(Foto Quirinale)
Il prof.Giuseppe Conte, incontra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il secondo incarico del nuovo governo, secondo gli accordi politici. Tutti sono concordi oramai sul nome del premier, Zingaretti e Di Maio, in particolare, si deve chiarire il ruolo di vicepremier . Tante polemiche su questo punto, Luigi Di Maio non ci sta ad una eventuale retrocessione, la composizione dei Ministeri sarà in ogni caso concordata tra Conte e Mattarella. Conte ha già accettato il mandato con riserva..
La Lega con Matteo Salvini . “Abbiamo espresso a Mattarella lo sconcerto non della Lega, ma di milioni di italiani, di fronte allo spettacolo indecoroso del teatrino della guerra delle poltrone” ha scandito. “Abbiamo l’impressione che ci sia un progetto che parte da lontano, non parte dall’Italia, che ha una idea di svendita di paese e delle aziende e del futuro di questo paese a poteri che non sono in Italia”. Il candidato” alla presidenza del Consiglio “probabilmente lo hanno trovato a Biarritz, su indicazione di Parigi, Berlino e Bruxelles”, “è un Monti bis”.
Il pensiero di Grillo :”Questa crisi somiglia sempre di più ad un guasto dell’ascensore: quello che conta è mantenere la calma, non fare puzze e non dimenticare chi siamo.
Non facciamoci distogliere dalle incrostazioni che la realtà ha lasciato sui nostri scudi, è assolutamente normale ed atteso che ogni accenno ad un ministero si trasformi in una perdita di tempo condita da cori di reciproche accuse di attaccamento alla poltrona. Questo perché un po’ di poltronofilia c’è ma, sopratutto, non ci sono i tempi né per un contratto e neppure per chiarirci su ogni aspetto, anche fintamente politico, delle realtà che i ministeri dovranno affrontare.
Oggi è l’occasione di dimostrare a noi stessi ed agli altri che le poltrone non c’entrano nulla: i ministri vanno individuati in un pool di personalità del mondo della competenza, assolutamente al di fuori dalla politica.
Il ruolo politico -intervento conclusivo sul blog personale-lo svolgeranno i sottosegretari, ognuno dovrà scegliere secondo verso cui dovrà rispondere nei fatti e sintetizzare, per ogni ministero, l’approccio ottimale e imparare a governare i “tecnici” della burocrazia che li occupano da tempo immemore.