Lotta alla pedofilia: indagine dell’Associazione Meter -“Sempre più le donne che abusano di minori”

Nella foto (di “Interris”)  Don Fortunato Di Noto con Papa Francesco

Il prossimo 3 giugno l’associazione Meter onlus di don Fortunato Di Noto, che si occupa da oltre 30 anni di contrasto alla pedofilia, presenterà a Roma il suo Report annuale relativo ai dati del 2019.

Il rapporto 2018

Nel report dello scorso anno, relativo al 2018, secondo l’Osservatorio mondiale contro la pedofilia di Meter c’era stato un aumento della quantità di foto rinvenute tramite il monitoraggio, da circa due milioni del 2017 a 3.053.317 del 2018. Aumentati anche i video, ben 1.123.793.

Secondo il Report 2018 i cyberpedofili scelgono preferibilmente foto e video di bambini fra gli 8 e 12 anni, perché navigatori solitari ed inesperti; seguono quelli fra i 3 e i 7 ma non mancano purtroppo i piccolissimi, da 0 a 2 anni.

Arresto del Cardinale George Pell per crimini sessuali – Il Vaticano: “La notizia è dolorosa e scioccante ma abbiamo rispetto per l’autorità giudiziaria”

Il cardinale Pell, tesoriere del Vaticano, colpevole di violenza sessuale nei confronti di bambini

Il cardinale George Pell, 77  anni ,condannato per crimini  sessuali su minori è stato condotto nel carcere di Melbourne, dove trascorrerà la sua prima notte in cella.Le prove della violenza sessuale risalgono agli anni ’90 per aver abusato di due bambini del coro nella sacrestia della cattedrale di Saint Patrick di Melbourne.  Si apprende che il tribunale di questa cittadina ha posto un divieto  fino ad oggi alla Stampa e ai giornalisti dei media di pubblicare l’esito della sentenza. 

Il giudice Peter Kidd del tribunale di Victoria ha revocato il provvedimento di libertà provvisoria concesso a Pell al termine di una breve udienza.

Il cardinale aveva goduto dei benefici della libertà provvisoria per tutta la durata del processo. Dopo il verdetto di condanna, la sentenza a carico di Pell verrà pronunciata il 13 marzo. 

Rischia 50 anni di carcere. “Per garantire il corso della giustizia il Santo Padre ha confermato le le misure cautelari già disposte nei confronti del Cardinale. Ossia il divieto in via cautelativa dell’esercizio pubblico del ministero e, come di norma, il contatto in qualsiasi modo e forma con minori di età“. Lo ha reso noto il portavoce Alessandro Gisotti, sottolineando che “la Santa Sede si unisce a quanto dichiarato dal Presidente della Conferenza Episcopale Australiana nel prendere atto della sentenza di condanna in primo grado nei confronti del Cardinale George Pell”. Si tratta, ha affermato il direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede, “di una notizia dolorosa che, siamo ben consapevoli, ha scioccato moltissime persone, non solo in Australia. Come già affermato in altre occasioni, ribadiamo il massimo rispetto per le autorità giudiziarie australiane“. “In nome di questo rispetto – ha concluso Gisotti – attendiamo ora l’esito del processo d’appello, ricordando che il cardinale Pell ha ribadito la sua innocenza e ha il diritto di difendersi fino all’ultimo grado. In attesa del giudizio definitivo, ci uniamo ai vescovi australiani nel pregare per tutte le vittime di abuso, ribadendo il nostro impegno a fare tutto il possibile affinchè la Chiesa sia una casa sicura per tutti, specialmente per i bambini e i più vulnerabili”.

PATERNO’, ARRESTATI TRE PEDOFILI CHE INSEGNAVANO PRATICA SESSUALE ALL’APERTO

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Pedofilia:  tre uomini sono stati arrestati nel Catanese  accusati di aver abusato di due ragazzini sulla “scalinata” della Torre Normanna di Paternò. I reati ipotizzati nei confronti dei tre indagati sono violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne e violenza sessuale di gruppo. Entrambe le vittime hanno meno di 14 anni.

Le indagini dei carabinieri erano state avviate dopo la denuncia della madre di un ragazzino, che aveva notato l’adescamento subito dal figlio su Facebook da parte di un adulto, che in passato era stato condannato per violenza sessuale su minorenni commessa nel 1995. I militari, coordinati dal pool specializzato della Procura di Catania, hanno scoperto una chat su WhatsApp con adulti e minorenni che si scambiavano messaggi ambigui.

Ma è lo zio dia una delle due giovani vittime a pilotare la vicenda.  Parlando con il ragazzino, sono riusciti a farsi confidare che lo zio lo aveva indotto, nei mesi precedenti, ad una pratica sessuale con un amico, che ha anche lui meno di 14 anni. I minorenni, accompagnati dai familiari, hanno indicato ai carabinieri i luoghi frequentati con i pedofili, partendo dalla Biblioteca comunale di Paternò fino alla cosiddetta “scalinata”, nella zona della Torre Normanna, il piazzale dove avevano subito violenza. e che notoriamente è molto isolato e privo di illuminazione vicino al cimitero

. Su disposizione del Gip i tre arrestati, che hanno 20, 42 e 54 anni, sono stati fermati e condotti nella casa circondariale di Catania.

Scandalo: Mons. Carlo Alberto Capella, rinchiuso in una cella della gendarmeria vaticana, per “reato di pedopornografia”

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Il  Vaticano comunica :”Questa mattina, su proposta del Promotore di Giustizia, il giudice istruttore del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha emesso un mandato di cattura a carico di mons. Carlo Alberto Capella. Il provvedimento è stato eseguito dalla Gendarmeria Vaticana”..

“L’imputato – spiega il comunicato stampa – – è detenuto in una cella della caserma del Corpo della Gendarmeria, a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’arresto giunge al termine di un’indagine del Promotore di Giustizia. Il giudice istruttore ha ordinato il provvedimento sulla base dell’articolo 10, commi 3 e 5, della legge VIII del 2013” che persegue il reato di pedopornografia.

 Gazzetta della Martesana dell'Adda

Capella,ex  funzionario della nunziatura di Washington, era destinatario di un ordine di arresto da parte delle autorità canadesi per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Si trovava in stato di restrizione in Vaticano, ospitato presso il Collegio dei Penitenzieri. Stamani l’arresto da parte del Vaticano. Adesso è rinchiuso in una cella della gendarmeria del Corpo di sicurezza  del Vaticano. Un caso negativo , di cronaca giudiziaria vaticana.