Nel corso dell’Angelus di oggi Papa Francesco commenta due brevi parabole di Gesù, quella del tesoro nascosto nel campo e della perla preziosa, e ricorda che il Regno dei cieli “è il contrario delle cose superflue che offre il mondo”, di una vita banale.
E’ la gioia di scoprire un senso per la propria vita, attraverso strade nuove che “ci portano ad amare Dio, amare gli altri e amare veramente noi stessi”
Diventiamo “cercatori sanamente inquieti del Regno dei cieli”, come l’uomo che trova il tesoro nel campo e il mercante che cerca perle preziose, abbandonando le nostre sicurezze mondane per percorrere le strade nuove dell’amore a Dio, agli altri e a noi stessi, e trovare così il vero tesoro, Gesù. E’ l’invito di Papa Francesco in questa XXVII domenica del tempo ordinario, rivolto a tutti dalla finestra del suo studio che dà su Piazza San Pietro.
Le parabole del tesoro nel campo e della perla di grande valore
Il Papa si sofferma su due delle tre brevi parabole utilizzate da Gesù nel brano di Matteo (Mt 13, 44-52), quella del tesoro nascosto nel campo e della perla di grande valore. Entrambi gli oggetti sono una rappresentazione del Regno dei cieli, e l’uomo e il mercante che li trovano, “vendono tutto per acquistare ciò che ormai sta loro più a cuore”.