E’ la Biblioteca del Palazzo Apostolico il luogo dove Papa Francesco dirà l’Angelus in diretta streaming a causa dell’emergenza Coronavirus, una modalità di trasmissione già sperimentata per l’udienza generale così come avverrà per la Pasqua, la Settimana Santa. Papa Francesco rivolge il pensiero alla Chiesa della Lombardia, regione maggiormente colpita dalla pandemia . Ricorda un’immagine, quella dell’arcivescovo Delpini sul tetto del Duomo a pregare la Beata Vergine Maria perchè interceda.
Gesù spezza ogni barriera, si rivolge alla Samaritana per chiedergli l’acqua
L’acqua come elemento che sostiene la vita e come mistero. Il passo evangelico di oggi, terza domenica di Quaresima riporta infatti l’incontro di Gesù al pozzo con la Samaritana. Cristo, stanco e assetato, chiede da bere ad una donna che appartiene ad una comunità disprezzata dai Giudei “rompendo – afferma il Pontefice – ogni barriera”:
Arriva una donna a prendere acqua e lui le chiede: «Dammi da bere» (v. 7). Così, rompendo ogni barriera, comincia un dialogo in cui svela a quella donna il ‘mistero dell’acqua viva’, cioè dello Spirito Santo, dono di Dio. Infatti, alla reazione di sorpresa della donna, Gesù risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva» (v. 10).
“Se la nostra ricerca e la nostra sete trovano in Cristo pieno appagamento, manifesteremo che la salvezza non sta nelle “cose” di questo mondo, ma in Colui che ci ha amati e sempre ci ama: Gesù nostro Salvatore (Papa Francesco)”
Mosè fa sgorgare l’acqua da una roccia per la sete di Israele
Nella tradizione biblica, spiega il Papa, Dio è la fonte dell’acqua viva e allontanarsi da Lui comporta la peggiore siccità. È quanto accade al popolo di Israele guidato nel deserto da Mosè:
Nel lungo cammino verso la libertà, esso, arso dalla sete, protesta contro Mosè e contro Dio perché non c’è acqua. Allora, per volere di Dio, Mosè fa scaturire l’acqua da una roccia, come segno della provvidenza di Dio che accompagna il suo popolo e gli dà vita.
La roccia è il Tempio da cui sgorga lo Spirito Santo
In quella roccia da cui zampilla l’acqua, San Paolo vede Cristo, “sorgente da cui scaturisce lo Spirito Santo”:
L’apostolo Paolo interpreta quella roccia come simbolo di Cristo, anzi, come misteriosa figura della sua presenza in mezzo al popolo di Dio in cammino . Cristo infatti è il Tempio dal quale, secondo la visione dei profeti, sgorga lo Spirito Santo, che purifica e dà vita. Chi ha sete di salvezza può attingere gratuitamente da Gesù, e lo Spirito diventerà in lui o in lei una sorgente di vita piena ed eterna. La promessa dell’acqua viva che Gesù ha fatto alla Samaritana è divenuta realtà nella sua Pasqua: dal suo costato trafitto sono usciti «sangue ed acqua» (Gv 19,34). Cristo, Agnello immolato e risorto, è la sorgente da cui scaturisce lo Spirito Santo, che rimette i peccati e rigenera a vita nuova.
Chiunque incontra Gesù, lo racconti agli altri per testimoniare la vita e la speranza
Francesco parla del bisogno di raccontarlo agli altri proprio come accadde alla Samaritana:
Impossibile tacere dopo l’incontro con Cristo perchè, prosegue ancora Papa Francesco, come la Samaritana, chiunque incontra personalmente Gesù vivo sente il bisogno di raccontarlo agli altri, così che tutti arrivino a confessare che Gesù «è veramente il salvatore del mondo» (Gv 4,42), come dissero poi i compaesani di quella donna. Anche noi, generati a vita nuova mediante il Battesimo, siamo chiamati a testimoniare la vita e la speranza che sono in noi.
Se la nostra ricerca e la nostra sete trovano in Cristo pieno appagamento, manifesteremo che la salvezza non sta nelle “cose” di questo mondo, che alla fine producono siccità ma in Colui che ci ha amati e sempre ci ama: Gesù nostro Salvatore, nell’acqua viva che Lui ci offre.