Mozione di sfiducia al governo presentata stamane dalla Lega
di Raffaele Lanza
La Lega presenta una mozione di sfiducia al governo Conte Si assume così la responsabilità politica di una operazione avventurosa che trascina il Paese a nuove elezioni e a far credere alla favola che il Paese sotto la guida di Salvini avrà una migliore vivibilità. Non comprendiamo perchè il leader del Carroccio non abbia preventivato all’inizio quel che era prevedibile, cioè non proporre l’alleanza al M5S.
L’interrogativo che queste azioni politiche pongono è questo : può esistere una forma di potere politico orientato al perseguimento del bene comune, che non conduca alla corruzione chi lo detiene, che non si basi sulla forza e sulla mistificazione, che non si limiti a eternare se stesso? Matteo Salvini ha appena dichiarato che si candida premier, Zingaretti leader del Pd si dichiara pronto e certo che la sfida stavolta la vincerà proprio il partito democratico che non ha partecipato al grande subbuglio. Altri partiti sognano di allearsi con i futuri potenti.
Ma il potere in Italia sembra per sua natura contaminato e perverso amorale, interessato solo alla propria autoconservazione, sordo infatti agli insegnamenti della morale, finalizzato a soddisfare unicamente i bisogni e i desideri di chi lo detiene Perchè dunque firmare quel Contratto tra i due leader quando ci accorgiamo che non c’è rispetto l’uno dell’altro?
Possibile che tutti i morti nel Mediterraneo e i disperati sul barconi che invocavano aiuto, soccorso immediato sollevano adesso solo indifferenza agli italiani’ ? Possibile che gli appelli di Papa Francesco di aprire le porte ai più bisognosi siano caduti nel vuoto?
Ma che popolo siamo? Un gregge che cura solo gli interessi economici, fiscali, circoscritti al proprio nucleo familiare e nulla più?
Ricoprire un ruolo di responsabilità al vertice della piramide sociale, significa soddisfare i bisogni primari della società e non il dominio sulle persone e sulle cose. Quest’ultimo, invece, sembra essere il modo di intendere il potere da parte della nostra classe politica.
C’è un pessimo uso del potere sino a farsene accecare. Il suo abuso-un ministro che chiacchera nelle piazze e non apre un solo foglio, a Palazzo Chigi, dell’analisi negativa del Ministero competente sulla Tav, è un fatto gravissimo perché distrugge una comunità trasformando i cittadini in sudditi, oggetto di inganno, mettendoli nella condizione di narcotizzare la gente , e quindi di non poter giudicare con cognizione di causa.
La gente applaude ma apprezza in realtà solo una dialettica- come quella del Ministro dell’Interno -tipicamente “familiare” e popolare Il marciume doveva ancora essere eliminato del tutto. Il Ministro dell’interno lo sapeva benissimo così come si sa che il nostro Paese corre ora il rischio dell’aumento Iva e una spesa ancor più elevata per ogni famiglia. Le macchie restano . Esempi clamorosi: quella dei i Benetton e Atlantia la cui “concessione è stata rinnovata per anni da Governi di destra e di sinistra come se fosse un atto dovuto. Ora arriva-coro unanime di chi aveva manifestato l’impegno di smantellare un sistema corrotto ( manutenzione del Ponte Morandi mai attuata per oltre 25 anni, ha avvertito la Procura di Genova) l’ultimo soccorso chirurgico e tempestivo per i soliti poteri,…. Un sabotaggio alla procedura di revoca- inequivocabile un comunicato del Movimento di replica alla Lega – degno della politica ammuffita che, in questi anni, ha regalato con i milioni delle tasse dei cittadini concessioni imbarazzanti a chi doveva fare manutenzioni e investimenti, ma ha lasciato in uno stato vergognoso le nostre Autostrade. Un’assicurazione per una lunga vita a chi doveva fare il proprio dovere, garantendo le manutenzioni sul Ponte Morandi, che invece è crollato il 14 agosto 2018 spezzando 43 vite e 43 famiglie”
Anche l’abuso dell’informazione pressante , faziosa contro chi si ha l’intenzione di far cadere in ogni caso,mina alla radice la fiducia dei cittadini senza la quale non si possono avere relazioni politiche in una società fondata sul diritto. Ciò spiega l’astensionismo e il perchè la popolazione non si reca più alle urne.
Il potere che opera d’arbitrio non è più potere politico ma é dominio e dunque “violenza pura” che fa di chi lo subisce un oppresso a tutti gli effetti.
Con tali peculiarità il potere diventa arbitrio, discrezione nella mani dei protagonisti e detentori di poltrone ministeriali, strumento di privilegio. In Italia il potere politico è sempre più oscuro e ora ancor più meschino .. Forse anche infame non è esagerato dirlo. Diceva Pasolini: nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole. Questo è un rischio enorme che la società contemporanea sta correndo