Agrigento, inaugurato il cantiere per il rifacimento della rete idrica

 

 

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Agrigento,

l presidente della Regione Renato Schifani ha inaugurato questa mattina ad Agrigento il cantiere per il rifacimento della rete idrica cittadina. I lavori, per un importo di circa 30 milioni di euro, interamente finanziati dalla Regione con risorse del Fondo sviluppo e coesione, prevedono la riorganizzazione della rete attraverso la manutenzione del sistema di adduzione esterna e la ristrutturazione, la distrettualizzazione e l’automazione del sistema di distribuzione del centro urbano.

Alla cerimonia, che si è svolta in via Demetra, erano presenti anche gli assessori regionali all’Energia, Roberto Di Mauro, e al Territorio, Giusi Savarino; il direttore dell’Ufficio del Genio Civile di Agrigento Salvatore La Mendola, il sindaco Francesco Miccichè, il presidente e il direttore generale dell’Azienda idrica comuni agrigentini (Aica) Settimio Cantone e Claudio Guarneri, il direttore del dipartimento regionale Tecnico Duilio Alongi, il direttore dei lavori Pietro Agnello e una delegazione di deputati regionali del territorio.

«Siamo qui – ha detto il presidente Schifani – per testimoniare quanto il governo regionale sia attento alle esigenze quotidiane degli abitanti di Agrigento e, più in generale, della Sicilia. La dispersione delle reti idriche, che in questa zona raggiunge anche il 60 per cento, specialmente se collegata al fenomeno della siccità, è una situazione che non possiamo più tollerare. Oggi iniziamo lavori che metteranno la parola fine al razionamento dell’erogazione dell’acqua. È cambiato l’ecosistema ma con questo governo è finito il tempo delle autobotti e stiamo portando avanti soluzioni strutturali. E di questo sistema fa parte anche il dissalatore mobile che sarà installato a Porto Empedocle e che verrà realizzato entro l’estate. 

La Regione, con il contributo degli uffici e di tutti gli enti coinvolti, sta facendo tempestivamente la sua parte. Avevo preso l’impegno di sbloccare i lavori e per farlo abbiamo anticipato 10 milioni di euro, risorse che hanno consentito di accorciare i tempi e di arrivare all’inaugurazione di oggi. Sono contento di poter dire che la promessa è stata mantenuta, ancora di più perché avviene nell’anno in cui Agrigento è Capitale italiana della cultura».

Ad aggiudicarsi l’appalto è stato il raggruppamento d’imprese composto dalle catanesi “Consorzio Della” e ” Gen costruzioni” e dalla favarese ” Essequattro costruzioni”, con un ribasso del 30,33 per cento sull’importo a base d’asta. Da contratto, la consegna dei lavori è prevista a 12 mesi dall’avvio.

Saranno messi in esercizio circa 45 chilometri di nuove condotte, tra reti principali e secondarie, e sostituiti gli allacci privati di circa 10 mila utenze, che servono al momento 30 mila abitanti. In particolare, i lavori si concentreranno sul sistema di adduzione esterna, che trasporta l’acqua ai serbatoi di raccolta e da qui al centro di Agrigento, e sulla rete interna di distribuzione. Nel primo caso, gli interventi prevedono la manutenzione dei tre adduttori “Voltano”, “Serbatoio Itria” e “Serbatoio Forche” e la sostituzione, totale o parziale, della condotta esistente. Sulla rete interna di distribuzione, invece, si effettueranno il rifacimento, la distrettualizzazione e l’automazione della rete servita dai serbatoi Rupe Atenea, Itria, Giardini e Viale della Vittoria.

Per l’assessore Di Mauro «quella che si è avviata oggi è un’opera di straordinaria importanza per una città come Agrigento che da sempre ha subito la carenza di acqua, non solo per la siccità ma anche per le terribili condizioni in cui si trova la sua rete idrica. Al termine dei lavori, i cittadini potranno finalmente contare su una distribuzione regolare, pagheranno bollette meno care e potremo assistere a uno sviluppo più ordinato della città. Se puntiamo allo sviluppo del turismo – ha aggiunto – dobbiamo parlare anche di funzionalità dei servizi pubblici. E l’acqua è certamente un fattore strategico per un territorio. Quindi iniziamo questi lavori per dare risposte adeguate non solo alla comunità locale ma anche a tutti coloro i quali, visitatori e turisti, si recano in queste zone».

«Dopo tanti anni di attesa – ha detto l’assessore Savarino – finalmente oggi avviamo i lavori per la nuova rete idrica di Agrigento. Per arrivare a questo obiettivo, così importante per la città e per tutto il territorio, nella scorsa Finanziaria abbiamo anche anticipato 10 milioni di euro. Il finanziamento completo sarà coperto dai fondi dell’accordo Fsc firmato dal presidente Schifani e dal presidente Meloni. Siamo certi che adesso tutto andrà avanti con una regia attenta e scrupolosa. Noi, da parte nostra, vigileremo con la massima attenzione e sono sicura che anche il presidente Schifani in prima persona, com’è solito fare, starà addosso alle imprese affinché portino a termine i lavori nei tempi giusti. Alla gente dobbiamo dimostrare che finalmente le cose si dicono, si finanziano e si fanno, per il bene di tutta la Sicilia».

Vinitaly, ossia l’eccellenza siciliana in primo piano, il Presidente della Regione Sicilia Schifani inaugura il nuovo padiglione della Regione ..

 

 

 

Vino siciliano in mostra. Vino d’eccellenza.Questa mattina l’inaugurazione del Padiglione 2 della Regione Siciliana al Vinitaly 2025. All’evento hanno preso parte il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e l’Assessore all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Salvatore Barbagallo, che insieme hanno presieduto il taglio del nastro inaugurale.

Il Padiglione 2, interamente dedicato alle eccellenze vitivinicole siciliane, ospita aziende e consorzi che rappresentano il cuore della produzione enologica dell’isola. Lo spazio è stato concepito per promuovere i valori del Made in Sicily, con particolare attenzione alla qualità, alla tradizione e all’innovazione.

Il pensiero del  Presidente Renato Schifani: “La Regione Siciliana sostiene con determinazione il processo di internazionalizzazione del nostro prodotto. È essenziale non interrompere il trend di crescita attualmente in atto: per questo motivo, è nostra priorità adottare tutte le misure necessarie per rafforzare il settore. Puntare sulle nostre eccellenze, valorizzando la qualità che ci contraddistingue, rappresenta la strategia vincente. In questa direzione, la Regione è fortemente impegnata a semplificare le procedure burocratiche, al fine di accelerare i tempi e favorire lo sviluppo”.

L’Assessore Salvatore Barbagallo ha aggiunto: “Il Vinitaly rappresenta una vetrina internazionale di assoluto rilievo, un punto di incontro privilegiato tra le nostre eccellenze e operatori del settore, buyer e appassionati provenienti da ogni parte del mondo. In questo contesto, il vino siciliano si afferma come un vero ambasciatore della nostra cultura e del nostro territorio, capace di raccontare la storia, le tradizioni e l’identità unica dell’isola”.

Sicilia express di Pasqua, il Presidente della Regione Sicilia Schifani: «Sold out immediato, biglietti esauriti in un lampo»

 

 

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Palermo,

Dopo quello per le vacanze di fine 2024, è di nuovo sold out immediato per il treno speciale “Sicilia Express” organizzato dalla Regione Siciliana in collaborazione con Fs Treni turistici italiani in occasione delle festività pasquali. Tutti i 560 biglietti disponibili per il viaggio di andata e gli altrettanti 560 per il ritorno, destinati a collegare il Nord e il Centro Italia con la Sicilia, sono andati esauriti in una sola ora dall’apertura delle vendite, avvenuta oggi alle ore 13.

«L’entusiasmo con cui, ancora una volta, è stato accolto il Sicilia Express di Pasqua, con i biglietti esauriti in un lampo – sottolinea il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – ci riempie di orgoglio e conferma la bontà della strategia del mio governo nel facilitare i collegamenti con l’Isola. Vogliamo che i siciliani, ovunque si trovino, possano ricongiungersi con le loro famiglie durante le festività a costi contenuti. È un segnale importante che dimostra l’attenzione del mio governo verso i propri cittadini e l’efficacia di iniziative mirate».

«Questo nuovo incredibile risultato – aggiunge l’assessore regionale alla Mobilità, Alessandro Aricò – è la conferma che l’iniziativa, nata a dicembre dello scorso anno per le festività natalizie, funziona ed è molto apprezzata. Con il Sicilia Express consentiamo a tanti siciliani di ritornare nell’Isola a un costo accessibile, sentendosi a casa fin dal momento in cui saliranno sul treno, grazie anche alle iniziative di intrattenimento che renderanno l’esperienza indimenticabile. Considerato il successo, stiamo già pensando di ripetere questa iniziativa anche per il ponte del 2 giugno».

Quest’anno, inoltre, l’offerta – informa la Regione siciliana -si arricchisce ulteriormente: il “Sicilia Express” in sostanza raddoppia, grazie a una nuova soluzione intermodale realizzata in collaborazione con Gnv (Grandi navi veloci) e Italo. Questa opzione prevede un viaggio in treno da Torino (con partenza il 17 aprile) fino a Napoli, per poi proseguire dal porto del capoluogo campano, via mare, verso Palermo. I biglietti per questa soluzione intermodale treno/nave saranno disponibili per l’acquisto a partire dalle ore 12 di lunedì 8 aprile, con prezzi a partire da 30 euro, chiamando il call center dedicato al numero 06 0708.

Palermo, in gara i lavori da dieci milioni di euro per completare il recupero dell’ex Roosevelt, struttura di contrasto al dissesto idrogeologico

 

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Palermo,

È partito l’iter che porterà all’aggiudicazione dei lavori per completare il recupero del complesso dell’ex istituto Roosevelt, all’Addaura di Palermo. La Struttura di contrasto al dissesto idrogeologico, infatti, ha pubblicato il bando per il secondo stralcio dell’intervento che ha un importo di gara di 10 milioni di euro, con una scadenza per la presentazione delle domande fissata al prossimo 15 maggio. L’area, di oltre 95 mila metri quadrati, è un bene del demanio regionale e in passato è appartenuta ai Padri vocazionisti.

«Un luogo dalle grandi potenzialità per lunghi anni in stato di abbandono e di degrado – commenta il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al vertice della struttura – che, grazie alla sinergia con Arpa e a un lavoro di squadra tra i vari uffici e gli enti di ricerca, viene restituito alla città con l’obiettivo di creare un polo scientifico di alto livello al centro del Mediterraneo. Il recupero dell’area, infatti, ha una valenza molteplice perché coniuga diversi aspetti: dalla messa in sicurezza di un intero versante del litorale alla riqualificazione ambientale, dalla razionalizzazione degli spazi alla promozione della ricerca d’eccellenza».

Il bando pubblicato dagli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Sergio Tumminello, riguarda il secondo intervento. Il primo è stato avviato da un’associazione temporanea di imprese coordinata dalla Co.San di Palermo a dicembre dello scorso anno, per un importo di 12 milioni di euro. Il progetto dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, diretta da Vincenzo Infantino, riguarda la riqualificazione dell’ex istituto Roosevelt e la realizzazione di un polo scientifico: il “Centro di eccellenza per la sostenibilità ambientale, la salute dell’uomo e la biodiversità”. Gli interventi sono finanziati con fondi Poc e Pnc assegnati ad Arpa Sicilia attraverso l’assessorato del Territorio e dell’ambiente.

«Continua, con questi ulteriori lavori, il nostro impegno per fare di Arpa Sicilia un centro di eccellenza di calibro nazionale – spiega l’assessore Giusi Savarino – Compiamo oggi un passo avanti nella creazione di un hub dinamico orientato alla ricerca e all’alta formazione in un contesto unico al mondo, sito Natura 2000. Il progetto permetterà di mettere in rete strumenti professionali, dati ambientali e competenze innovative: si tratta di un elemento imprescindibile per tutelare l’ambiente, individuare soluzioni per combattere gli effetti del climate change e, soprattutto, per tutelare la nostra salute, in linea con la strategia per lo sviluppo sostenibile per la quale siamo stati premiati dalla Commissione Ue».

La realizzazione del Centro, unitamente alla riqualificazione dell’intera area, apporterà una ricaduta di crescita e sviluppo al territorio siciliano con un nuovo sistema di innovazione in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e con gli indirizzi della Strategia europea per l’ambiente e con la Programmazione 2021-2027.

Ast Sicilia, firmato il contratto per i servizi “in house”. Adesso tutti in coro annunciano che “l’AST funzionerà” e che è pronto il “rilancio”

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Palermo,

«È stato firmato il contratto di servizio per lo svolgimento dei servizi in house tra la Regione e l’Ast. Abbiamo posto così l’ultimo sostanziale tassello al complesso iter, fortemente voluto dal mio governo, per arrivare al rilancio dell’azienda e alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali. Un impegno mantenuto». Ad annunciarlo è il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a seguito della firma del contratto di servizio che sarà attivo dal primo luglio prossimo.

Ad Ast vengono assegnate tratte per 11,8 milioni di chilometri, mentre la scorsa settimana l’assessorato regionale delle Infrastrutture e mobilità aveva affidato il servizio di trasporto pubblico locale extraurbano in Sicilia ai quattro consorzi aggiudicatari dei rispettivi lotti.

«Con la firma del contratto – commenta l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino – si definisce il nuovo assetto di Ast, con il quale la Regione ha inaugurato un cambio di paradigma, condizionando il passaggio in house all’approvazione di un piano di risanamento validato da un attestatore indipendente, fatto che costituisce garanzia di un prudente impiego delle risorse pubbliche destinate all’azienda. Ringrazio il presidente di Ast Alessandro Virgara, per l’efficace impegno con il quale ha accettato questa importante sfida che potrà diventare una best practice anche per il futuro».

La firma arriva dopo l’ulteriore via libera da parte del Consiglio dei ministri alla norma, preparata dagli assessorati dell’Economia e delle Infrastrutture e contenuta nel collegato alla legge di stabilità, in merito alle compensazioni per i maggiori servizi che l’azienda di trasporto realizzerà nei confronti della Regione.

 

«L’Ast – afferma l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò – rappresenta un’azienda strategica per la Regione. Negli scorsi mesi non sono mancati i servizi realizzati prontamente in occasione di emergenze. E proprio per questo abbiamo immaginato di valorizzare questi servizi con specifiche previsioni normative che mirino a riconoscere il ruolo fondamentale del servizio pubblico nel trasporto extraurbano regionale».

Dighe, dal Mit l’ok all’aumento della capienza dell’invaso Rubino, in Sicilia, nel Trapanese

 

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Potrà aumentare di circa 2,4 milioni di metri cubi la quantità di acqua accumulabile nella diga Rubino, nel Trapanese. Il ministero delle Infrastrutture ha autorizzato l’innalzamento di 2 metri del livello di invaso, portandolo da 178,40 metri sul livello del mare a 180,40. Questo provvedimento scongiurerà il rischio di dover sversare in mare, una volta superato il limite precedentemente autorizzato, consistenti quantitativi di acqua essenziale per l’irrigazione. 

«È un’altra notizia positiva per gli agricoltori della provincia di Trapani. Il ministero – dice il presidente Schifani – ha accolto la nostra richiesta, dopo le valutazioni tecniche sulla sicurezza della diga, a seguito dei lavori di manutenzione straordinaria effettuati recentemente. Sempre nel Trapanese, grazie a un serrato dialogo con il ministero, nelle scorse settimane abbiamo ottenuto la sospensione dello svuotamento e lo stop alla messa fuori esercizio della diga Trinità di Castelvetrano. 

È la conferma del lavoro che il mio governo porta avanti quotidianamente per affrontare l’emergenza idrica, grazie anche al lavoro svolto dal commissario ad acta, Salvo Cocina, con nuovi studi e indagini sulla sicurezza degli impianti. Andiamo avanti su questa strada, consapevoli del grande lavoro che resta da fare sul piano delle infrastrutture idriche per garantire maggiore tranquillità ai cittadini e agli agricoltori siciliani».  

La Regione lo scorso 14 marzo aveva richiesto al ministero l’autorizzazione a innalzare il livello idrico del bacino. La diga Rubino è stata oggetto di significative opere di manutenzione straordinaria e miglioramento, mentre è in corso di attuazione un intervento, incluso nel secondo addendum dei finanziamenti a valere sui fondi Fsc 2014-2020, per l’esecuzione della verifica sismica della diga e delle opere accessorie.

Eni Versalis, Regione Sicilia firma protocollo per riconversione del Polo di Priolo- Ragusa

 

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«Alla luce degli impegni presi da Eni per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, sia per i propri dipendenti sia per quelli delle aziende dell’indotto, la Regione Siciliana ha deciso che firmerà il protocollo Eni-Versalis per la riconversione del Polo di Priolo-Ragusa».

Lo ha annunciato il presidente Renato Schifani, dopo le interlocuzioni avute con la società e con il ministero delle Imprese. «Ringrazio il ministro Adolfo Urso – ha aggiunto il governatore – per essersi fatto portatore delle nostre istanze per avere maggiori garanzia a tutela di lavoratori e imprese dell’Isola».

Al momento della firma del protocollo d’intesa, infatti, il governo regionale, con l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, si era riservato di approfondire il testo per verificare che gli impegni assunti dall’impresa fossero contenuti nel testo dell’accordo. La Regione ha, quindi, formulato alcune richieste. In primo luogo, ha chiesto che l’impegno a mantenere i livelli occupazionali fosse assunto già nell’immediato e per tutta la durata dell’investimento in Sicilia. A tal proposito, ha voluto che le tutele sul personale, estese anche all’indotto, riguardassero specificamente la Sicilia e non fossero considerate su base nazionale. Infine, ha chiesto l’attivazione di iniziative di supporto per le imprese dell’indotto, come ad esempio il mentoring, al fine di agevolarne la riconversione.

Le istanze avanzate dalla Regione sono state tutte accolte e raccolte in un addendum al protocollo, nel quale si specifica anche che “nella regione Sicilia gli investimenti previsti saranno complessivamente superiori ai 900 milioni di euro, di cui 800 per la bioraffineria, 100 per la piattaforma circolarità con l’impianto Hoop di riciclo chimico delle plastiche e alcune decine di milioni a Ragusa per i progetti riportati nel protocollo”.

«Su impulso del presidente Schifani – commenta Dagnino – abbiamo lavorato con cura alla formulazione di una richiesta ferma e circostanziata, con l’obiettivo di arrivare a un testo nettamente migliorativo rispetto al protocollo originario e contenente impegni tangibili e puntuali a tutela del tessuto economico e sociale regionale. Siamo riusciti nell’intento e adesso vigileremo perché i contenuti dell’accordo, come modificato secondo le nostre richieste, siano pienamente rispettati dall’investitore».

«Il governo Schifani – aggiunge l’assessore delle Attività produttive Edy Tamajo – segue con la massima attenzione questa vertenza sin dalla prima ora, consapevole dell’importanza strategica che i siti industriali di Priolo e Ragusa rivestono per il sistema imprenditoriale siciliano. Accogliamo positivamente anche la disponibilità di Eni-Versalis a illustrare le modalità attuative del Protocollo nell’ambito di un apposito Tavolo di coordinamento e monitoraggio. È un segnale di apertura e trasparenza che riteniamo indispensabile per garantire un processo di riconversione sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale».

Sicilia, Diga Trinità, nessun pericolo di crollo. Chiesta autorizzazione a innalzare la quota a 64 metri rispetto alla disposizione di svuotamento

 

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Le verifiche tecniche condotte dalla Regione Siciliana con il supporto di esperti del settore, coordinati dal professore Salvatore Miliziano, hanno confermato che, pur trattandosi di un’infrastruttura realizzata nel 1959 e quindi antecedente alla normativa antisismica, non esiste un imminente pericolo di crollo per la Diga Trinità nel territorio di Castelvetrano. Alla luce di questi esiti positivi, è stata formalmente richiesta al ministero delle Infrastrutture l’autorizzazione a innalzare la quota di invaso a 64 metri, rispetto alla disposizione attuale di svuotamento e di messa fuori esercizio della diga.

Le nuove ispezioni e le verifiche di sicurezza di prima fase, condotte in venti giorni da uno staff di una decina di specialisti, hanno permesso di chiarire che le criticità evidenziate nella precedente relazione tecnica – la quale presentava alcune incongruenze e valutazioni contraddittorie – non trovano riscontro nei più recenti studi. Le indagini effettuate sul coronamento della diga, il prelievo e l’analisi di campioni del nucleo, oltre alle ispezioni delle strutture esistenti cunicoli e gallerie, paratie hanno escluso fenomeni di degrado significativo o elementi di rischio tali da giustificare la chiusura dell’invaso.

La decisione del presidente della Regione, Renato Schifani, di commissariare il dipartimento Acqua e rifiuti per i ritardi nella definizione della vicenda, affidando la gestione dell’emergenza al capo della Protezione civile siciliana, Salvatore Cocina, ha permesso di accelerare notevolmente l’iter tecnico e amministrativo.

«Da quando ho disposto il commissariamento – sottolinea il presidente Schifani – abbiamo rapidamente portato avanti gli approfondimenti tecnici necessari, dimostrando che la diga non presenta situazioni attuali di pericolo tali da giustificare la chiusura. Elevare il livello a 64 metri consentirà di invasare una quantità d’acqua preziosa, fondamentale per garantire almeno un minimo di irrigazione alla zona, estesa seimila ettari, evitando sprechi ingiustificati e un grave danno economico agli agricoltori».

La Regione attende ora il via libera formale dal ministero, con fiducia in un esito positivo. L’autorizzazione all’innalzamento della quota consentirebbe già nelle prossime ore di trattenere una maggiore quantità d’acqua, sfruttando le precipitazioni previste, con effetti immediati sulla riserva idrica disponibile per i mesi a venire. «Siamo fiduciosi in una risposta celere – conclude Schifani – perché ogni giorno di attesa significa acqua persa.

Il nostro obiettivo è garantire una gestione efficiente delle risorse idriche, a tutela del territorio e della comunità». L’intervento sulla diga prevede due fasi distinte, che erano state un impegno preso dal presidente Schifani in occasione della riunione svoltasi a Roma, presso il ministero lo scorso 29 gennaio. Concluso questo primo step, si passa adesso agli interventi più urgenti per migliorare la sicurezza e al progetto complessivo di riqualificazione dell’infrastruttura. Il secondo intervento di riqualificazione sismica richiederà tempi più lunghi e risorse finanziarie maggiori, per garantire la piena funzionalità dell’invaso e la sua conformità agli standard di sicurezza più recenti.

CONCORSO FORESTALE OVVERO “GLI ORRORI DELLA REGIONE SICILIANA”

La mafia e il reato di concorso esterno - Cronaca - Ansa.it

 

di    R.LANZA

La Regione siciliana rinuncia all’appello contro la sentenza del Tar che aveva neutralizzato l’annullamento del concorso per 46 agenti forestali, una selezione che  aveva messo in vetrina i favoritismi ed interessi personali che ruotavano attorno al concorso.  E’ questa, signori, la Mafia che più avvolge la nostra terra.

E’ il sigillo proposto da altro ente siciliano , Avvocatura dello Stato-con i vertici di Palazzo d’Orleans, che non ha nulla in questo caso ( ma anche tanti altri casi) dell’anima di uno Stato democratico e corretto ma sembra quello di un campione  referente di una somigliante e velata “associazione a delinquere”

Chi voleva la verità sul concorso, il presidente della Regione, Renato Schifani,  non la saprà più, è stato “fermato” dal “parere”  dell’Avvocatura dello Stato, firmato da Francesco Pignatone e Giuseppina Tutino De Lisi, per  ricorrere al Cga, e quindi, o forse, quale titolare dei propri poteri autonomi, darà il via libera ai 46 della graduatoria  e disco rosso ai 20 mila candidati: «Intuibili ragioni di tutela-avverte l’Avvocatura–  del primario interesse pubblico, oltre che di accertata correttezza dell’operato della Regione, scoraggiano la proposizione del ricorso».

Come si azzarda – gravi punti interrogativi solleva la fattispecie – l’Avvocatura dello Stato a parlare di  parere di “accertata correttezza dell’operato della Regione” quando la commissione stessa, regionale, con l’ex direttore generale del Corpo forestale, ha fatto conoscere il testo del concorso al figlio candidato?

Che vergogna Presidente Schifani, che vergogna pure fermarsi per questo “parere dell’Avvocatura” che da della Sicilia che lei rappresenta un territorio in mano ad una classe dirigenziale predatoria e senza scrupoli, che fa quel che vuole  

Che vergogna Presidente Schifani avere in Sicilia un Corpo forestale che ha prerogative pure giudiziarie, cioè accertare reati come la Polizia, con queste gravi macchie , non cancellabili, sulla struttura     e suoi funzionari …     Funzionari  per di più n divisa, raccomandati, col potere di fare verbali giudiziari.  Ci sarà un distinguo pure fra loro.    Ma in Sicilia tutto è diventato possibile.  

Quel che è più grave è la massa dei disoccupati che non può fare sciopero, non può fare pressioni, per protestare contro gli “orrori” della Regione siciliana

L’ultimo atto : si apprende che l’assessore all’Ambiente Giusi Savarino   diseppellirà  il concorso finito sotto la lente di ingrandimento della magistratura amministrativa oltre un anno fa, quando uscì la graduatoria che chiudeva la preselezione dei 20 mila candidati. 

Forum Palermo-Milano, il governatore siciliano Schifani: «Confronto fra città fa crescere competitività dell’Italia»

 

 

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«Collegare Palermo e Milano, due aree metropolitane a vocazione diversa e due grandi regioni della nostra Nazione, è l’occasione per rafforzare la relazione feconda e reciproca fra le due realtà, rafforzare capacità di dialogo e confronto su prospettive di crescita e orientare le azioni della Regione sul capoluogo per migliorare la competitività dell’Italia».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, intervenendo al “Forum Milano Palermo Genio Mediterraneo“, che si è svolto stamani al Teatro Massimo di Palermo, a cui hanno partecipato esponenti delle istituzioni pubbliche, i sindaci di Palermo e Milano e operatori culturali ed economici.
«Questa città sta facendo grandi sforzi – ha aggiunto il governatore – ha avuto momenti di crisi, ma sta iniziando un percorso di industrializzazione, cresce il Pil, cresce l’occupazione. Per l’area metropolitana di Palermo la Regione è intervenuta finanziariamente per quasi 700 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 che proprio in questo teatro, la scorsa estate, abbiamo sottoscritto con la presidente Meloni, ai quali vanno aggiunti investimenti europei, nazionali e regionali. Abbiamo tanti interventi in corso d’opera, fra cui la realizzazione del termovalorizzatore di Bellolampo, per il quale a brevissimo sarà pubblicata la gara per la progettazione, insieme a quello di Catania. Potremo liberare la Sicilia dalle discariche ma occorre accelerare il passo, fare di tutto perché Palermo raggiunga il target del 60 per cento di raccolta differenziata previsto, cosi da eliminare la spesa per l’invio all’estero dei rifiuti, produrre energia per la città e ridurre i costi per i siciliani».

In materia di impianti per l’energia rinnovabile, il presidente ha sottolineato nel suo intervento «la consapevolezza che la diffusione delle fonti debba contribuire alla riduzione del costo delle forniture elettriche per cittadini ed imprese, favorendo condizioni di mercato tali da rendere più vantaggiosa l’attrazione di investimenti. Purtroppo – ha proseguito Schifani – questo non accade ancora, e in tal senso avvieremo uno specifico confronto con il governo centrale e con gli operatori di settore per la drastica riduzione dei costi energetici della Sicilia chiamata a offrire il maggiore spazio per l’allocazione degli impianti.

Oltre al piano energetico, l’impegno del governo regionale è crescente anche sul fronte del digitale. La Sicilia, e in particolare Palermo, costituiscono un hub della connettività digitale del Mediterraneo; l’obiettivo è quello di rafforzare il percorso proficuamente intrapreso adesso dalla Sicilia, che aveva maturato troppi ritardi in passato, nella convinzione che la transizione ecologica e la digitalizzazione siano mete ineludibili per la modernizzazione».