Esce il 13 Novembre l’album “Harmonia Mundi” dell’artista Felice del Gaudio

di   LUCILLA CORIONI

HARMONIA MUNDI è il settimo album da solista di Felice Del Gaudio.
Vivere l’armonia del mondo, attraverso la contemplazione e la riflessione, è lo scopo finale del progetto dell’artista lucano che, con questa sorta di “best of” raccontato in nove tracce, regala la sua strenna natalizia a fan e ad appassionati di musica di altissima qualità .
Il basso elettrico, in tutte le sue sfaccettature più varie, si trasferisce in mondi e Paesi, come un esploratore della Terra e del cosmo interiore dell’uomo. La raccolta contiene brani già incisi e rimasterizzati per l’occasione con l’aggiunta di un inedito composto durante il lockdown primaverile del 2020 (intitolato Santojanni) in cui descrive quell’isola di fronte alla cittadina di Maratea in Lucania, sua terra d’origine, come un “luogo magico”.

Gli altri brani sono: Amaratea (un gioco di parole: dedicato a Maratea – cittadina lucana ma anche amara-tea, facendo riferimento all’amarezza evocata dal luogo natio); Harmonia Mundi (brano realizzato con gli armonici del basso elettrico, pensando alla connessione tra Universo e Uomo in una proiezione verticale; Irta ( l’anagramma di una persona a cui racconta di essere stato molto legato in gioventù); Fiore per Bach (dove Felice s’ispira ad una suite di J.S.Bach rivisitata con il basso fretless e contrabbasso; Lacus Niger (traduzione latina del suo luogo di nascita, Lagonegro appunto); Renata song (dedicato alla sua compagna); Terra del Sud (omaggio alle sue radici profonde);
Up Town (composta dopo aver vissuto a New York ).
Un album che contiene nomadismo culturale, bellezza interiore ed esperienza meditativa.

LA SETTIMA NOTA 2020, RASSEGNA DI MUSICA ED ARTE, ANCHE PROGRAMMA TELEVISIVO

 

 

Mercoledì 23 settembre, alle 18 in punto, inizierà la trasmissione “La  Settima Nota 2020. Rassegna di musica e di arti convergenti”. 

Sei puntate, registrate a Mantova durante le esibizioni dei 10 artisti partecipanti all’omonimo concorso  che verranno trasmesse su Globus Television ogni mercoledì e il successivo venerdì. 

Rivedremo dunque tanti dei protagonisti  che, durante il lockdown, non hanno mollato e si sono conquistati premi speciali e consensi importanti.

Tra loro,  Mario Marco Farinato, che ha vinto il Premio più importante ovvero quello come “Miglior Progetto Discografico”, pubblicherà il suo prossimo album il 21 dicembre 2020.

 Ideato da Luca Bonaffini e realizzato da Giacomo Bottarelli, in collaborazione con LC Comunicazione e LS Studio  di Registrazione, il progetto è diventato programma televisivo grazie all’importante partnership con Iil portale nuova classica.it, Globus TV, Music Village e Long Digital Playing Srls.

 Le prime cinque puntate saranno dedicate ai magnifici 10 tra cui, appunto, Mario Marco Farinato, Francisc(Q), Luca Fogliati, Filippo Marsciani, Negro & Morelli, The Uncles, Aram & Sona, Valentino Prato, Fabio Cardullo, Alessandro Centolanza.

La sesta puntata sarà uno special riassuntivo delle 5 precedenti con la partecipazione eccezionale dell’ospite d’onore che ha ricevuto l’opera di Raffaele Darra (una preziosa scultura in vetro personalizzata) aggiudicandosi il Premio alla Carriera dell’edizione numero sette de “La Settima Nota”: parliamo di Pietruccio Montalbetti, scrittore, filantropo e storico chitarrista della celebre e indimenticabile band Dik Dik.

CROWDFUNDING, DOMANI CONSEGNA DEI KIT “DPI BABY” PER I PICCOLI DEGENTI DEI REPARTI PEDIATRICI

 

Mercoledì 24 giugno, ore 12.30, Aula Dusmet Ospedale Garibaldi Catania (piazza S.M. di Gesù)

Chiusura del progetto “Desideriamo Proteggerli Incondizionatamente” promosso da CittadinanzAttiva Sicilia attraverso la piattaforma laboriusa.it

Domani, mercoledì 24 giugno alle ore 12.30, presso la direzione generale dell’Arnas Garibaldi di Catania (Aula Dusmet del presidio ospedaliero di piazza Santa Maria di Gesù), si terrà la consegna ufficiale dei kit “DPI Baby”, acquistati attraverso le donazioni dal basso sulla piattaforma di crowdfunding laboriusa.it.

Il progetto, promosso da CittadinanzAttiva Sicilia, in poche settimane – grazie a 81 donatori digitali – ha raggiunto l’obiettivo di 5mila euro per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale da distribuire nei reparti pediatrici degli ospedali siciliani. Mascherine per bambini e per mamma e papà, termometri, igienizzanti, brochure informative e anche un piccolo gadget a forma di cuore quale segno di speranza per il futuro: questo il contenuto dei 600 kit destinati ai piccoli degenti.

Saranno presenti per la consegna: il direttore generale dell’Arnas Garibaldi Fabrizio De Nicola; il direttore del Dipartimento Materno Infantile Giuseppe Ettore (Arnas Garibaldi); il direttore dell’U.O. di Chirurgia Pediatrica Sebastiano Cacciaguerra (Arnas Garibaldi); il direttore dell’U.O. di Pediatria Antonino Palermo (Arnas Garibaldi); il primario dell’Oncologia Pediatrica del Policlinico di Catania Giovanna Russo; il segretario regionale di CittadinanzAttiva Sicilia Giuseppe Greco; i referenti per la comunicazione di CittadinanzAttiva Sicilia Andrea Greco e Agata Figuera; la coordinatrice cittadina di CittadinanzAttiva Catania Francesca Motta; la coordinatrice della segreteria regionale di CittadinanzAttiva Virginia Alibrandi; il direttore del Centro Studi ILHM – Unict (Innovazione in Health Management) Elita Schillaci; Maurizio Di Piazza Field Value Manager del gruppo farmaceutico Bristol Myers Squibb; Stefania Scrofani della Farmacia Lucina.

Durante l’evento si terrà il collegamento con il direttore dell’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica dell’Arnas Civico, Di Cristina e Benfratelli di Palermo Paolo D’Angelo.

Un nuovo progetto italiano per limitare la diffusione del Covid-19 e risalire ai contatti di una persona a rischio contagio

 

APP IMMUNI: DISPONIBILE  GIA’ SUGLI STORE APPLE E GOOGLE

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È già scaricabile  in tutta Italia l’app Immuni, disponibile gratuitamente negli store di Apple e Google. Si tratta di un innovativo supporto tecnologico che si affianca alle iniziative già messe in campo dal Governo per limitare la diffusione del virus Covid-19. E’ stato sviluppato nel rispetto della normativa italiana e di quella europea sulla tutela della privacy.

Dotarsi da adesso dell’app permetterà di risalire ai contatti che possono aver esposto una persona al rischio di contagio. I servizi sanitari regionali potranno gradualmente attivare gli avvisi dell’app. A cominciare saranno da lunedì 8 giugno le Regioni Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia.

Immuni serve agli utenti di telefoni cellulari per ricevere notifica di eventuali esposizioni al Coronavirus. Nell’intero sistema dell’app non sono presenti né saranno registrati nominativi e altri elementi che possano ricondurre all’identità della persona positiva o di chi abbia avuto contatti con lei, bensì codici alfanumerici. L’impiego dell’applicazione, volontario, ha lo scopo di aumentare la sicurezza nella fase di ripresa delle attività. 

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro della Salute, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Regioni, Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 e le società pubbliche Sogei e PagoPa. Base di lavoro per la realizzazione dell’app, il codice messo gratuitamente a disposizione dello Stato da parte della società Bending Spoons. Il sistema è stato sviluppato anche grazie a un’approfondita interlocuzione con il Garante per la protezione dei dati personali e riservando massima attenzione alla privacy.

Gli utenti di cellulari che decidono di scaricare l’applicazione contribuiscono a tutelare sé stessi e le persone che incontrano. Se sono entrati in contatto con soggetti successivamente risultati positivi al tampone, verranno avvisati con una notifica dell’app. Ciò consentirà loro di rivolgersi tempestivamente al medico di medicina generale per ricevere le indicazioni sui passi da compiere.                                   

Quando le strutture sanitarie e le Asl riscontrano un nuovo caso positivo, dietro consenso del soggetto stesso gli operatori sanitari inseriscono un codice nel sistema. A questo punto il sistema invia la notifica agli utenti con i quali il caso positivo è stato a stretto contatto.

La pandemia si sconfigge soprattutto con i comportamenti individuali, lavandosi le mani, mantenendo le distanze di sicurezza e indossando la mascherina. A queste buone prassi comportamentali si aggiunge adesso l’App Immuni: un aiuto tecnologico per tenere lontano il Covid-19 da noi e dalle persone che amiamo.

 

L’arte ai tempi del coronavirus: parte il progetto “Be**pArt”

 

Atelier Montez – , la collettiva “online” più grande al mondo

 

 

Lo spazio artistico creato da Gio’ Montez lancia “Be**pArt”, una call aperta a tutti gli artisti, artigiani e creativi, per la realizzazione della mostra d’arte collettiva più grande al mondo, che sarà organizzata entro la fine dell’anno 2020.

LA CRISI DEL MONDO DELL’ARTE – Tutto il mondo dell’arte è fermo. Le gallerie sono chiuse, i musei più forti tentano di promuovere i proprio contenuti via social, gli artisti combattono duramente per trovare la vita e l’energia da imprimere nelle proprie opere. Ai tempi del coronavirus, l’arte sembra un bene terziario, qualcosa di cui si può far a meno. O, ancor peggio, addirittura qualcosa di pericoloso. In un contesto storico così complesso, un barlume di speranza viene lanciato dal noto Atelier Montez, spazio creativo e polifunzionale creato da Gio’ Montez situato in zona Pietralata, a Roma, che intende lanciare una proposta, o forse una sfida, a tutti gli artisti, italiani e non.

UNA CALL PER UNA COLLETTIVA ONLINE – Nasce “Be**pArt”, una call aperta a tutti gli artisti, artigiani e creativi, per la realizzazione della mostra d’arte collettiva più grande al mondo, che sarà organizzata entro la fine dell’anno 2020. Con l’obiettivo, magari di conquistare un nuovo Guinness World Record. Per partecipare è necessario effettuare l’iscrizione inviando via mail il modulo firmato con una fotocopia del documento, oltre a far pervenire in Atelier Montez le 30 opere in conto vendita entro e non oltre il 31/05/2020.

I primi artisti ad aderire al progetto, a poche ore dal lancio, sono stati Claudio Meli, Raffaella Silvi, Turi Sottile, Kristina Milakovic, Fabio Imperiale, Walid Cheick, Marco Galletti Kaey, Akira Zakamoto, Alessandra Carloni, Marco Crispano, Jos Diegel, Cheick Zidor, Corinna Mayer, Stefan Stichler.

LE ISTRUZIONI – Gli artisti possono accedere alla pagina web dedicata a Be**pArt e scaricare l’Allegato1 “Produttore Indipendente Be**pArt”. Poi compilarlo e inviarlo firmato, aggiungendo una fotocopia firmata del documento di identità,  mezzo raccomandata A/R indirizzata a: Atelier Montez Via di Pietralata 147/AB, C.A.P. 00158 Roma (Rm) Italy. Si riceverà così una prima mail di conferma e si potrà procedere con la richiesta di iscrizione.

Gli artisti potranno così realizzare il primo pacchetto produzione: trenta opere d’arte bidimensionali uniche e non replicabili, firmate e/o autenticate, di formato massimo 10×10 cm, che siano appendibili a un chiodo. Si avrà tempo sino al 31 maggio 2020 per far pervenire le opere in Atelier Montez, a pena di esclusione dal concorso. Farà fede la data di spedizione apposta sul timbro postale del pacchetto inviato. All’arrivo delle opere, verrà inviata una nuova mail con le istruzioni per completare l’iscrizione e accedere al proprio backend personalizzato nella nuova piattaforma web Be**pArt.

LA PIATTAFORMA – Da questo momento l’artista sarà ufficialmente un “Produttore Indipendente” del circuito Be**pArt e potrà accedere alla piattaforma web inserendo nome utente e password e gestire il proprio profilo personale. Tutti coloro che avranno effettuato con successo l’iscrizione a Be**pArt riceveranno un questionario telematico con delle domande relative alla propria attività artistica, così da calcolare il proprio coefficiente di artista, utile alla determinazione del prezzo di vendita delle opere esposte in conto vendita.

Sul proprio profilo si potrà aggiornare le foto, interagire con gli altri utenti, condividere le opere e inserire i dati per ricevere i pagamenti. Si potrà, inoltre, accettare o rifiutare una proposta di acquisto che sarà avanzata da Atelier Montez, ricevendo subito sul proprio conto l’onorario per la vendita delle opere. Oppure si potrà anche decidere di rimetterli in vendita ad un prezzo diverso da quello proposto da Atelier Montez. In alternativa si può anche cambiare idea e rientrarne in possesso, in qualsiasi momento.

UN’ASTA E UNA MOSTRA – Le opere più popolari-  comunica l’Ufficio Stampa Uozzart (Salvo Cagnazzo)–   verranno battute all’asta nel mese di dicembre 2020. Sarà inoltre pubblicato un catalogo che raccoglierà tutte le opere prodotte dai Produttori Indipendenti aderenti all’iniziativa. La mostra Be**pArt sarà visitabile presso Atelier Montez da giugno a dicembre 2020, tutti i giorni esclusi i lunedì, negli orari di apertura 18-22 o su appuntamento.

“SACCA Contenitore di sicilianità “: Arte, design, aziende e territorio a portata di click!

Comunicato

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                          ACCESSO ALL’ARTE CON LE PROPRIE FORZE E IDEE

“Ero combattuto. In fondo, per svariati motivi, chi non lo è in questi giorni di marzo del 2020. Da mesi, ininterrottamente, ero e sono al lavoro per sviluppare e lanciare il progetto “SACCA, Contenitore di sicilianità”. Ho sperato di farlo prima, ma non sempre è possibile essere padroni del proprio tempo, tantomeno di quello altrui. Infatti Sacca deve molto a tutti gli artisti, i designer, le aziende, e in primis persone, che hanno contribuito alla riuscita del progetto.

Il 20 ottobre 2019 parte la prima fase con l’inaugurazione di una galleria poliedrica a Pozzallo, una piccola cittadina nell’estremo lembo sud della Sicilia ma ben inserita nel circuito turistico del sudest e con collegamenti giornalieri con Malta. In questi primissimi mesi è stata avviata una prima programmazione con l’organizzazione di altre due mostre successive a quella inaugurale.

Giunti a febbraio, anche il sito stava per arrivare a compimento. L’euforia era tanta, un altro passo importante stava per essere compiuto. Ma ecco che nel frattempo iniziano a farsi largo le notizie della diffusione di un virus dalla Cina fino in Italia. Il resto lo conosciamo tutti.

Mi sono interrogato in questi giorni se fosse stato il caso o meno lanciare la seconda fase del progetto, il tanto atteso sito e-commerce. Alla fine ho optato per il sì. Infatti è innegabile che in questi giorni, più che mai, le distanze reali sono ritornate enormi, la nostra quotidianità ha subito uno stravolgimento e anche gli spazi culturali sono fisicamente inaccessibili. Il web quindi rimane l’unica possibilità di entrare in contatto con il mondo intero. Inoltre, mi balenava l’idea di legare questo lancio a una data ben precisa. Il 21 marzo, il giorno in cui da sempre, per tutti, inizia ufficialmente la primavera. Nella speranza che possa essere foriero di una nuova vita, di rinascita e di speranza per tutti noi.

Ma vediamo in breve cos’è Sacca  –“Sacca Contenitore di sicilianità” non è sinonimo di tipicità ma marchio di qualità e di Made in Sicily. Una visione che vuole valorizzare in ottica glocal gli artisti, i designer, le aziende e le risorse di un grande territorio.

La cultura artistica contemporanea è spesso caratterizzata da contaminazioni e influenze provenienti da diversi settori. I confini fra le varie discipline assumono contorni meno netti, talvolta giungendo a intersecarsi fra di essi.

Sacca (acronimo di Sicilia, Arte, Cultura, Cucina, Artigianato) si compone di diverse sezioni: gallery (arte contemporanea), design, excellence, experience, mentre al momento sono in divenire le categorie projects e news. In ognuna di esse è possibile trovare un mix di nomi affermati e giovani promesse.

Ma Sacca non è soltanto uno spazio polivalente votato alla promozione dell’arte e dei diversi aspetti del vivere contemporaneo. Adesso è anche un portale e-commerce in cui poter trovare l’ampia gamma delle proposte trattate: opere d’arte, oggetti di design, prodotti enogastronomici e un ventaglio di esperienze e itinerari pensati per far comprendere e vivere al meglio il genius loci siciliano. Il tutto in totale trasparenza e comodità e allo stesso tempo con l’affidabilità e la sicurezza che contraddistinguono uno spazio reale pronto ad accogliervi in ogni momento.

Sacca vuole essere uno luogo eclettico, un mix originale e imprevedibile che fa della qualità siciliana il suo punto di forza. Una fusione di opere, prodotti e servizi dall’alto contenuto artistico e culturale che si prefiggono di donare al cliente un’esperienza innovativa, emotiva e sensoriale.

                                                        Founder e direttore artistico Sacca

                                                                        Giovanni Scucces

 

INGEGNERIA IN SANITÀ: “IMPRESA 4.0” PER MIGLIORARE LA RIABILITAZIONE DEI DISABILI ..”

Seminario organizzato da Fondazione Ortus onlus, Ordine e Fondazione Ingegneri Catania e Associazione Ingegneri Ionico-Etnei

Si chiama “Price” il progetto di raccolta e analisi dei dati terapeutici finalizzato a gestire in modo personalizzato la cura dei pazienti

NUNZIATA DI MASCALI 

Servizi sanitari da un lato, “impresa 4.0” dall’altro, al centro un’assistenza migliore, mirata e personalizzata del paziente. Questo il sistema innovativo implementato dalla Fondazione O.r.t.u.s. onlus, una struttura che da quasi 50 anni opera alle pendici dell’Etna nell’ambito della terapia e della riabilitazione delle disabilità psichiche. Si chiama “Price” il progetto di raccolta e analisi ingegneristica dei dati terapeutici finalizzato a intervenire positivamente nella gestione riabilitativa, che la Fondazione Ortus ha presentato oggi (22 novembre) in un seminario co-organizzato insieme all’Ordine e alla Fondazione degli Ingegneri di Catania e all’Associazione territoriale “Ingegneri Ionico-Etnei”. Hanno patrocinato l’Asp di Catania, l’Unict e i suoi Dipartimenti di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar), e Scienze della Formazione (Disfor).

«Nel continuo percorso di modernizzazione dell’ingegneria, il concetto di industria 4.0 non è e non deve essere solo appannaggio dei processi produttivi, ma genera ricadute positive anche se implementato all’interno di aziende del terzo settore, nel caso specifico un centro di riabilitazione», ha affermato il consigliere dell’Ordine Ingegneri Alfio Torrisi, che ha portato i saluti del presidente Giuseppe Platania.

«Il progetto Price – ha continuato Torrisi – ha la funzione di raccogliere in modo oggettivo e automatico i dati degli assistiti che prima venivano annotati dagli educatori nel libro cartaceo delle osservazioni. Un approccio scientifico che permette di strutturare in maniera peculiare e univoca le singole terapie, e dunque di indirizzare in maniera personalizzata sia il progetto riabilitativo che l’esigenza formativa degli operatori», ha spiegato il consigliere dell’Ordine e presidente dell’associazione Ingegneri Ionico-Etnei, sottolineando inoltre che «incontri come quello odierno hanno l’obiettivo di mettere in relazione il mondo delle professioni, quello accademico e quello istituzionale con le singole attività imprenditoriali presenti nel territorio, soprattutto se realtà d’eccellenza».

Presente anche il presidente della Fondazione Ingegneri ri di Catania Mauro Scaccianoce, il quale ha ribadito il contributo significativo e trasversale dell’ingegneria nei diversi settori sociali e culturali.

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Ortus è acronimo di “Ospitalità e Residenzialità Terapeutiche di Utilità Sociale”, ed è fra le prime strutture del territorio catanese in termini prestazionali nei settori del convitto, semiconvitto, ambulatoriale e domiciliare per esigenze riabilitative, come ha illustrato il presidente della Fondazione Onlus Antonino Costantino. «Dal 2016, considerando le mutate condizioni territoriali e legislative, la nostra struttura ha scelto la natura giuridica della Fondazione perché la più adatta per garantire la continuità assistenziale anche dopo il percorso riabilitativo, in altre parole quel “dopo di noi” di cui oggi c’è un fondamentale bisogno», ha dichiarato il vicepresidente di Ortus Davide Costantino.

Al seminario – moderato dal responsabile scientifico del progetto Price Orazio Licciardello – hanno relazionato numerosi esperti accademici, operatori sanitari e professionisti dell’ingegneria. È intervenuto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che ha sottolineato i traguardi raggiunti nell’Isola attraverso i processi di digitalizzazione applicati al Piano della Salute, in primis l’innovazione dei servizi di prenotazione delle visite specialistiche.

Nella crisi e perdita di fiducia delle banche si provano ora nuovi modelli di sistema finanziario

 

Banking e finance, la vera innovazione fa leva sulle risorse umane


A RAGUSA SI PROVA IL MODELLO AMERICANO CHE PUNTA ALL’ENGAGEMENT

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Nell’era fintech, in cui la banca del futuro s’interroga sul modello da seguire nel percorso di digital transformation, dalla Sicilia parte un nuovo progetto di engagement bancario che punta alla “people strategy” per valorizzare capacità e competenze. Ragusa come New York, dove il sistema finanziario cerca di coinvolgere di più e meglio le proprie risorse per affrontare la rivoluzione che investe processi e servizi, customer experience e sicurezza. Proprio in questi giorni, i temi messi sul tavolo durante il Forum Banca 2019 hanno rilevato le grandi sfide da affrontare, dove al centro di ogni tecnologia c’è il ritorno della banca intesa come vero e proprio hub di relazioni: un ecosistema che deve integrare fisico e virtuale, puntando tutto sulle connessioni interne al sistema e, di riflesso, sulle relazioni con il mondo esterno (i cosiddetti stakeholders).

Un modello circolare dove il binomio umano-digitale, nel mondo banking e finance, deve trarre spunto dall’impegno e dal coinvolgimento razionale ed emotivo delle risorse umane. Quali sono i vantaggi per chi attua questo processo di employee engagement? «Ecco i numeri secondo i più recenti studi di settore – commenta Sergio Borra, CEO e fondatore di Dale Carnegie Italia – +22% di profitti, +57% di impegno dei dipendenti nelle attività, -87% di turnover e maggiori probabilità di essere top performer con indicatori che incidono su portafoglio clienti, profittabilità, produttività, assenteismo e qualità».

 «Si tratta di uno dei più importanti progetti di engagement bancario in Italia – commenta Lorenzo Nicoletti, executive partner Dale Carnegie Italia – che mira ad accrescere le competenze trasversali delle key people nell’arco di 18 mesi: il piano è stato già avviato con una survey che ha coinvolto le 830 persone dell’istituto bancario». Il percorso di sviluppo e formazione fa parte del piano d’impresa di BAPR definito dal CdA presieduto da Arturo Schininà, volto a valorizzare le risorse umane dell’azienda in un piano strutturato di accrescimento delle competenze trasversali.

«In un mercato molto competitivo come quello finanziario – evidenzia Saverio Continella, direttore generale di BAPR – ciò che farà davvero la differenza sarà la capacità delle nostre persone di essere ogni giorno sul territorio, a fianco del cliente, comprendendone le reali esigenze. Per il management della banca puntare sulle persone ha significato aprire un confronto trasparente, raccogliendo apprezzamenti e anche critiche, ma soprattutto proposte, che abbiamo integrato nel nostro piano di sviluppo. Siamo molto soddisfatti dei risultati della survey che ci ha confermato la forte adesione ai processi d’innovazione già in atto e la voglia di mettersi in gioco per affrontare le nuove sfide competitive».

 

 

 

“Controesodo”: rigenerare il tessuto connettivo tra persone e territori

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Da mercoledì 2 a domenica 6 ottobre inaugurazione del nuovo itinerario turistico culturale  

ESSERE COMUNITÀ PER RITROVARE IL FUTURO»

RESTITUIRE IDENTITÀ AI TERRITORI DELL’ETNA E DELL’ALCANTARA

Dopo Librino, il Cantico di San Francesco tra le vie di Piedimonte Etneo, Randazzo, Castiglione di Sicilia, Malvagna, Motta Camastra, Graniti, Gaggi

Le comunità dei Parchi dell’Etna e dell’Alcantara unite nella preghiera del Cantico delle Creature di San Francesco. Così il mecenate Antonio Presti ha voluto riaccendere l’anima di quei luoghi unici al mondo per la loro storia, il paesaggio, le tradizioni, che oggi rischiano di morire a causa di una migrazione di massa avvenuta in nome della globalizzazione, che ha messo a nudo la crisi di questo presente e la fragilità di questa terra.

Cinque giorni di Arte, Cultura e Bellezza all’insegna del “Controesodo” per riscoprire valori, identità e memoria, come atto di rigenerazione del tessuto connettivo tra le persone e i loro territori di appartenenza. Da mercoledì 2 a domenica 6 ottobre i comuni di Piedimonte Etneo, Randazzo, Castiglione di Sicilia, Malvagna, Motta Camastra, Graniti, Gaggi, riceveranno in dono le opere fotografiche monumentali che il presidente della Fondazione Fiumara D’Arte ha voluto realizzare quale «segno di ringraziamento e restituzione dopo 40 anni di semina nella Valle dell’Halaesa Parco dei Nebrodi. Sento l’esigenza d’innestare una nuova visione etica ed estetica in questi territori – sottolinea Presti – per veder nascere, nel deserto dell’anima contemporanea, nuove traiettorie di futuro».

Un’azione artistica ed educativa intrapresa con un lungo percorso di condivisione e dialogo con famiglie, scuole, chiese e Amministrazioni: un lavoro che è anche relazione maieutica per riconoscere le proprie radici, il valore della conoscenza come strumento di crescita personale e comunitario; per acquisire le capacità creative del pensiero critico.

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Il progetto ha rivitalizzato le strutture fondanti delle comunità attraverso laboratori fotografici realizzati unendo tutti gli attori sociali. “Controesodo” ha ritratto coppie di Mamma/figlio, Papà/figlio, Nonno/nipote, Nonna/nipote, coinvolgendo ciascuno studente, dall’infanzia agli istituti superiori. Fotografi – amatoriali e professionisti – hanno immortalato le famiglie durante shooting organizzati nei luoghi vissuti quotidianamente dagli abitanti. La Fondazione ha poi selezionato gli scatti per stamparli su manifesti che sono stati affissi lungo gli assi viari principali o in luoghi simbolo della comunità, d’intesa con le istituzioni locali. Ogni immagine è accompagnata dalle parole del Cantico delle Creature (1226) di San Francesco: una lode a Dio e alle sue opere che ancora oggi suona come un rivoluzionario manifesto di comunione e pace con il mondo e i suoi elementi.  Attraverso l’accostamento delle immagini con i versi del Cantico, i membri delle comunità verranno simbolicamente “rinominati”, costituendo una sorta di grande canto spirituale unificante, il cui impatto estetico e simbolico fungerà da detonatore culturale e sociale.

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«Accogliamo con immenso piacere il progetto “Il cantico delle Creature di Castiglione di Sicilia / Le Grandi Madri” – sottolinea il sindaco di Castiglione di Sicilia Antonio Camarda – che vede la nostra comunità, le nostre madri con i loro figli in prima linea. Un progetto di bellezza che simboleggia con la semplicità del cantico di San Francesco, la forza delle radici, la forza di chi ha deciso di rimanere a vivere qui, nel nostro territorio. È un messaggio di bellezza e di coraggio. Il coraggio di chi rimanendo nel nostro borgo ha fatto sì che lo stesso continuasse a vivere: il controesodo, infatti, è già in corso. Oggi Castiglione di Sicilia è un borgo ricco di beni culturali, di arte, di storia e con un patrimonio vitivinicolo unico, preservato dai suoi abitanti. Il nostro territorio è museo a cielo aperto fra l’Etna e l’Alcantara.  Il nostro Borgo, oggi si arricchisce di un’opera donata dal maestro Antonio Presti: un atto di amore nei confronti delle sue grandi madri e del territorio tutto».

«Il progetto ha sicuramente aggiunto valore non soltanto agli studenti ma a tutta la comunità della Valle dell’Alcantara – spiega la dirigente dell’istituto comprensivo di Francavilla prof.ssa Maria Rita Lo Giudice – importante non solo da un punto di vista artistico ma etico, ha contribuito a restituire identità e senso di appartenenza, migliorando l’autostima e il senso di efficacia individuale. Oggi la scuola fa parte di un sistema formativo policentrico in cui sono presenti le famiglie, l’Amministrazione, le agenzie educative. Per fare comunità educante serve sinergia con tutti i soggetti coinvolti nel processo, serve individuare comuni prospettive di senso e di cambiamento. “Controesodo” ha contribuito alla costruzione di un sistema formativo allargato e strettamente correlato con il territorio, ha permesso di realizzare percorsi di educazione alle emozioni e al lavoro cooperativo, percorsi di sensibilizzazione e formazione alla conoscenza, dedicati non solo agli alunni ma anche ai loro familiari e agli educatori. Ha offerto l’opportunità di formare gli studenti a una cittadinanza attiva, impegnata, consapevole, responsabile, aperta alle diversità, alla complessità e al dinamismo della società contemporanea».

Anche il Circolo Didattico “Don Lorenzo Milani” di Randazzo ha collaborato con impegno per la realizzazione del progetto «che è risultato pienamente coerente con il lavoro di una scuola che cerca di contribuire alla formazione dei giovani, prestando attenzione al contesto territoriale – dichiara la prof.ssa Rita Pagano, dirigente dell’istituto – l’installazione monumentale delle foto di bambini e nonni con le frasi del Cantico di San Francesco è nata dall’idea di promuovere valori utili ad arginare l’esodo che ha portato e continua a portare via tanti giovani dai loro Paesi. Da ciò il tentativo del Maestro Presti di creare un “controesodo” ancorato sul senso dell’identità, sull’intraprendenza e sul sacrificio. Le famiglie degli alunni hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa e circa duecentosettanta bambini sono stati fotografati con i nonni. Pertanto, la scuola è diventata centro di importanti collaborazioni per la realizzazione di incontri, laboratori, fotografie e di tutte le attività previste. Il risultato ha superato le aspettative e, proprio per questo motivo è importante il ringraziamento al sindaco che, ancora una volta, ha manifestato grande fiducia nei confronti del lavoro effettuato dalle scuole per la formazione dei giovani. Doveroso ringraziare il Maestro Antonio Presti e i suoi collaboratori, il personale scolastico, le famiglie e tutti coloro i quali hanno partecipato in vario modo».

INAUGURAZIONE DELLE OPERE MONUMENTALI

  • Mercoledì 2 ottobre a Randazzo (ore 10.30) e Graniti (ore 16.00); 
  • Giovedì 3 ottobre a Malvagna (ore 10.30);
  • Venerdì 4 ottobre a Castiglione di Sicilia (ore 10.30);
  • Sabato 5 ottobre a Gaggi (ore 10.30) e Motta Camastra (ore 17.30)
  • Domenica 6 ottobre Bosco delle Betulle Crateri Sartorius (9.30) e Piedimonte Etneo (16.30)

Una comunità si oppone alle “leggi” della Mafia sui Nebrodi: un progetto sociale apre la resistenza

 

Crowdfunding etico, 281 sostenitori dal basso per lanciare un segnale forte al territorio

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Concluso  il progetto di rilancio sociale voluto dal sindaco di Troina
e dall’Azienda Silvo Pastorale: con i fondi l’acquisto di cento esemplari in via d’estinzione

 

CATANIA –

«Un progetto meritevole perché in antitesi con la spartizione mafiosa di quel vasto territorio: per questo ho sottoscritto un contributo. Suggerisco di coinvolgere quanti più giovani residenti nei comuni adiacenti Troina (Cesarò, San Teodoro, Capizzi) perché possano svolgere anche un’attività di diffusione della bontà del progetto dal punto di vista ambientale ed economico, in un luogo dove lo sfruttamento del territorio ha illecitamente arricchito soggetti prepotenti». Nel commento social di Antonio A., uno dei 281 donatori della campagna di crowdfunding “Legalità di razza” si coglie tutto il significato del progetto: contro le «vacche grasse» della mafia, i giovani asinelli della legalità popoleranno i Nebrodi per riportare tra i boschi “quel fresco profumo di libertà”. Un pensiero – trasformatosi poi in azione – più volte ribadito in questi mesi dal sindaco di Troina Sebastiano Fabio Venezia, promotore dell’iniziativa lanciata sul sito di labuiusa insieme all’Azienda Speciale Silvo Pastorale, istituita dal Comune nel lontano 1963 per la valorizzazione di un patrimonio boschivo di oltre 4.200 ettari. Da allora a oggi, anzi, dal 2013 ai giorni nostri, tanto, tutto è cambiato: tra le nuove pagine di questa storia, c’è la resistenza civile di una comunità che si è opposta alla dura legge della mafia e non (purtroppo) senza conseguenze. Ma adesso nei terreni contesi dai clan pascolano già cento asini ragusani acquistati grazie ai 20mila euro raccolti “dal basso”, che insieme ai venti asini sanfratellani (donati dalla Regione Siciliana) saranno protagonisti di una nuova stagione, che vedrà rinascere quest’Isola abusata e spesso schiacciata tra malaffare e controllo del territorio.

«Abbiamo avviato un lungo percorso che si snoda dal lago di Ancipa fino al Parco dei Nebrodi, in provincia di Messina – spiegano Giovanni Ruberto eAngelo Impellizzeri, responsabili dell’Azienda Speciale Silvo-Pastorale – lì dove gli affari erano in mano alle stesse famiglie di sempre, che affittavano i terreni a 15 euro ad ettaro e poi incassavano fino a 400 euro con i finanziamenti europei senza produrre nulla (aziende dei clan oggi colpite da interdittiva grazie all’azione di denuncia del sindaco Venezia), nascerà un allevamento di razze autoctone in via di estinzione che a regime darà lavoro a 60 giovani. L’antimafia vera in Sicilia riparte da un bosco incontaminato. E soprattutto trascina nel vortice della legalità le nuove generazioni, pronte a scappare con la valigia di cartone verso altre destinazioni».

E invece il futuro è tutto qui, tra imprenditori agricoli con le mani sporche di terra ma con la fedina penale pulita; tra razze autoctone che rompono il silenzio dell’omertà; in un ecosistema che produrrà latte, trasformerà materiale legnoso ricavato dalla pulizia del bosco, organizzerà escursioni, pet therapy, laboratori didattici, e vedrà – con la ristrutturazione della caserma Sambuchello e grazie a un finanziamento regionale di 2,5 milioni di euro – la realizzazione di un “Geo Resort” per la fruizione turistica della più grande area protetta della Sicilia.