PAPA FRANCESCO: “NON GUARDATE LE PICCOLEZZE DELLA VITA MA LA GRANDEZZA DEL CIELO DOVE E’ LA VOSTRA VERA CASA”

Papa Francesco

 

Papa Francesco ovvero l’immagine di Gesù nel mondo: oggi un altro  impegno concreto finale per la pace dei cristiani in Siria nell’Angelus appena andato in scena con Papa Francesco da Piazza San Pietro: «La festa dell’Assunzione di Maria è un richiamo per tutti, specialmente per quanti sono afflitti da dubbi e tristezze, e vivono con lo sguardo rivolto in basso». Papa Francesco invita il mondo cristiano a guardare in alto, alle grandezze del cielo e non alle «piccolezze della vita»: per Bergoglio, la Festa dell’Assunta insegna a «lasciarci attirare dalla bellezza vera, non facciamoci risucchiare dalle piccolezze della vita, ma scegliamo la grandezza del cielo»

Ecco l’Angelus:

“Nell’odierna solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, il santo popolo fedele di Dio esprime con gioia la sua venerazione per la Vergine Madre. Lo fa nella comune liturgia e anche con mille differenti forme di pietà; e così si avvera la profezia di Maria stessa: «Tutte le generazioni mi chiameranno beata» (Lc 1,48). Perché il Signore ha innalzato l’umile sua serva. L’assunzione in cielo, in anima e corpo, è un privilegio divino accordato alla Santa Madre di Dio per la sua particolare unione con Gesù. Si tratta di una unione corporale e spirituale, iniziata dall’Annunciazione e maturata in tutta la vita di Maria attraverso la sua partecipazione singolare al mistero del Figlio. Maria sempre andava con il Figlio: andava dietro a Gesù e per questo noi diciamo che è stata la prima discepola.

 

VIDEO VATICANO – ANGELUS DI FERRAGOSTO 

 

L’esistenza della Madonna si è svolta come quella di una comune donna del suo tempo: pregava, gestiva la famiglia e la casa, frequentava la sinagoga… Ma ogni azione quotidiana era sempre compiuta da lei in unione totale con Gesù. E sul Calvario questa unione ha raggiunto l’apice, nell’amore, nella compassione e nella sofferenza del cuore. Per questo Dio le ha donato una partecipazione piena anche alla risurrezione di Gesù. Il corpo della Santa Madre è stato preservato dalla corruzione, come quello del Figlio.

La Chiesa oggi ci invita a contemplare questo mistero: esso ci mostra che Dio vuole salvare l’uomo intero, cioè salvare anima e corpo. Gesù è risorto con il corpo che aveva assunto da Maria; ed è asceso al Padre con la sua umanità trasfigurata. Con il corpo, un corpo come il nostro, ma trasfigurato. L’assunzione di Maria, creatura umana, ci dà la conferma di quale sarà il nostro destino glorioso. Già i filosofi greci avevano capito che l’anima dell’uomo è destinata alla felicità dopo la morte. Tuttavia, essi disprezzavano il corpo – considerato prigione dell’anima – e non concepivano che Dio avesse disposto che anche il corpo dell’uomo fosse unito all’anima nella beatitudine celeste. Il nostro corpo, trasfigurato, sarà lì. Questo – la «risurrezione della carne» – è un elemento proprio della rivelazione cristiana, un cardine della nostra fede.

La realtà stupenda dell’Assunzione di Maria manifesta e conferma l’unità della persona umana e ci ricorda che siamo chiamati a servire e glorificare Dio con tutto il nostro essere, anima e corpo. Servire Dio soltanto con il corpo sarebbe un’azione da schiavi; servirlo soltanto con l’anima sarebbe in contrasto con la nostra natura umana. Un grande padre della Chiesa, verso gli anni 220, Sant’Ireneo, afferma che «la gloria di Dio è l’uomo vivente, e la vita dell’uomo consiste nella visione di Dio» (Contro le eresie, IV, 20, 7). Se avremo vissuto così, nel gioioso servizio a Dio, che si esprime anche in un generoso servizio ai fratelli, il nostro destino, nel giorno della risurrezione, sarà simile a quello della nostra Madre celeste. Ci sarà dato, allora, di realizzare pienamente l’esortazione dell’apostolo Paolo: «Glorificate Dio nel vostro corpo!» (1Cor 6,20), e lo glorificheremo per sempre in cielo.

Preghiamo Maria perché, con la sua materna intercessione, ci aiuti a vivere il nostro cammino quotidiano nella speranza operosa di poterla raggiungere un giorno, con tutti i Santi e i nostri cari, tutti in paradiso.


Dopo l’Angelus

Cari fratelli e sorelle,

a Maria Consolatrice degli afflitti, che contempliamo oggi nella gloria del Paradiso, vorrei affidare le angosce e i tormenti di coloro che, in tante parti del mondo, soffrono nel corpo e nello spirito. Ottenga la nostra Madre celeste per tutti conforto, coraggio e serenità.

Penso in particolare a quanti sono provati dalla tragedia avvenuta ieri a Genova, che ha provocato vittime e smarrimento nella popolazione. Mentre affido alla misericordia di Dio le persone che hanno perso la vita, esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari, ai feriti, agli sfollati e a tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento. Vi invito ad unirvi a me nella preghiera, per le vittime e per i loro cari; recitiamo insieme l’Ave Maria.

Saluto tutti voi, romani e pellegrini provenienti da diversi Paesi! Vi ringrazio per la vostra presenza e vi auguro una buona festa della Madonna Assunta. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

 

PAPA FRANCESCO: SIAMO CHIAMATI A CONSOLARE LE AFFLIZIONI DEGLI “ULTIMI”,I MIGRANTI,PERSONE POVERE E SOFFERENTI..”

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 Il Papa, nel sesto anniversario del viaggio a Lampedusa, invita tutti a riflettere  sulla condizione dei migranti, gli ultimi della società globalizzata” e richiama tutti alla responsabilità:

” Sono gli ultimi ingannati e abbandonati a morire nel deserto; sono gli ultimi torturati, abusati e violentati nei campi di detenzione; sono gli ultimi che sfidano le onde di un mare impietoso; sono gli ultimi lasciati in campi di un’accoglienza troppo lunga per essere chiamata temporanea. Essi sono solo alcuni degli ultimi che Gesù ci chiede di amare e rialzare”.

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Purtroppo le periferie esistenziali delle nostre città sono densamente popolate di persone scartate, emarginate, oppresse, discriminate, abusate, sfruttate, abbandonate, povere e sofferenti. Nello spirito delle Beatitudini siamo chiamati a consolare le loro afflizioni e offrire loro misericordia; a saziare la loro fame e sete di giustizia; a far sentire loro la paternità premurosa di Dio; a indicare loro il cammino per il Regno dei Cieli”.

Avverte il Papa: “Sono persone, non si tratta solo di questioni sociali o migratorie. ‘Non si tratta solo di migranti!’, nel duplice senso che i migranti sono prima di tutto persone umane, e che oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata”. Bergoglio, ricorrendo all’immagine della scala di Giacobbe con la quale ha iniziato l’omelia, ricorda che “in Gesù Cristo il collegamento tra la terra e il Cielo è assicurato e accessibile a tutti. Ma salire i gradini di questa scala richiede impegno, fatica e grazia. I più deboli e vulnerabili devono essere aiutati. Mi piace allora pensare che potremmo essere noi quegli angeli che salgono e scendono, prendendo sottobraccio i piccoli, gli zoppi, gli ammalati, gli esclusi: gli ultimi, che altrimenti resterebbero indietro e vedrebbero solo le miserie della terra, senza scorgere già da ora qualche bagliore di Cielo“.

Si tratta di una grande responsabilità, dalla quale nessuno si può esimere se vogliamo portare a compimento la missione di salvezza e liberazione alla quale il Signore stesso ci ha chiamato a collaborare”.

SCOPRIAMO CON LA SEDUTA SPIRITICA LE FATTURE E I MALEFICI DEL DIAVOLO

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di Raffaele Lanza

Oggi parliamo di nuove tecnologie per entrare in contatto con i morti. E sono diverse. Scegliamo quelle più collaudate in attesa di scegliere un Medium con il quale realizzare un video autentico di evocazione defunti. Il sacerdote l’abbiamo già individuato. Ed è un veterano esorcista autorizzato dalla Chiesa.    Vedremo cosa succederà    Intanto passiamo alla formazione dei partecipanti alla seduta spiritica.  
Le tecnologie EVP e EMP consentono di entrare nel mondo dello spiritismo. Un fenomeno EVP, o metafonia, si verifica quando una voce che non è normalmente udibile viene invece tracciata in una registrazione digitale. Un fenomeno EMP, o impulsi elettromagnetici, può essere registrato soltanto utilizzando un misuratore EMP. Per tentare entrambe le opzioni, dobbiamo scegliere un luogo noto per essere ricco di energia spirituale e  iniziare a fare delle domande.

Immagine correlataAvvalendoci della tecnologia EVP secondo gli esperti possiamo chiedere qualunque cosa; questa è la pratica più diffusa quando si cerca di scoprire il nome di uno spirito o altri dettagli sconosciuti. Le domande saranno poste tra  una lunga pausa tra ogni quesito, in modo che gli spiriti abbiano il tempo di rispondere. Si riproduce la registrazione e ascoltare attentamente per cercare di scoprire eventuali mormorii o rumori insoliti che potrebbero essere tradotti in risposte.

Tramite la tecnologia EMP, invece, solitamente si possono fare domande semplici che comportano le sole riposte “sì” o “no”. Il misuratore EMP più utilizzato è un dispositivo che si attiva quando aumentano i livelli di energia elettromagnetica. Si porranno le  domande e si comunica con  agli eventuali spiriti presenti che se il contatore si illumina una volta ciò equivale a un sì, se si illumina due volte ciò equivale a un no.
     

Abbiamo detto che SUD LIBERTA’ è alla ricerca di un Medium capace di comunicare     con  una seduta spiritica con l’Al di Là.. In questo caso, un gruppo di persone si raduna e usa l’energia collettiva per comunicare con l’aldilà. Per farne una, c’è bisogno di almeno 3 persone che siano ben disposte verso questo tipo di esperienza. Questa pratica può essere utilizzata per mettersi in contatto con i propri cari defunti o con spiriti erranti. Come detto già altre volte bisogna tuttavia fare molta attenzione, perché si rischia di contattare anche degli spiriti maligni.

  • Creare l’atmosfera giusta spegnendo le luci e utilizzando soltanto le candele come fonte di illuminazione. Le candele devono essere 3 o un numero divisibile per 3. Si può anche utilizzare l’incenso.Servirà acqua benedetta da Chiesa.
  • Siediamo  con gli altri partecipanti attorno a un tavolo per formare un cerchio e stringete le candele tra le mani. Recitate una preghiera affinché gli spiriti si manifestino.

    In alternativa, puoi tentare di chiamare gli spiriti attraverso una tavola  Qujia

    Immagine titolata Talk to the Dead Step 6Bullet3

    Attendiamo  per una risposta, ripetendo eventualmente la preghiera se necessario.

    Una volta stabilita la connessione con lo spirito del defunto, poniamo con calma le  domande.

    La seduta spiritica termina interrompendo il cerchio umano e spegnendo le candele.

Usare la Preghiera e altri Metodi

         VIDEO   –   RISERVATO AD UN PUBBLICO MATURO

 Non tutte le fedi prevedono pratiche specifiche o preghiere da utilizzare per rivolgersi ai defunti, ma alcune sì. Queste preghiere sono spesso sotto forma di intercessione e vanno recitate in due maniere.

  • Nel primo caso si può pregare affinché i cari defunti riposino in pace dopo la morte, piuttosto che rivolgersi a loro direttamente, con la consapevolezza che comunque stiano ascoltando le tue preghiere o ne siano coscienti.
  • Nel secondo caso si può pregare direttamente per un caro defunto. Non si chiede specificatamente la salvezza della sua anima, ma possiamo chiedere al defunto di intercedere o pregare per te dall’aldilà. Alcuni credono che, del regno spirituale, l’anima di chi possiede una forte fede nella vita terrena sarà più propensa a mettersi in contatto e a far accogliere le proprie preghiere da una divinità dell’aldilà.

 

Comunicare  con il defunto attraverso i suoi oggetti. Alcuni hanno scoperto che gli oggetti posseduti da una persona defunta sono ancora connessi al suo spirito. Questo legame può darti il potere di evocarlo e rendere possibile la comunicazione. Se desideriamo  metterci in contatto con una persona cara che non c’è più, troviamo un suo indumento, un libro, o altri oggetti personali che questa persona usava. Portalo nel posto in cui viveva. Tieniamo  l’oggetto e cominciamo  a “conversare” con il  caro estinto defunto.
 . Per chi crede nell’esistenza degli spiriti, è comune pensare che questi veglino sui propri cari ancora in vita. Possiamo  parlare a un caro defunto ovunque ci troviamo, oppure possiamo  scegliere un luogo che abbia un significato speciale, come la sua tomba o un posto in cui si è  condiviso un’esperienza memorabile. è possibile porre delle domande, ma se non stiamo  cercando delle risposte, il  discorso non deve necessariamente essere limitato a dei quesiti.

                       ESISTE LA “BIBBIA DEL  DIAVOLO”

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  • È necessaria molta cautela  quando si cerca di contattare i morti     Esistono infatti spiriti buoni e spiriti cattivi .Gli spiriti possono in qualche modo impossessarsi di noi , a mio avviso anche per un periodo di tempo così breve da non accorgercene nemmeno. 
  • Bilancia scetticismo e apertura mentale. Al fine di far funzionare queste pratiche c’è bisogno di essere mentalmente aperti e preparati a questo tipo di esperienze. Al tempo stesso, però, è molto facile farsi prendere la mano e immaginarsi delle risposte che in realtà non provengono realmente dagli spiriti dei defunti.
  • Riflettiamo  riguardo la validità e l’accuratezza del metodo scelto per comunicare con i morti. 
                                                                                                                                                                                                                    (Continua)