Giù il cappello di fronte alla coerenza di Gregorio De Falco: il M5S ha ucciso il dissenso, e la libertà di opinione. Provo dolore , non me lo aspettavo…

 

 

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di   R.Lanza

 

Non me l’aspettavo, si tratta di un provvedimento abnorme e incostituzionale”. Lo afferma pubblicamente   il senatore dei Cinque Stelle Gregorio De Falco, commentando la sua espulsione decisa dal collegio dei probiviri del M5S. “Speravo – spiega – che restasse vivo uno spazio democratico nel Movimento, che per suo statuto deve essere ispirato al metodo democratico”.

Si tratta di un provvedimento abnorme e incostituzionale – spiega  l’ufficiale della capitaneria di porto – perché incide sulla libertà di opinione e voto del parlamentare, tutelata da quella Costituzione che proprio il M5S ha difeso nel 2016 dal tentativo di manomissione del Pd di Renzi”.

“Con questa decisione – conclude – si dimostra che nel M5S mentre si discute di saltare la regola del doppio mandato dall’altra parte ci si irrigidisce pensando che un parlamentare debba votare a favore della manovra senza nemmeno leggerla“.

Molti lo ricorderanno ancora per la famosa telefonata in cui intimava a Schettino “Salga a bordo, ca**o”, durante il disastro della Costa Concordia. Si disse allora: C’è qualcuno valido in Italia che riesce a far funzionare le cose ed ad avere autorità.Quattro anni dopo, Gregorio De Falco, 53 anni, ufficiale in congedo della Marina militare, èra un senatore del Movimento Cinque Stelle. Oggi non più. Si ritrova in mezzo ad una tempesta politica.

Ricorderemo che con  altri quattro parlamentari Cinquestelle, Paola Nugnes, Matteo Mantero, Elena Fattori e Virginia La Mura, si era astenuto dal voto di fiducia al decreto Sicurezza e fu etichettato come dissidente     Una scelta non gradita al M5S che segnalò il caso al collegio di vigilanza, dei probiviri.    Chi sta nel partito deve obbedire senza   pensare e commentare era il coro unanime interno.     Sì ma non per un uomo come De Falco c he ha sempre conservato i valori della libertà dell’uomo , del rispetto anche dell’avversario e delle opinioni.   Insomma un uomo d’altri tempi dinanzi al quale bisogna solo inchinarsi.

Sul decreto Sicurezza rilevò che vi erano profili di incostituzionalità e lasciava migliaia di migranti in un limbo ed in una situazione di incertezza e di irregolarità. Queste persone, secondo De Falco, erano esposte a maggiori rischi di devianza, criminalità e lavoro nero..  Ora l’espulsione, un marchio di vergogna del M5 S che ha sempre sbandierato la sua libertà a favore del popolo.  Dov’è la libertà di opinione? Occorre obbedire alla garibaldina per essere del M5 S?      Questa è dittatura, non democrazia   Proibire il dissenso, Signori del M5S, significa uccidere la libertà di un uomo.     Tanto più se quest’uomo si chiama: Gregorio De Falco.!   Giù il cappello –Di Maio e compagnia di ronda-  di fronte all’ex Comandante della Marina italiana