Mafia Sicilia: confiscati beni per oltre 1 Milione di euro a sodalizio mafioso- Provvedimento del Tribunale di Palermo

 

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Archivi-Sud Libertà

 – Palermo,
In Palermo e Carini i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a due misure patrimoniali: – un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, con il quale, a seguito di Sentenza della Corte di Appello di Palermo del giugno c.a., è stata dichiarata irrevocabile la confisca di primo grado emessa nel gennaio del 2022 a carico di CIRESI Girolamo, facendo entrare a far parte definitivamente l’ingente patrimonio allo stesso riconducibile in quello dello Stato;
– un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione in data 27.09.2024, con il quale sono stati sequestrati i beni riconducibili a FIORENTINO Salvatore. CIRESI Girolamo, 76enne, era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Panta Rei” per la sua organicità al mandamento mafioso di “Porta Nuova”, poiché appartenente alla famiglia di Palermo Borgo Vecchio, per conto della quale si era occupato costantemente di attività estorsive ad imprese ed esercizi commerciali della zona di riferimento.
Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha consentito di dimostrare come i beni nella disponibilità del CIRESI, fossero in realtà il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di confisca irrevocabile riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 700.000 euro:  nr. 01 appartamento sito in Palermo;  nr. 01 villetta sita in Carini (PA);  nr. 01 appezzamento di terreno con insistente fabbricato sito in Carini (PA).  nr. 08 rapporti bancari.
Il 42enne FIORENTINO Salvatore era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Bivio” per aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo Tommaso Natale.
Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, sul conto di quest’ultimo ha consentito di accertare come i beni nella sua disponibilità di, fossero il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di sequestro riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 500.000 euro:  nr. 01 locale ufficio composto da 15 vani sito in Palermo, zona via Perpignano;  nr. 01 autovettura;  nr. 01 rapporto bancario

Operazione Vento: 18 arresti nel mandamento mafioso di Porta Nuova

 

Palermo, 18 arresti per Mafia

 

 

Palermo,

La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo ha delegato i Carabinieri di Palermo a dare esecuzione a un decreto di fermo di indiziati di delitto, nei confronti di 18 indagati, ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsioni e rapine aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose.

L’operazione, convenzionalmente denominata VENTO, rappresenta l’esito di una complessa attività d’indagine svolta in direzione del mandamento mafioso di Palermo – Porta Nuova.
In particolare, le investigazioni del Nucleo Investigativo di Palermo, condotte attraverso articolate attività d’intercettazione audio/video e complesse attività di pedinamento in territorio caratterizzato dal controllo di ‘Cosa Nostra’, consentivano di:
 delineare l’organigramma del mandamento mafioso di Porta Nuova, individuando il soggetto ritenuto il reggente del mandamento, nonché altri sodali, sospettati di essere figure apicali e gregari qualificati delle famiglie di Porta Nuova e Palermo Centro (entrambe inquadrate nel predetto mandamento);
 ricostruire un articolata associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di ogni tipo (hashish, marijuana, cocaina, eroina e crack) gestita, in tutta la sua filiera (dalle fasi di approvvigionamento all’ingrosso allo spaccio al minuto sul territorio) dai vertici del citato mandamento mafioso, per alimentarne le casse. Sono stati, infatti, fermati, i presunti capi di 6 ben piazze di spaccio, localizzate nei centralissimi quartieri del Capo, della Vucciria, di Ballarò e della Zisa (via dei Cipressi, piazza Ingastone e via Regina Bianca), capeggiate da elementi ritenuti organici a cosa nostra;
 acclarare 2 episodi estorsivi e 5 tentativi di estorsione in danno di imprenditori e commercianti del centro cittadino;
 dimostrare la commissione di 2 rapine a mano armata, finalizzate a rimpinguare le casse del sodalizio.

Il provvedimento pre-cautelare è stato emesso in via d’urgenza in quanto erano emersi chiari intendimenti di alcuni degli indagati di darsi alla fuga e, soprattutto, perché recentemente, in quel territorio, sono stati commessi gravi fatti di sangue, l’ultimo dei quali perpetrato il 30 giugno u.s. in danno di G.I., un soggetto ritenuto ai vertici della famiglia mafiosa di Porta Nuova. Tale grave fatto di sangue, infatti, avrebbe potuto aumentare il rischio della commissione di delitti della medesima specie o di rafforzare la volontà degli indagati di darsi alla latitanza perché responsabili diretti o indiretti di tali omicidi o, comunque, per sottrarsi (anche) da eventuali ritorsioni.  

È obbligo rilevare che gli odierni indagati e destinatari della misura restrittiva, sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.