posto che occupa-visto che la legge n.17 del 2019 ha rimodulato d’ufficio la dotazione organica dell’Istituto riducendo da 31 a 17 le unità di personale creando condizioni soprannumerarie inerenti a 27 soggetti di categoria C, profilo istruttore  ed “atteso pure che i trenta posti esistenti nella vecchia pianta organica sono stati ridotti a tre.

Perchè dunque -è questa l’omissione signora Madonia- non ha verificato la ricollocazione totale o parziale del personale in soprannumero o di eccedenza anche presso altre amministrazioni regionali con preventivo accordo visto che il dipartimento della funzione pubblica costituisce il cuore pulsante dell’intera Regione ?.    Perchè deve dire stupidaggini   all’Istituto ippico che le aveva richiesto di agire in tal senso, uscendo con la puerile e vergognosa scusa che la richiesta non “rientra nel Piano triennale di fabbisogno del personale”.?

Sappiamo pure che il Dipartimento alla funzione pubblica ritiene- risposta al direttore Alessandra- di “non essere autorizzato alla stipula di alcun accordo di mobilità per unità che appartengono al profilo economico C5 e C6, secondo una  delibera della giunta regionale …”

La verità, l’unica, signora Madonia, è che lei esempio di alta dirigenza obbedisce  solo a quella  politica che l’ha piazzata lì  per autoincensarsi e sprofonda la Regione Sicilia rispetto ad altre parti d’Italia  senza sapere forse che lei,per compito istituzionale, deve guidare correttamente la comunità del personale regionale come fanno i generali con gli eserciti.  Meglio il silenzio dunque signora dirigente della Regione …Ormai la conosciamo anche per altre vicende ed ingiustizie (vedasi Ufficio stampa Ersu)….”

 

A questo punto la storia sta per concludersi: i sei “gladiatori” entrano di diritto nel recentissimo concorso-flop della Regione. L’ammissione è con riserva come prevede la legge.          Come nei film-horror il colpo di scena finale: la legge del 2019 viene invalidata dalla Regione politica: il governo e Musumeci pur consentendo il rientro all’Istituto di questo personale ,erano già consapevoli che questi  “gladiatori”avrebbero fatto semtire il loro fiato fino alla fine.

Adesso tutto come prima, il personale è un po’ diviso in due per i colleghi finiti in gloria e il direttore dell’Istituto Incremento ippico, Alessandra nello stile della classe dirigenziale siciliana, ci riprova diversamente.

 

LA  VISITA   DEL  MEDICO    COMPETENTE : QUALE CRITERIO VISTI I PRECEDENTI?

Dott Rosaria BELLA- Un compito difficile l’aspetta giovedì prossimo

Comunica al personale di sottoporsi alla visita medica competente.Rosaria Bella  si chiama il medico del lavoro.  Un’eventuale idoneità alla pulizia dei cavalli metterebbe in crisi nuovamente la qualifica per la quale i sei lavoratori hanno lottato tanto finora.

Già nel passato il giudizio di idoneità alle mansioni di agente tecnico sui cavalli è stato contestato da un dipendente –Salvo Soldano – il più attivo del gruppo rientrante-ex dirigente provinciale sindacale autonomo (Siad) che si è rivolto al Collegio medico dello Spresal che ha modificato il giudizio del medico competente accertando l’idoneità alla qualifica di istruttore direttivo ma non alla mansione di “Addetto alla gestione di pulizia dei cavalli”       Sarebbe un atto –riferisce l’ex esponente sindacale- che travalicherebbe i compiti del medico aziendale al quale non spetta certamente di valutare i rischi relativi a mansioni inferiori di Agente tecnico di cui alla legge n.5/1985 abrogata dalla legge 10/2000 posta a base del nuovo Statuto dell’Itituto Incremento ippico

Lo Spresal – aggiunge Soldano- ne diede immediata comunicazione anche al medico competente ,dott.Venerando Rapisarda, e l’Istituto ippico collocò l’esponente in ufficio

A questo punto si scopre che la cartella sanitaria non risulta aggiornata come dispone l’art 25 della legge n.81 del 2008, sono stati omessi nella cartella il giudizio dello Spresal nonhè altri documenti che chiariscono la inapplicabilità delle mansioni. Insomma, la cartella è falsa “  spiega senza mezzi termini l’avv. Giuseppe Cannizzo ,legale di fiducia dell’ex dirigente sindacale–”Con abuso di potere il dr Rapisarda  ha esposto a rischi dipendenti   quai il Soldano .  quali “Polvere biologico “ riconducibile alle mansioni degli agenti tecnici ma non certamente a quelli di istruttore direttivo..”

Intanto cosa succede nella burocrazia del controllo sanitario?  Vediamo alcuni dettagli anche per far capire il funzionamento inusitato e pieno di furbizie e ” falsità” della Pubblica amministrazione siciliana.   Il dr Salvatore Carfi, nuovo medico aziendale in sostituzione del dr Venerando Rapisarda , dimissionario, consegna in busta chiusa e sigillata, copia della cartella clinica   Come risulta agli del fascicolo dello Spresal,la Commissione presieduta dal dr S.De Luca,quale direttore f.funzioni, ebbe ad ordinare l’acquisizione della cartella sanitaria. Il dr Rapisarda non consegnò la cartella, per l’evidenza dei fatti  -spiega Soldano -deduco che la cartella sanitaria dei rischi consegnatami nel giugno del 2019 dal dr Salvatore Carfi aveva profili di falsità . Si, falsa.

L’avv Cannizzo, legale del Soldano, precisa che in detta cartella  non vi erano inseriti il certificato del 22 luglio 2014 dell’ASP dipartimento Salute mentale;  ancora, il certificato a firma del dr. Zaffora; il verbale del Pronto soccorso

Del 25 agosto 2014; la prescrizione medica del 6 Ottobre 2014 dell’ASP di Paternò; Relazione psicologica della dottssa Barbaro Marisa

Ecco la richiesta del Soldano: “     …..chiede e fa istanza allo Spresal di voler provvedere a sanzionare                                     ai sensi dell’art.58 del Dpr 81/2018, immediatamente il dr. Venerando Rapisarda per la violazione sopra accennate nonché ad aprire una indagine di polizia giudiziaria riguardo la falsità indicata.Fa seguito la denuncia per l’illecita azione        del nuovo medico di sorveglianza dell’Istituto dott. Salvatore Carfi di eseguire la visita di sorveglianza in assenza di alcun presupposto di legge.       Infatti la sorveglianza sanitaria che il dott. Carfi intende eseguire sulla mia persona si manifesta illegittima perché si basa su  diagnosi e mansioni del precedente medico competente, false ed illecite.    Il dr Carfi invero non può sottoporre a visita di sorveglianza chi riveste la qualifica di istruttore direttivo valutando l’idoneità o la non idoneità             non già a rischi relativi alla qualifica posseduta  ma riguardo a rischi relativi alle mansioni di Agente tecnico di cui all’art 2 della  legge n.5/85, una legge che non si applica agli istruttori direttivi.Aggiunge ancora la difesa legale: “  E’ di tutta evidenza che che non spetta al medico competente dr Salvatore Carfi , così come non spettava al dr Rapisarda attribuire compiti e mansioni non rientranti nella qualifica di istruttore direttivo riconosciuta dallo stesso medico competente non essendo certamente lui che può assegnarmi mansioni diverse da quelle attribuite dalla legge n.10 del 2000 e del CCRL

Oggi l’organigramma dell’Istituto Incremento ippico si comprende che l’Ente è strutturato con una direzione e due Unitò operative.Una Unità operativa di base Affari Generali ed una Unità operativa di base, tecnico gestionale,che nell’insieme presentano otto uffici. E precisamente: l’Unità operativa di base ha tre uffici: Affari generali e consegnatario ;  Affari del Personale: Programmazione e conomica e gestione finanziaria

L’Unità operativa di base, tecnico gestionale, è composta da cinque uffici:

Unitò op.4: Selezione regionale, Fecondazione campagna, economo

Unità op.5: Fecondazione assistita, Ricerca, Manifestazioni, Sede di S.Fratello (gestione) Vice consegnatario

Unità op.6: Stalloneria privata-  Affidamento stalloni – Vice Economo

Unitò op-7: Gestione Tenuta Ambelia

Unità op-8: Registro Anagrafico – Anagrafe Equidi

“            

Conclusione lo stratagemma dell’Istituto ippico di reinserire le vecchie figure di Agenti tecnici alla gestione di cavalli, non riesce, va in fumo.   Ci vogliono occhi attenti oggi nella pubblica amministrazione.E  I’ex dirigente sindacale Soldano se ne accorge subito, “perché il dott. Carfi non si limita ad esprimere un giudizio di idoneità o inidoneità alla qualifica di Istruttore direttivo posseduta ma andando oltre il disposto della legge, si arroga ( o, precisiamo noi di Sud Libertà, c’è un accordo con il vertice dell’Istituto Incremento ippico?  N.d.r.)      il potere di demansionare a svolgere i compiti dell’agente tecnico contrariamente a quanto decretato nel provvedimento del 3 Ottobre 2018 dalla Commissione dello Spresal.

Il direttore dell’Istituto Alessandra rimanda i lavoratori a nuova visita medica. Giovedì prossimo sapremo il criterio del  il Medico competente nei confronti dei lavoratori “licenziati” e riassunti” per errore aiiestato dalla Regione.

 

 

                                                                                                             

Interventi irrigui nella Piana di Catania- Problema acqua sporca esce dai rubinetti via Ragalidda a Nicolosi

 

 

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Foto Regione Sicilia

 

 

Al nastro di partenza interventi per garantire l’approvvigionamento idrico e rendere più efficienti le reti di distribuzione irrigua nel territorio della Piana di Catania e in tutta l’Isola, per quasi 20 milioni di euro. Un vertice della Regione Sicilia che con Musumeci  ha ricevuto i rappresentanti del Comitato spontaneo agricoltori della Piana, guidati dal presidente Gabriele Bellamacina, per fare il punto sulle opere necessarie a risolvere le criticità lamentate dagli imprenditori agricoli. Alla riunione hanno preso parte anche il commissario del Consorzio di bonifica Sicilia orientale, Francesco Nicodemo, e i dirigenti dell’area tecnica e dell’area agraria del Consorzio 9 Catania, Francesco Fanciulli ed Emilio Cocimano.
«Siamo al lavoro al fianco degli agricoltori – sottolinea il presidente della Regione, Musumeci – per risolvere alcune criticità che il territorio etneo, a forte vocazione agricola, si trascina dietro da decenni. Abbiamo raccolto le istanze delle imprese e abbiamo illustrato i primi interventi che l’Amministrazione regionale mette in campo, tramite i Consorzi di bonifica. I vertici degli Enti preposti alla gestione delle reti idriche consortili sono impegnati ad attuare una adeguata  pianificazione, ma sappiamo tutti che il settore ha assoluto bisogno di quella riforma che il nostro governo ha già depositato da oltre due anni all’Assemblea regionale siciliana e che, purtroppo, aspetta ancora di essere discussa. I Consorzi debbono tornare nelle mani degli agricoltori e liberarsi dei pesanti debiti che hanno accumulato con gestioni discutibili, facilitate in passato dalla mancanza di controllo da parte della Regione».
Covid, anche la Sicilia in zona gialla. Musumeci: «Appello alla prudenza» |  Le persone prima di tutto | Regione Siciliana
Tra gli interventi di cui si è parlato in presenza di Musumeci e in fase di realizzazione, la gara gestita dal Consorzio di bonifica 9, per un importo di  circa 1,5 milioni di euro, per le pompe di sollevamento necessarie a immettere l’acqua dell’invaso di Lentini nella rete di distribuzione consortile della Piana di Catania. Un intervento atteso da tempo, necessario per poter finalmente utilizzare le risorse idriche del bacino artificiale. In definizione anche la procedura per il rifacimento della rete irrigua in località Magazzinazzo, finanziata con 2 milioni. È pronto, inoltre, il progetto predisposto dal Genio civile di Siracusa per la pulizia dei corsi d’acqua Gornalunga e Panebianco, con una spesa prevista pari a 1,8 milioni. 
Infine, è in dirittura d’arrivo un bando regionale per la manutenzione delle reti irrigue, per complessivi 14 milioni di euro a valere sulle risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr) Sicilia 2014-2022.Ma non è tutto.  Il mosaico si completa. trattandosi di acqua, bene prezioso per l’intera collettività, con l’acqua che esce torbida e sporca dai rubinetti di Nicolosi-contrada o Via Ragalidda.  Qui, trasferiamo le segnalazioni dei lettori alla Regione e all’Acoset, l’acqua non esce pulita perchè gli ex sindaci del comune di Nicolosi- oggi è rieletto il dott. Angelo Pulvirenti – hanno fermato-chissà perchè i lavori di sostituzione della vetusta tubazione in ferro fino al.n11. La popolazione e gli abitanti di Via Ragalidda  richiedono ancora oggi di sostituire con tubazioni nuove dall’abitato n  15  al n.25 almeno dove risiede la gran parte dei cittadini.
ADRANO. I RITARDI NELLA CONSEGNA DELLE BOLLETTE IDRICHE. LA REPLICA DELL' ACOSET - TVA Tele Video Adrano

Incendi estivi, Sicilia,convenzione Regione-Vigili del fuoco

 

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Palermo,
Promuovere un’azione sempre più efficace e coordinata di contrasto al fenomeno degli incendi, con l’impiego di tredici squadre aggiuntive di pronto intervento dei vigili del fuoco, da dislocare nelle province dell’Isola, oltre a personale specializzato nel coordinamento delle attività da destinare alla sala operativa regionale.
Con l’obiettivo di limitare i danni al patrimonio naturalistico e migliorare la sicurezza della collettività è stata firmata questa mattina, a Palazzo Orléans, una convenzione tra la Regione Siciliana e il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco-direzione della Sicilia, in accordo con il Ministero dell’Interno, che impegna le istituzioni a collaborare nelle attività regionali di prevenzione e lotta attiva agli incendi, con il coinvolgimento del Corpo forestale della Regione Siciliana e del sistema di volontariato di Protezione Civile regionale. 
«Questa convenzione sigla un rapporto di collaborazione essenziale per la lotta agli incendi. È importante averlo fatto oggi – sottolinea l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro – data di partenza della campagna antincendio 2022 che, per volontà del presidente Musumeci, è stata anticipata di quindici giorni. Prendiamo in carico una serie di incombenze nuove, soprattutto nella tutela delle isole minori più importanti, e garantiamo una presenza dei Vigili del fuoco, in rete con il Corpo forestale della Regione e la Protezione civile regionale, per salvaguardare cittadini e turisti in questa estate che si preannuncia molto calda. Ci sarà anche un distaccamento apposito per l’isola di Vulcano, in ragione della delicata situazione causata dall’emissione di gas, e si è stabilita una maggiore sinergia delle forze in campo, senza guardare al colore delle divise, ma avendo come unico obiettivo quello di salvaguardare territorio, abitazioni, esseri umani e animali. Con il governo Musumeci la prevenzione e la presenza sul territorio sono garantite, ci affidiamo al senso di responsabilità dei cittadini, perché sappiamo che i mutamenti climatici potranno causare problemi questa estate. Noi ci stiamo preparando adeguatamente».
Oltre all’assessore Cordaro, a firmare la convenzione il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani (per conto del Ministero dell’Interno), il direttore dei Vigili del fuoco Sicilia Ennio Aquilino, il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile Salvo Cocina, il comandante del Corpo forestale Giovanni Salerno.
«Quest’anno potremo contare sulla geolocalizzazione delle squadre presenti sul territorio e su satelliti geostazionari che consentiranno di dare l’allarme direttamente alla Sala operativa unificata permanente – aggiunge il comandante Aquilino – Abbiamo rafforzato la presenza per lo spegnimento anche distaccando un aeromobile su Catania, curando la formazione dei volontari di Protezione civile, che potranno intervenire autonomamente per aggredire subito i piccoli incendi e abbattere così i tempi di intervento dal momento dell’avvistamento delle fiamme. Siamo arrivati pronti all’avvio della campagna antincendio, grazie alla sensibilità e all’impegno dimostrati dal presidente Musumeci. Speriamo di vincere questa guerra».
Con un investimento di quasi 2 milioni di euro del bilancio regionale, dal 10 giugno al 10 settembre di quest’anno, si procederà a un potenziamento della Sala operativa unificata permanente (Soup) della Regione con personale dei Vigili del fuoco, mentre la direzione delle operazioni di spegnimento sarà in capo al personale del Corpo forestale e a quello del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Tra gli enti è previsto uno scambio di dati in tempo reale e di statistiche. Oltre al personale già regolarmente in servizio, è previsto il potenziamento del dispositivo di soccorso dei Comandi dei Vigili del fuoco della Sicilia con squadre antincendio boschivo aggiuntive, dotate di automezzi e attrezzature dedicate e presidi temporanei, in servizio diurno dalle 8 alle 20, estensibile in caso di situazioni di pericolo. Nel dettaglio, ci saranno 13 squadre aggiuntive, composte da 5 vigili, da distribuire sul territorio siciliano, con particolare attenzione alle piccole isole: 1 rispettivamente ad Agrigento, a Caltanissetta, a Catania, a Enna, a Ragusa e Siracusa, 2 a Messina-Vulcano, 3 a Palermo-Ustica, 2 a Trapani-Favignana