STOP ALLA MAFIA DELLA DROGA: 14 ARRESTI -FINORA- TRA LA SICILIA E LA CALABRIA

 

LE INDAGINI DELLA SQUADRA MOBILE DI PALERMO: SCOPERTA ANCHE UNA PIANTAGIONE DI DROGA

Un altro Stop della Polizia di Stato ai “venditori di  morte” E’ in corso una vasta operazione antidroga  c he ha condotto finora a quattordici  misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Palermo eseguite dagli agenti della squadra mobile di Palermo, coadiuvati dai colleghi delle omologhe articolazioni investigative delle questure di Agrigento, Reggio Calabria e Siracusa.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo –Direzione Distrettuale Antimafia, ha fatto luce su un giro di cocaina che dalla Calabria, dopo essere stata acquistata dai palermitani, tramite pusher veniva smistata anche in provincia di Agrigento, arrivando addirittura all’isola di Lampedusa.

Gli investigatori hanno scoperto  l’attività dei  corrieri, di professione commercianti ambulanti, pusher di fatto che, per la loro professione ufficiale, raggiungevano i mercati rionali e riuscivano a smerciare la droga coperti dal “posto di lavoro ufficiale”

Nel corso delle indagini è emerso che, pur provenendo la maggior parte della droga  dalla Calabria, la Mafia della droga avesse creato fonti  alternative di approvvigionamento locali, la piantagione indoor di marijuana scoperta e sequestrata- lo scorso anno – in territorio di Villafrati 

 

Parigi: rivolta dei “Gilet gialli” contro il “caro carburante”

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E’ la rivolta dei Gilet gialli. Parigi  è invasa  dai manifestanti  che protestano da giorni contro il caro carburante in tutta la Francia …

E s già sono tanti gli  scontri e disordini sugli Champs-Élysées: di fronte alla violenza dei dimostranti  la polizia ha lanciato lacrimogeni contro coloro che tentavano di marciare verso Place de la Concorde e verso l’Eliseo.I l luogo autorizzato per la manifestazione era  solo Campo di Marte. Alcuni gruppi hanno costruito barricate, utilizzando gli arredi delle terrazze dei caffè, pezzi di pavimentazione e barriere di cantiere. 

Ma non è tutto  La tensione fra i gruppi dei contestazioni si è alzata allorchè gli  agenti hanno fatto ricorso anche agli idranti.  “Gruppi a rischio” erano stati segnalati fra i dimostranti in arrivo. Intonando la Marsigliese, i gilet gialli urlavanono slogan come il presidente ‘Macron dimettiti’ e ‘La Francia in collera’.   Macron oramai ha perduto-è noto- tantissima popolarità fra la popolazione francese…

 –  Angers, è stata sede di un episodio che a momenti si trasformava in tragedia   Un contestatore minacciava di esplodere  nel parcheggio di un centro commerciale. E’ stato necessario l’intervento del presidente Emmanuel Macron. L’uomo, che aveva con sé una bomba a mano, si è arreso poi alla polizia.

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Ragusa. fermato corriere con droga di ingente valore

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Un corriere della droga che aveva  nascosto nel suo trolley oltre 2,2 kg di cocaina purissima del valore di 300 mila euro, pronto a prendere il pullman,  è stato fermato e subito arrestato dalla Polizia di Stato prima di partire. A Ragusa,  gli uomini della Squadra mobile, diretti da Antonino Ciavola, hanno sorpreso  il corriere della droga. La Squadra Mobile di Ragusa, durante controlli presso i terminal degli autobus della provincia Iblea, si sono insospettiti allorchè il corriere italiano tentava di disfarsi del trolley alla vista dei poliziotti. “Si tratta del sequestro di cocaina più ingente mai operato a Ragusa”, spiegano gli investigatori.Il valore è davvero ingente..”.

Su disposizione della Procura della Repubblica iblea, l’uomo è stato condotto in carcere.

ROMA, BLITZ STAMANE PER L’ABBATTIMENTO DI OTTO VILLE DEL CLAN CASAMONICA

 

ROMA

E’ in corso lo  sgombero e l’abbattimento di “otto villette abusive” del Clan  Casamonica  nella periferia est di Roma. “Villette che erano da 30 anni lì, -si apprende – realizzate in palese violazione di regolamenti edilizi, vincoli paesaggistici, ferroviari ed archeologici”, parlando “dell’operazione più imponente contro la criminalità mai realizzata dai caschi bianchi di Roma”.

L’area è quella adiacente a via del Quadraro, alle spalle del Parco di Torre del Fiscale e adiacente alla ferrovia Roma-Napoli, in parte proprietà del demanio delle Fs, dove i Casamonica – e le loro ramificazioni in Di Silvio, Spada e Spinelli – hanno ottenuto i diritti di superficie. Otto ville in tutto ai civici 106 e 108, tutte su due livelli, che vanno dai 150 ai 400 mq totali. Un unico vasto comprensorio di famiglia. Una di queste abitazioni risulterebbe intestata a Luciano Casamonica, pluripregiudicato del quale gli inquirenti negli anni scorsi hanno documentato anche collegamenti con la ‘ndrangheta. Le abitazioni sono tuttora abitate dalle famiglie di alcuni dei capi arrestati durante l’ultima ondata del luglio scorso, situazione che nei giorni scorsi ha creato non poche preoccupazione fra i vertici di via della Consolazione.

Questa mattina, un corteo di ruspe in dotazione al Comune di Roma è partito dal centro carni di Tor Sapienza in direzione Quadraro, con l’obiettivo di buttare giù, uno ad uno, tutti gli otto fabbricati. Proprio come mesi fa aveva promesso il ministro Matteo Salvini

L’amministrazione si è impegnata come mai è successo nella sua storia recente – sottolinea Virginia Raggi – da oltre 10 mesi abbiamo pianificato questa operazione che vede l’impegno di ben 600 uomini della Polizia Locale”. “È stata un’operazione complessa, partita molti mesi fa che ha permesso di concludere procedimenti sospesi e abbandonati in un cassetto”, ribadisce, esprimendo soddisfazione per l’abbattimento delle villette “diventate il simbolo dell’illegalità e dell’impotenza di fronte alla malavita”.

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NAPOLI EST: LA POLIZIA SMANTELLA IL CLAN MINICHINI AUTORE DI REATI CON METODO MAFIOSO

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Da stamani la Polizia di Stato sta eseguendo,nel quartiere Ponticelli, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.  Il blitz mira a smantellare un  agguerrito e pericoloso sodalizio criminale riconducibile al gruppo Minichini, ritenuto responsabile di attività criminali legate a rapine ed estorsioni, aggravate dal metodo camorristico/mafioso.


Un Capo dei capi ,il boss Leo Sutera,fedelissimo di Matteo Messina Denaro e di Cosa Nostra nell’Agrigentino fermato dalla Polizia

Gli investigatori dicono che sia un Uomo d’onore e anche lui “Capo dei capi”

Fermo boss Sutera, mafia agrigento, Agrigento, Cronaca

La Polizia di Stato ha eseguito stamani un fermo a carico di Leo Sutera, anziano boss di Sambuca di Sicilia, indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso.

Il provvedimento, eseguito dagli investigatori dello Sco e della Squadra Mobile di Palermo ed Agrigento, è stato emesso dalla Dda di Palermo perchè individuato il  Sutera come il capo di “Cosa Nostra” in provincia di Agrigento.

Gli investigatori affermano che il  Sutera è senza dubbio un umo fidatissimo  del  superlatitante Matteo Messina Denaro al quale è legato da un’antica amicizia e ha intrattenuto, fino a pochi anni fa, contatti documentati -alla maniera di Provenzano -con  il sistema dei pizzini. Il provvedimento di fermo è stato emesso perchè gli investigatori avevavano elementi per affermare che vi era  il rischio di fuga del  capomafia sambucese ..

ROMA : ROMENO UCCIDE LA FIDANZATA, FORSE PER GELOSIA

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ROMA    -Ha ucciso l’ ex fidanzata sparandole cinque colpi di pistola.Il fatto è avvenuto venerdì sera in strada, in una  via romana della stazione di Pavona. L’uomo, romeno di 36 anni, è stato arrestato dagli agenti della polizia del commissariato ‘Esposizione’ con l’accusa di omicidio. La vittima, anche lei romena, aveva 23 anni.

Secondo la ricostruzione degli investigatori l’assassino aveva dato appuntamento alla sua ex in strada; la giovane è arrivata accompagnata da quattro persone. Al momento del dialogo tra la coppia gli accompagnatori lasciarono sola la giovane romena.  Senonchè tra i due pare sia scoppiato un disaccordo violento, forse per motivi di gelosia.   L’uomo  avrebbe estratto la pistola, che  era detenuta illegalmente  e le avrebbe sparato cinque colpi.

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Desirèe: morire a 16 anni stuprata da senegalesi irregolari-

Combattere il fenomeno criminale degli extracomunitari che non sanno vivere in Italia

Video Y.T.

Le indagini sull’omicidio della ragazza Desirèe Mariottini, 16enne trovata morta nella notte tra giovedì e venerdì scorsi in uno stabile abbandonato a via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo a Roma, si avviano alla conclusione.Nessuno dei familiari riesce ancora a spiegarsi perché fosse andata a Roma, cosa ci facesse in quell’edificio abbandonato nel quartiere San Lorenzo dove all’alba di venerdì è stata ritrovata ormai morta. La terribile fine della ragazza, che abitava a Cisterna con la madre e una sorella più piccola, è ancora circondata da tanti interrogativi. Desirèe non aveva fatto rientro a casa venerdì sera, una circostanza inusuale che aveva indotto i familiari a presentare una denuncia al commissariato.

La Polizia è riuscita ad identificare i due criminali autori delle orrende azioni commesse ed  su disposizione dell’Autorità Giudiziaria ha eseguito nella notte due fermi per stupro e omicidioAltre due persone sono  ricercate Il loro nome per motivi di indagine non è stato rivelato finora. Il decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla locale Procura della Repubblica, è stato eseguito dal personale della squadra mobile di Roma e del commissariato San Lorenzo nei confronti di M.G., senegalese di 27 anni irregolare sul territorio italiano e B.M., senegalese di 43 anni e anche lui irregolare sul territorio italiano.

I due sono ritenuti responsabiliin concorso con altre persone in via di identificazione, di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario.

I fermati, secondo quanto hanno accertato i militari, avrebbero infatti “somministrato sostanze stupefacenti alla minore in modo da ridurla in stato di incoscienza” e ne “hanno abusato sessualmente, così cagionandone la morte avvenuta nella notte del 19 ottobre”.

Il ministro Salvini ha promesso una vigilanza massiccia – “la ruspa” – nei quartieri romani per combattere il fenomeno criminale extracomunitario con i loro metodi di adescamento vittime

Sfruttamento di braccianti agricoli: arresti a Vittoria

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Si allarga il fenomeno dello sfruttamento lavorativo . Quattro imprenditori agricoli sono stati arrestati dalla Polizia di Ragusa, che ha denunciato anche altri tre imprenditori, accusati di caporalato. Tutti sfruttavano la manodopera dei braccianti agricoli – africani richiedenti asilo, romeni, tunisini e in minima parte italiani – impiegati presso le serre di Vittoria. “Al termine dei controlli, la ‘fotografia’ del territorio rappresenta una situazione di illegalità diffusa – dicono gli inquirenti -. In questa occasione nessuna delle aziende agricole controllate rispettava le norme vigenti”.

Contestate infrazioni pure per le modalità di assunzione (molti i lavoratori in nero); normative sull’edilizia (alloggi dei lavoratori fatiscenti e abusivi); violazioni delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro; violazione del c.d. codice dell’ambiente (discariche abusive di plastica ed anticrittogamici); violazione delle norme sulla salubrità degli ambienti adibiti a civile abitazione (abusive ed in pessime condizioni igieniche incompatibili con la vita).

“I lavoratori hanno reso dichiarazioni tali da permettere alla Squadra Mobile di procedere all’arresto (nei casi più gravi) e alla denuncia in stato di libertà (nei casi meno gravi)” 

Sottoposte a sequestro le aree adibite a discarica abusiva e le abitazioni costruite in violazione delle leggi sull’edilizia. I poliziotti hanno accertato l’impiego di minori privi di qualsiasi dispositivo di protezione mentre irrigavano con fertilizzanti tossici per l’uomo. Nelle abitazioni abusive vivevano interi nuclei familiari con neonati che sono stati segnalati ai servizi sociali del comune di Vittoria.

(Comunicato Ag A:)

Vittoria: adescamento via social, arrestato per violenza su minore

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–Chi abusa di un minorenne è condannabile in ogni caso anche quando c’è il consenso del violentato.  Questo emerge dal procedimento giudiziario in esame che ricorda il recente caso dell’attrice Asia Argento e il minore Jimmy Benett  ….L’indagato ha sì ottenuto il consenso della vittima ma questo non lo scusa e risponderà di violenza sessuale su minore –– La legge anche se non vi è stata violenza o minaccia nei confronti delle vittime, quando queste hanno meno di 14 anni prevede la stessa pena di chi ha esercitato violenza fisica. Il legislatore non scusa l’ignoranza della conoscenza del soggetto agente dell’esatta età della vittima; inoltre non avendo questa ancora raggiunto un grado di maturità tale da poter scegliere liberamente, il legislatore ha previsto pene uguali per chi compie atti sessuali con minore consenziente ma minore degli anni 14 e chi esercite su di esse violenza o minaccia”.
Durante l’attività investigativa l’indagato è stato sottoposto a perquisizione domiciliare disposta dal Pubblico Ministero e la Squadra Mobile insieme ai colleghi del Commissariato di Vittoria sequestravano diversi file e congegni informatici tuttora in fase di analisi. L’indagato nonostante la perquisizione domiciliare rivolgeva sui social  minacce  alle famiglie delle vittime perché lo avevano denunciato.

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Ieri in tarda mattina gli investigatori della Polizia di Stato hanno ricevuto l’ordine di cattura e pochi minuti dopo l’indagato veniva arrestato e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile. La Polizia Scientifica lo ha fotosegnalato e subito dopo è stata applicata la misura cautelare disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari. “La Polizia di Stato di Ragusa ha potuto assicurare alla giustizia un altro criminale grazie alla collaborazione delle famiglie delle bambine che hanno aiutato gli investigatori a fare chiarezza su quanto accaduto – dicono dalla Questura di Ragusa – La Squadra Mobile pone il massimo dell’attenzione su questi fenomeni sempre più frequenti di adescamento dei minori via social network e instant messenger, spesso covo di soggetti che pongono le loro attenzioni sessuali sui minori. È necessaria una costante vigilanza da parte degli adulti sull’utilizzo degli smartphone da parte dei più piccoli, ignari della perversione di alcuni”. E avverte: “Nel caso in cui altre vittime fossero state adescate, si prega di contattare la Squadra Mobile al numero 0932/673063 o 0932/673696”.

(Comunicazione ST.)
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