Foto Israele -Archivio Sud Libertà
Primo ministro per 4 volte, di cui tre successive negli ultimi dieci anni, Benyamin Netanyahu , 69enne sta per diventare il capo di governo più longevo e discusso della storia d’Israele.
Leader del partito conservatore Likud, è arrivato alle elezioni con una possibile incriminazione per corruzione, ma si proclama innocente e vittima di una campagna di “caccia alle streghe” da parte dei media di sinistra. Nato a Tel Aviv nel 1949, Netanyahu ha trascorso parte della giovinezza negli Stati Uniti, dove suo padre Benzion ha ricoperto incarichi accademici. All’età di 18 anni, il giovane ‘Bibi’ è tornato in Israele per servire nell’esercito, ma dopo cinque anni da militare ha completato gli studi al Mit di Boston. Nel 1976, suo fratello maggiore Jonathan morì durante il raid per gli liberare gli ostaggi israeliani all’aeroporto di Entebbe, in una vicenda che segnò profondamente il futuro primo ministro.
Netanyahu è in piena sintonia con D.Trump
Nel 1982 Netanyahu diventò numero due dell’ambasciata israeliana a Washington e poi rappresentante presso l’Onu nel 1984. Spesso invitato in televisione negli Stati Uniti, era già un personaggio noto quando ritornò in Israele nel 1988 e scelse di entrare in politica. Vice ministro degli Esteri accanto al suo mentore Moshe Arens, fu eletto leader del Likud nel 1992. Diventò primo ministro nel 1996, sconfiggendo il laburista Shimon Peres dopo l’assassinio di Yitzhak Rabin. Critico degli accordi di Oslo, firmò tuttavia l’intesa per la cessione ai palestinesi dell’80% di Hebron. Il suo governo durò solo 17 mesi. Sconfitto alle elezioni dal laburista Ehud Barak, Netanyahu si dimise dalla guida del Likud. Ministro degli Esteri e delle Finanze nel governo di Ariel Sharon, Netanyahu si dimise nel 2005 per protesta contro la decisione del ritiro unilaterale da Gaza. Tornato alla guida del Likud quando Sharon fondò il partito centrista Kadima, Bibi diventò primo ministro nel 2009 e da allora ha mantenuto l’incarico, vincendo di nuovo le elezioni nel 2013 e nel 2015..sfidare “ L’altro numero due, sfidante di Netanyahu, è Benyamin, l’ex capo di Stato maggiore Benny Gantz, che accusa Netanyahu di una deriva di potere sempre più personalistica, autoritaria e corrotta, sull’esempio dell’attività dubbia di Erdogan in Turchia.