Il commissario della TAV: “Il ministro Toninelli che ha detto “No” ai lavori,”dovrebbe ripassare la geografia..”

Immagine correlata

 

Critiche   sull’analisi L’analisi costi-benefici sulla Tav- Torino Lione  “è un documento omertoso perché fornisce dei numeri ma non dice come sono stati costruiti“. Provengono dal  commissario straordinario  Paolo Foietta, nel suo ultimo giorno di incarico, presentando quella che ha definito “la risposta tecnica e critica” al documento redatto dall’equipe guidata da Marco Ponti. “Nel mio ultimo giorno di lavoro – ha detto Foietta – ci tenevo a trasmettere un documento ufficiale in cui si dicesse che in quell’analisi ci sono diverse cose che non funzionano sia sotto il profilo del metodo, sia sotto quello dei numeri”. “Foietta ha ribadito  la sua “piena disponibilità anche dopo l’imminente fine del mio mandato, al confronto e alla discussione di merito su tutti gli argomenti trattati”.

Immagine correlata
Nella foto il commissario straordinario Paolo Foietta

 La teoria del docente Ponti è assolutamente legittima che va bene discutere in sede universitaria ma se fosse applicata dallo Stato nella modalità definita in questa analisi costituirebbe la fine del trasporto ferroviario merci in Italia”. A chi gli domandava se a suo giudizio Ponti potrebbe aver ricevuto pressioni nella redazione del documento, Foietta ha risposto: “Mi sembra molto complicato fare pressione a Ponti. Qualcuno mi dice che sono l’anti Ponti, assolutamente no. E’ un personaggio che trovo anche simpatico dal punto di vista personale. E’ uno che non ha peli sulla lingua e come me dice quello che pensa”.

Foietta,  ha anche criticato il  ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli: “Dire che c’è poco interesse ad andare a Lione è come quelli che dicono che da Milano nessuno va a Rogoredo, peccato che tutti i treni che vanno a Roma passino di lì”. “Il ministro Toninelli – ha aggiunto – dovrebbe ripassare la geografia e viaggiare un po’ di più. Tutte le merci che vanno nell’occidente d’Europa che valgono in termini di interscambio economico 205 mld di euro all’anno passano per Lione e passeranno per Lione”. “Oggi passano per Ventimiglia – ha precisato – ma sappiamo tutti che è un valico che ha migliaia di problemi e che soprattutto i francesi avrebbero idee diverse di come utilizzare la costa azzurra piuttosto che farne un corridoio infrastrutturale”.