AGGIORNAMENTO 2 -Terremoto : “Mamma, la nostra casa sta per crollare….dove andiamo adesso….mamma..?” I Sacrifici e l’abnegazione dei soccorritori e delle Autorità

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Mamma, la casa è rovinata, sta per crollare, vi sono crepe…la nostra casa, dove andiamo adesso ?”  Forse sono queste le parole più toccanti che vibrano nel nostro cuore e che ripetutamente ascoltiamo dai v ideo registrati.   Sappiamo che in atto, al momento preciso in cui scriviamo, vi sono 28 feriti, di cui uno grave, per diverse fratture riportate, e circa 600 sfollati che tra breve, riferiscono gli addetti ai lavori della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco potrebbero arrivare a 900. 

Due feriti sono stati soccorsi dal 118. Si tratta di un 80enne estratto dalla macerie, sempre a Fleri(Frazione di Zafferana), e di una persona a Pisano. Sono entrambi in ospedale con codice verde. Altre antiche costruzioni sono crollate sempre a Fleri, (qui è crollata anche l’antica Chiesa e la Soprintendenza etnea dovrà inviare i propri tecnici a verificarne l’eventuale staticità e transennatura) , Santa Venerina e Zafferana.     Si  convive con le scosse tant’è  che anche stanotte sono state registrate diverse scosse ma tutte di bassa intensità a Catania, dopo la famosa scossa delle ore 3.19 di martedì mentre per oltre 600 persone nel catanese si è trattato della prima notte passata da sfollati. Altre centinaia di persone hanno preferito dormire in auto, nei pressi della propria abitazione dove si hanno i ricordi di una vita per paura di altre scosse. La notte è stata relativamente tranquilla. Continua, intanto, l’eruzione dell’Etna con la presenza di attività stromboliana dai crateri sommitali.

                        SUD   LIBERTA’   CONSIGLIA

Chi avesse riportato nella propria abitazione danni poco evidenti quali lineature, piccole crepe, caduta dal soffitto di mattoni o terriccio, pareti rovinate,SUD LIBERTA’  CONSIGLIA  per lo stato di Calamità  richiesto dal Presidente della Regione  di formulare un corredo fotografico pertinente insieme ad osservazioni tecniche spedendo per Racc.ta con ricevuta di ritorno all’Ufficio tecnico comunale di pertinenza e, per conoscenza al Sindaco e al  Dipartimento della Protezione civile Regionale .  Converrà aggiungere una Autodichiarazione del proprietario ai sensi della responsabilità civile e penale ed un preventivo redatto da Tecnico per ripristinare le parti lese della casa (che dovrà essere regolare urbanisticamente) al fine di ottenere successivamente un Contributo di “risarcimento/solidarietà”.

VIDEO DEL TERREMOTO NELLA PROVINCIA DI CATANIA, CROLLI E DISPERAZIONE

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La direzione dell’Osservatorio vulcanologico etneo spiega che è in corso una inusuale e  «forte attività stromboliana»  dalla bocca nuova e dalla parte orientale del nuovo cratere di Sud-est. «……..– le reti di videosorveglianza mostrano l’apertura di una nuova fessura eruttiva localizzata a est dell’area craterica sommitale, a un’altitudine presunta di circa tremila metri sul mare, che genera attività stromboliana».

«Contestualmente – prosegue il comunicato – la fessura eruttiva apertasi in precedenza sul fianco meridionale del nuovo cratere di Sud-est continua la sua intensa attività stromboliana, generando anche una colata lavica che si propaga lungo la parete occidentale della Valle del bove. I fenomeni eruttivi sono accompagnati da un incremento significativo del tremore vulcanico». Una nuvola di cenere, nel frattempo, si allunga in cielo: la pioggia di polvere vulcanica è già cominciata a Piano Provenzana e d è già arrivata (come preventivato n.d.r.) ai Comuni dell’area ionica. Non ci sono, allo stato attuale, notizie sull’operatività dell’aeroporto Fontanarossa. 

Di notevole aiuto il supporto dei Social, Facebook, per la disponibilità umana e materiale oltre che informativa messa attentamente a disposizione….Nei locali di S.Giovanni La Punta- S.Agata Li Battiati  presso la Protezione civile il Presidente della Regione On. Nello Musumeci fa il punto della situazione e allerta i propri Uffici regionali   Nel corso della riunione Musumeci rivolgendosi sai sindaci dei Comuni più colpiti dal terremoto nella provincia-si dice infastidito del fatto che alcuni si siano sorpresi delle attività sismiche visto che la Sicilia è notoriamente la regione più esposta d’Italia e nel contempo quella meno attrezzata dal punto di vista infrastrutturale. L’80 per cento delle scuole non è a norma così come molti edifici strategici…”

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Presenti alla riunione oltre ai sindaci anche gli assessori alla Sanità  Ruggero Razza, alle Infrastrutture Marco Falcone, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il dirigente generale del Dipartimento tecnico regionale Salvatore Lizzio. “Siamo abituati – ha proseguito Musumeci – a convivere con le scosse e anche con i danni agli edifici. Il governatore vuol esaminare pure  la circostanza di attivare una convenzione con la FederAlberghi per l’ospitalità immediata degli sfollati.  Stiamo cercando di capire come si evolverà l’attività effusiva e sismica, oltre a interrogarci se i Comuni hanno il Piano di protezione civile. Insomma, se tutto è predisposto perché si possa affrontare e gestire al meglio una condizione di emergenza. Gli sfollati? Speriamo possano tornare presto nelle loro case perché non si può vivere in un Palasport o in un albergo se non per alcuni giorni. Noi dobbiamo invece vigilare sulle infrastrutture, su quelle particolarmente sensibili come gli ospedali e le scuole. Sono questi i veri temi che devono fare riflettere tutti”.

La violenza della scossa vulcanica alle ore 3.19 crea il terrore – e tanti danni – a Catania e provincia.

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Terrore per una  scossa di terremoto di magnitudo 4.8  avvertita alle 3,19 nell’area a nord della città.

Si registrano crolli e una decina di feriti La verifica oggi da parte degli esperti.. Un Comunicato  dell’Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia) spiega che  la scossa ha avuto epicentro a 2 chilometri a nord di Viagrande, sul versante dell’Etna, e ipocentro a un chilometro di profondità. Il terremoto è stato il più forte, assieme a un altro di magnitudo 3.3 (4 chilometri a nord di Aci Sant’Antonio all’1,09), di uno sciame sismico che dalla mezzanotte è stato registrato sui versanti del vulcano.

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Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Vito Crimi, afferma in un intervento/comunicato ”Stanotte la terra ha tremato vicino a Catania, probabilmente legata alle attività vulcaniche dell’Etna. La macchina della protezione civile e dei soccorsi è già operativa da stanotte e il capo, ing. Angelo Borrelli che mi sta aggiornando costantemente, è già in viaggio per raggiungere Catania. Dalle prime notizie fortunatamente non risultano deceduti, una decina di feriti, e alcune case crollate. Sarà garantita – assicura – la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa, per tutti gli altri saranno allestiti luoghi sicuri di ritrovo. L’Etna – conclude – rimane sempre un vulcano pericoloso e questo nostro paese purtroppo è molto fragile”.

I segnali registrati hanno provocato la danza dei lampadari, il rumore assordante come un boato,spostamento di sedie e divani e cose mobili…visione oscillante delle cose

Il prefetto di Catania Claudio Sammartino ha fatto aprire scuole e palestre comunali per creare spazi ampi idonei ad  accogliere le persone che  non vogliono rientrare nella propria casa, perché inagibile. L’assistenza è stata delegata alla Croce rossa. Allertati elicotteri della Marina militare, della Guardia costiera, di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Vigili del fuoco. Il prefetto di Catania ha disposto per il sistema di sorveglianza e di messa in sicurezza un massiccio dispositivo di intervento con tutti gli uomini a disposizione, in coordinamento con il Dipartimento nazionale della protezione civile e quelli regionale e comunali.

Etna, sisma di magnitudo 4.8 a Catania. Paura nella notte: crollano case, 10 feriti, gente in strada

Foto M.M

Parecchie persone  per la paura si sono riversata in strada anche perché alla forte scossa delle 3.19 ne sono seguite altre due di minore entità: alle 3.51 a 6 km da Ragalna di magnitudo 2.5 e alle ore 4 a 2 km da Zafferana Etnea di magnitudo 2.7.

Nelle ultime ore si è verificata  un’ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni, segnale della presenza di grande “energia” e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell’edificio vulcanico. Dalla mezzanotte sono state 11 le scosse di terremoto

LE ZONE COLPITE – I centri più colpiti dalla scossa sono Fleri, frazione di Zafferana Etnea, Santa VenerinaPennisi e Santa Maria La Stella,Nicolosi, Paternò eccetera . Tanti hanno avuto crepe e lesioni nei soffitti delle abitazioni dove è fuorisciuta terra. Tutti dovranno chiedere agli Uffici tecnici del Comune e della Protezione civile se potranno restare a dimorare nelle case.A Fleri diversi edifici hanno riportato lesioni e gravi danni, due persone sono state estratte dalle macerie di una palazzina crollata e hanno riportato alcune ferite lievi. La Protezione civile sta iniziando a verificare le criticità degli edifici lesionati.

Danni anche a Santa Venerina, dove sono caduti calcinacci dalla chiesa madre, Santa Maria del Carmelo in Bogiardo. Sempre a Santa Venerina è anche crollata, dal campanile della chiesa del Sacro Cuore, la statua della Madonna, che era stata risparmiata dal terremoto del 2002. Molta paura e qualche danno anche a Zafferana Etnea e nei centri dell’acese, tra i quali Santa Maria La Stella, dove si è creato un avvallamento sull’asfalto in via Cantagallo con una fessura larga una trentina di centimetri. A Pennisi, una frazione di Acireale, sei famiglie sono state sfollate per il crollo della parete al secondo piano di una palazzina. Inoltre è caduto anche un pezzo della chiesa.

Un team di esperti farà il più presto possibile un esame della situazione e poi il Capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli incontrerà le autorità locali presso la Prefettura di Catania..

Conte: “Mi accingo a deliberare lo stato di emergenza per la Sicilia”

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa diffuso da Giuseppe Conte, autore dello scritto. Eccolo in versione integrale:

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È da settimane che la nostra Penisola è martoriata da eventi meteorologici particolarmente violenti. Prima la Calabria, la Sicilia e la Sardegna, poi dal 27 ottobre il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, le province di Trento e Bolzano, nonché la Liguria e il basso Lazio. Il vento e le intense precipitazioni hanno causato vittime e ingenti danni. Già nei giorni scorsi il bilancio era tragico: 17 persone decedute, tantissime famiglie evacuate, interi territori distrutti.

Le precipitazioni delle ultime ore soprattutto in Sicilia incrementano il tragico bilancio: 12 nuovi decessi e un disperso in provincia di Palermo e nell’agrigentino.

Dobbiamo ringraziare il pronto intervento del servizio di protezione civile e l’intera macchina dei soccorsi per avere soccorso la popolazione e avere garantito interventi di ripristino delle infrastrutture danneggiate per consentire la ripresa, quanto più rapida, delle normali condizioni di vita.

In questi giorni mi sono mantenuto sempre in costante contatto con il Capo del Dipartimento Protezione Civile per avere un aggiornamento continuativo. Dopo avere firmato i provvedimenti necessari a gestire l’emergenza, mi accingo a convocare il Consiglio dei Ministri, la prossima settimana, per deliberare lo stato di emergenza.
Con la deliberazione dello stato di emergenza il Governo disporrà lo stanziamento delle prime risorse e adotterà gli interventi necessari a superare l’emergenza.

Il mio commosso pensiero va alle vittime di queste sciagure e ai loro familiari. E ancora una volta rinnovo la vicinanza a tutte le popolazioni colpite ed esprimo il mio personale ringraziamento alle donne e agli uomini del Servizio nazionale della Protezione civile che sono intervenuti e ancora stanno intervenendo per prestare soccorso.

Questa mattina sono in Sicilia: sto effettuando un sopralluogo nel palermitano e nell’agrigentino. Nei prossimi giorni sarò al Nord: porterò di persona la deliberazione sullo stato di emergenza, non appena l’avremo adotta in Consiglio dei Ministri”.

“PUO’ VERIFICARSI ALTRA FORTE SCOSSA”, CI ASPETTA ALTRA NOTTE INSONNE SULLA STRADA (LONTANO DAGLI EDIFICI)

     CHE    DIO  BLOCCHI IL SISMA DEL TERRORE

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Gente riversata sulle strade di Catania e provincia, comunicati e messaggi sui social, il terrore era constatabile a Catania e provincia , dove si è registrata una scossa di terremoto con magnitudo 4.8 che ha avuto come epicentro il comune di Paternò, eil vicino di Santa Maria di Licodia e ha provocato il lieve ferimento di alcune persone. La scossa si è registrata alle 2.34 e ha provocato il crollo di parti di cornicioni in una chiesa e lesioni in diversi edifici del comune di Paternò     Si apprende che altre  scosse si sono registrate a Bronte. Poi un’altra di magnitudo 2.5 a Biancavilla. Paura soprattutto ad Adrano e Biancavilla ma il terremoto è stato avvertito anche nel capoluogo etneo.  Pare che i feriti siano oltre quaranta, alcuni ricoverati in stato di choc.      L’allarme è generale, allertati i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.

.I vertici della Protezione civile avvertono che oggi le scosse potrebbero ripetersi per assestamento

Terremoto a Catania, diverse scosse nella notte. «La gente si è riversata nelle strade». L’Ingv: magnitudo 4.8

La Protezione civile regionale lancia l’allarme: incrementare le attività di monitoraggio dell’Etna

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La fase eruttiva dell’Etna (nella foto la recente eruzione appare come un fungo atomico ) merita attenzione comunica il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, perchè il passaggio di livello di allerta  da ‘verde’ è passato ora a ‘giallo’  “Tale valutazione – è basata sui dati di monitoraggio a oggi disponibili e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per il vulcano Etna sono l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il Dipartimento scienza della terra dell’Università di Firenze e il Consiglio nazionale delle ricerche Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente”.

L’innalzamento del livello di allerta, “determina un incremento delle attività di monitoraggio, e l’attivazione di un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della Protezione Civile“.

Day After a Catanzaro

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VIDEO DELLA TROMBA D’ARIA

Bilancio triste dopo la paurosa tromba d’aria sul quartiere Lido del comune di Catanzaro e la località Roccelletta nel comune di Borgia. Sono ingenti i danni nei diversi stabilimenti balneari dell lungomare di Catanzaro Lido .    Alberi      strappati dalla terra, tetti volati in aria, un gran da fare per i vigili del fuoco in questo periodo di agosto.

Il flagello del maltempo imperversa oltre la Calabria anche in Sicilia.Palermo ieri è stata la città più colpita. La Protezione Civile ha diramato un avviso di criticità meteo di colore giallo per temporali sull’intero territorio.         Gli esperti avvertono che la fragilità del suolo dovuta alle piogge  potrebbe essere pure la causa di eventuali  fenomeni di dissesto idrogeologico con possibili fenomeni franosi anche rapidi, allagamenti, con tracimazioni e coinvolgimento delle aree urbane depresse.

Crisi idrica in Sicilia: pronto un Piano dell’Amap a Palermo per razionare l’acqua a giorni alterni

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Il Piano dell’Amap di Palermo dispone il razionamento dell’acqua nella capitale siciliana.. La città è stata divisa in tre zone di fornitura , forse si studia per un ‘altra zona.

L’esiguità della suddivisione costringe a  erogare acqua con alternanza, un giorno sì e due giorni no. La distribuzione avverrà il lunedì nel centro storico, il martedì nella zona nord e a Mondello, il mercoledì a Brancaccio e nella zona sud. Poi si ricomincia  nuovamente.  Si attende di sapere se la domenica sarà giorno di acqua per tutti o per nessuno.

La distribuzione idrica seguirà percorsi precisi e sarà assicurata l’acqua agli  ospedali e caserme anche se si verificheranno piccole interruzioni durante le operazione di apertura e chiusura delle paratie e delle valvole.

 Nascono già polemiche e contestazioni. La Protezione civile – si apprende -ha inviato intanto a Roma la documentazione predisposta  perchè il Consiglio dei Ministri possa dichiarare lo stato di emergenza e, quindi dare il definitivo beneplacito.          Anche il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, si ritiene preoccupato per la situazione che investe in primis Palermo e attende di conoscere la decisione del governo nazionale.