L’assenteismo, il fenomeno di lasciare vuoti uffici e scrivanie, si allarga a macchia d’olio. Siamo convinti che la Finanza debba maggiormente esercitare controllo e vigilanza anche negli uffici ed enti periferici e microuffici della Regione siciliana. Sostare, l’azienda del Comune che si occupa degli stalli blu, sotto i riflettori ancora della Procura. Il Cda della società ha provveduto a licenziare tre dipendenti del settore “rimozione” e a sostituire il responsabile delle rimozioni – che è tra i licenziati – provvedendo a nominare al suo posto il vice responsabile.
Sono 28 in atto gli indagati e rinviati a giudizio per assenteismo.
Secondo l’accusa i dipendenti si sarebbero «assentati senza autorizzazione dal posto di lavoro dopo aver timbrato il proprio badge attestante l’ingresso in ufficio e senza segnalare l’uscita». Avrebbero inoltre «timbrato il badge al posto del collega non ancora presentatosi in servizio o andato via anzitempo, attestandone falsamente la presenza». Per la Procura gli indagati avrebbero così «indotto in errore l’ufficio contabile preposto alla determinazione della retribuzione e la società Sostare sull’effettiva esecuzione della prestazione lavorativa» procurandosi «un ingiusto profitto della percezione di un compenso in realtà non spettante». Sostare, avverte il Presidente Luca Blasi, si costituirà parte civile.
Alcuni degli indagati hanno richiesto alla Procura di risarcire del danno economico la Società per le ore complessive non lavorate. I procedimenti disciplinari sono stati avviati e in alcuni, senza attendere la sentenza della Procura, la Società ha pure licenziato tre dipendenti per” illeciti palesi”. La parola ora agli avvocati e ai sindacati di categoria se hanno contestazioni od osservazioni da pubblicare sulla delicata questione
ASSENTEISMO A MACCHIA D’OLIO NEL SUD : MA I DIRIGENTI CHE FANNO? ANCH’ESSI SONO FAVORITI DA ALTRI COL BADGE?
Foto d’Archivio (Sud Libertà)- L’Ospedale Cardarelli di Napoli
di Raffaele Lanza
Il fenomeno assenteismo anzichè scomparire tende ad aumentare.Abbiamo sempre sostenuto, anzi gridato che in Sicilia nei Beni culturali e nelle Soprintendenze occorre l’intervento della Magistratura perchè i dirigenti “timbrano” una sola volta al giorno. Lasciamo immaginare ai lettori cosa succede quindi. I dirigenti cioè, per dirla in soldoni, possono arrivare al giorno ad es. alle ore 11 . Nell’apposita scheda l’Ufficio personale -complice consapevole- classificherà la presenza del dirigente completa di tutte le ore contrattuali. Non è giusto. Non solo in Sicilia ma anche in Campania
Un’altra operazione anti ‘furbetti del cartellino all’ospedale Cardarelli di Napoli ha messo in luce che i ritmi di questa piaga sociale sono in crescendo. La Polizia di Stato ha notificato oltre 60 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti dipendenti dell’azienda ospedaliera. Secondo quanto emerso dalle indagini, i dipendenti indagati, dopo aver timbrato il cartellino, si allontanavano dal posto di lavoro per svolgere attività private.
L’indagine della polizia di stato di Napoli (commissariato Arenella) è stata coordinata dal pm Giancarlo Novelli insieme con il procuratore Giovanni Mellilo. Si apprende che in atto si registrano altri casi analoghi. A Monopoli, provincia di Bari 13 fermati e in manette e altri 30 sotto inchiesta giudiziaria per il reato di truffa e danno d’immagine
Incredibile. un ragazzo di 12 anni “timbra” per la madre che sta a casa
Nei video ripresi dalle telecamere installate dai poliziotti nei pressi del dispositivo marcatempo si vede anche un ragazzo tra 12 e i 13 anni, che indossa un cappellino di colore scuro, figlio di una dipendente del Cardarelli, che “timbra” il badge per conto della madre la quale, invece, andare a lavorare quel giorno se ne è rimasta comodamente a casa.
Tra i destinatari degli avvisi figurano anche due medici: uno in servizio in pneumologia e l’altro in oncologia. In quest’ultimo reparto, mediamente, mancavano 8-9 dipendenti al giorno. Una situazione, si apprende dagli investigatori, che ha reso quella sezione molto meno efficace. Sguarnito, o quasi, è risultato anche il reparto centralinisti.
Tra gli indagati anche un sindacalista e il consigliere di un Comune del Napoletano. L’inchiesta – che riguarda gli anni tra il 2014 e il 2017 – prende spunto da un’altra attività investigativa, che risale a qualche anno fa, incentrata sulla turnazione autonoma dei lavoratori del centralino del Cardarelli. L’indagine ha messo in luce che i dipendenti passavano nel rilevatore di presenze 2-3 badge alla volta. Talvolta entravano in servizio mentre in altre occasioni abbandonavano il posto di lavoro.
“L’azienda si costituirà parte civile”
Procedimenti disciplinari già confezionati dall’Azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli nei confronti dei dipendenti raggiunti da avvisi di garanzia e indagati per truffa con utilizzo scorretto dei vecchi badge marcatempo. Stavolta ci sarà la costituzione in parte civile nel procedimento penale. “Se ci sono dei comportamenti scorretti è bene che vengano individuati e sanzionati, perché la leggerezza o la mancanza di senso civico di pochi finiscono poi per penalizzare il buon nome e tutta la squadra del Cardarelli, fatta di grandi professionisti e lavoratori instancabili”, dichiara Anna Iervolino, commissario straordinario dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Iervolino ringrazia la magistratura “che è sempre, come in questo caso, pronta a raccogliere le segnalazioni che arrivano da questa direzione generale per poi portare luce nelle zone grigie. Il nostro compito come amministratori di questa Azienda – aggiunge Iervolino – è anche quello di vigilare con rigore sul rispetto delle regole e sulla trasparenza di tutto ciò che accade.
VIDEO SUGLI ASSENTEISTI
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