Addio a Georg Ratzinger, fratello maggiore del Papa emerito (nella foto) , deceduto all’età di 96 anni. Si trovava a Ratisbona, la città dove ha vissuto la maggior parte della sua lunga vita.
Nato a Pleiskirchen il 15 gennaio 1924. Appassionato di musica sacra sin da piccolo, Georg Ratzinger iniziò a suonare l’organo in chiesa già dall’età di undici anni. Nel 1935 entrò nel seminario minore di Traunstein, dove maturò la sua istruzione musicale. A undici anni ha fatto persino l’aiutante in un negozio di pellicce. Nel 1942 viene coscritto nelle Reichsarbeitsdienst, e in seguito nella Wehrmacht, con la quale combatté anche in Italia. Catturato dagli Alleati nel marzo 1945, venne detenuto come prigioniero militare a Napoli e rilasciato nel giugno 1945.
Nel 1947 assieme al fratello Joseph Ratzinger entrò nel seminario Herzogliches Georgianum di Monaco di Baviera, da dove uscirono entrambi nel 1951, ordinati sacerdoti. Georg Ratzinger completò i suoi studi musicali nel 1957, divenendo maestro di cappella a Traunstein. Nel 1964 divenne direttore del coro della Cattedrale di Ratisbona che diresse fino al 1994. Alla guida del coro di voci bianche e del coro a voci virili della cattedrale di Ratisbona, il maestro Ratzinger ha effettuato centinaia di concerti in tutto il mondo.
Don Georg, nel 2017, si è ritrovato al centro di accuse dopo una inchiesta condotta dall’avvocato Ulrich Weber, incaricato dalla Chiesa di fare luce su centinaia di episodi di violenza fisica, psichica e sessuale ai danni di minorenni. Il rapporto ritenne Georg Ratzinger corresponsabile per non essere intervenuto per impedire i fatti che gli erano noti. In un’intervista del 2010 ammise di aver picchiato dei minori durante i primi anni in cui era direttore del coro.
Benedetto XVI e il fratello erano legatissimi. Mons. Georg era solito fare spesso visita in Vaticano al fratello Papa. Georg veniva a trovare il pontefice anche al monastero Mater Ecclesiae, dopo la rinuncia al soglio di Pietro, in occasione dei compleanni. Nel 2008 il sindaco di Castel Gandolfo gli conferì la cittadinanza onoraria.